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  • 11 minuti fa
Trascrizione
00:00Il grande valore dell'export dell'agroalimentare italiano, di cui tutti andiamo fieri, non deve
00:07mai farci dimenticare che quelle eccellenze sono state prodotte in secoli di savoir-faire,
00:15di competenze, di saperi, di trasformazioni e conoscenze che sono appannaggio dei nostri
00:22contadini, dei nostri produttori di cibo in tutta Italia. Sono competenze che hanno generato da un
00:29lato grandi prodotti, famosissimi, che tutti conoscono e riconoscono, ma a fianco ad essi non
00:38dimentichiamo anche tanti prodotti minori, minori in termini quantitativi, ma non in termini
00:44qualitativi, magari un po' meno conosciuti, ma che comunque hanno lo stesso valore che tengono
00:50insieme le comunità che fanno vivere le aree interne, che sono tra l'altro in Italia il 70%
00:58del nostro territorio. Tutto insieme, tutto questo ha prodotto la grande varietà anche
01:06della cucina italiana, tutta questa agrobiodiversità, tutta questa ricchezza in biodiversità che possiamo
01:12vantare in Italia e l'unica ricchezza che forse davvero potrà salvarci è anche quella che ha contribuito
01:18appunto alla creazione delle cucine italiane o della cucina italiana nella sua grande diversità
01:26e ricchezza che rappresenta appunto un enorme patrimonio anch'esso culturale identitario dalle
01:36mille facce, dei mille colori e dei mille sapori evidentemente. Speriamo che presto sarà anche effettivamente
01:42riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio immateriale.
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