Matteo Donghi (RIS): la Corte Penale Internazionale, un anno illuminante

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00:00Io sono andato alla Corte Penale Internazionale, è stata la prima esperienza di personale italiano

00:11distaccato alla Corte. Quello che si avverte stando in Corte Penale Internazionale è certamente

00:17il peso dell'attività che viene svolta, la difficoltà di ottenere i mandati di arresto

00:25e di non poterli eseguire. Ricordo a tutti che abbiamo mandati di arresto pendenti per il

00:32Presidente Putin, per il Presidente Netanyahu che difficilmente andranno mai ad essere eseguiti.

00:38Io fortunatamente ho seguito nei vari casi di mia competenza il scappo d'accusa nei confronti

00:46del Presidente Duterte delle Filippine che invece è stato arrestato e consegnato alla Corte Penale

00:52Internazionale qualche mese fa. Nessun'altra realtà internazionale si può pensare di arrivare

00:59a questo tipo di obiettivi. E poi ricordiamo una cosa, la Corte Penale Internazionale dell'AIA

01:06è la Corte che giudica i soggetti singoli, mentre la Corte considera sempre l'AIA, la Corte

01:13dell'ONU, processa gli Stati. Processare uno Stato è qualcosa di impalpabile. Arrestare

01:24un responsabile di un genocidio è qualcosa che invece è chiaro a tutti cosa voglio dire.