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https://www.pupia.tv - Napoli - Il dolore cronico lieve e moderato interessa in Italia circa 13 milioni di adulti, una platea enorme di persone la cui qualità di vita viene significativamente compromessa. Dietro questa condizione, spesso sottovalutata, c’è una gestione clinica complessa che parte dalla medicina generale e coinvolge un’intera rete di professionisti e servizi sul territorio. Continua su: https://www.pupia.tv/?p=616949 (20.11.25)

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Trascrizione
00:00Quella del dolore cronico lieve moderato negli adulti è una diagnosi decisamente diffusa
00:07in Italia, con circa 13 milioni di persone colpite, la cui qualità di vita viene significativamente
00:13così compromessa. La gestione di questi complessi casi, ci ha spiegato Nicola Calabrese, vice
00:19segretario nazionale FIMG, è svolta da un team multidisciplinare e parte sempre dalla
00:25medicina generale.
00:26Noi riteniamo che quello che sta accadendo oggi nel Paese, che è l'attuazione dell'ACN
00:33che prevede il nuovo modello organizzativo della medicina generale, da cui si inizia per riorganizzare
00:39tutta l'assistenza territoriale, sia il punto di partenza. Oggi abbiamo bisogno per la gestione
00:45del dolore cronico di una migliore appropriatezza organizzativa.
00:48Nei casi più lievi, ci ha detto il direttore del Dipartimento Farmaceutico dell'Asla Napoli
00:53Due Nord, Mariano Fusco. Il cittadino resta in carico il suo medico curante.
00:58Dovesse il dolore persistere, abbiamo gli SPOC, a cui si accede attraverso una piattaforma
01:05informatica dedicata e stanno iniziando a funzionare abbastanza bene, con medici specialisti, soprattutto
01:13anestesisti, che affrontano insieme al paziente una fase un po' più elaborata.
01:19E sull'uso più o meno corretto di farmaci antinfiammatori non steroidei per il trattamento
01:24del dolore cronico, tema questo al centro del convegno. Ascoltiamo le parole di Alessandro
01:30Dellevedove, di NetMedica Italia.
01:33Andremo a identificare alcune differenze che riguardano prevalentemente un volume di prescrizioni
01:40maggiori e una prevalenza molto marcata della prescrizione in fascia C. Ci sono poi dei dati
01:46interessanti che emergono legati alle controindicazioni, quindi alla presenza di patologie o di altre
01:53cause concomitanti per cui la prescrizione non dovrebbe essere indicata e contemporaneamente
01:59andremo a analizzare anche la presenza di fattori di rischio che non dovrebbero portare
02:05alla prescrizione di questo tipo di farmaci.
02:08Grazie.
02:09Grazie.
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