Vai al lettorePassa al contenuto principale
https://www.pupia.tv - Sotto una stalla incastonata tra i boschi dell’Aspromonte, i carabinieri hanno trovato un bunker sotterraneo trasformato in una serra di marijuana: a Platì, in provincia di Reggio Calabria, padre e figlio sono stati denunciati in stato di libertà perché ritenuti responsabili dell’allestimento della coltivazione clandestina, alimentata da un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.

Il cavo tra gli alberi - La scoperta è arrivata durante una perlustrazione dei carabinieri della stazione di Platì, impegnati nei controlli contro la produzione di sostanze stupefacenti nelle aree più impervie dell’Aspromonte. A insospettire i militari è stato un cavo elettrico che correva tra la vegetazione: seguendone il tracciato per diverse centinaia di metri, i carabinieri sono arrivati a un capanno agricolo apparentemente in disuso. All’interno della struttura hanno individuato un sistema di contrappesi, non visibile dall’esterno, collegato a un pannello basculante: azionandolo, si apriva l’accesso a un vano sotterraneo ben nascosto, ricavato sotto una stalla.

La serra sotterranea - Nel bunker i militari hanno trovato una vera e propria serra indoor: decine di piante di marijuana, alte tra 70 centimetri e oltre un metro, erano disposte in filari e illuminate da un impianto elettrico completo di trasformatori e lampade. Un sistema di aerazione, anch’esso alimentato tramite un collegamento abusivo alla rete pubblica, garantiva il ricambio d’aria necessario alla crescita delle piantine, riproducendo le condizioni di una serra professionale. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a gestire la struttura sarebbero stati un uomo e suo figlio, entrambi denunciati all’autorità giudiziaria con l’accusa di aver organizzato e curato la coltivazione della sostanza stupefacente.

L’operazione e la strategia di contrasto - L’intervento è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Platì con il supporto dello squadrone eliportato cacciatori “Calabria” e del quattordicesimo battaglione “Calabria”, nell’ambito di una più ampia attività di controllo del territorio coordinata dalla Compagnia di Locri. La scoperta del bunker-serra si inserisce infatti in una strategia di contrasto al narcotraffico che punta a monitorare con continuità le zone più difficili da raggiungere dell’Aspromonte, per creare, come sottolinea l’Arma in una nota, “un baluardo fondamentale contro l’illegalità”. (13.11.25)

#pupia

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Grazie a tutti.
00:30Grazie a tutti.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato