Ruoppolo Teleacras - "Un romanzo ed un silenzio criminale"

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) Teleacras Agrigento del 6 settembre 2011. Agrigento, Sicilia e Partito democratico. "Il Giornale", oggi in edicola, rilancia i contenuti del libro di Arnone "Romanzo criminale", e punta il dito contro il silenzio sulle denunciate infiltrazioni mafiose.
Ecco il testo :
E' comprensibile che il segretario nazionale del Partito democratico sia in altre incombenze impegnato, e che Bersani sia travolto dal ciclone crisi e rischio bancarotta dello Stato. Non e' pero' altrettanto comprensibile che, a fronte delle centinaia di pagine dei verbali di un pentito di mafia, gia' capo di Cosa nostra agrigentina, che denuncia infiltrazioni e commistioni criminali anche nel partito in Sicilia che fu di Pio La Torre, lo stesso Bersani si trinceri dietro un ostinato silenzio. Perche' ? Se lo chiede Giuseppe Arnone, autore del libro "Romanzo criminale, parla Maurizio Di Gati''. Ed oggi se lo chiede anche "Il Giornale'', di Alessandro Sallusti. Il quotidiano in edicola, a pagina 12, a firma dell' inviato ad Agrigento, titola : "Cosi' Bersani ignora le denunce sulle infiltrazioni mafiose nel Pd''. Il consigliere comunale Giuseppe Arnone ha consegnato al segretario nazionale il libro che, tra l' altro, traccia nero su bianco le relazioni pericolose dell' ex presidente della Regione, Angelo Capodicasa. Maurizio Di Gati dichiara : ''ho saputo dal boss Falsone che Calogero Gueli era creatura nostra, anche se era comunista, e che tramite lui sindaco si poteva arrivare a Capodicasa per avere lavori''. Poi : '' Capodicasa e' di Joppolo Giancaxio, e allora mandai Stefano Fragapane a chiedere al capomafia del paese, Luigi Cacciatore, se di Capodicasa mi potevo fidare, e Cacciatore disse che era una brava persona, eventualmente a disposizione, ma che aveva sbagliato partito perche' era candidato con la sinistra''. E non solo Maurizio Di Gati. Anche l' ex capo della Squadra mobile di Agrigento, Attilio Brucato, e' citato nel libro di Arnone. L'argomento e' il Centro commerciale di Villaseta, le presunte infiltrazioni criminali, il ruolo dell' imprenditore Gaetano Scifo, poi condannato. Ebbene, Attilio Brucato dichiara in Tribunale : '' ci ha sorpreso che dopo l'arresto di Gaetano Scifo, e mentre il processo "Alta mafia" era in corso, il segretario regionale dei Democratici di sinistra, Angelo Capodicasa, organizzo' una riunione della segreteria provinciale agrigentina per sostenere la causa del Centro commerciale di Villaseta. Ed Angelo Capodicasa incontro' Gaetano Scifo appena usci' dalla galera, e non solo''. Pier Luigi Bersani ha tra le sue mani il libro, come testimonia anche la fotografia che pubblica "Il Giornale". "Eppur non si muove", al contrario di quanto dichiaro' Galileo Galilei in Tribunale. Muoversi arrampicandosi sugli specchi ? No, tutt'altro, anzi. Giuseppe Arnone ricorda i rapporti di Vladimiro Crisafulli con il boss di Enna, Raffaele Bevilacqua, testimoniati dalle intercettazioni dei carabinieri del Ros. Poi i rapporti di Capodicasa con l'ex vice sindaco di Villabate, Antonino Fontana, gia' condannato in inchieste sulla mafia di Bagheria, e gia' inquisito e poi scagionato per l' omicidio di Pio La Torre. E la moglie di Antonino Fontana ha lavorato come segretaria di Angelo Capodicasa. E poi l'ex senatore Vittorio Gambino, condannato ad 1 anno di carcere per reati contro il partito, e poi, nonostante cio', incaricato a presiedere il Congresso provinciale di Agrigento che ha riconfermato segretario Emilio Messana, della corrente di Capodicasa, ed oggetto anche lui di un dettagliato esposto in Procura. E Bersani ? Il Partito ? Lo stesso che ha riunito in tempo record la Commissione di garanzia ed ha sospeso Penati, come risponde e quando rispondera' ? Concludiamo usando le stesse parole dell' articolo su "Il Giornale" : "Così la questione morale, segnalata invano al segretario Bersani, esplode silente nella Valle dei Templi e dei sepolcri imbiancati targati Pd".