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Tg Sette edizione del 9 novembre 2025
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NovitàTrascrizione
00:00Buona domenica, questo è TGS7, il nostro rotocalco settimanale.
00:22Ci siamo lasciati alle spalle giornate davvero complicate sul piano delle notizie che arrivano riguardo a inchieste sulla sanità in Sicilia.
00:33Non voglio aprire questa puntata occupandoci subito di questi argomenti, ma voglio cominciare con una storia che comunque ha a che fare con la sanità che non funziona e che in questa dimensione rischia di travolgerci in Sicilia.
00:47Voglio ricordare Maria Cristina Gallo che domani sarà stato un mese e mancata all'affetto, alla vita, all'amore dei suoi cari.
00:59Ne voglio parlare con il marito che ci ha raggiunti qui in studio e che ringrazio davvero con sentimento di aver accettato il nostro invito, Giorgio Tranchida.
01:09Un mese nel quale, le chiedo subito, lei e i suoi figli avete raccolto una sfida, la sfida di Cristina che voleva a tutti i costi invertire la tendenza di una sanità capace di fare male fino alle estreme conseguenze,
01:29per i suoi ritardi, per la sua caoticità, per i pasticci che contiene al suo interno. È così?
01:35Sì, è una sfida importante, speriamo di esserne all'altezza. Cristina aveva lanciato questa sfida alla società, nel senso che una volta scoperta la malattia e capito dove era accaduto il danno,
01:55a quel punto si è resa subito conto che bisognava fare qualcosa. C'era tanta gente nelle sue stesse condizioni e che non sapeva di essere ammalata.
02:05Quindi c'erano oltre 3.300 casi di pazienti non avvisati, a cui non era stato comunicato l'esito dell'esame istologico, come dire, un elemento fondamentale per un'eventuale cura.
02:19Come vi siete resi conto di numeri così esponenziali? Nel frattempo vediamo queste foto stupende di Cristina, di voi, di voi tutti, di questa bellissima famiglia di Mazzara del Vallo.
02:29Come ve ne siete accorti?
02:31Ahimè, se ne è accorta per prima Cristina, perché a parte il caso suo personale, l'aver dovuto chiamare un avvocato per avere un esame istologico dopo oltre otto mesi,
02:47si è accorta per caso, quando è andata a ritirare i documenti della cartella clinica, da un impiegato che era nell'archivio,
02:54ha saputo che come lei c'erano oltre 3.000 persone che versavano nelle stesse condizioni e quindi non era una novità.
03:03E questo è quello che deve far riflettere. Se quell'impiegato era a conoscenza di questo forte ritardo, è pensabile che altri non sapessero?
03:14Quindi c'è voluta Cristina?
03:16Forse sì, dottore Tranchita. Forse c'è voluta Cristina e bisogna fare in modo che questa perdita non sia stata inutile.
03:26Le chiedo per questo. Non si emozioni, perché mi emoziono anche io con lei, altrimenti.
03:32Non la voglio coinvolgere su quello che sta accadendo in questi giorni. Le chiedo soltanto. Tutto torna, secondo lei, a guardare quello che sta succedendo?
03:40Guardi, è una mia scelta. Non voglio assolutamente, come dire, in qualsiasi maniera legare quello che è accaduto a Cristina, ai 3.300 casi, alla mia famiglia con queste vicende.
03:58Non ritengo che sia la sede adeguata per poter esprimere il mio pensiero, che ovviamente permane, ma sono due cose molto diverse, a mio parere.
04:13Mia moglie ha lottato per la vita e ha lottato per gli altri e non ha mai voluto lei stessa, come dire, usare linguaggi violenti, linguaggi che diciamo che in qualche maniera richiamassero alla rabbia.
04:32Le diceva non mi posso permettere questo sentimento. Invece ha trasformato questo sentimento, diciamo, questa delusione in aiuto per gli altri.
04:42Almeno ci ha provato. In azione.
04:44E l'ha anche ottenuto, perché mia moglie ha ricevuto, fortunatamente era ancora in vita, quando ha ricevuto dei ringraziamenti.
04:53Da tutti.
04:54Da tanti, da tanti che la chiamavano, perché grazie a lei avevano avuto un esame istologico.
04:59C'è chi addirittura ha detto che ha salvato la vita e chi purtroppo l'ha fatto sul letto di morte.
05:04Quindi questo era il messaggio che mia moglie voleva, come dire, inviare alla società.
05:12Svegliatevi.
05:13La, come dire, la sanità, la salute è un diritto di tutti.
05:18Quindi assolutamente, come la malattia è democratica, quindi quando arriva...
05:24Non fa distinzione.
05:24Non fa distinzione.
05:25Anche la cura deve essere democratica.
05:28Senta un po', dottore Tranchida.
05:30C'era stata anche una scelta da parte vostra, quella di cure in una struttura pubblica.
05:36E la scelta fatta da due professionisti, da due persone di livello culturale alto, non era un ripiego.
05:42Il fatto di credere nella sanità pubblica si è rivelato purtroppo un boomerang.
05:47Ma lo rifareste?
05:49Sì, perché noi siamo entrambi, tra l'altro, impiegati pubblici.
05:55Noi credevamo e crediamo nelle istituzioni pubbliche e ci siamo fidati e affidati ad un ospedale del territorio.
06:04Anche perché la diagnosi, diciamo, pre-intervento era di un fibroma uterino,
06:10che seppur non sia un intervento semplicissimo è comunque un intervento considerato quasi di routine.
06:16Quindi non avevamo nessun elemento, nessun motivo per non fidarci.
06:19Se no, se noi non ci fidiamo, anche per queste piccole, tra virgolette piccole, non è vero, perché poi un intervento è sempre un intervento,
06:28allora vuol dire che non c'abbiamo speranza.
06:31Semmai bisognerebbe rivedere la gestione della sanità, non tanto il cittadino che deve ricorrere necessariamente a Punta Raisi per andare a curarsi.
06:42240 milioni all'anno di gente che va a curarsi fuori dalla Sicilia, sono dati enormi.
06:50Volevo anche chiederle che cosa è cambiato anche nella vostra interlocuzione con l'apparato pubblico dove Maria Cristina è stata curata.
07:02Anche da lì è arrivata qualche voce, delle scuse. Mi dica qualcosa che ci assomigli.
07:08No, nulla di tutto ciò. Noi siamo diventati a un certo punto trasparenti.
07:15Noi non siamo nemmeno, abbiamo avuto tante volte anche l'impressione che noi non siamo nemmeno diventati un problema,
07:22nemmeno un fastidio, perché non si è mai alzata una voce di solidarietà, una richiesta di supporto,
07:29un'offerta di supporto che potesse essere logistico, psicologico.
07:33Il problema era soltanto il nostro. E anche quando la vicenda ha assunto il clamore nazionale,
07:44il silenzio è rimasto fino ad oggi.
07:50Senta un po', adesso non la voglio fare commuovere, però vorrei parlare anche di questo nuovo corso
07:55e della sua scelta di testimoniare, di diffondere anche il pensiero di Maria Cristina.
08:03Penso che in questo abbia trovato l'accordo con i suoi figli.
08:06Uno è grande, maggiorenne, lavora, fa il poliziotto, l'altro studia.
08:10Questa è l'eredità che vi lascia Maria Cristina?
08:12È molto pesante anche, come dire, Cristina...
08:16Era tanta roba.
08:19Era irraggiungibile.
08:22Però, come dire, se lei, con tutto quello che aveva addosso, con la sofferenza,
08:31purtroppo anche un'aspettativa di vita stretta, corta, comunque si è sacrificata.
08:38Ha sacrificato il suo pudore, il suo dolore.
08:42Perché era una donna molto discreta, faceva tanto, ma lo faceva in silenzio.
08:48A quel punto lei, come dà preso coraggio, allora noi pensiamo questo,
08:52se l'ha fatto lei, e io non sono ammalato,
08:56se l'ha fatto lei in quelle condizioni,
08:59penso che sia doveroso,
09:02che rimanga viva questa fiammella
09:06e che si continui a parlare, soprattutto si continui a stimolare le coscienze.
09:10Quello che io dico, non posso farlo da solo,
09:13questo sarebbe troppo grosso,
09:15o anche, come dire, qualche difficoltà.
09:19Quello che mi aspetto e che si aspettava Cristina
09:22è che si sollevi una voce, diciamo, dal popolo.
09:26Cioè, semplicemente, sempre con lo stesso tono.
09:29Vi ha aiutato anche il vicepresidente della Camera,
09:32lo possiamo dire, Giorgio Mule,
09:33che tra l'altro è anche giornalista,
09:35è cresciuto qui professionalmente al giornale di Sicilia.
09:38è stata una mano spontanea.
09:40Vi siete rivolti voi a lui,
09:41gli avete detto, ci sono 3.000 persone
09:43senza un esame istologico
09:46attraverso il quale provare a curarsi.
09:49Noi conosciamo Giorgio da quando eravamo ragazzini a Mazzara.
09:53Sapevamo la sua sensibilità,
09:55della sua attenzione per il territorio,
09:57nonostante lui, diciamo, non viva più a Mazzara.
09:59Abbiamo sfondato una porta aperta
10:03perché quando lo abbiamo contattato
10:05ovviamente anche lui è rimasto sorpreso
10:09ma si è attivato immediatamente,
10:11ha fatto una prima interrogazione parlamentare
10:14e ha battuto, cioè non ha solo fatto l'interrogazione parlamentare,
10:17ha continuato a spingere per avere informazioni,
10:20per stimolare le strutture sanitarie,
10:23ne ha dovuto fare una seconda
10:24perché la prima ovviamente non era andata a buon fine
10:27ed è stato fondamentale
10:29perché da lì allora si è cominciato a muovere
10:32anche, diciamo, il motore delle verifiche
10:36da parte del Ministero, da parte della Regione,
10:39da lì allora, diciamo, la cosa, come dire,
10:42è cominciata ad avere anche un aspetto più operativo.
10:46Da lì sono poi state attivate tutta una serie di procedure
10:49che hanno portato a seguire in tempi ragionevoli
10:53gli esami istologici, tanto che oggi,
10:55grazie a questo intervento, ovviamente,
10:59grazie a Maria Cristina,
11:01adesso si hanno tempi di 15 giorni,
11:07quindi tempi che sono assolutamente...
11:09Incredibile la proporzione fra 8 mesi e 15 giorni.
11:11E questo è, diciamo, un altro spunto di riflessione
11:14che purtroppo un po' mi dà amarezza
11:18e che c'è voluta una Cristina Gallo
11:21e che se io avessi avuto,
11:24se Cristina e io avessimo avuto la fortuna
11:27di un'altra Cristina Gallo due anni prima,
11:30noi adesso non ci troveremo in questa condizione.
11:32Adesso ci siete voi, ci siete voi.
11:34Eh sì, qualcuno si è dovuto sacrificare,
11:36questa è stata Cristina.
11:37Senta, volevo chiederle,
11:38ci sono indagati questa vicenda,
11:40ovviamente è al centro di un'inchiesta
11:43molto ampia, molto larga,
11:46ma che cosa vi aspettate?
11:47Cosa si aspetta?
11:48In termini di giustizia,
11:50però riempiendo questo termine
11:52di qualcosa di vero, di concreto.
11:54Sì, io ho assolutamente piena fiducia,
11:58ma quello che mi aspetto
11:59non è soltanto il riconoscimento
12:02delle colpe, dei danni,
12:05ma è una presa piena di coscienza
12:08da parte di tutti,
12:12in primis quelli che gestiscono
12:15la nostra sanità, la nostra salute,
12:18a livello nazionale, a livello regionale soprattutto,
12:21affinché comprendano
12:22che cosa è veramente successo,
12:25perché è chiaro che la filiera
12:26delle responsabilità è molto lunga,
12:29non si limiterà semplicemente...
12:31Ma è pronto a una battaglia,
12:32perché sarà una battaglia giudiziaria,
12:34le aule di tribunale a volte non risparmiano
12:36le cosiddette vittime secondarie, no?
12:40È un rischio che vale la pena correre.
12:43Sì.
12:44Se uno si lancia in una sfida,
12:48deve essere pienamente consapevole
12:49dei rischi che si possono correre,
12:51me ne rendo conto,
12:52me ne rendo conto,
12:54però per questo dico,
12:57è una battaglia che in questo momento
13:00mi vede protagonista.
13:02Quello che io mi aspetto
13:03è che ci siano tanti altri,
13:05anche non direttamente coinvolti
13:07in vicende di questo genere,
13:10che si sentano chiamati
13:11a dire qualcosa.
13:14Qual è il prossimo appuntamento?
13:17A che punto è la causa?
13:19Quando comincerà?
13:20Allora, in questo momento
13:22hanno avuto inizio le operazioni peritali,
13:27quindi è stato fatto un incidente probatorio,
13:29sono stati nominati dei periti
13:31dal tribunale,
13:33che assieme, diciamo,
13:35ai nostri e a quelli di parte,
13:37diciamo,
13:38degli indagati,
13:40inizieranno, come dire,
13:41una discussione su...
13:42L'imbastitura del processo.
13:45Sì, e poi ovviamente,
13:46diciamo,
13:47dovrebbe iniziare,
13:48adesso non so,
13:49i tempi,
13:50bisognerà, diciamo,
13:51aspettare sicuramente il 2026.
13:54Le faccio un'ultima domanda.
13:57A me sembra che non siate soli,
14:00e parlo sia per lei
14:01che per Maria Cristina.
14:03Forse adesso si è creato,
14:05tra virgolette,
14:05quel cordone sanitario
14:07che occorreva,
14:07ci fosse a suo tempo.
14:09Come si sente lei
14:10in questa battaglia?
14:12Non mi sento,
14:13come dire,
14:14ovviamente so che lo sforzo
14:17e l'impegno per il futuro
14:19saranno molto importanti,
14:20però sono fiducioso,
14:22perché
14:22quando Cristina era in vita,
14:28noi eravamo diventati Cristina,
14:30era diventata una sorta
14:30di collettore di informazioni,
14:33la raggiungevano,
14:34trovavano il modo per raggiungerla,
14:36oggi è facile,
14:37per raccontare,
14:38diciamo,
14:39le loro vicende
14:39spesso non positive,
14:42vissute con la sanità,
14:45e poi
14:46ha continuato
14:47questo fiume,
14:48diciamo,
14:49come dire,
14:49di affetto e di manifestazione
14:50il giorno del funerale,
14:52una folla incredibile,
14:54che ha manifestato
14:56affetto,
14:57non curiosità,
14:57affetto,
14:58e che sta continuando
14:59in questi giorni
15:01in qualche maniera
15:02a contattare la famiglia,
15:03a contattare me,
15:04per informarci,
15:06e per,
15:06in qualche maniera,
15:07dare anche un contributo,
15:09è chiaro che un po' di energia
15:12si disperderà per la strada,
15:15qualcuno non se la sentirà,
15:17e questo è quello che bisogna
15:18svincere,
15:19questa rassegnazione,
15:22stagnante,
15:23diciamo,
15:23nella nostra società,
15:25è un po' antropologico,
15:27il tutto,
15:28sì,
15:28però,
15:29diciamo,
15:30credo che siano maturati i tempi
15:32per uscire
15:33fuori da questa
15:34embass,
15:35perché
15:35ognuno deve dare
15:38un contributo,
15:40ognuno dà il proprio contributo,
15:42però,
15:43non può più passare
15:45il messaggio
15:46del lasciar stare,
15:47chi te lo fa fare,
15:50tanto non cambia niente,
15:52perché,
15:52se no,
15:53ripombiamo nella stessa situazione
15:55di melma,
15:56di stagno,
15:57e noi questo non ce lo possiamo più permettere,
16:00per noi,
16:00e per i nostri figli,
16:02e per il nostro territorio.
16:03Grazie,
16:04dottore Tranchida,
16:05la saluto davvero con affetto
16:07da parte di tutti noi,
16:08anche qui,
16:09al giornale di Sicilia,
16:11per noi,
16:11Maria Cristina Gallo,
16:13rimane un esempio,
16:14un esempio di cittadina,
16:15con la C maiuscola,
16:17grazie.
16:17La ringrazio,
16:18la ringrazio anche io,
16:19lei,
16:20e ringrazio questo tipo di giornalismo.
16:23Mi fermiamo,
16:24fra poco in studio
16:25il professore Costantino Visconti,
16:27nostro editorialista,
16:28parleremo della bufera giudiziaria
16:30dei giorni scorsi.
16:33Eccoci qui,
16:36abbiamo dedicato la prima parte
16:37a Maria Cristina Gallo,
16:38alla sua battaglia
16:40e al suo sacrificio,
16:42e lo abbiamo fatto
16:42in una settimana
16:44nella quale è davvero successo di tutto,
16:46due mega inchieste
16:47sulla sanità in Sicilia,
16:49sulla corruzione,
16:50sul tentativo di nuova scalata
16:52al vertice politico
16:54della Sicilia,
16:55di Totò Cuffaro,
16:56insomma,
16:57sono tutte vicende
16:58che dovranno essere dimostrate,
17:00ma danno un segno
17:01di qualcosa
17:02che non funziona,
17:03di un meccanismo
17:03che si è nuovamente inceppato.
17:06Intanto,
17:06professore Visconti,
17:08le chiedo,
17:10la sanità è melmosa,
17:12così come ci ha detto poco fa
17:14il dottore Tranchida,
17:15il marito di Maria Cristina Gallo,
17:17nella nostra regione?
17:18Forse è peggio che melmosa,
17:20è una fabbrica di profitti
17:23per poche persone
17:25senza servizi adeguati
17:28per noi cittadini,
17:29quindi è un po' peggio,
17:31perché in quella melma
17:33c'è chi si muove molto bene.
17:35D'altro canto,
17:36riflettevo stamattina
17:37con alcuni colleghi milanesi,
17:40la sanità in Sicilia muove
17:42più di 10 miliardi di euro.
17:47Quindi è un segmento essenziale
17:51per la vita di molte imprese siciliane,
17:55non solo,
17:56e di tante persone
17:57che lavorano attorno a questo ambiente.
18:01Un giorno o l'altro
18:02dovremo affrontare la questione
18:05che sta alla base di tutto questo.
18:07Lei ha scritto nei giorni scorsi
18:08per il giornale di Sicilia,
18:09del quale è editorialista,
18:11ma lei è anche un penalista,
18:12è al vertice di scienze politiche
18:14all'Università di Palermo,
18:15ha scritto,
18:16è tornato a scrivere di questione morale,
18:18sembrava un argomento un po' superato,
18:19oppure toccato così superficialmente,
18:21ma invece a me sembra
18:22che la questione morale
18:23sia tornata prepotentemente
18:26al centro dell'agenda.
18:28Sì, sa, però un po' me ne sono pentito.
18:30Perché?
18:31No, perché io sono stanco
18:33di fare degli appelli
18:37alla moralità delle persone.
18:39Io vorrei dare un contributo
18:41insieme a chi vorrà,
18:43dal punto di vista mio, professionale,
18:46invece per risolvere la questione.
18:47Non possiamo più fidarci.
18:49Noi abbiamo avuto uno shock,
18:51una persona che ha scontato
18:545 anni di galera
18:55e che,
18:57non sto parlando di fatti
18:59di rilevanza penale necessariamente,
19:01che ritorna come prima
19:02a fare le stesse cose di prima,
19:04dal punto di vista del metodo politico.
19:08Cioè a creare quelle situazioni
19:10in cui poi si generano i mostri.
19:13Poi vedremo,
19:14io sono, come lei sa,
19:16come tutti,
19:17dobbiamo essere dei garantisti,
19:19quindi non sappiamo...
19:20Le stesse procedure
19:21della Procura di Palermo,
19:22ho visto,
19:23sono fortemente garantiste.
19:25C'è la richiesta di arresti...
19:26Beh, questo lo impone la legge.
19:27Lo impone la legge,
19:28però dico,
19:29c'è un rispetto...
19:30Abbiamo una Procura
19:31assolutamente all'altezza.
19:35Provo a farle una domanda
19:36un pochino più provocatoria.
19:38La mia sensazione
19:39è che si tenti
19:42di rileggere la realtà
19:45attraverso alcuni espedienti.
19:48La mafia la allontaniamo,
19:51o almeno così pare,
19:52salvo intuire che ci siano
19:54alcuni contatti,
19:56e così ci siamo
19:57in qualche maniera
19:58alienati
20:00d'interesse
20:01dell'autorità giudiziaria.
20:03E invece...
20:03No, ma perché questo
20:04è uno dei grossi alibi.
20:06Cioè,
20:06noi abbiamo sempre
20:07puntato il dito
20:08su questo mostro
20:09Cosa Nostra
20:10e la mafia
20:11che è stato
20:13una realtà
20:14delle nostre vite
20:15e lo è ancora,
20:17ma credo non sia
20:18dominante
20:19in questi fenomeni.
20:20Allora,
20:21siamo nudi
20:22di fronte
20:23a un'altra realtà.
20:24O c'è un sostituto
20:26che si sta organizzando
20:27in una maniera
20:28col colletto bianco?
20:29Allora, parliamo di cose.
20:3010 miliardi,
20:31come vengono gestiti?
20:32Io faccio una domanda.
20:36Ad esempio,
20:37un pezzetto,
20:38500 milioni di euro,
20:39vengono erogati
20:40per gli accordi
20:43tra case di cura
20:44private
20:45e servizio sanitario nazionale.
20:47Tutti noi
20:47ne fruiamo,
20:49sono spesso
20:50delle belle strutture
20:50che ci aiutano
20:51a reggere il servizio.
20:53ma queste 52 aziende
20:55di chi sono?
20:57Lei lo sa di chi sono?
20:58Assolutamente no.
20:59E non neanche.
21:00Nessuno lo sa.
21:02Si chiama
21:02titolarità effettiva.
21:03È un primo mattoncino
21:05nel rendere
21:06trasparenti
21:07le erogazioni
21:08di denaro pubblico.
21:11Noi dovremmo,
21:11e lo chiedo,
21:13se è possibile,
21:14anche da questo
21:14tavolo,
21:16al presidente Schifani,
21:18al presidente Cracolici,
21:19alla regione,
21:21si sono mai chiesti
21:22con chi hanno a che fare
21:24realmente?
21:25Cioè,
21:25chi sono i titolari effettivi?
21:27Perché noi potremmo
21:27capire tante cose
21:28di alcune decisioni
21:30che si prendono,
21:31addirittura
21:31c'è tolta alcune alleanze politiche,
21:33uno dice,
21:33ma perché?
21:34Quindi lei dice,
21:35in sostanza,
21:35non bastano le white list,
21:37non bastano credenziali ordinarie,
21:39ci vuole qualcosa di più.
21:40No,
21:40no,
21:40no,
21:40allora faccio questo paragone.
21:43Noi,
21:43giustamente,
21:44da 40 anni circa,
21:46imponiamo a tutte le aziende
21:47che hanno un rapporto contrattuale
21:49con la pubblica amministrazione
21:50di farsi controllare
21:51le perfetture
21:51per vedere,
21:52per verificare
21:53se ci sono infiltrazioni mafiosi.
21:54Bene,
21:55aggiungiamo un altro mattoncino.
21:57Chi vuole contrattare
21:58con la pubblica amministrazione
21:59deve dire
22:00di chi è la proprietà
22:02dell'ente
22:02che contratta.
22:04Ma perché?
22:05Qual è il sospetto?
22:06Che alla fine
22:06la politica
22:07entri nella proprietà?
22:09Sì,
22:09che si rappresenti
22:11direttamente nella politica.
22:13E quindi noi abbiamo
22:14tutta una serie
22:15di dinamiche politiche
22:16che certe volte
22:17non riusciamo neanche
22:18a decifrare
22:18che invece hanno dietro
22:19degli assetti di interessi.
22:21Non sto parlando di crimine
22:22necessariamente.
22:23Sì.
22:24Ma dobbiamo avere il diritto
22:25di sapere perché
22:26il direttore generale X
22:27va a Siracusa
22:29o a Catania
22:29o a Messina?
22:31Ed è una scelta
22:32dell'assessore
22:32alla sanità di turno.
22:34Questo risico
22:34che noi raccontiamo
22:35come se fosse
22:36anche un po' un gossip
22:37in realtà forse
22:38è la chiave di tutto.
22:40O no?
22:40Potrebbe essere.
22:42Le faccio un'altra domanda
22:43e fra poco
22:44le faccio sentire
22:45anche Cuffaro
22:45intervistato in questo studio
22:47un anno fa.
22:48Allora
22:49una figura
22:50come quella
22:50di Totò Cuffaro
22:51non è una figura
22:52solitaria
22:53ed è una figura
22:55in grande ascesa politica
22:56adesso
22:57come dire
22:57sicuramente
22:58un inciampo
22:59di proporzioni
22:59notevoli.
23:01Ma cosa c'è dietro?
23:02C'è un'antropologia
23:03che non stiamo capendo
23:05perché c'è
23:07scambio di favori
23:08a tutti i livelli
23:09c'è il ritorno
23:10a questo archetipo
23:12non ce lo siamo lasciato
23:13alle spalle
23:14cosa ci vede lei
23:15in questa parte
23:16di Sicilia?
23:19È una domanda
23:20un po' difficilina
23:21perché mette in discussione
23:23la nostra educazione
23:24la nostra formazione
23:25il nostro attaccamento
23:26anche alle nostre identità
23:27culturali.
23:29Io credo che
23:31ci sono tante cose
23:33però vorrei parlarle
23:36delle cose buone
23:37e non di quelle cattive
23:38perché
23:39ci sono generazioni
23:41che sono cresciute
23:42anche la nostra
23:43se vogliamo
23:44sulla base
23:45qualche strascico
23:46del 77
23:47insomma
23:47ma anche
23:49noi
23:49dimentichiamo
23:50che ci sono
23:52decine
23:53e decine
23:54di siciliani
23:54che sono andati
23:55incontro
23:56alla morte
23:56consapevolmente
23:57per battaglie
23:59di libertà
23:59democrazia
24:00e trasparenza
24:01quindi
24:02questo lo possiamo dire?
24:04Sì
24:04lo possiamo dire
24:04ma in questa fase
24:05questo ha cambiato
24:07secondo me
24:08ha cambiato
24:09ma non in maniera
24:10sufficiente
24:11il nostro modo
24:12di rapportarci
24:13con il pubblico
24:15noi abbiamo
24:15un problema
24:16col pubblico
24:17noi abbiamo
24:18un problema
24:19di fidarci del pubblico
24:20in quanto tale
24:21e abbiamo bisogno
24:22della nostra tribù
24:24questo forse
24:25è il limite
24:27che io ancora vedo
24:28quindi lei ce lo vede
24:29un assetto tribale
24:30che si nutre di che cosa?
24:32Io non sono
24:33io sono un penalista
24:34non sono un antropologo
24:35c'è un problema
24:36di tribalismo
24:38nelle realtà
24:40anche pubbliche
24:41che noi viviamo
24:41le faccio sentire
24:42Cuffaro
24:43e poi andiamo
24:43un po' al punto
24:44sentiamo questa
24:45questa frase di Cuffaro
24:47questo piccolo dialogo
24:49senta un po'
24:50nel frattempo
24:51si è anche laureato
24:51in giurisprudenza
24:52assolutamente
24:52in carcere
24:53in carcere
24:54e io le chiedo
24:55secondo lei
24:56un politico come lei
24:58con questo passato
24:59così pesante
25:00si libererà
25:01definitivamente mai
25:03del controllo
25:04da parte
25:05dell'autorità giudiziaria
25:08per così dire
25:08io mi auguro
25:09che non mi liberi mai
25:10del controllo
25:11nel senso che
25:12se c'è un'attenzione
25:13nei miei confronti
25:14dall'autorità giudiziaria
25:16tutta
25:16dalle forze dell'ordine
25:17io sono contento
25:19perché
25:19è uno stimolo
25:20in più
25:20nei miei confronti
25:21ad essere
25:22allerta
25:23di non sbagliare
25:24a parlare con le persone
25:25di non fare cose
25:26che non devono essere fatti
25:27io me lo auguro
25:28me lo auguro
25:28anche se
25:29in un clima di democrazia
25:30essendo io
25:31un po' di preoccupazione
25:32ce l'ha
25:33questo voglio sapere
25:33una preoccupazione
25:34che io
25:35ho la coscienza
25:37nel passato
25:38avevo le preoccupazioni
25:39che poi
25:39oggi so
25:41di non aver fatto
25:42e di non fare nulla
25:43che possa essere
25:43minimamente
25:44essere contestato
25:46però sai
25:46allora
25:49è chiaro
25:49che stiamo parlando
25:50di ipotesi di reato
25:51è tutto da dimostrare
25:52insomma però
25:53ci sono carte
25:54che circolano
25:54e che ci dicono
25:55se non altro
25:56che dal punto di vista
25:57della
25:57di cui non parlo
25:58perché gran parte
25:59sono illegali
26:00le intercettazioni
26:01io non ne voglio parlare
26:02e lo so
26:03è un punto di vista
26:04è un punto che ci divide
26:05esatto
26:05non siamo d'accordo
26:06però insomma
26:07senza certe cose
26:09certe informazioni
26:09noi non sapremmo nulla
26:11di quello che accade
26:12non solo in Sicilia
26:12ma nel nostro paese
26:13forse nel mondo
26:14detto ciò
26:15detto ciò
26:16perché questa parabola
26:17di un politico
26:19che alla fine
26:19insomma aveva scontato
26:20la sua pena
26:21aveva la possibilità
26:22aveva detto
26:23sarebbe andato in Burundi
26:24niente
26:24perché questo fenomeno?
26:25intanto io non ho mai visto
26:27questa intervista
26:28davvero e da studio
26:29perché tutto sommato
26:31i desideri
26:32dell'onorevole Cuffaro
26:34sono stati esauditi
26:35lui si aspettava
26:37voleva il controllo
26:38e c'è stato
26:38quindi
26:39dobbiamo prendere atto
26:41che per certi versi
26:42non serviva una talpa
26:43l'onorevole Cuffaro
26:44è andato incontro
26:45al suo destino
26:46il tema che pongo io
26:48è se c'è
26:48la consapevolezza
26:49cioè lui non ha
26:50probabilmente
26:51a dispercezione
26:52delle cose che fa
26:53ma d'altro canto
26:55gli studi criminologici
26:57a partire da Sutherland
26:58ecco
26:59infatti
26:59grande studio
27:00esatto
27:01sulla questione
27:02dei colletti bianchi
27:03il crimine dei colletti bianchi
27:04è un crimine particolare
27:05perché chi lo commette
27:07crede di non farlo
27:08esatto
27:09e quindi
27:10soffre del fatto
27:11di essere
27:12di essere
27:12ma
27:12diciamo Cuffaro
27:14dico
27:15al metto di tutto
27:16dimostrerà di essere
27:17innocente
27:17Sutherland dice anche una cosa
27:17molto interessante
27:18che il crimine dei colletti bianchi
27:20è naturalmente organizzato
27:22sì esatto
27:23quindi si crea una rete
27:25è molto simile
27:26alla criminalità organizzata
27:27di tipo mafioso
27:28è simile
27:29si crea anche il mirroring
27:31si creano come dire
27:32intese
27:33impercettibili
27:34sulla dispercezione
27:35del reato
27:36sul fatto che non viene
27:37interiorizzato il reato
27:38non vorrei parlare difficile
27:40però parliamo di questo
27:41semplifichiamo
27:42i valori
27:43ecco
27:43i valori
27:44cioè
27:44c'è un problema
27:45di interiorizzazione dei valori
27:47da questo punto di vista
27:48io devo prendere atto
27:49fermo restando
27:50che non sto parlando
27:51di responsabilità penale
27:52che probabilmente
27:54non c'è stata
27:54da parte di Cuffaro
27:55un'interizzazione
27:56di alcuni valori
27:58a cui era
27:59finalizzata la pena
28:01perché la pena
28:01si infligge
28:03per
28:03rieducare
28:05i detenuti
28:06al rispetto
28:07dei valori
28:08che sono stati violati
28:08all'autocondotto
28:09ecco lì
28:10probabilmente
28:11la reeducazione
28:12non ha funzionato
28:13e questo è forse
28:14il danno più forte
28:15perché
28:16noi lavoriamo
28:17nelle carceri
28:18abbiamo un polo
28:19universitario
28:20addirittura
28:20in carcere
28:22e la partita
28:23che stiamo giocando
28:24per un carcere
28:25civile
28:25è la prospettiva
28:28la prospettiva
28:29è che chi esce là dentro
28:30non ha perso tempo
28:31un'altra cosa
28:32le volevo chiedere
28:32e poi un'ultima domanda
28:33per Cotto Cuffaro
28:34temo che abbiamo
28:36perso tempo
28:37la
28:38Saverio Romano
28:39invece
28:39contraattacca
28:41e dice
28:41questi sono processi
28:42mediatici
28:43sono azioni
28:44mediatiche
28:44rispondo
28:45mediaticamente
28:46poi l'attacco
28:47ai magistrati
28:48c'è di mezzo
28:48anche la riforma
28:50e la divisione
28:50delle carriere
28:51insomma
28:51tanto rumore
28:53anche attorno
28:53a questa inchiesta
28:55che pensa
28:56di questo tipo
28:57di risposta
28:58da penalista
28:59e da studioso
29:00no
29:01io penso
29:01che chi
29:02è toccato
29:03da un procedimento
29:03penale
29:04ha il diritto
29:06di difendersi
29:07come crede
29:08come crede
29:09non conosco
29:10la vicenda
29:10dell'onorevole Romano
29:11quindi su
29:12come è inteso
29:14reagire
29:14veramente
29:15bisogna mettersi
29:18nei panni
29:18di chi
29:19crede
29:20di essere innocente
29:21e viene
29:22perseguito
29:24dalla giustizia penale
29:25io sono molto rispettoso
29:26sono d'accordo
29:26con lei
29:27non mi pronuncia
29:29questa settimana
29:29ci saranno gli interrogatori
29:31ci sarà tutto l'agio
29:32però
29:33chi fa politica
29:35oggi
29:35deve sapere
29:36e si sa
29:37che c'è un rischio
29:38elevato
29:39di doversi presentare
29:40alla pubblica opinione
29:42più in chiaro
29:43degli altri cittadini
29:44questo senso di responsabilità
29:46l'ultima domanda
29:46che le faccio
29:47è questa
29:47ma noi siciliani
29:50siamo in una fase
29:50di decadenza
29:51andiamo in questa direzione
29:53anche noi
29:54siamo tornati
29:55al vecchio metodo
29:56del favore
29:57la DC
29:58poteva sperare
29:59in questa fase
30:00nel 15%
30:01nel 20%
30:02questo cosa significa
30:03che c'è del marcio
30:04in Sicilia
30:04fra di noi
30:05vorrei
30:06mi piacerebbe tanto
30:07che ci mettessimo
30:08allo specchio
30:09senza fare come abbiamo fatto
30:11con la violenza
30:11urbana
30:12dicendo che è tutto
30:13allo zen
30:14perché non è tutto
30:14allo zen
30:15il problema
30:15non è lo zen
30:16cuffaro
30:17non è lo zen
30:19della politica
30:20cuffaro
30:21è espressione
30:22di una cultura
30:23o subcultura
30:24che vive
30:25tra di noi
30:26di cui tutti
30:26in qualche modo
30:27siamo un po' partecipi
30:28questo non è
30:28qualunquismo però
30:29non è
30:31non fare
30:32tutta l'erba in faccia
30:33no
30:33è mettiamoci
30:35di fronte
30:35allo specchio
30:36perché un po'
30:38di cuffarismo
30:39di cuffaresimo
30:40c'è in qualcuno
30:41di noi
30:41grazie professore
30:44grazie del suo
30:45contributo
30:46TGS7
30:47finisce qui
30:48ci vediamo
30:49la prossima settimana
30:50buon inizio di settimana
30:51buon inizio di settimana
30:56per la prossima
31:06buon inizio di settimana
31:08buon inizio di settimana
31:09Grazie.
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