https://www.pupia.tv - Orlando - Non credo si stia discutendo abbastanza di un piccolo emendamento che è stato approvato al Senato, proposto da due senatori di Fratelli d'Italia, che produce degli effetti importanti nelle filiere produttive del nostro Paese. Questo emendamento prevede una deresponsabilizzazione per quegli imprenditori che acquistano merci che non rispettano gli standard lavorativi previsti dalla normativa. Cosa dice la legge oggi? Che ci si deve preoccupare anche che quella merce che si acquista, che poi serve per la produzione, non sia prodotta da bambini, non sia prodotta attraverso lo sfruttamento, la schiavitù e il mancato rispetto della normativa sul lavoro. Ne sei responsabile. Ed è anche il principio sul quale si regge la legge sul caporalato. Quell'emendamento fa sì che la certificazione di un professionista privato possa mettere al riparo l'imprenditore da eventuali responsabilità. Questo indebolisce molto la deterrenza e fa sì che l'imprenditore si possa disinteressare dal verificare da dove viene quella merce. Si tratta di un passo indietro importante dal punto di vista normativo, ma anche di una fregatura per tutti quegli imprenditori che invece si preoccupano della provenienza di quella merce e si pongono il problema del rispetto di standard etici, di sostenibilità. Io credo che quell'emendamento, che mina la normativa anti caporalato e la normativa sulla responsabilità sociale delle imprese, debba essere corretto assolutamente alla Camera e sul quale si debba alzare più rumore, più attenzione - lo hanno fatto i sindacati - di quanto non sia avvenuto fino qui. Perché rischia di compromettere anche il valore, il rilievo, il prestigio del Made in Italy, che si caratterizza non soltanto per la qualità, ma per il rispetto del lavoro e per il fatto che chi compra sa che dietro c'è sapienza, la capacità produttiva delle imprese italiane e degli artigiani italiani. Rompere questo meccanismo è molto pericoloso anche per il prestigio della produzione nel nostro Paese. (05.11.25)
Commenta prima di tutti