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  • 4 settimane fa
Il regista Rocco Ricciardulli e i protagonisti Gaia Bermani Amaral e Riccardo Scamarcio, qui anche in veste di produttore e sceneggiatore, raccontano L'Ultimo Paradiso, il nuovo film Netflix, in arrivo sulla piattaforma a partire dal 5 febbraio.
Trascrizione
00:00Volevo iniziare con un aspetto del film che mi ha molto colpita. Io da italiana all'estero sono di Roma ma vivo a Londra.
00:08Questo viaggio nella memoria, questo ritorno alle origini è una cosa che proprio stuzzica la dolcezza della memoria di noi che siamo un po' distanti.
00:17Quindi volevo sapere se era un aspetto che avevate considerato nella stesura della sceneggiatura.
00:23L'abbiamo fatto solo per quello io Riccardo. Era non premeditato ma poi nel momento in cui lo stavamo girando e vedevamo man mano le immagini, ciò che si stava materializzando, man mano lo realizzavamo.
00:41Io sono stato molto all'estero, ho lavorato un po' all'estero e so come l'occhio che hanno gli italiani che vivono all'estero rispetto a quello che hanno lasciato.
00:57Qui diciamo che abbiamo cercato di mettere attraverso le immagini un mondo che c'era e che c'è ancora.
01:06Forse un mondo che ci appartiene, che anche la seconda generazione di gente che vive all'estero eccetera ha vissuto attraverso i racconti dei loro padri già emigrati.
01:19E quindi questa diciamo rende la storia abbastanza universale ma non solo per gli italiani che vivono all'estero ma anche per tanta gente che vive qui a Roma, io vivo a Milano eccetera e che magari proviene da altri paesi così lontani.
01:36E questo nel nostro film credo che un pochino arrivi ecco.
01:41Beh diciamo che noi tutti quanti noi che facciamo cinema siamo tutti un po' viviamo e conosciamo questa condizione di precarietà, no?
01:51Un po' perché mentre lavori magari ti ritrovi sempre lontano dal posto in cui sei di base ma è anche il posto in cui sei di base e poi magari capita come nel mio caso che non è proprio il posto dove sei nato e cresciuto.
02:04È capitato di stare lunghi periodi, lunghissimi periodi fuori per fare dei film anche proprio fuori Italia.
02:09Nel film ci sono tantissimi aspetti, c'è la famiglia, c'è l'amore, c'è l'emancipazione femminile.
02:14Quale vorreste che fosse la sensazione più forte magari che rimanga all'interno dello spettatore alla fine del film?
02:21La cosa che vorrei rimanesse di più è proprio la voglia e il bisogno di parlare, di denunciarle in una maniera anche meno diciamo rumorosa, però di dirle le cose.
02:38Lo fa Ciccio, lo fa Bianca perché poi rimane con la sorella e ovviamente la comunità le marginano e quindi anche lì la condizione della donna è molto, cioè nel film ci arriva, credo che arrivi questa cosa qui.
02:55Però il fatto proprio che uno trovi la forza di parlare, ecco, di reagire, ecco, di non essere passivi, Ciccio lo fa.
03:04Ovviamente Bianca è una donna che a tutti i costi vuole affermare la sua identità e quindi credo che questo sia un messaggio fondamentale anche per la donna di oggi, no?
03:14Che più che mai non deve dimenticare questa cosa, questo aspetto e in questo Bianca è molto moderna.
03:23Ma riguardo al film in generale penso che quando uno, quando una persona vede un film e improvvisamente desidera di essere dentro la storia e vivere quello che stanno vivendo quei personaggi,
03:35già vuol dire che in qualche modo questo film ha assortito il suo obiettivo e in qualche modo entrerà a far parte dell'inconscio di tutti noi, no?
03:46Quindi questo me lo auguro.
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