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https://www.pupia.tv - Granato - Il 21 ottobre 2020, in piena epoca COVID, veniva decisa la chiusura del Pronto soccorso di Vico Equense, in provincia di Napoli.
Come spesso avviene in Italia, quella che doveva essere una chiusura "temporanea", giustificata, nella sua immediatezza, dallo stato d'emergenza in corso, sta diventando permanente.
A farne le spese una popolazione di decine di migliaia di persone, ancora oggi costretta a ripiegare sui Pronto Soccorso di Sorrento o Castellammare di Stabia (NA), impiegando anche più di un'ora di auto.
Per l'emergenza-urgenza sono chiave i tempi in cui il paziente riesce a ricevere le cure. Costringerlo a un'ora e passa di auto per raggiungere un ospedale significa consegnarlo a un deciso peggioramento del quadro di salute, se non al cimitero.
Sono queste le questioni cui la politica deve dare risposta. Siamo stati con i cittadini e le cittadine che da tempo, ogni domenica dalle 10 alle 12, all'esterno dell'ospedale "De Luca e Rossano" di Vico Equense animano un presidio per rivendicare la riapertura di punti di primo soccorso.
Perché «a' salute è 'a primma cosa», ma per davvero, non solo come slogan. (03.12.25)

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00:00Siamo disponibili in qualsiasi momento, il giorno della notte, a dare tutte le informazioni possibili,
00:04le carte, i documenti, le fotografie, le testimonianze, tutte che le copolette, tranne soldi che hanno unito.
00:09Abbiamo deciso di fare questo presidio in fronte allo stato di frequenza e per segnalare
00:13manca la possibilità di essere soccorsi in caso di malattia o di infortunio o di qualsiasi altro.
00:19Noi abbiamo delle frazioni che vanno dal livello del mare, quindi a livello zero, fino a 1400 metri.
00:24Va tematicamente impossibile per una persona che sta a 1200 metri raggiungere l'ospedale di Castellammare o l'ospedale di Sorrento.
00:32Ci metterò meno di tre ore dall'istrata.
00:33E quindi tutte le tante che è pronto, soccorso.
00:35Non è pronto, soccorso.
00:37Chiediamo due punti di primo soccorso immediato sul territorio.
00:42Picaquense è un territorio amplissimo, 30 km di quadrati circa, 22.000 abbinanti, dislocazzo una zona disagiatissima.
00:49Sono mesi che stiamo manifestando per tenere un diritto, perché la salute è un diritto.
00:53Chiediamo, se ci capita qualcosa, cercare di essere curato.
00:57Tutte le domeniche anche la vigilia di Natale, se capita il Natale di Rumene, che stiamo sempre qua.
01:01Dalle 10 alle 12, il diritto alla salute non è costruire dei megapoli che poi per raggiungere ci vogliono ore.
01:07Dovrebbe essere sotto casa, la salute deve andare a casa della gente.
01:10Non è la gente che deve fare decine di chilometri per potersi curare o potersi salvare la trattura.
01:14E la salute è un diritto.
01:16Va bene?
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