Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 2 giorni fa
Il tema delle occupazioni scolastiche continua a dividere l'opinione pubblica: tra chi difende il diritto a protestare e chi rivendica, invece, quello di garantire l'istruzione. Sì perché, quando un istituto scolastico viene occupato, le lezioni sono sospese e una buona percentuale di studenti (quelli che non partecipano attivamente alla mobilitazione) di fatto deve restare a casa.

continua a leggere su: https://www.radioroma.it/author/roma-di-giorno/

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Buongiorno, grazie dell'invito.
00:32Grazie a lei.
00:33Allora, torniamo a parlare di occupazioni, professore, perché?
00:36Perché la sua associazione ha scritto una lettera, devo dire, abbastanza forte, dai toni abbastanza duri,
00:42rivolta al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e al prefetto, perché?
00:46Perché si chiede di intervenire in maniera concreta contro le occupazioni, perché?
00:51Perché fanno solo danni, questa è una delle parti che abbiamo potuto leggere in questa lettera.
00:58Ma sì, guardi, i ragazzi, gli studenti hanno molte opportunità per potersi, diciamo così,
01:07in qualche modo sbizzarrire anche in attività che non siano quelle tradizionali, curricolari, eccetera.
01:14Attraverso quella che è stata istituita dal Ministero da molti anni, che viene adesso anche ripristinata
01:21e favorita anche dall'attuale Ministero, che si chiama la settimana dello studente.
01:26Cioè il Ministero stesso dice per una settimana interrompete le lezioni di natura curricolare
01:32e fa di modo che ci siano tutta una serie di attività, dalla musica ai dibattiti anche
01:37di natura politica, alle questioni di natura relativa all'educazione sessuale, all'attualità,
01:44alle guerre, fa di modo che appunto i ragazzi possano, diciamo così, diventare soggetti attivi
01:51naturalmente confrontandosi con degli specialisti del settore e soprattutto avendo la collaborazione
01:58dei docenti.
01:59Questa opportunità enorme che viene offerta ai nostri ragazzi non viene quasi mai scelta,
02:05laddove è stata scelta, in molti di CEE dove io sono stato preside ha dato dei risultati
02:10non buoni ma ottimi, perché? Perché evidentemente ci sono piccole minoranze, ci tengo a sottolineare
02:16che sono piccole minoranze molto agguerrite e in qualche modo che tirano fuori una serie
02:25di tematiche, mi si permetta un'aggettivazione un po' particolare di moda, modaiole, che possono
02:35diciamo così suscitare l'interesse degli altri compagni. Il risultato è che in scuola
02:40di Milano, una delle questioni che adesso viene costantemente citata è quella sull'educazione
02:47sessuale oppure la Palestina e così via, che sono argomenti importantissimi, fondamentali
02:53anche per la crescita civile dei nostri studenti, ma occupare in nome della risoluzione dei problemi
03:02della Palestina e poi distruggere una scuola, secondo me sono due cose inconciliabili, evidentemente
03:08quella è un falso obiettivo, il parlare della Palestina o dell'educazione sessuale o delle
03:13riforme scolastiche, perché fondamentalmente si vuole stare nella scuola e a questo punto
03:19facendo, come è successo in un liceo importante del centro di Roma alcune settimane fa, un vero
03:25e proprio rave party, con tanto di biglietti di pagamento per gli esterni, il risultato
03:30è che ogni anno noi abbiamo milioni di euro di danni, quello che inquieta è soprattutto
03:37il fatto che i presi degli insegnanti siano lasciati soli a se stessi, cioè in poche parole
03:43le istituzioni non intervengono, come dire che evidentemente le istituzioni hanno in qualche
03:50modo assunto l'idea che i ragazzi debbano, tra virgolette, divertirsi. Questo lo dico
03:59naturalmente in maniera sarcastica e naturalmente duele molto a me, persona di scuola, dover dire
04:05queste cose.
04:06Certo, assolutamente sì, ma quello che ci si chiede poi a un certo punto, professore,
04:11ma come sia possibile che milioni di euro di danni poi vengano pagati effettivamente
04:16poi dalla collettività, perché poi finisce così? Cioè questi responsabili non vengono
04:21mai trovati, è corretto?
04:24Beh sì, anche perché anzitutto diciamo in una scuola di 1.500-2.000 alunni, gli occupanti
04:30sono 100-200 al massimo. Quando poi hanno un minimo di interlocuzione, capita anche questo
04:37con il preside, con gli insegnanti che vengono gentilmente da parte loro ammessi a discutere
04:45con loro durante l'occupazione, si presentano incappucciati, cioè abbiamo i peggiori riti
04:50mafiosi. Questo che è veramente allucinante è che la comunità, intesa come soprattutto opinione
04:58pubblica come istituzioni, come non intervengano come da una parte noi adulti, tiriamo fuori
05:05programmi interessantissimi sull'educazione civica, contro il bullismo eccetera e poi permettiamo
05:11queste devastazioni di scuole che vengono portate avanti da minoranze estremamente agguerrite
05:18come ho scritto io al sindaco e al prefetto di Roma e nessuno delle autorità intervenga.
05:24Ecco ci lascia veramente interdetti la cosa.
05:26Ecco, lei in un passaggio della lettera ha scritto una cosa secondo me molto interessante,
05:32avete scritto una cosa molto interessante professore, cioè il fatto che questo fenomeno
05:35è in gran parte romano, nelle altre regioni accade molto meno, cioè si sta notando che questo
05:42fenomeno è più acceso nella capitale?
05:45Ma sì, qualche cosa viene avvenuto anche quest'anno a Pisa oppure a Milano, ma sono diciamo
05:54questioni residuali. La maggior parte di queste questioni, quest'anno si calcola in 30 le scuole
06:02superiori romane che siano state occupate, è un fenomeno tipicamente romano, perché?
06:07Perché probabilmente Roma attira molto più l'attenzione, non solo perché è la capitale
06:11d'Italia, ma che è la sede del Parlamento, dei sindacati, delle grandi istituzioni e quindi
06:17ha una visibilità enorme e quindi queste piccole minoranze estremamente agguerrite cercano
06:26di sfruttare anche la visibilità che dà la nostra capitale, tra l'altro facendo un
06:33danno anche alle battaglie che loro sostengono idealmente di portare avanti, perché se da
06:38una parte dicono vogliamo occupare perché siamo contro il governo per quanto concerne la
06:43Palestina, bla bla bla, Israele eccetera, benissimo. Nello stesso tempo poi alla fine
06:48di questa occupazione portata avanti con idealità così profonde, da questa occupazione scaturiscono
06:56solamente danni per centinaia di migliaia di euro, io penso che l'opinione pubblica abbia
07:02un pensiero estremamente negativo su quello che è successo. Tenga conto che lo scorso anno
07:10solamente in un liceo di Roma ci sono stati due milioni e mezzo di danni.
07:16Sì, gullace se non vado errando.
07:19E ho sentito un responsabile proprio nella vostra televisione, un responsabile politico
07:24di zona, un responsabile apicale che diceva sì ma non sono stati gli interni, sono stati
07:30gli esterni. Trovo che siano delle giustificazioni, mi permetta di usare un termine banale, fanciullesche.
07:37Allora, però ora tralasciando la questione legata alle piccole minoranze, mi trovo tra
07:44l'altro perfettamente d'accordo perché insomma se dobbiamo protestare contro la violenza
07:48e poi distruggiamo è un po' un controsenso, quindi qui mi trovo perfettamente d'accordo.
07:52Però io le faccio questa domanda perché lei è un profondo conoscitore dei ragazzi,
07:58degli studenti ovviamente con la carriera che ha alle spalle e con il lavoro che fa,
08:02no professore? C'è una questione di base, cioè questi ragazzi di oggi hanno come la
08:08sensazione di non essere ascoltati. Io penso anche all'episodio che è avvenuto con la
08:16ministra Bernini, quindi c'è stato questo scontro importante tra la ministra e lo studente.
08:22Questi ragazzi di oggi secondo lei non hanno gli strumenti per far capire cosa provano
08:27o siamo noi adulti che non intercettiamo il disagio?
08:33Ma io direi che è un combinato disposto fra le due cose, ma la responsabilità maggiore
08:38è di noi adulti, delle istituzioni adulte, io preferisco parlare proprio delle istituzioni
08:42adulte, vale a dire il Parlamento, il Governo, i sindacati, le università, le famiglie che
08:49non hanno una capacità di attenzione. Le ricette diciamo così ci sono, ci sarebbero,
08:54le ricette tra l'altro che hanno prodotto laddove siano state applicate e risultati
09:01estremamente positivi sia in Italia sia all'estero, cioè fare in modo che nella scuola diventi
09:06il vero centro sociale dei nostri giovani. Cosa voglio dire? Se i giovani hanno necessità
09:12di andare, presumo, a Leoncavallo, adesso chiuso, a Scatasuna, adesso chiusa, o altri luoghi
09:19di aggregazione, dove però spesso avvengono fatti sicuramente anche di illegalità, è
09:24perché sentono la necessità di avere la possibilità di espandersi con la musica, con l'affettività,
09:33con dibattiti di varia natura. Certo sappiamo anche che c'è anche la diffusione di sostanze
09:39pericolose, eccetera. Però evidentemente questi centri sociali attirano per questo. Allora
09:47voglio dire perché non trasformiamo le scuole che, attenzione, sono aperte solamente per
09:52un quarto della loro possibilità, cioè la comunità investe, gli edifici scolastici italiani
09:59sono 42 mila, 42 mila, nella sola città di Roma ci sono 1500 edifici scolastici. Allora
10:06perché non fare in modo che siano aperti anche di pomeriggio, naturalmente facendo venire
10:12gli studenti, non prendendo gli insegnanti della mattina, tranne qualcuno che volesse fare
10:17volontariato, ma rivolgersi alle associazioni di volontariato, alle cooperative, naturalmente
10:22tirando fuori dei soldi da parte delle istituzioni, comune, regione, provincia, ministero, per far
10:29sì che i ragazzi possano avere spazi per la musica, per la danza, per la fotografia, per
10:34dibattiti sull'educazione sessuale. Non sarebbe male per niente, certo.
10:38Ecco, allora quando io queste cose le ho dette anche in Parlamento, ero stato invitato recentemente
10:43qualche mese fa in Parlamento, cioè a diversi parlamentari, mi è stato risposto che non
10:48ci sono i soldi. Ecco, in Italia evidentemente si preferisce investire poi non sulla prevenzione
10:57ma sulla cura di ciò che è stato in qualche modo trascurato all'inizio, quello che succede
11:05spesso anche per quanto concede un argomento importante come la sanità. Eppure ci sono
11:12queste possibilità. Laddove i comuni tirano fuori dei soldi per fare questo, parlo soprattutto
11:19degli enti locali. I risultati si vedono. Uno per tutti è il Trentino Alto Adige. Adesso
11:27al di là del fatto che è una doppia regione che a me sta nel cuore, in Trentino Alto Adige
11:35ci sono delle strutture che vengono anche aperte e utilizzate di pomeriggio. Con gli interventi
11:40degli enti locali che hanno i fondi e li dirottano da questo punto di vista, io non credo
11:45che lei abbia mai sentito un'occupazione, una devastazione a Pozzano o a Trento. Qualche
11:50cosa vorrà dire questo?
11:52È proprio difficile sentire fatti di cronaca eclatanti in quella zona d'Italia, quindi vuol
12:00dire che le cose in qualche modo funzionano meglio perché gli investimenti ci sono. Professore
12:04io sono in chiusura ma ecco 10 secondi, le faccio quest'ultima domanda. Lei ha citato
12:08in più passaggi l'educazione sessuale, lei lo sa che è al centro di un acceso dibattito
12:12in questo momento storico in Italia. Quindi lei sarebbe d'accordo, insomma, nelle scuole?
12:18Approfondirla nelle scuole, chiedo scusa.
12:19Sì, ma guardi, l'educazione sessuale già a livello di scuola primaria, di scuola elementare,
12:25già in parte avviene perché è inserita nei programmi di scienze, nei programmi anche
12:30della scuola primaria. Il discorso che è stato fatto anche qua, a me dispiace vedere
12:35che i discorsi di scuola siano adoperati come clave fra governo e opposizione del momento
12:41al governo del momento all'opposizione. Perché non è vietato fare anche discorsi
12:46sull'educazione, all'affettività, alla relazionalità, alla sentimentalità, come preferiamo dire noi
12:53di questi ambiti, l'educazione e la sessualità è una parte. Per fare questo, se vengono chiamate
13:00strutture esterne che fanno appunto un intervento nelle scuole, quindi non gli insegnanti, è stata
13:07parata una norma che prevede che ci sia l'assenso dei genitori. Che io trovo, e il mio non è
13:13un endorsement di natura politico-partitica, purtroppo i professionisti come me penso devono
13:19esprimersi, a prescindere da come viene poi inteso il proprio intendimento. E dico, è una
13:26cosa normale. A me è successo che in un anno, per aver fatto un'insegnante di scienze, un
13:30discorso relativo all'aborto, senza avvertire i genitori, parlo di molti anni fa, si è sollevata
13:36tutta la comunità scolastica, consiglio d'istituto, collegio e docenti. Quindi quando
13:40si fanno interventi con strutture esterne è importante avvertire e avvisare e sentire
13:46che cosa ne pensino i genitori. Fermo restando che poi l'insegnante ha tutta la sua libertà
13:51di scienze, ma non solamente l'insegnante di scienze, di parlare di tutto ciò che riguarda
13:56la sessualità, la riproduzione, la parte genitale del maschio e delle femmine. Io l'ho
14:02fatto in molte situazioni e nessuno ha mai detto nulla, però ho avvertito i genitori.
14:09Chiarissimo. Io la ringrazio di cuore, professore. Approfitto per fargli gli auguri di Natale.
14:14Torneremo sicuramente a parlare di scuola, che è un tema che ci sta molto a cuore. Grazie
14:18ancora e auguri.
14:20Grazie a lei e alla sua bellissima trasmissione.
14:23Grazie ancora. Arrivederci, professore.
14:25Piccola pausa pubblicitaria. Torniamo in diretta tra pochissimi istanti collegandoci con i principali
14:30quotidiani web del nostro territorio per tenerci informati anche di fuori di Roma. A tra poco.
14:39Non solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.

Consigliato