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  • 3 ore fa
Trascrizione
00:00Ricordatevi che il lavoro più vicino a quello del fisico è lo sbirro, il fisico è curioso
00:21per natura, lo sbirro è curioso per necessità e i due insieme fanno un buon investigatore
00:28scientifico e la maggior soddisfazione dello scienziato, dell'uomo di scienza, è quella
00:34di utilizzare al meglio gli strumenti tecnico-scientifici che si sono dati, ma la soddisfazione dello sbirro
00:40è avere il nome.
00:47Tutto avrei pensato nella mia vita quando stavo all'università che fare l'ufficio dei carabinieri,
00:52io sono un fisico di formazione, quindi ho lavorato in fisica alla Stata di Milano e sono
00:57uno di quei ragazzi che ancora era soggetto al servizio di leva. Da carabinieri ausiliario,
01:03quindi da militare di leva, con la laurea già conseguita, sono stato preso dall'arma dei
01:11carabinieri e mandato all'allora Sottocento Carabinieri di Investigazione Scientifiche di
01:15Parma, la vecchia denominazione, nel 1997. E qui sì, c'è stata l'affolgorazione sulla
01:22via di Damasco perché fu un anno, il 98 soprattutto, di grossi risultati investigativi, essenzialmente
01:31legati, ma non solo al caso Bilancia, per chi lo ricorda è il serial killer di Genova e
01:39della Liguria. Il caso Bilancia probabilmente è stato un momento di svolta non solo dell'esperienza
01:46del RIS di Parma, ma di tutto il forense italiano, perché per la prima volta si è avuto a che
01:54fare con un serial killer che è stato individuato e condannato per, alla fine, se ricordo bene,
02:0217 omicidi, sulla scorta certo di un'attività investigativa tradizionale notevole, ma fu l'investigazione
02:09scientifica a fronte di una lunga lista di persone sospettate a identificare esattamente
02:16il responsabile. Io avevo vinto contestualmente il dottorato di ricerca a scienza di materiali
02:22perché io vedevo me stesso come probabilmente impiegato all'università, è uscito in un concorso
02:27per questa posizione, quindi per la posizione di un fisico nel ruolo tecnico dell'Arma dei
02:32Carabinieri, in un concorso nazionale, ci sono due posti, ho detto no, ma non lo vinciano
02:35mai, invece ho avuto la fortuna, speriamo la bravura di averlo vinto e sono qui, sono stregato
02:48dal ruolo delle investigazioni scientifiche che sono le scienze forensi, un ambito bellissimo
02:56della scienza.
03:02Quando si passa da una macchia di sangue, un mozzicone di sigaretta, un'impronta sulla
03:08scena a un nome, particolarmente coinvolgente per me fu l'omicidio di Marco Pittoni. Marco
03:18Pittoni era un nostro tenente dell'Arma dei Carabinieri ucciso a Pagani, in pronuncio di
03:23Salerno, la competenza era dell'Aristi Roma, io stavo a Aristi Roma, andavo subito sulla
03:27scena perché venne trovata la macchina utilizzata dai rapinatori, insomma dagli assassini.
03:35Rilevamo delle impronte che mandammo al reparto in tempo reale, ricordo questo passaggio per
03:44cui spengo la luce e dopo cinque minuti mi bussano alla porta il collega che stava dormendo
03:50nella stanza a fianco dicendo che la bancaria ci ha dato un nome, abbiamo un nome, abbiamo
03:55un nome e da lì si risolse il caso.
03:57Le novità forti che ci sono nel settore delle investigazioni scientifiche sono ad oggi
04:12novità strumentali, ma è una normale evoluzione che non abbandona mai un percorso già tracciato,
04:20questo è fondamentale per mantenere quella scientificità tale da presentare una prova
04:27a un tribunale.
04:30Un vanto che noi abbiamo, questo lo dico con un po' di modestia, è quello che noi come
04:37Italia, come Paese Italia, come Arma dei Carabinieri, come supporto scientifico dell'Arma dei Carabinieri
04:44non abbiamo nulla che invidiare, almeno a livello europeo, faccio conto che noi siamo
04:49parte di un network europeo di istituti di scienze forensi che si chiama ENSI, uno degli
04:55obiettivi dell'ENSI, questo network europeo, è svolgere degli esercizi collaborativi, quindi
05:02dei test al buio e ad oggi fortunatamente ci collochiamo nella prima fascia di qualità
05:09per quanto riguarda i risultati forniti in tutte le discipline.
05:13Sicuramente la sfida dell'intelligenza artificiale è la sfida attuale, però ancora effetti, benefici
05:27concreti dell'utilizzo di algoritmi o approcci di intelligenza artificiale a fini forensi non
05:36ne ho ancora visti. Ci sono algoritmi e software che danno degli esiti, ad esempio sono algoritmi
05:46di invecchiamento delle persone, quindi io do una foto all'intelligenza artificiale di un soggetto
05:52di 20 anni e l'algoritmo lo invecchia a 60 anni, a 40 anni. Non ho però la possibilità
06:02di utilizzare questo algoritmo se non è chiaro come funziona, se non è certificato per come
06:11funziona. Vi faccio un esempio banale, se faremo un passaggio nei laboratori analitici,
06:21vi accorgerete che ogni laboratorio è chiuso, con delle pressioni controllate, ma tutti hanno
06:28delle grosse finestre di ispezione. Questo perché? Perché comunque le difese o comunque le parti
06:35processuali interessate debbano sempre poter vedere, se presenti e autorizzate, che cosa
06:41avviene all'interno del laboratorio analitico. Sulla trasparenza di tanti algoritmi di intelligenza
06:46artificiale, anche i più sofisticati, su questo c'è ancora molto da lavorare.
06:56La cosa che io dico sempre più caratteristica è che noi siamo diventati famosi come reparto
07:02investigazioni scientifiche come gli uomini in sussa bianca che fanno rilevi sulla scena
07:07del crimine, ma a fronte di decine di casi per anno in cui un reparto come il mio esce
07:15sulla scena del crimine, ci sono migliaia di casi in cui invece vengono gestiti in laboratorio
07:21con reperti, repertate appunto dall'arma territoriale, quindi dai colleghi sul territorio ed inviati
07:27per le analisi di cui da noi. Gli omicidi possono essere un centinaio, poco più di un
07:32centinaio l'anno, quindi un numero molto minore, ma gli altri casi non sono tutti dei tentati
07:40furti. Io sono al comando solo da qualche mese, quindi non ho contezza se siano in aumento
07:47i casi di violenza sessuale, sicuramente sono un numero che mi ha colpito. Può essere dovuto
07:53o a un incremento effettivo dei casi di violenza sessuale o l'altra possibilità è che ci sia
08:00più sensibilità da parte delle vittime a denunciare. Se così fosse sarei contento,
08:06perché sicuramente sono reati che richiedono giustizia, sono reati abietti e sono reati
08:13per cui le investigazioni scientifiche funzionano molto bene.
08:15Io sono andato alla Corte Penale Internazionale, è stata la prima esperienza di personale italiano
08:28distaccato alla Corte. Quello che si avverte stando in Corte Penale Internazionale è certamente
08:33il peso dell'attività che viene svolta, la difficoltà di ottenere i mandati di arresto
08:42e di non poterli eseguire. Ricordo a tutti che abbiamo mandati di arresto pendenti per
08:48il Presidente Putin, per il Presidente Netanyahu, che difficilmente andranno mai ad essere eseguiti.
08:55Io fortunatamente ho seguito nei vari casi di mia competenza il scappo d'accusa nei confronti
09:03del Presidente Dut Huerte delle Filippine, che invece è stato arrestato e consegnato alla
09:08Corte Penale Internazionale qualche mese fa. Nessun'altra realtà internazionale si può
09:14pensare di arrivare a questo tipo di obiettivi.
09:20E poi ricordiamo una cosa, la Corte Penale Internazionale dell'AIA è la Corte che giudica
09:24i soggetti singoli, mentre la Corte considera sempre l'AIA, la Corte dell'ONU, processa
09:31degli Stati. Processare uno Stato è qualcosa di impalpabile. Arrestare un responsabile di
09:42un genocidio è qualcosa che invece è chiaro a tutti cosa voglio dire. C'è grossa discussione
09:48in questo momento su quelle che sono le definizioni tecniche di genocidio, se un'attività possa
09:56dirsi il genocidio oppure no, che farà brividire, nel senso stiamo parlando di reati gravissimi.
10:03In realtà il protocollo di Roma è molto esplicito su quelli che sono i limiti e le competenze
10:09della Corte e anche molto esplicito su quelli che sono le definizioni di cosa sono crimini
10:15di guerra, crimini contro l'umanità, il reato di genocidio. Poi è chiaro che sarà
10:20in carico al procuratore della Corte Penale internazionale capire se i comportamenti svolti
10:28dalla persona imputata rientrano all'interno dei quattro reati perseguiti della Corte e se
10:35del caso quali.
10:41Io sento molto l'esigenza di giustizia come una motivazione, nel senso che, ed è una cosa
10:48che ricordo anche al mio personale, ricordiamoci sempre che c'è una vittima che chiede giustizia,
10:55ma giustizia non è vendetta però, non è vogliamo un colpevole a tutti i costi. A me
11:01ha dato negli anni molta soddisfazione anche aver provato che l'indagato non è quello giusto,
11:10dà una soddisfazione anche questa. Perché ripeto, giustizia non è vendetta, non è avere
11:18un nome da poter buttare nella gogna e dire abbiamo trovato l'assassino, se poi non è
11:25l'assassino vero.
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