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https://www.pupia.tv - Granato - Fiat-Stellantis per decenni ha ricevuto miliardi di soldi pubblici.
Mentre continua a riceverne, oggi mette in cassa integrazione i lavoratori, incentiva l'esodo dei dipendenti, paga stipendi sempre più bassi in relazione al costo della vita e incapaci di sostenere l'aumento dei prezzi.
Con i lavoratori FIOM in sciopero ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano D'arco per il rinnovo del contratto, aumenti salariali e garanzie sul futuro produttivo in Italia. .(28.04.25)



La playlist di Giuliano Granato: https://www.pupia.tv/playlist/Giuliano-Granato

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Trascrizione
00:00Siamo a Comigliano Tacco davanti allo stabilimento della Stellantis, oggi la FIOM ha proclamato
00:088 ore di sciopero, uno sciopero che riguarda non soltanto la situazione generale che si
00:13vive nel settore auto, ma più nello specifico la situazione che si vive nel gruppo, in particolar
00:18modo legata al rinnovo del contratto che tarda ad arrivare e i lavoratori con lo sciopero
00:23cercano di far arrivare a più miti consigli l'azienda che fino ad ora ha opposto un muro,
00:28siamo con Stefano, RSA e RLS della FIOM qui nello stabilimento per farci spiegare quali sono
00:33le ragioni specifiche, cioè cos'è che non vi va bene del contratto attuale, perché non
00:37vanno bene, cosa come stanno e cosa volete, i termini migliorativi, come si stanno comportando
00:41gli altri attori da parte dell'azienda.
00:43Nello specifico oggi abbiamo parlato 8 ore di sciopero del rinnovo economico che è scaduto
00:52tra dicembre e l'azienda, quindi non abbiamo un aumento salariare che sono almeno due anni,
01:00tra l'altro il vecchio rinnovo salariare fatto sei anni fa è stato veramente esivo, non è
01:10stato recuperato il potere di acquisto e attualmente già sappiamo che non verrà recuperato nemmeno
01:18questa volta il potere di inflazione. Oltre a questo cosa si sta verificando? Che le condizioni
01:24di lavoro sono sempre, l'azienda per fare più profitto fa continuare a fare efficientamente,
01:32quindi la produzione è come l'ora, tant'è vero che sta mandando a casa, sta incentivando
01:38da diversi anni a questa parte i lavoratori degli incentivi per licenziarsi. E non c'è
01:47un ricambio generazionale, bisogna dire che al piano non c'è una soluzione di lavoro
01:54di essenza, quindi c'è una platea di lavoratori che ha una media di 50 anni, per cui ti lascio
02:01immaginare che un lavoratore che deve lavorare su una catena di montaggio con un tempo ciclo
02:06di 62 secondi, cosa significa? Un cambio di cose, un cambio di nulla, non c'è nemmeno
02:13un futuro più produttivo, non c'è un futuro più personale, non c'è un futuro più produttivo,
02:19perché gli annunci che sono stati fatti sono stati quelli che a Pomigliano arriveranno
02:24dopo le piattaforme, ma nel 2028. Però noi abbiamo un precedente, a Pomigliano ci è stato
02:31detto diverse volte che sarebbero arrivati un nuovo il futuro, il fatto sta che sono
02:3615 anni che facciamo questa integrazione, la stessa tonale doveva essere lanciata nel
02:422013-2014, è stata riviata di vieno in vieno e alla fine siamo arrivati a questo punto,
02:51prima lavoravamo su due tonali e adesso lavoriamo su un solo tonali, produciamo solo 160 tonali
03:00al giorno, non solo questo, a questo ci aggiunge pure la cassa integrazione, quindi buste di
03:06paga che sono introddisfacenti, bassi, cassa integrazione, condizioni di lavoro che peggiorano,
03:14non c'è un futuro sul territorio perché non c'è un cambio generazionale, l'indotto che subisce
03:20ripercussioni a cascata, come è successo con Trasnova qualche mese fa, la Lear che ha
03:30mandato oggi, abbiamo saputo che ha mandato a casa i lavoratori perché non c'è lavoro,
03:34tibarina che licenzerà i lavoratori interinali che aveva assunto, queste sono le condizioni
03:41del territorio. La lotta della FIOM, lo sciopero della FIOM quindi significa non soltanto lottare
03:48per aumenti in busta, ma anche per un miglioramento della propria condizione, perché la situazione
03:52che si vede oggi in Italia nel settore auto è un disastro, un disastro che non è che nasce,
03:57oggi è un disastro di cui tutti hanno fatto finta di non accorgersene, tutti i governi che si sono
04:01succeduti sostanzialmente non hanno fatto nulla. Negli ultimi tre anni i lavoratori e le lavoratrici
04:06di tutto il paese hanno perso il 10% del potere d'acquisto, vuol dire che siamo più poveri rispetto
04:11a tre anni fa, con l'inflazione al 17%, gli aumenti di stipendi sono stati nell'ordine del 7-8%,
04:17abbiamo perso quindi il potere d'acquisto, i salari sono più bassi. Il settore auto minaccia
04:22continuamente licenziamenti, già Stellantis ha esternalizzato una serie di produzioni e spinge
04:27i fornitori a investire non tanto in Italia, ma in altri paesi, a partire ad esempio dalla
04:32Tunisia, paesi dell'orto Africa, ma anche dell'est Europa, senza un forte intervento pubblico
04:37che dica finalmente alla famiglia Agnelli-Elkan, che hanno succhiato dalla mammella dello Stato
04:43per decenni, che bisogna produrre in questo paese, non ci sarà il futuro. Sicuramente il futuro
04:48non può essere quello che hanno disegnato von der Leyen e i governi di mezza Europa, che vogliono
04:53investire sì, ma investire in armi, 800 miliardi in armi, anticipando anche la possibilità
04:58che nel settore auto si cambino le produzioni, non si producono quindi più auto all'interno
05:02di questi stabilimenti, ma si producono carri armati. Noi siamo qui, abbiamo già fatto la
05:06FIOM in passato, per dire assolutamente che non può essere questo il futuro. Vogliamo
05:10produrre sì, ma per la nostra gente, non per produrre morte, non per produrre lutti in
05:15qualsiasi parte del mondo. Oggi sostenere lo sciopero della FIOM significa sostenere la vita
05:20dei lavoratori e delle lavoratrici, il presente per le loro vite, ma significa anche sostenere
05:25la battaglia per il futuro, un futuro di dignità non soltanto per questi lavoratori e per questi
05:29lavoratrici, ma per un intero territorio e per un intero paese. Fino a quando le sorti del
05:34paese saranno terminate da Agnelli, da Elkan, da Giorgia Meloni e da questi qua, il futuro
05:39nostro si chiamerà disoccupazione, miseria, cassa integrazione. Se per una volta eseguissimo
05:43le indicazioni che arrivano dai posti di lavoro, dai lavoratori e dai sindacati, forse avremo
05:48un futuro effettivamente diverso per noi e per i nostri figli.
05:51Grazie.
05:52Grazie.
05:53Grazie.
05:54Grazie.
05:55Grazie.
05:56Grazie.
05:57Grazie.
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