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  • 2 giorni fa
Trascrizione
00:00Forse non tutti lo coglieranno e forse non tutti saranno pronti o d'accordo, ma la mostra
00:09Arte della Terra, presentata nel Museo Guggenheim di Bilbao, in qualche modo rappresenta un cambiamento
00:14che non era inviabile, una presa di posizione di fronte allo stato del pianeta che deve
00:18coinvolgere anche il discorso culturale e artistico. Nelle grandi sale progettate da
00:23Gary trovano spazio alberi, foglie, materiali e soprattutto terra, in un percorso che rimanda
00:27l'allendarto all'attivismo, ma che è anche qualcosa di più radicale.
00:31Sono i processi ecosistemici che ci interessa di portare qui dentro per prima di tutto fare
00:37una sfida ai protocolli classici del museo, pensando che in un futuro prossimo questa sarà
00:43la nostra realtà, avremo di essere molto più vicini dei processi ecosistemici per poter
00:49capirli e per poter esistere insieme, perché non c'è un altro modo di esistere.
00:54Al centro della ricerca c'è il suolo, inteso come spazio materiale ed ecosistema condiviso,
00:59ma c'è anche una costante urgenza di cambiamento, perché le piante e le erbe banalmente crescono
01:04e crescita è un'altra parola chiave, poiché rimanda pure al sistema economico che ha prodotto
01:08la crisi attuale. E uno dei possibili sensi profondi dell'esposizione si può trovare proprio
01:13nella dubbice lettura di questi termini, applicabili sia al progetto d'arte, sia all'emergenza ambientale
01:18e naturalmente si ragiona di trasformazione. Questa trasformazione del mondo, noi pensiamo
01:25con la mostra che è venuta accompagnata da una trasformazione nell'arte e nel suo rapporto
01:31ai materiali e in questo contesto dei materiali entrano i processi vivi.
01:36È chiaro che si tratta comunque di una mostra in uno dei musei più globalizzati ed è anche
01:40vero che sono esposti artisti storici come Joseph Beuys, Hans Sacher, Richard Long,
01:44Meg Webster o Giuseppe Penone, ma il contesto complessivo a essere in gran parte diverso
01:48anche per la presenza di molti artisti più giovani e legati al territorio.
01:52L'idea del contemporaneo stesso è un'idea che vogliamo prendere non problematicamente
01:57ma che vogliamo prendere criticamente. Il contemporaneo non è il contemporaneo dei social,
02:02il contemporaneo è un spazio molto largo, di più di 60-70 anni. Possiamo pensare a dei momenti
02:09che hanno aperto questa sensazione del contemporaneo, della crisi climatica come un presente
02:14e la reggito. Un presente che rischia di sfuggire via e che, come gli alberi del Mediterraneo
02:20che fanno parte di una grande installazione, ha bisogno di cura e la qualità di questa cura
02:24alla fine diventa l'opera stessa. Questo sì potrebbe essere un cambiamento epocale
02:28per il sistema dell'arte.
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