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https://www.pupia.tv - Controlli serrati sulle pescherie locali hanno portato al sequestro di oltre 440 chili di prodotto ittico privo di etichettatura. È quanto emerso da un’operazione condotta nel mese di agosto dai militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza di Termoli, nell’ambito delle attività di Controllo Economico del Territorio.

L’azione, coordinata dalla Stazione Navale di Termoli, ha interessato numerosi esercizi commerciali della costa molisana impegnati nella vendita al dettaglio di pesce, crostacei e molluschi. Le ispezioni hanno fatto emergere, in almeno due attività, la presenza di colli contenenti pescato di varie specie privi della necessaria etichettatura che ne attesti la tracciabilità.

Sequestri e sanzioni – A seguito degli accertamenti, sono stati sequestrati oltre 440 chilogrammi di pescato, tra cui cozze, vongole, ostriche, noci di mare, fasolari, scampi, mazzancolle e spigole. I titolari delle due pescherie coinvolte sono stati destinatari di verbali di contestazione e notifiche, con sanzioni amministrative che vanno da 750 a 4.500 euro.

Donazione e tutela ambientale – Il prodotto è stato sottoposto a controllo sanitario da parte del personale dell’A.S.Re.M. di Termoli, che ha giudicato idonei al consumo circa 269 chilogrammi di pesce. Tale quantità è stata donata ad associazioni di beneficenza del territorio. La restante parte è stata invece rigettata in mare, grazie all’intervento degli equipaggi delle vedette del Corpo, così da permettere ai molluschi ancora vitali di riprendere il loro ciclo naturale. Un gesto mirato alla conservazione della biodiversità marina e alla salvaguardia dell’ecosistema.

Contrasto all’illegalità nel settore ittico – L’operazione si inserisce in un quadro più ampio di iniziative della Guardia di finanza per la tutela dei consumatori, del comparto ittico regolare e dell’ambiente. Il pescato non tracciato, secondo le stime, avrebbe generato un valore di circa 6mila euro sul mercato al dettaglio, eludendo i controlli delle filiere ufficiali e danneggiando chi opera nel rispetto delle regole, specialmente in un periodo di alta affluenza turistica come quello estivo. (18.08.25)

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