Salutano il mare e tornano sulla terraferma le due copie dei Bronzi di Riace depositate in acqua il 14 agosto 2022 nel tratto di fianco al pontile di Marina di Pietrasanta. L’operazione era stata ideata e avviata dalla fonderia d’arte Massimo Del Chiaro di Pietrasanta, in collaborazione col Comune, in occasione del 50. anniversario del rinvenimento dei bronzi originali in Calabria. Nel corso della cerimonia inaugurale – alla presenza di Vittorio Sgarbi – fu spiegata la doppia finalità turistica e scientifica del progetto: da una parte, fornire un ulteriore elemento di richiamo e interesse per i visitatori della Versilia; dall’altra, dar vita ad uno studio per capire la reazione del bronzo esposto a contatto prolungato con l’acqua di mare. Inizialmente, fu spiegato come le copie delle due opere sarebbero rimaste in mare per circa un anno.
In realtà, alla fine, la loro permanenza di fianco al pontile ha superato abbondantemente i tre anni. Giovedì pomeriggio le due statue della fonderia Massimo Del Chiaro sono state tolte dall’acqua, sotto lo sguardo incuriosito di numerosi passanti. Nell’estate 2022 l’operazione fece molto parlare di sé, aprendo anche una lunga polemica a distanza fra lo stesso Sgarbi e Eduardo Lamberti Castronuovo, membro del Comitato per la tutela e la valorizzazione dei Bronzi di Riace e del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.
Da una parte l’allora sottosegretario alla cultura che aveva elogiato il progetto pietrasantino, criticando la gestione dei Bronzi originali e sostenendo come a suo giudizio avrebbero dovuto essere spostati da Reggio Calabria e trasferiti in modo permanente in un museo a Roma. Dall’altra, l’esponente del Comitato che aveva replicato definendo le parole di Sgarbi “un’offesa alla logica, alla città di Reggio, al museo ed al suo direttore, che non lo merita. E soprattutto, all’intelligenza di tutti”.
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