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  • 22 hours ago
Si è aperto oggi, al Senato della Repubblica, il Tavolo di lavoro istituzionale sull’accesso precoce ai nuovi farmaci. Promosso dal senatore Francesco Zaffini, presidente X Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, l’iniziativa ha l’obiettivo di accorciare l’attesa tra il via libera da parte dell’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali e la reale disponibilità dell’opzione terapeutica in Italia. Nel corso dell’incontro è stato presentato un nuovo modello che, se adottato, potrebbe ridurre drasticamente i tempi che intercorrono tra l'approvazione europea e la disponibilità del farmaco in Italia, con risparmi anche per il Servizio sanitario nazionale.

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Transcript
00:00Una nuova opzione terapeutica, approvata dall'Agenzia Europea del Farmaco, impiega in media oltre
00:0912 mesi per essere realmente disponibile per i pazienti italiani, contro i due mesi e mezzo
00:14circa necessari in Francia. Un ritardo che può tradursi in peggiori esiti clinici, maggiore
00:20mortalità e morbilità. Per garantire ai pazienti un accesso tempestivo alle nuove terapie senza
00:25costi aggiuntivi per il Servizio Sanitario Nazionale, è stato aperto al Senato il tavolo
00:29di lavoro istituzionale sull'accesso precoce ai farmaci, promosso dal senatore Francesco Zaffini.
00:35L'accesso al farmaco è forse una delle prime tre, quattro priorità che dovremo affrontare
00:42se non ci riusciamo col bilancio, nell'immediato successivamente dobbiamo con i prossimi provvedimenti
00:48in itinere mettere mano a questo tema. C'è un tema di giustizia e c'è un tema anche di
00:54economicità. Poter garantire le nuove terapie in tempi rapidi e tempestivi rispetto al progredire
01:02della patologia comporta, è stato documentato, è stato studiato anche dei risparmi importanti
01:08in termini di spesa corrente per il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Quindi c'è grande
01:13consapevolezza del fatto che bisogna fare e bisogna fare con urgenza.
01:17A proporre un modello alternativo è lo studio realizzato dall'economista sanitario Fabrizio
01:22Gianfrate. Secondo quanto teorizzato dall'esperto, una volta che EMA approva il nuovo farmaco,
01:27questo dovrebbe essere reso subito disponibile dall'azienda farmaceutica titolare ad un prezzo
01:32libero o temporaneo. Al contempo si dovrebbe aprire la fase di negoziazione con AIFA per
01:37la definizione di prezzo e rimborsabilità. Infine, una volta raggiunto l'accordo, si dovrebbe
01:42calcolare il conguaglio, ossia la restituzione dell'eccedenza incassata dal produttore tramite
01:47il meccanismo del payback. Oggi impieghiamo, AIFA impiega 17-18 mesi, dall'approvazione EMA
01:56fino alla gazzetta ufficiale, quindi alla formalizzazione della rimborsabilità. Con questa
02:03proposta, con questa possibilità, scendiamo a 15 giorni, 20 giorni, massimo un mese e a costi
02:12praticamente zero, quindi senza un aggravio finanziario che in qualche modo pesi sulle
02:20casse dello Stato. Negli altri Stati dove hanno adottato degli schemi simili sono riusciti
02:25ad azzerare o quasi questi tempi di attesa, quindi siamo in Germania o in Francia 15 giorni,
02:3320 giorni, massimo un mese.
02:34Rendere celere l'accesso alle nuove terapie massimizza le possibilità che le stesse offrono
02:40ai pazienti.
02:41Nasce questa proposta di policy dalla consapevolezza che oggi l'innovazione farmacologica è sì
02:46fondamentale ma non è più sufficiente. Noi possiamo parlare oggi di innovazione farmacologica
02:50quando questa arriva in maniera veloce, quando è fruibile e arriva in maniera rapida ai tanti
02:56pazienti e ai loro familiari che l'hanno bisogno.
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