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https://www.pupia.tv - Robby Giusti - MA QUALI PRO-PAL (23.11.25)

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Trascrizione
00:00A Bologna non abbiamo visto una semplice manifestazione, non abbiamo visto dissenso, protesta o confronto
00:10di idee, abbiamo visto un vero arsenale, un arsenale militare, un'operazione studiata,
00:19organizzata, pianificata, un salto di livello in negativo che ha trasformato una città come
00:25Bologna in un campo di battaglia. Il corteo era partito con 5.000 persone, molte pacifiche,
00:34molte lì per una convinzione politica, per una causa che sia giusto o sbagliata, ma rimane
00:40una causa, ma dentro quella folla c'era ben altro, c'era un blocco addestrato, equipaggiato,
00:49arrivato in piazza con l'obiettivo chiaro di creare disordine, di attaccare le nostre
00:55forze dell'ordine. Frange antagoniste, centri sociali locali, collettivi universitari e poi
01:02rinforzi. A scattazione da Torino, gruppi anarchici, nuclei provenienti dalle altre regioni vicine.
01:11non erano lì per marciare, non erano lì per gridare slogan, erano lì per colpire e fare
01:20male. E lo si capisce subito da cosa avevano portato con sé. Non parliamo delle solite
01:27mazze di legno, di ferro recuperate magari dai cantieri, non parliamo di sanpietrini staccati
01:33da terra o delle bottiglie usate come proiettili. Questa volta l'arsenale era ben diverso, fatto
01:41per fare male. Sono state lanciate, pensate, bombe carta potenziate, costruite artigianalmente
01:49con dentro chiodi, pezzi di metallo, biglie d'acciaio. Una vergogna. All'esplosione sono
01:56oggetti che diventano schegge impazzite, incontrollabili, capaci di colpire in pieno volto, colpire
02:02agli occhi, al torace. E sì, hanno colpito. Alcuni agenti hanno riportato ferite grave ai
02:09piedi, addirittura ai genitali. Ferite che non ti fai con una semplice protesta, con una
02:16manifestazione pacifica. Ferite che ti fai quando qualcuno decide di attaccarti con strumenti
02:23che non hanno nulla a che fare con la libertà di espressione. E poi c'è un dettaglio inquietante.
02:32Fonti della polizia confermano l'uso di lanciarazzi modificati. Lanciarazzi. Ordini con circa 100 grammi
02:42di esplosivo attivati manualmente, caricati con metallo. Questa non è creatività. Questa
02:50non è rabbia. Questa è tecnica. Questa è preparazione. Questa è violenza intenzionale.
02:58È terrorismo. Non è più di senso. È strategia del terrore. E questo non l'ho detto io. Questo
03:06l'ha detto Domenico Pianese del COISP. E come dargli torto. Perché tutto era simultaneo.
03:13Attacchi coordinati. Movimenti rapidi. Fuochi d'artificio lanciati ad altezza uomo. Frasi
03:20come paraterrorismo. Non sono slogan. Sono la descrizione tecnica di quello che è accaduto.
03:29Il risultato purtroppo lo conosciamo bene. 14 agenti feriti. Ma il dato più importante
03:36è un altro. L'escalation continua. Ogni volta di un livello in più. Ogni volta la
03:44soglia viene superata. E allora la domanda che mi faccio. Cos'è successo a Bologna? E
03:53perché il sindaco Lepore non ammette che c'è un problema di paraterrorismo? Quante volte
04:02dovrà succedere ancora. Prima che qualcuno dica chiaramente che questo non è più attivismo.
04:09Non è una protesta. Ma è violenza organizzata. Perché una cosa deve essere detta senza paura.
04:18In democrazia si protesta. Si discute. Si dissente. Ma la violenza è altra cosa.
04:24Quando una piazza chiama persone che portano armi artigianali, chiodi esplosivi e razzi
04:33modificati, quel confine è stato superato. E far finta di non vederlo oggi significa pagarne
04:41le conseguenze domani o esserne complici.
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