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https://www.pupia.tv - Cateno De Luca - Così la Sicilia può diventare baricentro degli equilibri mondiali!
Il mio intervento alla presentazione del libro del professor Andrea Piraino “ L’altro regionalismo
Per un’autonomia comunitaria”
#sindacodisicilia #SudChiamaNord #CatenoDeLuca #tiamosicilia #sicilia(14.11.25)






La playlist di Cateno De Luca https://www.pupia.tv/playlist/Cateno-de-Luca

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Trascrizione
00:00Credo che il professore Piraino si sia ispirato a quello che è il progetto di Sultiamanod,
00:09ma quello dico senza presunzione anche perché c'è stato un apposito capitolo e riferimento
00:16fatto al nostro progetto che abbiamo lanciato qualche anno fa e che ha proprio la funzione
00:23di rispondere a, invece dei tentativi, di un'autonomia differenziata che dimentica la storia
00:35ed è ovviamente contro qualunque principio solidaristico e quelli che sono gli elementi
00:43che lui definisce come autonomia comunitaria sono la visione alla quale stiamo lavorando.
00:50Tenendo conto che oggi più di confini territoriali, come è stato anche ben detto dalla professoressa
00:58Moraci, bisogna parlare di confini funzionali e quindi invertire la visione di quelli che
01:06sono apparati amministrativi e soprattutto leggi che andrebbero riviste in relazione a quello
01:14che è veramente l'interesse da tutelare, è l'obiettivo da tutelare.
01:21Desidero fare un passaggio su un aspetto che per me è fondamentale e riguarda quella che intanto
01:32il principio di autonomia profesiata come la definisce il professore Ruggeri per quanto ha fatto
01:43la tesi di laurea sull'origine e prospettiva dell'autonomia siciliana, cioè per come è stato anche
01:49sottolineato l'utilizzo distorto della nostra specialità che purtroppo è stata utilizzata
01:58per realizzare anche un principio di sussidiarietà invertita anche da questo punto di vista, perché
02:11non c'è regione più centralista della regione siciliana.
02:15e noi lo stiamo vedendo ogni giorno anche per quasi definire l'assegnazione di un biglietto
02:24di entrata al teatro antico di Taormina, si passa attraverso meccanismi paradossali che
02:32hanno un braccio nell'ambito della pubblica amministrazione regionale e che per poter dare
02:38anche spazio a quello che è il comune di Taormina tanto ad esempio banale nell'avere
02:45cinque serate da poter utilizzare nel comune nel teatro antico di Taormina abbiamo potuto
02:51fare una legge, una legge regionale oppure per poter risolvere, mi piace fare esempi concreti,
03:01quello che è la gestione del temario marittimo per il quale ci troviamo con i luoghi più
03:08suggestivi, che parlo di quelli urbanizzati, piazze, lungomari, sono tutte abusivi perché
03:17nascono con un'azione da un punto di vista urbanistico un po' così borderline e se si va a guardare
03:28su 130 comuni forse uno o due hanno le concessioni sistemate ma c'è un problema di fondo che non
03:36avendo la proprietà non ha la titolarità anche a partecipare a bandi per riqualificarli, la regione
03:44non ha risorse per gestirle e quando tendi come noi stiamo orientando e sarà un palo di battaglia
03:50che faremo ora alla prossima legge di stabilità, di fare una norma banale sulla scorta di quello
03:58che è la valorizzazione del principio di sussiderietà, cioè trasferire ai comuni gratuitamente le aree
04:05di maniare già urbanizzate e quindi dare la possibilità ai comuni di valorizzarle e di togliere
04:12un faldella alla regione. C'è una forma di buon senso, non costa niente. Lo stesso lo vogliono
04:18fare nel demanio fluviale però si scopre che nel demanio fluviale c'è un problema ancora di
04:22completamento e di trasferimento di competenze che per statuto toccherebbe alla regione siciliana
04:27ma è uno degli ingredienti di mancanza di attuazione nel nostro statuto. Quindi si è inventato il trasferimento
04:35della gestione all'agenzia regionale del demanio fluviale per la quale dovrebbe assoluta
04:42subappaltare tra virgolette la gestione ai comuni. Volevo citare queste cose perché comunque c'è
04:50un problema di fondo, è quella che comunque è una visione complessiva e che desidero sottolineare.
04:56Noi abbiamo una regione che continua a far parlare il pizzo legalizzato ai comuni, ai cittadini, agli imprenditori
05:05e questa è la derivazione di una visione della regione che piuttosto che svolge il suo ruolo di Stato nello Stato
05:12pretende di continuare a gestire fino all'ultimo, l'ultima mattonella, di un condominio di Fiume di Nessio.
05:23Non è pensabile una cosa per genere. Ed è ovvio, caro Andrea, che più tu sei occupato a inseguire il condominio di Fiume di Nessio,
05:36più perdi la visione strategica. Perché se noi andiamo a guardare la presenza della regione siciliana
05:43nelle conferenze Stato-Regione in tutte quelle che sono le famose riunioni di corritorio, quelle che preparano
05:49tecnicamente gli accordi, noi siamo sempre assenti. E allora c'è un problema. Il problema è serio per quanto ci riguarda
06:02l'abbiamo posto. Noi, ovviamente, partiamo dal presupposto che il decentramento deve realmente essere attuato,
06:12la gestione dei territori deve essere più vicino ai cittadini e i palazzi municipali
06:17devono essere imbavuato della democrazia e della qualità dei servizi. Se continuiamo ad avere
06:25in quelle che sono le classifiche nazionali con le qualità della vita, nelle nostre città, nei nostri comuni,
06:34negli ultimi posti ci sarà un motivo. E il motivo è molto semplice. Se tu non dai ai palazzi
06:42principali gli strumenti giusti per curare gli elementi basilari della qualità urbana non risolverai mai il problema.
06:51E allora ci vuole naturalmente una fase nuova, vi permetto di dire, bisogna individuare le uniforme per destrutturare
07:03intanto questa gestione che è rappresentata ormai dalla regione siciliana in tutte le sue forme
07:14e bisogna consentire alla regione siciliana quello che in suo vero ruolo di elevarsi.
07:20Mettiamolo in questi termini. E chiudo con quest'ultimo ragionamento.
07:26non ci sono dubbi che, come è stato anche sottolineato peggiamente,
07:31che dalla Sicilia passano gli equilibri mondiali nello scambio dei dati.
07:38E noi abbiamo in mano, realmente, quelli che sono gli equilibri del mondo.
07:46E non è, questo non è, volessi innazzare volte, è così.
07:51Far assumere alla regione siciliana quel ruolo baricentrico
07:58significa, ovviamente, come la voleva piersa di Mattarella,
08:04una regione siciliana collegata in regola, perché noi non siamo credibili a cospetto di nessuno.
08:11Perché, ovviamente, gli strumenti che ci sono stati consegnati prima della Costituzione italiana
08:18sono stati utilizzati in modo pistone.
08:21Quindi c'è una questione di rinterpretare il nostro cuomo.
08:26C'è anche l'esigenza e la necessità di togliere, come abbiamo detto in questi giorni,
08:33quelle che sono le tentazioni che qualunque inquilino di quei palazzi
08:39ovviamente si ritroverà.
08:42E le tentazioni sono quelle, appunto, di avere in questo momento, con questo sistema,
08:47la possibilità di gestire il destino di tutti.
08:51E poi ti fai prendere la mano, ci prendi gusto, ed ecco la degenerazione anche per dare un piccolo senno
09:00al segreto di Buccinella che è emerso con queste inchieste giudiziarie.
09:06Perché il segreto di Buccinella è, perché comunque, purtroppo,
09:10ci sono questioni abbastanza note e per le quali, comunque, i siciliani piacciono o piacciono,
09:17hanno deciso in ogni caso di sostenere, perché voglio ricordare a me stesso
09:21che certi fenomeni riapparino all'orizzonte, nei palazzi, perché qualcuno comunque li ha voluti.
09:28E di conseguenza, oggi che parliamo di decaffeinare la regione siciliare,
09:34ovviamente, anche da questo punto di vista, ci dovremmo porre il tema e il problema da quale pubblico
09:42hanno questi ragionamenti.
09:45Quindi, noi su questo fronte siamo avanti per quello che è stato, diciamo, un elemento intuitivo
09:55e, ovviamente, per quello che è il disegno rappresentato dal professore Pirae con questa ennesima fatica,
10:04è, ovviamente, la visione strategica.
10:07Ma voglio ricordare anche alla professoressa Moraci quando, ad agosto del 2024,
10:15ricerete una telefonata del tali sindaco di Fiume di Misi, Cabello De Luca, che è di...
10:21No, 24.
10:22No, scusi, 2004.
10:242004.
10:25Ebbene, infatti.
10:27Oh, nel 2004, agosto 2004, mi procurai il numero, per noi,
10:32ovviamente un mito, per noi piccoli sindaci,
10:36è che mi ero messo in testa di fare un piano strategico,
10:40ho pensato un po', in un comune di mille abitanti.
10:43Quando chiamavano la professoressa Moraci?
10:45Per Garbo.
10:47Poi, ha visto che ha insistito,
10:49e noi più strategico l'abbiamo fatto.
10:51Che non è bene, vero?
10:53Eh sì.
10:54Qualità urbana per fare vede.
10:57Questo è il titolo di quel piano strategico e l'abbiamo scelto.
11:01Ebbene, quel piano strategico ha portato a, come diceva in Misi,
11:0580 milioni di euro di finanziamenti.
11:09Ci ha portato a vincere programmi di compressione,
11:11con un fatto di tante cose ancora.
11:13Perché lo volevo citare?
11:15Perché quando si parla di visione e di leadership,
11:19non è un problema dimensionale.
11:22Cioè, nella nostra dimensione, ciascuno di noi, intanto,
11:25può togliersi e scollarsi quella spesso vestito di nanismo
11:33che magari ci ridimensiona nel ruolo che abbiamo,
11:36cercando di andare oltre.
11:38E anche questo è il messaggio positivo che noi vogliamo lanciare
11:41sulla scorta di queste esperienze,
11:43ed ovviamente collocarci e collegarci alla visione strategica
11:48che il professore Piraeo ci consegna in questo libro,
11:53partendo anche dal presupposto che noi oggi,
11:58comunque di fatto, gli indici socio-economici
12:03già ci consegnano una macro-regione del meridione.
12:08E allora, come sono tutte le visioni strategiche,
12:12vogliamo realmente da punti di debolezza, da sfumare in punti di forza?
12:17Questa sarà, ovviamente, la grande sfida
12:20per la quale il professore Piraeo ci invita a fare una bella riflessione.
12:26Grazie.
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