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  • 2 giorni fa
Trascrizione
00:00In Italia si stimano circa 4,3 milioni di persone con diabete, secondo la relazione al Parlamento
00:102024 redatta dal Ministero della Salute in collaborazione con l'Istituto Superiore di
00:16Sanità. Il diabete di tipo 2, che rappresenta circa il 90% dei casi, interessa prevalentemente
00:23adulti sopra i 45 anni. Il diabete di tipo 1, invece, coinvolge circa 300.000 persone in
00:30Italia, in prevalenza bambini e giovani adulti. In occasione della Giornata Mondiale del Diabete
00:362025 si è svolto a Roma un evento realizzato con il contributo non condizionante di Sanofi,
00:43Abbott, Roche Diagnostics, Movi e Teras Lifetech, che ha riunito rappresentanti delle istituzioni,
00:50società scientifiche e associazioni di pazienti, per sottolineare l'importanza della diagnosi
00:57precoce e dell'accesso omogeneo ai dispositivi medici per la gestione della patologia.
01:03Anticipare e intervenire in tempo significa evitare complicazioni e quindi assicurare una
01:08qualità della vita decisamente superiore. E talvolta significa salvare delle vite umane.
01:13E poi in termini di risparmio per il sistema paese, perché è chiaro che anticipare la malattia
01:18e quindi evitare la fase, diciamo, acuta, significa realizzare dei risparmi molto significativi
01:25per le finanze. Quindi l'impegno della Commissione deve essere certamente su questi due fronti,
01:30che credo che siano quelli più importanti e strategici. E poi sul piano invece di quello
01:35che già esiste, tutto ciò che serve per far sì che la continuità assistenziale sia garantita
01:41e che quindi il paziente possa avere le migliori cure con il miglior carico in termini burocratici
01:48e di condizionamento sulla vita.
01:50La nostra società si è impegnata in prima linea, insieme alle altre società scientifiche,
01:55quindi quelle dell'adulto, per lavorare a raccomandazioni di buone pratiche cliniche
02:01assistenziali, che siano uno strumento quindi standardizzato, basato fondamentalmente sulla
02:08ricerca scientifica, condiviso quindi anche con le associazioni dei pazienti e validato
02:14dall'Istituto Superiore di Sanità, in particolare da quell'organo dell'Istituto che si occupa
02:19appunto delle buone pratiche cliniche.
02:22Per noi sarebbe una grande facilitazione, per noi operiamo anche negli ospedali o sul territorio,
02:27avere già una definizione di malattia nello stadio presintomatico, perché ci permetterebbe
02:33di poter erogare anche in termini di prestazioni da Servizio Sanitario Nazionale, quindi gratuite,
02:40a quella persona tutto ciò di cui ha bisogno, come ad esempio dispositivi per il monitoraggio
02:45della glicemia o i follow-up necessari per la diagnostica.
02:49Quindi è un elemento fondamentale, abbiamo già provveduto come SIDMD a una richiesta specifica
02:56in tal senso al Ministro della Salute e speriamo veramente che in un tempo ragionevole
03:01di avere una risposta positiva e avere quindi la concessione di codici anche per gli stadi
03:09presintomatici del diabete di tipo 1.
03:11Nel corso dell'incontro è stato poi presentato un policy paper elaborato dal gruppo di lavoro
03:16multi-stakeholder riunito per l'occasione e che ha visto la partecipazione di società
03:21scientifiche, istituzioni e settore produttivo.
03:25La disomogeneità nell'opportunità di accesso alle tecnologie che è presente a livello regionale
03:30impatta sulle scelte prescrittive del clinico che se non ha a disposizione tutte le opportunità
03:38tecnologiche non è in grado di fornire la tecnologia migliore per quella persona ed impatta ovviamente
03:46per la qualità di cura delle persone che se non utilizzano la tecnologia ad essa appropriata
03:54impedisce di ottenere i massimi benefici sia clinici ma anche sulla qualità di vita che le tecnologie hanno.
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