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  • 2 giorni fa
Roma, 13 nov. (askanews) - "Una due giorni che ha rappresentato il lavoro di 3.000 ricercatori ed esperti, 24 grandi imprese, 25 università e centri di ricerca, con 1.400 partecipanti all'evento, evidenziano l'importanza della mobilità sostenibile. Un grande progetto che segna al tempo stesso un punto d'arrivo e un punto di ripartenza per il prossimo quadriennio". Così Gianmarco Montanari, direttore generale Most, a margine dell'evento Most 2025 - "L'innovazione che unisce" presso l'Auditorium della Tecnica. "Continuare è un dovere - ha aggiunto -. La motivazione nasce dal vedere ciò che abbiamo lasciato anche in termini di infrastrutture. A febbraio del prossimo anno si chiude il Pnrr e ci raduneremo con soci e ministeri per definire la nuova governance e le prossime progettualità: il nostro centro copre tutte le aree di ricerca legate alla mobilità, permettendo di fare sistema. Il lavoro continuerà ad avere una copertura nazionale, ma con l'obiettivo di sviluppare relazioni internazionali: non si può pensare alla mobilità solo in chiave domestica. In Italia la demografia parla chiaro e resta il tema dei cosiddetti giovani Neet: la nostra attività vuole rispondere anche a questa sfida, creando opportunità di sviluppo e occupazione".

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Trascrizione
00:00Oggi due giorni, la prima di due giorni che rappresentano tutto il lavoro fatto da Mosso e soprattutto da chi ha lavorato nel Mosso in questi tre anni.
00:08Parliamo di 3.000 ricercatori, 24 grandi imprese, 25 università, centri di ricerca, oggi rappresentati qua a Roma in questo bellissimo centro che ci ospita.
00:20E con grandissimi regatori, gli amministratori delegati e il rettore dei nostri soci, tutto questo a testimoniare insieme ai 2.400 iscritti in questa due giorni romana,
00:32a testimoniare l'importanza e la centralità della mobilità sostenibile per la qualità dei cittadini, delle imprese, del sistema economico e politico del Paese.
00:42Un grande progetto, dei grandi risultati, un punto di arrivo ma anche un punto di ripartenza per quello che sarà il prossimo quadriennio che prenderà vita grazie al lavoro fatto in questi primi tre anni.
00:56Continuare è un dovere, voglio dire, perché ce lo chiedono il Paese, ce lo chiedono le imprese, ce lo chiedono il sistema economico, ma soprattutto ce lo chiedono i nostri soci e i nostri ricercatori.
01:08Quello che è stato fatto fino adesso ha un grande valore, lo vediamo anche fisicamente nelle infrastrutture che lasciamo al Paese e non può che essere sulla costruzione di quello che è stato fatto,
01:20continuato un percorso che sarà ancora più virtuoso grazie all'eredità che ci portiamo dietro da questi tre anni di investimenti.
01:28Volgendo lo sguardo al futuro, quali sono i prossimi step, i prossimi obiettivi che vi sono proposti?
01:32A noi adesso, voglio dire, siamo qua per vedere i risultati ma ci mancano ancora tre mesi per concludere il PNRR che formalmente e sostanzialmente si chiude a febbraio del prossimo anno,
01:44perché ci stiamo radunando con tutti i nostri soci, con i ministeri che ci hanno finanziato e che hanno piacere di continuare le collaborazioni,
01:54per definire quale sarà l'organizzazione e la governance dei prossimi quattro anni e poi per definire quali saranno le principali progettualità che vorremmo portare avanti.
02:04Partendo da un punto fondamentale, che il centro copre tutte quelle che sono le aree di ricerca scientifica e industriale collegate alla mobilità,
02:14quindi il centro è nato come un sistema inclusivo e che fa sistema nelle tante aree che riguardano la mobilità,
02:23quindi che si va dalle energie ai grandi operatori infrastrutturali, ai produttori di veicoli,
02:28questo rimarrà come rimarrà la centralità della nazione, quindi una copertura nazionale,
02:36ma sviluppando maggiormente rispetto al passato quei rapporti internazionali e quelle collaborazioni internazionali
02:43che sono fondamentali perché la mobilità si fa dentro un paese ma anche verso l'esterno,
02:49quindi le collaborazioni europee e non solo europee saranno sviluppate ulteriormente rispetto a quello che abbiamo fatto in questi primi tre anni di vita.
02:57I giovani sono fondamentali, purtroppo oggi sono sempre più un fattore critico di successo,
03:04perché come sappiamo abbiamo una questione quantitativa, perché purtroppo la demografia è molto chiara, è numerica
03:11e ci dice come in Italia abbiamo tanto da recuperare in tal senso, abbiamo una questione di formazione dei giovani,
03:19abbiamo parlato dei NIT, quindi di mantenerli su percorsi formativi che gli permettono di essere protagonisti del loro futuro
03:26e del futuro del sistema paese e poi non ultimo abbiamo il problema di dare anche delle possibilità di sviluppo
03:33e di soluzioni lavorative che gli permettono di rimanere in questo gran bel paese e invece di dover essere obbligati
03:41a dover andare all'estero dove è altamente riconosciuta la qualità delle nostre risorse e quindi diciamo fanno di tutto per portarcile via.
03:51Il sistema paese ha bisogno dei nostri giovani, i nostri giovani devono avere le opportunità per rimanere in questo bellissimo paese.
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