Washington - Vertice con Obama, l'arrivo di Matteo Renzi (16.04.15)

  • 9 anni fa
http://www.pupia.tv - Washington - Oggi l'incontro atteso tra il premier Matteo Renzi e il presidente statunitense Barack Obama. Il primo ministro italiano è volato a Washington, giovedì pomeriggio, dove ha tenuto un discorso davanti agli studenti della Georgetown University.

Il colloquio alla Casa Bianca verterà su molte tematiche, dall'economia alla sicurezza alla liberalizzazione dei commerci. Tra i temi caldi da affrontare anche la situazione in Libia.

E' la prima volta che il premier Renzi mette piede alla White house, nonostante abbia già avuto in passato 5 vertici con il Presidente americano: a Roma, al G7 di Bruxelles, al vertice nucleare dell'Aia, a quello della Nato in Galles e al G20 di Brisbane. I due si sono anche incrociati alle Nazioni Unite e hanno avuto decine di telefonate.

In attesa del vertice bilaterale, atterrato alla Andrews Air Force Base, Renzi si è subito recato all'antica Università, una delle più prestigiose d'America, dove ha tenuto il suo primo “Town Hall Meeting”.

Poche parole di ringraziamento, poi immediatamente il discorso con gli studenti.

"Costi quel che costi, piuttosto perderò le elezioni ma non la faccia davanti a voi", ha detto il premier italiano. "Costruiremo un Paese in cui si va avanti non grazie agli amici degli amici ma dove il merito conta. Se volete rimanere qua buona fortuna ma se verrete in Italia troverete un Paese che smetterà di essere ostaggio dei soliti noti".

"Italy is back. L'Italia è tornata. Il futuro in Italia è più interessante del passato. La cultura è la possibile risposta contro il terrorismo".

In merito ai recenti attacchi terroristici ha riferito: "I terroristi hanno preso di mira proprio i posti di cultura: l'università di Garissa in Kenya, la scuola di Peshawar in Pakistan e il museo del Bardo, a Tunisi. Il terrorismo colpisce la cultura perchè è esattamente quello l'obiettivo dei terroristi: colpire l'ideale e le idee del futuro".
"I terroristi vogliono che viviamo nell'incertezza e nella