Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 11 ore fa
Trascrizione
00:00Rispetto al 2024 la domanda mondiale di energia è aumentata dell'1,8% su una media degli ultimi
00:1015 anni dell'1,6. Se si estende lo sguardo al 2000 l'incremento diventa del 58% a fronte
00:17di un aumento della popolazione mondiale del 34%, un progresso significativo della domanda
00:23che nonostante l'attenzione verso la transizione energetica continua ad essere soddisfatta
00:28in larghissima parte dalle fonti fossili. Nel 2025 il petrolio si è confermato ancora
00:34la prima fonte di energia a livello mondiale con una quota superiore al 33%, seguono il
00:40carbone intorno al 27% il gas naturale circa il 25% con le rinnovabili al 9% rispetto al
00:476% del 2015, mentre il nucleare si posiziona poco oltre il 5%, uno scenario non diverso
00:54da quello europeo e italiano. Anche qui il petrolio si conferma la prima fonte di energia
00:59con il 42%, praticamente come nel 2000, ed il gas consolida il suo 24%. Questo è il
01:06quadro tracciato da UNEM, Unione Energie per la Mobilità, che ha presentato il preconsuntivo
01:112025 alla vigilia di una scadenza importante per l'Unione Europea, quella del 16 dicembre
01:17con il dossier Automotive sul tavolo, in cui potrebbe essere presa la decisione di una revisione
01:22del divieto imposto alla vendita di nuove auto con motore a combustione interna a partire
01:28dal 2035. UNEM ha messo in evidenza come i valori attuali del mix energetico siano non
01:34troppo lontani da quelli di 20 anni fa, a riprova di come il percorso di transizione
01:38sia più lento di quanto spesso venga rappresentato nel dibattito pubblico e come, ancora una volta,
01:44un'indicazione debba seguire realisticamente un principio di neutralità tecnologica.
01:49Mai come in questo momento c'è bisogno di voltare pagine, abbiamo detto più volte
01:54oggi nel nostro preconsuntivo che il futuro non è più quello di una volta e in effetti
01:58è vero, sono cambiate le priorità, sono diverse le strategie, l'assetto geopolitico
02:04fa sì che noi dobbiamo assicurarci anche della sicurezza degli approvvigionamenti e quindi
02:09essere certi anche di quello che potrebbe essere il futuro da un punto di vista energetico.
02:13I biocarburanti e in particolare la libertà tecnologica e quindi la possibilità di centrare
02:18la decarbonizzazione ma in modi diversi e sempre più liberi, quindi non mettendo nessun
02:24divieto ad alcuna tecnologia è la soluzione che noi ci aspettiamo che arrivi dalla commissione
02:29il 16 dicembre.
02:31Una spinta in particolare in Italia in questa direzione potrebbe arrivare secondo Unem
02:36dall'impiego delle risorse fiscali derivanti dall'allineamento tra accise del diesel e della benzina.
02:41L'allineamento delle accise considerando che il gasolio ha consumi che sono due terzi,
02:46un terzo rispetto alla benzina genera un flusso di cassa positivo di circa 600 milioni
02:50di euro l'anno e noi quello che chiediamo è che una parte di questo flusso di cassa che
02:54è comunque un flusso di cassa positivo quindi in più che arriva alla fine dal settore
02:58dei carburanti venga dedicato alla conversione e alla trasformazione del nostro settore per
03:03avere un settore sempre più decarbonizzato, sempre più moderno e quindi favorire la conversione
03:08e non la fine del nostro settore.
03:11Sulla necessità di una razionalizzazione delle norme a livello europeo è intervenuto
03:16anche il professor Ennio Cascetta, coordinatore dell'osservatorio Sunrise Most.
03:21I dati sono molto chiari, basta metterli insieme e volerli leggere.
03:28Dal 2005 al 2019 le emissioni di CO2 dovute al trasporto su strada in Italia si sono ridotte
03:37del 18%, dal 2019 quindi pre-Covid a oggi sono aumentate del 4%, quindi mentre nei 20 anni
03:49precedenti si è avuto una decarbonizzazione del trasporto stradale, negli ultimi 5 anni
03:54c'è stata una ricarbonizzazione, nonostante le norme, nonostante gli incentivi, perché evidentemente
04:02si è semplificato la complessità di un mercato enorme e articolatissimo come quello del trasporto
04:10su strada che vede insieme lo scooter 50 con un tir da 40 tonnellate, tutti consumano, tutti
04:18emettono e l'ipotesi che si è fatta semplificativa a livello europeo e cioè che il miglioramento
04:26è il passaggio all'elettrico, individuata come unica opzione tecnologica nel breve periodo,
04:36perché 2030 è domani mattina, è stata un'assunzione che nei fatti non è stata confermata dal mercato.
04:45Un invito a tagliare i costi energetici per le imprese per dare slancio alla produttività
04:50in uno scenario in cui la crescita del PIL è destinata a rallentare, è arrivato dal direttore
04:56del centro studi di Coffindustria, Alessandro Fontana.
05:00La cosa principale è che noi paghiamo una, diciamo noi, sia famiglie che imprese, pagano
05:06l'energia più di quanto non venga pagata in altri paesi europei e più di quello che viene
05:10pagata fuori dall'Europa, quindi siamo sicuramente danneggiati, questo in termini sia di potere
05:15d'acquisto delle famiglie e quindi sottraggono risorse a potenziali consumi e sia per le imprese
05:20perché gli aumentano i costi di produzione e quindi questa è la priorità, diciamo
05:25proprio quella di agire sulla riduzione dei costi dell'energia, quantomeno allinearli
05:29almeno agli altri paesi europei che già come Europa noi comunque abbiamo dei costi superiori
05:33agli altri Stati Uniti ad esempio e ovviamente a Cina, quindi già questa sarebbe almeno
05:38allinearli agli altri paesi europei, questo sarebbe almeno il minimo necessario da fare.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato