Skip to playerSkip to main content
  • 2 days ago
“Nel mio libro secondo libro, ‘Comunque mamma. Storia di una ferita ancora aperta’, racconto la mia battaglia per diventare mamma, che purtroppo non mi ha visto vincitrice. Non ho potuto adottare un bambino perché in Italia e nel mondo, se hai la sclerosi multipla non puoi farlo. È una cosa vergognosa e poco conosciuta contro la quale sto lottando”. Così Antonella Ferrari, madrina nazionale di Aism - Associazione italiana sclerosi multipla, partecipando alla charity dinner dell’associazione, al teatro Alcione a Milano.

Category

🗞
News
Transcript
00:00La diagnosi di sclerosi multipla è arrivata con 20 anni di ritardo nel mio caso, quindi quando è
00:10arrivata per me è stata quasi una bella notizia, perché era da anni che girovagavo da centinaia di
00:15medici alla ricerca di una diagnosi che non arrivava mai. Nel frattempo io peggioravo e
00:20soffrivo, quindi quando è arrivata la diagnosi io veramente mi sono sentita sollevata, perché
00:26ho iniziato a combattere, a darmi pari con questa malattia e a non permetterle più di
00:31diventare la protagonista, perché la protagonista sono io. Nel mio libro comunque mamma è il mio
00:37secondo libro, io racconto la mia battaglia anche per diventare mamma, che purtroppo non mi ha visto
00:44vincitrice, non sono diventata mamma, non ho potuto adottare un bambino perché in Italia e nel mondo
00:51se hai la sclerosi multipla non puoi adottare un bambino, ed è una cosa vergognosa per la quale
00:56io sto lottando e faremo anche un film sull'argomento proprio per sensibilizzare su una tematica che è
01:05ancora per molti sconosciuta. Questa serata per me è molto importante perché io sono la madrina di
01:10AISM da più di 20 anni, sono legata a questa associazione da un rapporto di grande amicizia,
01:16mi sento praticamente in famiglia quando sto con AISM e ogni anno quando c'è questo evento
01:23vengo assolutamente volontieri perché incontro tanti amici e si sensibilizza su un tema ancora
01:30a volte poco trattato come la sclerosi multipla.
Be the first to comment
Add your comment

Recommended