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  • 3 ore fa
Trascrizione
00:00In secondo luogo, la cooperazione deve produrre progetti che siano definiti da sinceri confronti con i nostri partner africani,
00:11in cui vengano ascoltate le esigenze che loro rappresentano e non a partire dalle idee di qualche esperto, tra virgolette,
00:20illuminato, chiuso in una stanza di qualche istituzione europea o occidentale.
00:26Non si tratta di questioni di principio, si tratta di sostanza.
00:30L'approccio pragmatico, aperto, paritario del piano ha permesso, tra le altre cose, di trovare insieme con i Paesi africani nuove soluzioni
00:42per venire incontro alle difficoltà di finanza pubblica in cui loro versano.
00:46E ascoltando le richieste di molte nazioni africane, non soltanto quelle rientranti nel piano, ma anche altre con particolari esigenze,
00:55si è lavorato per un'iniziativa concreta, ampia, di lungo periodo, di conversione del debito bilaterale per un totale di 235 milioni di euro
01:07nei prossimi dieci anni. Sono risorse che i nostri partner potranno concentrare sullo sviluppo interno,
01:15in luogo della restituzione nei confronti dell'Italia, secondo priorità concordate congiuntamente.
01:21Se sapremo preservare questo spirito, il piano Matteo e il Global Gateway potranno rappresentare davvero un nuovo storico capitolo
01:31delle politiche europee nello scenario globale, permettendo all'Europa di tornare sulla scena geopolitica da protagonista,
01:41con la propria specificità. È un'opportunità che le nazioni africane hanno mostrato di considerare con grande attesa
01:49e che sarebbe un peccato disperdere. Credo che la vostra riflessione di oggi vada esattamente in questa direzione
01:58e per questo vi ringrazio.
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