(LaPresse) «Il Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre ha, in agenda diversi temi di estrema rilevanza per l'Italia e l'Europa, ma a occupare un ruolo di primo piano nella discussione sarà ancora una volta la guerra di invasione russa all'Ucraina. Come sapete, nella serata di lunedì ho partecipato al vertice di Berlino insieme al presidente Zelensky, a diversi colleghi europei, ai negoziatori americani Steve Witkoff e Jared Kushner, in un clima costruttivo e unitario che penso valga la pena di sottolineare. Ne è scaturita una dichiarazione finale dei leader europei che riprende tutte le priorità che l'Italia ha sostenuto in questi mesi difficili». Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni nel corso delle comunicazioni alla Camere in vista del Consiglio europeo. «Il cammino verso la pace, dal nostro punto di vista, non può prescindere da quattro fattori fondamentali. Lo stretto legame tra Europa e Stati Uniti, che non sono competitor in questa vicenda, il rafforzamento della posizione negoziale ucraina, la tutela degli interessi dell'Europa e il mantenimento della pressione sulla Russia», ha sottolineato la premier.
00:00Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre ha in agenda diversi temi di estrema rilevanza per l'Italia e l'Europa,
00:09ma a occupare un ruolo di primo piano nella discussione sarà ancora una volta la guerra di invasione russa all'Ucraina.
00:17Come sapete, nella serata di lunedì ho partecipato al Vertice di Berlino, insieme al Presidente Zelensky,
00:23a diversi colleghi europei, ai negoziatori americani Steve Witkoff e Jared Kushner, in un clima costruttivo e unitario che penso valga la pena di sottolineare.
00:35Ne è scaturita una dichiarazione finale dei leader europei che riprende tutte le priorità che l'Italia ha sostenuto in questi mesi difficili
00:44e che ho ribadito anche martedì scorso accogliendo a Roma il Presidente Zelensky.
00:50Il cammino verso la pace, dal nostro punto di vista, non può prescindere da quattro fattori fondamentali.
00:58Lo stretto legame tra Europa e Stati Uniti, che non sono competitor in questa vicenda,
01:04atteso che condividano lo stesso obiettivo, ma hanno sicuramente angoli di visuale non sovrapponibili,
01:12dati soprattutto dalla differente posizione geografica.
01:16Il rafforzamento della posizione negoziale ucraina, che si ottiene soprattutto mantenendo chiaro che non intendiamo
01:26abbandonare l'Ucraina al suo destino nella fase più delicata degli ultimi anni.
01:31La tutela degli interessi dell'Europa, che per il sostegno garantito dall'inizio del conflitto,
01:37per i rischi che correrebbe se la Russia ne uscisse rafforzata, non possono essere ignorati.
01:43E il mantenimento della pressione sulla Russia, ovvero la nostra capacità di costruire deterrenza,
01:51di rendere cioè la guerra non vantaggiosa per Mosca.
01:54Come sta nei fatti accadendo?
01:56Perché, oltre alla cortina fumogena della propaganda russa, la realtà sul campo
02:01è che Mosca si è impantanata in una durissima guerra di posizione,
02:06tanto che dalla fine del 2022 a oggi è riuscita a conquistare appena l'1,45% del territorio ucraino,
02:15peraltro a costo di enormi sacrifici in termini di uomini e mezzi.
02:19E' questa difficoltà l'unica cosa che può costringere Mosca a un accordo
02:27ed è una difficoltà che, lo voglio ricordare, è stata garantita dal coraggio degli ucraini
02:32e dal sostegno occidentale alla nazione aggredita.
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