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  • 3 giorni fa
Trascrizione
00:00La BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva, colpisce dal 5 al 10% della popolazione sopra
00:10i 40 anni ed è responsabile di oltre il 50% dei decessi per malattie respiratorie. Si manifesta
00:18inizialmente con respiro corto, dispnea o difficoltà respiratoria durante le attività
00:22quotidiane e può essere caratterizzata anche da secrezioni mucose anomale. Per una prima
00:28diagnosi è importante seguire un test del respiro, la spirometria, che consente di valutare
00:33la presenza d'ostruzione bronchiale e la quantità di aria intrappolata nei polmoni, il cosiddetto
00:39volume residuo. Nei casi più avanzati la terapia tradizionale si basa principalmente su farmaci
00:45somministrati con dispositivi inelatori. Michela Bezzi, responsabile di pneumologia interventistica
00:52presso la SST Spedali Civili di Brescia. La terapia per la BPCO si avvale di farmaci
01:00prevalentemente inalatori. Esistono dei dispositivi che ci consentono di inalare dei farmaci affinché
01:07questi raggiungano direttamente le vie aeree. Sono delle polveri inalatorie o dei puff che
01:14sono rappresentati fondamentalmente da tre famiglie di farmaci e sono i broncodilatatori,
01:20i cosiddetti broncodilatatori a lunga durata d'azione, oppure esistono degli antimuscarinici
01:27quindi beta 2 agonisti a lunga durata d'azione, antimuscarinici e poi i corticosteroidi, il
01:34cortisone inalatorio che spesso si associa ai primi due farmaci nella terapia della bronchite
01:39cronica ostruttiva. Insieme alla terapia medica è molto importante la riabilitazione polmonare,
01:47la fisioterapia polmonare, la riabilitazione respiratoria e motoria che è fondamentale nel
01:53mantenere un adeguato livello di trofismo della muscolatura oltre che nell'insegnare al paziente
02:00con bronchite cronica ostruttiva come respirare in modo adeguato con i propri muscoli, i muscoli
02:06respiratori prevalentemente e tra questi il più importante il diaframma. Per colmare possibili
02:11lacune terapeutiche dipendenti da caso a caso sono state sviluppate tecniche broncoscopiche
02:17come alternativa meno invasiva. Le valvole endobronchiali per la riduzione di volume
02:22broncoscopica dell'infisema sono posizionate attraverso una broncoscopia che è una procedura
02:29mini invasiva, non prevede tagli, alcun tipo di intervento chirurgico vero e proprio ma è un
02:36intervento della durata di circa 30-40 minuti che ci consente di raggiungere i bronchi, studiarne
02:43l'anatomia e poi posizionare queste valvole endobronchiali attraverso dei piccoli cateteri
02:49che ne consentono il rilascio all'interno dei bronchi nella posizione precisa. Dopo la dimissione
02:54il follow up è affidato allo pneumologo di riferimento che prescriverà un preciso calendario
03:00di controlli.
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