- 6 mesi fa
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https://www.pupia.tv - Cernobbio (Como) - Il ministro Giorgetti al Forum Ambrosett
l ministro dell'Economia è intervenuto all'evento di Cernobbio (Como). "Serve sangue freddo e niente panico. Controtariffe rischiose. Siamo impegnati in una de-escalation con l'amministrazione Usa: un approccio pragmatico e razionale che porteremo a livello europeo. Le Borse seguono altri istinti". Ciò che sta facendo Trump è "puro business". Il rating BBB di Fitch con outlook positivo "testimonia l'operato del governo". Poi ha partecipato al Congresso della Lega a Firenze: “Vogliamo la nostra autonomia e libertà”i (05.04.25)
La playlist di Giancarlo Giorgetti: https://www.pupia.tv/playlist/Giancarlo-Giorgetti
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l ministro dell'Economia è intervenuto all'evento di Cernobbio (Como). "Serve sangue freddo e niente panico. Controtariffe rischiose. Siamo impegnati in una de-escalation con l'amministrazione Usa: un approccio pragmatico e razionale che porteremo a livello europeo. Le Borse seguono altri istinti". Ciò che sta facendo Trump è "puro business". Il rating BBB di Fitch con outlook positivo "testimonia l'operato del governo". Poi ha partecipato al Congresso della Lega a Firenze: “Vogliamo la nostra autonomia e libertà”i (05.04.25)
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NovitàTrascrizione
00:00grazie
00:12grazie ragazzo te ringrazio tutti i presenti e saluto i miei amici e
00:18colleghi andrei, Joachim e Carlos in collegamento ovviamente farò un
00:26intervento visto che hai aperto la stampa diciamo politicamente corretto
00:33poi le domande e risposte aperta la stampa
00:38deviamo un po' dal seminato allora l'intervento che ovviamente faccio
00:45questa mattina è totalmente diverso rispetto a quello che avrei fatto un
00:49anno fa e probabilmente totalmente diverso rispetto a quello che avrei
00:53fatto una settimana fa perché il mondo è totalmente cambiato
00:59cominciamo dall'intervento che avrei fatto un anno fa e un anno fa sarei
01:04venuto qua a raccontarvi degli sforzi per garantire la sostenibilità
01:08finanziaria del paese, il consolidamento fiscale, tutte queste belle cose e
01:14naturalmente con riferimento a questi aspetti mi limito semplicemente a
01:20rinviare a fare riferimento al giudizio dell'agenzia di rating Fitch che
01:25descrive esattamente la situazione e che in qualche modo testimonia l'operato
01:32del governo ma l'occasione però per affrontare anche gli altri temi mi è
01:41gradita per rivendicare e giustificare il tipo di approccio e la determinazione
01:48con cui io intendo difendere questo tipo di impostazione anche nella nuova
01:57fase che stiamo affrontando perché comunque il debito pubblico e i
02:02ridotti spazi di bilancio del nostro paese sono un dato di fatto un vincolo
02:09in cui di cui tener conto in qualsiasi tipo di decisione e quindi questo
02:17vincolo che ci arriva da questo enorme debito dal passato non posso ignorarlo
02:26non devo ignorarlo non si deve ignorare perché poi le decisioni che si assumono
02:30a livello europeo con i sui temi che parlerò poi in seguito non sono banali
02:38partirei da un tema tra virgolette di moda fino a una settimana fa e cioè il
02:46tema della difesa che ha contraddistingue i dibattiti in sede
02:52europea come tema centrale e partendo dal tema del rafforzamento della
03:01difesa io non posso ignorare appunto il fatto che in sede europea di volta in
03:10volta bisogna in qualche modo farsi carico delle sensibilità delle
03:14preoccupazioni che in Europa confluiscono rispetto ai diversi paesi
03:23è stato fatto e l'abbiamo fatto quando abbiamo approvato la nuova governance
03:29europea in cui la posizione italiana sul tema della difesa e anche su altri era
03:36diciamo così ispirata a una maggiore pragmatismo flessibilità
03:41ora il tema si ripropone con un'urgenza e una dimensione assolutamente nuova e
03:50quindi io credo che l'approccio che si debba seguire sul tema degli
04:00investimenti sulla difesa debba essere un approccio nazionale pragmatico e che
04:08in qualche modo deve fare riferimento all'approccio che si prese all'epoca
04:14quando si presentò l'emergenza pandemica allora il processo fu esattamente
04:22inverso si partì con una deroga generale al patto di stabilità si arrivò poi
04:29all'allentamento sulle regole per gli aiuti di Stato nazionali
04:34si fece il programma SURE per il mercato del lavoro e alla fine si arrivò al next
04:39generation EU un processo qui c'è qualche commissario europeo che ha
04:44seguito e ricorderà il processo storico per cui si arrivò al debito comune
04:51europeo qui l'approccio mi sembra che proceda nonostante l'urgenza e
04:59l'importanza un po' in senso inverso nel senso che la clausola generale di
05:04deroga non è stata invocata si invoca un coordinamento di deroghe nazionali al
05:10patto di stabilità il programma SAFE è lontano cugino del next generation EU
05:16non è certamente il next generation EU e quindi il rischio in questa situazione è
05:26che e questo in qualche modo per spiegarvi l'approccio italiano è che
05:32condividendo la necessità di muoversi dobbiamo evitare che questo avvenga con
05:39diversi impatti rispetto al vincolo degli spazi di bilancio che ogni paese
05:47nazionale in qualche modo ha in virtù del debito ereditato e delle regole del
05:52patto di stabilità che è stato recentemente approvato e quindi non è
05:58banale non è insignificante che qualche paese per carità in virtù delle loro
06:04virtù di finanza pubblica come la Germania possa invocare un piano
06:09straordinario di centinaia centinaia di miliardi e qualche altro paese questo
06:15non lo possa evidentemente fare ed è il motivo per cui in sede europea noi
06:21abbiamo avanzato anche delle proposte e tese a utilizzare in particolare le
06:30risorse del bilancio dell'Unione Europea per promuovere un sistema di garanzie
06:34volte a incentivare e promuovere anche l'offerta produttiva nel settore della
06:41difesa che in Europa in questo momento oggettivamente non è in grado di
06:49fronteggiare la domanda che in qualche modo viene evocata e quindi noi
06:55riteniamo e su questo stiamo insistendo molto sperando che appunto la nostra
07:02proposta possa essere accolta. Dopodiché non possiamo neanche affidarci a questa
07:13illusione tutta chinesiana che da qualche anno affascina tutti noi e cioè
07:20che prima con la grande promozione del verde digitale che erano i due
07:27pilastri del Next Generation Union avremmo risolto i problemi della
07:32competitività europea e quindi promosso una crescita in Europa mai vista dal
07:39dal doppo R. Oggi lo strumento non è più quello del green e del digitale ma
07:48diventa il finanziamento e la spesa pubblica sulla difesa, altro propellente
07:55che dovrebbe garantire sostanzialmente con lo sviluppo dell'industria della
08:00difesa un'altra grossa una grossa spinta per quanto riguarda la crescita
08:05economica in Europa. Credo che tutto questo ovviamente non basti e credo che
08:13questo ci porta diretto diretto al terzo tema cioè la terza il terzo tema che non
08:21valeva un anno fa o non vale o non valeva una settimana fa che è il tema
08:26del giorno e su cui siamo chiamati a riflettere rispetto a questo tipo di
08:36nuovo tra virgolette diciamo assai accentuato approccio ma non nuovo da
08:44parte dell'amministrazione americana nel senso che e credo con che già con
08:52l'amministrazione Biden e lo sappiamo perfettamente
08:58esaminando e vedendo gli effetti del dell'Inflation Reduction Act che
09:04naturalmente al netto del titolo tutti quanti capivano benissimo cosa sottendeva
09:11era una tendenza già avviata chiaramente avviata su cui l'Europa in modo sì
09:20sicuramente ritardato stava cercando già di fronteggiare di trovare delle
09:24soluzioni quindi la tendenza al protezionismo tanto per usare il termine
09:31che merita era già chiaramente delineata e diciamo così credo che la
09:40riflessione e questo lo voglio sottolineare
09:45siamo di fronte a un cambiamento di portata storica e politica che nasce da
09:55azioni di tipo economico ma che in qualche modo mettono chiaramente
10:01sottotiro quello che è stata la politica della globalizzazione tanto per
10:06intenderci che dagli anni 90 in poi è venuta a definire una fase che a mio
10:13giudizio in modo abbastanza evidente è in crisi e in crisi perché abbiamo
10:21sottovalutato in nome del free trade quello che diciamo il ministro
10:30Tremonti continuava a richiamare fair trade cioè sostanzialmente abbiamo
10:34ignorato quelle che potevano essere le conseguenze sociali e quindi poi
10:39politiche di una globalizzazione che oggettivamente ha favorito anche
10:43coloro che hanno utilizzato ampiamente strumenti non esattamente di libero
10:48mercato e alcune economie che hanno usato esattamente gli strumenti che
10:54che non erano coerenti con questo con questo tipo di impostazione.
10:59Naturalmente l'Italia che per definizione è fatta da imprenditori assai svegli e
11:06reattivi dimostra quella che chiamano resilienza superiore alla media e questo
11:13si è già verificato in occasione della pandemia e ovviamente il nostro
11:18ospicio che si manifesterà anche in questa in questa situazione ma prima di
11:24parlare di parlare dell'aumento dei dazi e quello che il governo italiano e io
11:30penso rispetto a questo tipo di politica io vorrei parlare anche di un altro
11:34fronte perché l'ho fatto lo faccio anche qua anzi di due fronti perché se
11:45vogliamo parlare della nuova politica economica dell'amministrazione Trump non
11:51possiamo dimenticare e io guardo qui i miei colleghi che primo che ci sarà
11:58anche un fronte fiscale e cioè l'amministrazione Trump ha dichiarato
12:05pubblicamente quello che già faceva l'amministrazione Biden che
12:08sostanzialmente il primo pilastro della tassazione internazionale definita in
12:15sede Ocse nel 21 sulla Global Minimum Tax è definitivamente morto e che
12:21quindi l'amministrazione americana intende ridiscutere su diverse basi
12:27il sistema della tassazione delle imprese americane e delle imprese
12:33americane che in qualche modo lavorano negli altri paesi.
12:38Tema non banale e che ci arriverà ai nostri tavoli e nella discussione
12:45mediatica tra qualche settimana. Il secondo fronte anche questo io lo sanno
12:52i colleghi l'ho evocato molto chiaramente in sede europea è il fronte
12:58valutario quello che sta venendo avanti rispetto a tutto il tema delle
13:05criptovalute le stable coins concorrente al dollaro è un tema che apre un altro
13:12scenario su cui va la pena di riflettere non mi sembra che in questo momento
13:16ovviamente sovverchiato dall'emergenza dei dazi sia un tema sufficientemente
13:23trattato anche per i riflessi poi sul valore diciamo così del dollaro e
13:28dell'euro le competitività sui mercati e nel commercio però l'idea di ancorare
13:37forse dare anche con il genius tax una base legale a queste stable coins
13:41diventa crea una situazione di attrattività di questi strumenti sul
13:47mercato americano che dovrebbe in qualche modo indurre a qualche forma di
13:51preoccupazione quantomeno la banca centrale europea e giustamente tutti
13:56coloro che hanno a cuore il ruolo dell'euro nel commercio internazionale
14:04quindi di fronte a questo grandissimo attivismo da un lato statunitense sul
14:13fronte chiamiamolo così delle criptovalute per
14:16semplificare rispetto alla difficoltà a livello europeo anche di immaginare
14:21mettere a terra il progetto dell'euro digitale di cui si discute credo da
14:26ammeno sicuramente da quando sono io in quella sede senza arrivare a definizioni
14:32di nessun tipo è un qualche cosa che in termini prospettivi e in questa
14:37prospettiva politica storica che ho richiamato all'inizio dovrebbe essere
14:42valutato poi per quanto riguarda i dazi allora qui chiaramente noi siamo
14:51impegnati e siamo impegnati a quella che potremmo definire una de-escalation
14:56della tensione con l'amministrazione statunitense il messaggio a mio giudizio
15:03è quello che non bisogna pigiare il pulsante il bottone del panico nel
15:11senso che chiaramente le borse che agiscono in modo razionale talvolta è
15:19irrazionale per cui salgono quando non si capisce perché dovrebbero salire e
15:24scendono quando non si capisce dovrebbero scendere fa e agisce con altri tipi di
15:29istinti quello che a nostro giudizio dobbiamo fare come governo è quello di
15:37cercare di mantenere il sangue freddo valutare esattamente gli impatti
15:42evitare di partire con una politica di contro dazi che potrebbe essere
15:51semplicemente soltanto dannosa per tutti e soprattutto per noi questo tipo
15:59di razionalità anche da portare a livello europeo qui si dice all'italia
16:04deve trattare da sola deve io dico semplicemente che il governo italiano
16:09ovviamente pensando al tipo di economia che rappresenta deve portare giustamente
16:15gli interessi italiani in europa consapevoli che la politica di tipo
16:20commerciale è per definizione visto che l'unione europea è nata come mercato
16:25il comune europeo è sostanzialmente di competenza di competenza europea
16:32però ci sono tanti altri aspetti che non sono di competenza europea e che su cui
16:38l'europa forse ritardano per esempio sulla digital service tax ci sono
16:43paesi europei che l'hanno adottata e ci sono paesi europei che non hanno
16:47nessuna attenzione di adottarla e quindi per evocare un tema tra virgolette di
16:53quelli che potrebbero essere a disposizione dell'unione europea della
16:58commissione europea che già origina divisioni all'interno della commissione
17:04stessa quindi approccio razionale sapendo ed essendo consapevoli che quello
17:14che ha fatto l'amministrazione trump è una politica basata unicamente su criteri
17:23chiamiamoli così commerciali utilitaristici con una logica di business
17:29non è che un paese amico politicamente sia stato trattato in modo migliore
17:36rispetto a un paese politicamente nemico ci sono paesi adesso per semplificare
17:44palesemente guidati da diciamo governi socialisti per non dire comunisti che
17:49sono stati trattati molto molto meglio rispetto a paesi in cui la cultura
17:55liberal democratica è consolidata e quindi è un approccio di puro business
18:02questo vuol dire che sicuramente uno spazio rispetto all'ammontare quanto
18:07meno dei dazi secondo noi secondo me c'è. L'altra cosa che sicuramente c'è da
18:19fare è fare i compiti a casa nostra nel senso a casa nostra in Italia ma
18:25soprattutto in Europa e in questo senso credo che tutto il processo che è
18:33partito già con i pacchetti omnibus con il tentativo di ridurre la
18:41iperregolamentazione che ha costituito costituisce e dovrebbe costituire perché
18:48alcuni provvedimenti fortunatamente non ho ancora dispiegato totalmente i loro
18:51effetti anche se sono in canna e dovrebbero sostanzialmente portare ad
18:58eliminare quei dazi impliciti anche evocati su diverse situazioni in
19:07questi giorni. Processo non semplice e che in qualche modo testimonia un
19:13reverse mode totale di impostazione perché nel momento in cui stiamo
19:21discutendo di sospendere barra eventualmente revocare delle direttive
19:28assunte alla unanimità soltanto quattro tre quattro anni fa vuol dire che o
19:36stiamo sbagliando adesso o abbiamo totalmente sbagliato l'impostazione
19:40quattro anni fa e questo vuol dire che dobbiamo rivedere e questo sicuramente
19:48dovrà essere fatto già credo che sia abbastanza evidente il nuovo
19:54atteggiamento rispetto al green deal e in particolare l'impatto sull'industria
19:59europea del medesimo dovrà essere fatto anche su altri aspetti
20:07vado a chiudere perché se no qua di quanto sono fuori 4 minuti?
20:13Vabbè finisco però dai tempi supplementari quanto durano qua
20:21adesso chiedo a lavarla però mi sembra evidente che appunto il cambio di
20:29impostazione sia totalmente radicale quello che mi sento anche di dire per
20:34chiudere è che io continuo a avere fiducia da un lato nella capacità della
20:41nostra economia e dei nostri imprenditori di reagire che il governo
20:45ovviamente sta valutando cercano di mantenere un approccio pragmatico e
20:50razionale a queste a queste situazioni
20:58quello e chiudo il cerchio partendo da dove sono iniziato da dove ho iniziato
21:04per farvi capire quello che diciamo così poi il problema italiano rispetto a
21:10quello alla come viene approcciato l'attualità in altri paesi che noi
21:16partiamo da una situazione di bilancio in cui i nostri spazi di bilancio sono
21:22profondamente diversi rispetto a quelli di altri e quindi se già come si evoca
21:29si evocano gli aiuti per i settori e le imprese danneggiati da questa situazione
21:34e gli aiuti significa interventi di tipo economico finanziario a carico del
21:42bilancio dello Stato e se ciò è vero ciò deve essere consentito dalle regole
21:47europee e se in Europa come è evidente si testimonia la grave situazione
21:56di tipo di rischio economico che si sta profilando mi pare evidente e qui chiudo
22:03la provocazione e la lancio che nell'attuale governance economica non c'è
22:08soltanto l'articolo 26 ma c'è anche l'articolo 25 che forse andrebbe riletto
22:13e se è tutto vero trovo che ci sia una logica conseguenza a tutto questo.
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