Santalucia (Anm): riforma giustizia mina autonomia anche dei giudici

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00:00Il pericolo è quello di attenuarne, affievolirne le caratteristiche imprescindibili di autonomia

00:10e indipendenza. L'indipendenza del pubblico ministero, che è quella maggiormente esposta

00:17per ragioni tecniche che se volete posso sintetizzare, si tradurrà in un deficit di indipendenza

00:24del giudice. Il giudice decide sulla base degli affari che il pubblico ministero porta

00:29sul suo tavolo. Se il pubblico ministero non è pienamente indipendente, è evidente

00:35che nella ricerca e nella trattazione degli affari da sottoporre al giudice sarà in qualche

00:40modo condizionato e condizionerà il giudice, al di là delle garanzie che quel giudice

00:47può godere. Non portare alcuni affari, che sono quelli che potrebbero disturbare un clima

00:53politico, significa impedire al giudice di esercitare la sua indipendenza nel modo più

01:00pieno possibile. Sono due caratteristiche che si tengono assieme, non possiamo separare

01:06una magistratura dall'altra, perché anche la magistratura giudicante, seppure non toccata

01:12direttamente da riforme che riguardano soprattutto il pubblico ministero, ne risentirà inevitabilmente

01:18nell'esercizio della giurisdizione.

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