Torino - Sfruttavano prostitute e coi guadagni coltivavano marijuana (26.09.16)

  • 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Torino - Le prostitute controllate con software spia installati nei loro cellulari, i guadagni della prostituzione reinvestiti nella produzione industriale di marijuana, il botanico esperto in coltivazioni di canapa indiana, i campi realizzati in boschi isolati e in aree appositamente disboscate per la coltivazione.

È quanto hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Torino Oltre Dora in mesi di indagini, avviati nell'agosto 2015.

In quel periodo un banda di albanesi ha messo in atto una serie di intimidazioni, culminate in due colpi di pistola sparati in aria, nei confronti di alcune prostitute nigeriane. Lo scopo era allontanarle dalla zona di Corso Giulio Cesare, per poter così prendere il predominio sul mercato del "sesso" e mettere le loro donne albanesi e greche.

Il gruppo gestiva un mercato piuttosto ampio di sfruttamento, con piazze a Torino, Cuneo e Volpiano. Le ragazze vivevano in un regime di sudditanza psicologica, in condizioni abitative molto dure.

I proventi delle loro attività, pari a circa 300 euro al giorno, venivano rivestiti nella coltivazione industriale di marijuana. Kostian Mitsi, in particolare, era un esperto botanico, capace di curare le piante. I carabinieri hanno scoperto diverse piantagioni ad Ivrea e in altre zone del Nord Italia, per un totale di 4mila piante e un guadagno di milioni di euro.

In totale sono stati arrestati 10 albanesi, ritenuti responsabili, a vario titolo, di reclutamento, sfruttamento e induzione alla prostituzione, porto abusivo di armi, usura, estorsione, lesioni aggravate e produzione di droga. A finire in manette anche i vertici del sodalizio criminale: Kostian Mitsi, Jetmir Perndoj, Franci e Lorenc Canaj. (26.09.16)

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