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https://www.pupia.tv - Roma - Senato - 19° Legislatura - 363° seduta (11.11.25)

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Trascrizione
00:00:00La seduta è aperta.
00:00:30Invito il senatore segretario a dare lettura del processo verbale.
00:01:00Vazzoli e Magni hanno presentato rispettivamente due distinte richieste al fine di dare corso alla procedura prevista dall'articolo 138 secondo comma della Costituzione disciplinata dagli articoli 4 e 6 della legge 25 maggio 1970 numero 352 per la richiesta di referendum da parte di un quinto dei componenti del Senato della Repubblica sul testo di legge costituzionale, norme in materia di ordinamento duristizionale e di istituzione della Corte disciplinare.
00:01:26Approvato in seconda deliberazione dalla Camera dei Deputati del Senato della Repubblica con la maggioranza assoluta inferiore ai due terzi dei rispettivi componenti.
00:01:36Il Presidente ha quindi comunicazione all'essenza dell'articolo 77 secondo comma della Costituzione e della presentazione del disegno di legge numero 1706 di conversione del decreto legge numero 159 del 2025.
00:01:49Senato passa quindi alle comunicazioni del Presidente ai sensi dell'articolo 126 bis comma 2 bis del regolamento in ordine al disegno di legge numero 1663 recante del leggo del governo per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali collegato alla manovra di finanza pubblica.
00:02:08data la lettura del parere della quinta commissione permanente il Presidente comunica che il disegno di legge non contiene disposizione a strane al proprio oggetto come definito dalla legislazione vigente ed è pertanto deferito alla seconda commissione permanente
00:02:23in sede referente con il parere delle commissioni prima, quinta, sesta, settima, ottava, nona e decima nonché della commissione parlamentare per le questioni regionali.
00:02:34Sul trentesimo anniversario dell'assassinio di Yitzka Rabin intervengono i senatori Verini, Scalfarotto e Barcaiolo.
00:02:43Il Presidente avverte infine che il Senato tornerà a riunirsi in seduta pubblica a martedì 11 novembre 2025 alle ore 16.30 con l'ordine del giorno di cui la lettura.
00:02:52La seduta è tolta alle ore 18.13.
00:02:57Poiché non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende accolto.
00:03:01L'elenco dei senatori in congedo e assenti per incarico ricevuto dal Senato, nonché ulteriori comunicazioni all'Assemblea, saranno pubblicati nel legato B al resoconto della seduta odierna.
00:03:11Comunico che in data 4 novembre 2025 è stato trasmesso dalla Camera dei Deputati il seguente disegno di legge.
00:03:17Conversione in legge con modificazioni del Decreto-Legge 3 ottobre 2025, numero 145, recante misure urgenti per assicurare la continuità delle funzioni dell'autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.
00:03:31Grazie a Rera.
00:04:01Diego Lucchini, 23 anni, a Cavriana, Mantua.
00:04:05Sandro Marzetti, 64 anni, a San Benedetto del Tronto, a Scolipiceno.
00:04:11Clemente Colella, 66 anni, a Solopaca, Benevento.
00:04:15Limos Allugiai, 67 anni, a Lecce.
00:04:20Agnello Scarpati, 47 anni, a Portici, Napoli.
00:04:23Carmine Grifone, 55 anni, a Dappollosa, Benevento.
00:04:28Adriano Ungaro, 54 anni, a Leporano, Taranto.
00:04:33Marco Iazzetta, 63 anni, a Napoli.
00:04:37Tarcisio Valci, 56 anni, a Crevola d'Ossola, Verbano Cusiossola.
00:04:44Franco Gallittu, 51 anni, a Senori, Sassari.
00:04:50Ankara Praskas, 31 anni, a Nuvolera, Brescia.
00:04:55Octai Stroici, 66 anni, a Roma.
00:04:59Mirko Frullin, 47 anni, a San Martino di Venezia, Rovigo.
00:05:03Yossif Gerut, 50 anni, a Prato.
00:05:08Salvatore Parlato, 64 anni, a Piombino, Livorno.
00:05:13Enrico Trotto, 58 anni, a Cassino, Frosinone.
00:05:18Francesco Celauro, 40 anni, sulla strada statale 121, Palermo, Grigento, Palermo.
00:05:24Sebastiano Marrone, 23 anni, carabiniere in servizio, a San Severo, Foggia.
00:05:30Invito il Senatore ad osservare un momento di raccoglimento in memoria dei caduti sul lavoro.
00:05:35Grazie.
00:05:36Grazie.
00:05:37Grazie.
00:05:38Grazie.
00:05:39Grazie.
00:05:40Grazie.
00:06:10Comunico che il 5 novembre 2025 i fogli recanti le firme per la richiesta di referendum popolare
00:06:40promossa da un quinto dei componenti del Senato sul testo di legge costituzionale
00:06:45norme in materia di ordinamento giurisdizionale di istituzione della Corte disciplinare, pubblicata
00:06:52nella Gazzetta ufficiale numero 253 del 30 ottobre 2025, concernente la separazione della
00:06:59carriera, pubblico ministero e giudice, la costituzione della Corte disciplinare per i
00:07:03magistrati e la formazione mediante sorteggio dei consigli superiori della magistratura, sono
00:07:09stati consegnati ai senatori Stefani e Zanettin, delegati e depositari con il senatore Pera,
00:07:16la richiesta presso la Cancelleria della Corte di Cassazione ai sensi di articolo 6, secondo
00:07:21comma, della legge 25 maggio 1970 numero 352.
00:07:28Il Segretario generale ha provveduto all'autenticazione delle firme degli onorevoli senatori ai sensi
00:07:33dell'articolo 6, primo comma, della citata legge numero 352 del 1970.
00:07:40Comunico che il 6 novembre 2025 i fogli recanti, le firme per la richiesta di referendum popolare
00:07:52promossa da un quinto dei componenti del Senato, sul testo di legge costituzionale, norme in
00:07:58materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare, pubblicata
00:08:03nella Gazzetta ufficiale numero 253 del 30 ottobre 2025. Sono stati consegnati ai senatori
00:08:09Boccia, Patuanelli e De Cristofaro, delegati a depositare la richiesta presso la Cancelleria
00:08:17della Corte di Cassazione ai sensi di articolo 6, secondo comma, della legge 25 maggio 1970
00:08:23numero 352. Il Segretario generale ha provveduto all'autenticazione delle firme degli onorevoli
00:08:30senatori ai sensi dell'articolo 6, primo comma, della citata legge numero 352 del 1970.
00:08:43L'ordine del giorno, reca, discussione del disegno di legge, conversione in legge, con
00:08:49modificazioni del Decreto-Legge tra ottobre 2025 e numero 145, recanti a misure urgenti per
00:08:56assicurare la continuità delle funzioni dell'autorità di regolazione per l'energia,
00:09:01reti e ambiente, a RERA, atto Senato 1708, approvato dalla Camera dei Deputati.
00:09:08La relatrice, la senatrice Petrucci, ha chiesto l'autorizzazione a svolgere la relazione orale.
00:09:13Prego, senatrice, nella facoltà.
00:09:16Grazie, grazie Presidente. Il provvedimento in esame, già approvato dalla Camera dei Deputati,
00:09:22e inserito nel calendario d'aula del Senato per questo pomeriggio, stabilisce che i componenti
00:09:27della RERA, nominati il 9 agosto del 2018, continuino a espletare le proprie funzioni fino
00:09:34alla nomina dei nuovi componenti e comunque non oltre il 31 dicembre del 2025. Il testo è composto
00:09:41da due articoli. L'articolo 1,1 prevede dunque per i componenti dell'autorità la prosecuzione
00:09:47delle loro funzioni, come appena evidenziato, stabilendo espressamente che tali funzioni
00:09:53siano limitate agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli di indifferibili e urgenti.
00:10:00Nel corso dell'esame alla Camera dei Deputati è stato inoltre approvato un emendamento di
00:10:05opposizione che prevede che la RERA, al termine del mandato dei suoi componenti nominati
00:10:10il 2018, trasmetta alle Camere una relazione sugli atti di ordinaria amministrazione e su quelli
00:10:16indifferibili e urgenti, adottati durante il periodo di proroga. L'articolo 2 dispone
00:10:21che il decreto entri in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in gazzetta
00:10:26ufficiale che è avvenuta il 3 ottobre 2025. È importante evidenziare come questo decreto
00:10:32abbia l'obiettivo di assicurare la continuità operativa di RERA, prevedendo conseguenze negative
00:10:40che altrimenti potrebbero essere generate da interruzione di attività. Tra le proroga
00:10:46consentirà di proseguire nelle attente riflessioni prima delle nuove nomine, soprattutto alla
00:10:53luce delle manovre e delle nuove sfide in campo energetico che in futuro dovranno vedere
00:10:59l'Italia in prima linea anche in Europa. Grazie.
00:11:03Ah, bene, quindi nessuno si è iscritto a parlare in discussione generale, quindi la apriamo
00:11:11la chiudiamo e a questo punto avverto che è pervenuto ed è in distribuzione il parere
00:11:28della quinta commissione permanente e quindi passiamo immediatamente a illustrare l'unico
00:11:36articolo. Irto. No? Benissimo. Parere del relatore? Contrario. Parere del Governo? Contrario.
00:11:49Va bene, allora andiamo a votare l'emendamento 1.3 con parere contrario di relatore e governo
00:11:59che è a favore, chi è contrario, chi si astiene. Il Senato non approva e passiamo alle dichiarazioni
00:12:11di voto finali. È scritta a parlare la senatrice Fregolente.
00:12:17Grazie, signora Presidente. Annuncio immediatamente che noi ci asterremo a questo decreto semplicemente
00:12:27per un senso di responsabilità perché Arera è troppo importante per far decadere l'intero
00:12:38CdA e per non garantire una proroga anche se in breve tempo. È un senso di responsabilità
00:12:48che oggettivamente non vi meritate perché che Arera scadesse come nomina lo sapete da
00:12:56tempo e da tempo avevate tutti i criteri per poter fare una scelta. È lì il tema,
00:13:05la scelta. Perché un'istituzione così delicata che in questo momento è così fondamentale
00:13:15parla di energia, parla di rifiuti. Ci sono sentenze del Tar che hanno dato contro al regolamento
00:13:24di Arera. Ci sono consorsi che aspettano da tempo la prosecuzione di un tavolo che con
00:13:32una risoluzione unitaria, minoranza e maggioranza è stata approvata all'inizio di questa legislatura.
00:13:41Prima fermataria la sottoscritta, i colleghi di Priamo e la mitica Simona Petrucci che mi
00:13:48ha dato una grande mano per trovare una soluzione l'abbiamo presentata all'inizio della legislatura.
00:13:56Sono passati due anni da quando abbiamo fatto quella risoluzione. Il tavolo si è riunito
00:14:02due volte e poi è rimasto bloccato perché il cambio di nomina ha fatto sì che da tempo
00:14:10l'attività di Arera forse si esaurisce in qualche convegno. Ma è troppo importante per far sì
00:14:18che si esaurisca in questi termini così blandi. Parliamo di caro energia, parliamo di caro bollette,
00:14:27parliamo di servizi, parliamo di concorrenza, parliamo di termini troppo importanti.
00:14:34Ma voi la ritegate sulle poltrone, sui nomi, se bisogna togliere un senatore per consentire
00:14:41un certo partito di candidare il tesoriere di quel partito, amico del capo di quel partito
00:14:50perché siamo a questo. Per voi Arera è questo, è una poltroncina, è qualcosa di sminuente,
00:14:57non è importante per il futuro degli italiani. Così facendo apprezzavo quando all'inizio
00:15:05della legislatura qualcuno della maggioranza diceva aboliamola perché se per voi diventa
00:15:10un gabellino forse sarebbe opportuno considerare la vera riforma. Per questo noi ci assegniamo
00:15:22solo perché non prorogare gli attuali vertici per pochi mesi determinerebbe un vuoto che questo
00:15:30Paese non merita, ma devo dire anche la verità, che voi non meritate il senso di responsabilità
00:15:38dell'opposizione. Grazie.
00:15:40Grazie, chiesto di parlare il senatore Magni.
00:15:43Grazie Presidente. Anche noi, lo dico subito, ci asterremo per senso di responsabilità perché
00:15:53è troppo importante che un'autorità sull'energia, sulle reti, sull'ambiente possa decadere e quindi
00:16:03è solo un senso di responsabilità. Però è un senso di responsabilità in quale vogliamo
00:16:09denunciare le ambiguità, in quanto non è che è stato prolungato prima 60 giorni, adesso
00:16:17si prolunga fino alla fine dell'anno con un impegno a svolgere, come si dice, il patto
00:16:24amministrativo, come se Arera dovrebbe discutere un patto amministrativo, no, è l'organizzazione
00:16:32della società che dovrebbe discutere dell'energia, delle reti, dell'ambiente e quindi avere una
00:16:40politica. Vorrei sottolineare che questo Paese è uno dei Paesi che ha il livello più alto
00:16:46di costi dal punto di vista energetico, ma se si è occupati a discutere di quali sarà
00:16:52il posto di Tizio o di Caio non si discute di fare una proposta su come affrontare temi
00:16:59in cui riguardano invece i cittadini, perché questo riguarda fortemente i cittadini, cioè
00:17:04fare una politica diversa o intervenire, ad esempio, come si dice, sul costo energetico
00:17:14è un fatto importante per le tasche dei cittadini italiani e delle cittadine italiane, però
00:17:19bisogna avere il tempo di andare in questa direzione. Ora, che Arera scadeva, lo sapete, da
00:17:27sette anni, nel senso che è stabilito nello statuto che dura sette anni e quindi questo
00:17:33è il dato. Prolungate per far che? E quindi adesso prolungate perché state discutendo
00:17:39l'occupazione del posto, perché quello che interessa a voi è la poltrona da questo punto
00:17:45di vista. Ed è bene che i cittadini italiani e i cittadini italiani lo sappiano, perché
00:17:49questo è un tema fortemente delicato. Vorrei sottolineare che in tutta questa crisi di geopolitica
00:17:56la questione energetica è stata centrale per quanto riguarda i costi energetici, per
00:18:01quanto riguarda i cittadini, famiglie e le imprese. E le imprese sostanzialmente, perché
00:18:06questo è il dato, è un problema di competitività, avere una capacità di intervenire sulla questione
00:18:13ad esempio di riduzione di intervento, di separazione, come abbiamo detto in passato, sulla questione
00:18:21della provvigionamento e la differenzazione del provvigionamento delle materie prime riguardante
00:18:26il settore energetico. E quindi questo è il dato che si aspettano i cittadini. Invece
00:18:32si sta prolungando perché non vi siete ancora messi d'accordo. Ma però vorrei sottolineare
00:18:39che un'agenzia come questa ha il compito di essere super partners, non proprietaria di questo
00:18:46di quell'altro capo politico o di questo o di quella maggioranza per acquisire maggiore
00:18:52autorevolezza in modo che i cittadini ci credano in modo maggiormente e credono nell'istituzione
00:19:00e che l'istituzione in questo caso deve fare il compito al quale è stata proposta e non
00:19:06quali saranno i soggetti che intervenanno. In più questo dovrebbe essere un passaggio da fare
00:19:13una discussione in Parlamento. Questa è l'altra cosa che prevede. Invece voi lo state facendo
00:19:18nelle stanze chiuse. Magari viene fuori sul giornale il tizio Caio Sempronio, però sostanzialmente
00:19:26è questo il dato fondamentale. E noi solo per senso di responsabilità, ho detto prima perché
00:19:31non si può avere e mandare a casa oggi questo consiglio di amministrazione, il dato è che
00:19:43ci asterremo. Ecco però vogliamo denunciare questo fatto. Quando voi dite che siete al
00:19:49servizio dei cittadini, beh qui è una delle crisi peggiori dal punto di vista perché guardate
00:19:55è stato il punto centrale della crisi che abbiamo vissuto in questi anni sostanzialmente
00:20:02per questioni, come ho detto prima, geopolitiche perché c'è una crisi internazionale, ci sono
00:20:08le guerre, abbiamo dovuto nel momento in cui si è fatto le sanzioni alla Russia, abbiamo
00:20:15dovuto cambiare fornitori dal punto di vista energetico, però tutto questo deve avere il
00:20:23massimo di efficienza, il massimo di consapevolezza, il massimo di interesse per l'insieme dei
00:20:30cittadini, chi sta a governare queste cose. Invece in questo caso no, in questo caso c'è
00:20:36un problema nel fatto che vedremo, magari come si diceva prima la senatrice Bregoli, mettiamo
00:20:44qualche capo di partito, qualcuno che risponde bene al capo di partito. Ecco questa è una strada
00:20:49non solo sbagliata, è sbagliata perché la politica deve fare gli indirizzi sul terreno
00:20:56della politica industriale, della politica energetica, dei servizi e via dicendo, e non
00:21:01deve occupare i posti, deve dare un indirizzo. Qui gli indirizzi non ce ne sono, c'è solo
00:21:08questa discussione, per questa ragione noi ci asterremo e vi invitiamo a fare in fretta, a portare
00:21:15in Parlamento la discussione di come si vuole formare il nuovo gruppo che dirigerà
00:21:21a Riera. Grazie, salutiamo, diamo benvenuto agli studenti e ai docenti della scuola secondaria
00:21:29di primo grado, figlie di Gesù di Verona. Benvenuti.
00:21:34Grazie Presidente Ronzulli. Stiamo oggi per approvare un decreto che risponde a una necessità
00:21:55concreta e urgente. Garantire la continuità operativa dell'autorità di regolazione per
00:22:01l'energia, le reti e l'ambiente la Rera. La procedura di nomina dei complementi dell'autorità
00:22:07è un atto complesso, richiede l'intesa tra Governo e Parlamento, il primo propone, il
00:22:15secondo approva con una maggioranza qualificata che implica il coinvolgimento delle opposizioni.
00:22:21È una garanzia democratica che evidentemente rafforza la legittimità dell'organo. In attesa
00:22:28di questo passaggio, per evitare vuoti decisionali in settori strategici come l'energia per il
00:22:37nostro Paese, le reti, l'ambiente, il decreto limita l'operatività dell'Arera agli atti
00:22:43di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti. Arera è un presidio fondamentale
00:22:51per il nostro Paese. In quasi sette anni ha affrontato una delle fasi energetiche più
00:22:57complesse degli ultimi decenni, sostenendo le scelte dei governi, gestendo crisi internazionali,
00:23:05rincari e la sfida della transizione ecologica. L'attività dell'autorità ha reso il mercato
00:23:12più trasparente, ha aiutato i cittadini a comprendere meglio le bollette, ha contribuito
00:23:18a distinguere con chiarezza tra mercato libero e tutelato. Ha inoltre svolto un lavoro prezioso
00:23:24nell'analisi dei meccanismi di formazione dei prezzi, evidenziando le distorsioni che
00:23:30penalizzano le famiglie e le imprese italiane rispetto ai Paesi confinanti. Tutto questo
00:23:37è alla base dei provvedimenti allo studio del Governo, che puntano a ridurre significativamente
00:23:43il costo dell'energia e a correggere le strutture del mercato. Arera ha quindi svolto un ruolo
00:23:51istituzionale, diventando utile al Governo per rafforzare la sicurezza energetica nazionale,
00:23:58per semplificare le procedure per le rinnovabili e per rilanciare il ruolo dell'Italia come hub
00:24:04energetico nel Mediterraneo. Si tratta ovviamente di obiettivi strategici, in cui Forza Italia
00:24:11crede fortemente e che sta promuovendo anche a livello internazionale. Per tutti questi
00:24:18motivi desidero esprimere un sincero ringraziamento ai componenti dell'attuale collegio Arera per
00:24:26il lavoro svolto con competenze ed edizione. Il voto dei senatori di Forza Italia è favorevole,
00:24:33perché le disposizioni del decreto sono di continuità, ma anche di responsabilità,
00:24:38a tutela del futuro energetico del nostro Paese, nell'interesse soprattutto di utenti
00:24:46e consumatori. Oggi il Movimento 5 Stelle voterà convintamente no contro questo provvedimento,
00:25:03lo facciamo non certo per ostacolare il funzionamento di un organismo indipendente, assolutamente no,
00:25:10ma per denunciare l'ennesima prova di improvvisazione, di opacità e gestione emergenziale,
00:25:16da parte del governo che tra l'altro si dice il governo del fare, dal governo che ha inventato
00:25:22la proroga ricreativa, perché questo di certo non è un decreto, è un biglietto d'aguri
00:25:27per il ritardo cronico, di fatto un decreto che certifica il fallimento della programmazione
00:25:34istituzionale. Ebbene sì Presidente, perché avete avuto mesi di tempo per procedere alla nomina
00:25:40di nuovi componenti dei vertici Arera, eppure eccoci qua, ci siamo ridotti a Natale,
00:25:46all'ultimo momento, con un decreto che proroga i mandati scaduti, limitandoli agli atti di
00:25:51ordinaria amministrazione. E quindi siamo al cospetto di un governo che non guida, ma rincorre,
00:25:57che non anticipa ma improvvisa. Poi però si fa la foto e dice abbiamo agito con decisione,
00:26:03ecco esattamente come chi spegna la casa e chi ha bruciato. Ecco questo è in genere quello
00:26:08che fa questo governo. E tra l'altro non si dica nemmeno che così si garantisce la
00:26:14continuità, perché questa di fatto è una gestione commissariale mascherata, che indebolisce
00:26:20l'autonomia e la capacità decisionale dell'autorità. Ma sappiamo perfettamente che Arera non è
00:26:26il circolo ricreativo. Regola energia, gas, acqua, rifiuti. Settori dove ogni incertezza pesa
00:26:33sulle bollette delle famiglie. E il governo? Niente. Ha aspettato che scadesse il tempo,
00:26:39poi ha scoperto che c'era un'urgenza. E ora ci racconta che tra l'altro serve continuità,
00:26:44traduzione, serve tempo per sistemare le poltrone, non per i cittadini ma per gli amici. La proroga
00:26:51diventa il tappeto rosso verso il cambio di stagione, dove il merito è un optional e la
00:26:56fedeltà è una regola. E ancora una volta poi tra l'altro denunciamo l'uso distorto dello
00:27:01strumento della decretazione di legge. Ancora una volta si ricorda il decreto legge per affrontare
00:27:05una situazione che non presenta alcuna urgenza reale, ma solo una negligenza politica. La
00:27:12Corte di Cassazione ha già sollevato dubbi sull'abuso del decreto legge in altri contesti,
00:27:16ma il decreto sicurezza, evidenziando la mancanza di motivazioni concrete per l'urgenza, e questo
00:27:23provvedimento segue la stessa logica, a girare il dibattito parlamentare e centralizzare
00:27:28le decisioni. Poi tra l'altro anche per la proroga, la Corte Costituzionale dice che
00:27:33la prorogazia è eccezionale e breve. Quanto? 60 giorni? Ebbene, siamo già a 6 mesi. Quindi
00:27:41in realtà qui si tratta che il governo tratta i limiti come consigli di Galateo, se volete
00:27:47rispettatoli. È così che il governo però indebolisce le autorità indipendenti. Arera
00:27:54è un presidio fondamentale per la regolamentazione dei servizi pubblici essenziali, ma con questa
00:28:00proroga il governo dimostra di voler controllare politicamente ciò che dovrebbe essere indipendente.
00:28:06È un segnale preoccupante che si inserisce in un disegno più ampio di concentrazione
00:28:10del potere e di riduzione degli spazi di autonomia istituzionale. È quello che tra l'altro
00:28:16vediamo, è un quadro politico che tradisce le promesse di trasparenza. E sì, perché
00:28:21loro Presidente hanno promesso agli elettori efficienza, trasparenza e rispetto delle istituzioni.
00:28:28Invece assistiamo a una gestione opaca, a nomine rinviate, a decreti legge usate come
00:28:33strumenti di propaganda. Questo decreto, questo sulla Rere, è solo l'ultimo tassello di
00:28:39una deriva autoritaria che abbiamo già visto nel decreto sicurezza, nel premierato e nel cosiddetto
00:28:45taglia leggi che cancella migliaia di norme senza un vero confronto. Intanto però, Presidente,
00:28:52fuori da quest'Aula le famiglie pagano bollette da capogiro, le imprese affrancano e a Rera
00:28:57congelata fa e farà solo ordinaria amministrazione. Il cittadino paga, il governo proroga. Questa
00:29:06è la nuova regola d'oro. Chi lavora paga, chi comanda rinvia. E mi permetta, Presidente,
00:29:12proprio in questi giorni all'apertura della COP30, in virtù anche dell'importanza di
00:29:18quello che è un organismo come Rera, esce fuori che in questo momento, dove praticamente
00:29:25le fonti rinnovabili come modalità di produzione di energia stanno diventando schiaccianti, cioè
00:29:29molto più forti di quelle normali a combustione, a combustibili fossili, ebbene in questo momento
00:29:35dove l'Italia dovrebbe seguire quella regola per rendersi indipendente e quindi è l'Italia
00:29:42tra l'altro il paese che ha un tasso di dipendenza energetica, ricordo del 73,45% nel 2020, contro
00:29:51la media UE 27 del 57%, che diventa quindi uno svantaggio competitivo per le nostre imprese
00:29:58e quindi aggravio per le bollette delle nostre famiglie. E ricordo che le due maggiori disgrazie
00:30:04economiche degli ultimi 50 anni, l'inflazione di fine degli anni 70 e quella del 2021-2022,
00:30:11sono state causate da impennate di prezzo di fonti energetiche che non controlliamo come
00:30:16petrolio e gas. Ecco, di fronte a emergenze del genere, anche un solo giorno diventa importante
00:30:22in un momento in cui il nostro paese arranca, beh, tenere fermo e congelato un ente come Rera
00:30:27diventa di fondamentale importanza. E allora, per questi motivi, come anticipato,
00:30:33il Movimento 5 Stelle vota no a questo provvedimento di conversione e soprattutto, Presidente, chiediamo
00:30:38al Governo di rispettare le istituzioni, di pianificare con serietà le nomine e di smettere
00:30:44di usare l'urgenza come scudo per nascondere l'incompetenza. Grazie, Presidente.
00:30:50Grazie, ha chiesto di parlare il Senatore Potenti. Prego.
00:30:53La ringrazio, Presidente. La Lega esprime ovviamente un giudizio favorevole alla proposta
00:30:59in esame, perché mai come in questo momento storico parlare di Rera consente di guardare
00:31:05direttamente alle tasche dei cittadini e dalla sopravvivenza di famiglie ed imprese.
00:31:10In ogni abitazione italiana esistono utenze dei servizi essenziali, acqua, luce e gas, o almeno
00:31:19dei primi due di questi, oltre all'esigenza di smaltire i rifiuti urbani, attività necessaria
00:31:25ad ogni agglomerato urbano. Mancare ad una puntuale ed equilibrata regolazione delle tariffe,
00:31:32alla promozione dell'efficienza energetica e dal monitoraggio dei servizi, oltre che alla
00:31:38tutela dei consumatori, può influire gravemente sull'equilibrio dei bilanci familiari. Una fattura
00:31:45più comunemente conosciuta come bolletta, che recchi degli importi elevati, può mettere
00:31:52in grave difficoltà una famiglia che rischia di stacchi delle utenze. Problemi di cui non
00:31:57abbiamo mai sentito parlare il signor Landini, che con la CGL ben si guarda da proclamare
00:32:03uno sciopero per l'incidenza del costo dell'acqua o della luce ai pensionati o agli operai.
00:32:08Mai una parola verso di loro e troppe verso chi governa fenomeni ben lontani dalle ragioni
00:32:15dei lavoratori, che a parole sono tanto cari alla sinistra. Sempre da quella parte,
00:32:20signora Presidente, non abbiamo visto interventi forti neppure per rendere nota la norma voluta
00:32:26dalla Lega a favore dei clienti vulnerabili del mercato elettrico, grazie a cui fino allo
00:32:32scorso giugno abbiamo protratto la facoltà per over 75 persone in difficoltà economica,
00:32:39disabili, soggetti colpiti da eventi calamitosi, di avere il libero rientro nel mercato di
00:32:45tutele graduali e pagare meno, prevenendo i maggiori costi dopo la fine del mercato tutelato
00:32:52dell'energia. Un servizio messo a disposizione da Arera appunto per accompagnare i clienti
00:32:58domestici verso il mercato libero dopo la fine del tutelato. La proroga che oggi ci accingiamo
00:33:05ad approvare, se ben gestita, può rappresentare una grande occasione per evitare paralisi operativa
00:33:11e scegliere le figure più adatte a difendere i cittadini sul fronte di processi amministrativi
00:33:17che sono complessi ed ipertecnici, attraverso una regia regolatoria autorevole. Su questo
00:33:25e non sulle sterili polemiche che sono state promosse in questi giorni verso altra e diversa
00:33:33autorità, quella del garante della privacy, dovrebbe invece rivolgersi una certa sinistra.
00:33:40La proroga al 31 dicembre lascia infatti questa consigliatura nell'opportunità di definire
00:33:46procedimenti avviati durante la prima proroga estiva. Al primo gennaio il nuovo collegio
00:33:52potrà quindi partire con un tavolo letteralmente pulito, in un momento in cui l'Italia sta affrontando
00:34:00una costosa transizione energetica. Ci troviamo, come ben noto, al centro di una tempesta bellica
00:34:08scatenatasi per determinare rivolgimenti negli approvvigionamenti energetici, ma a questo abbiamo
00:34:14saputo reagire tutelando proprio le fasce deboli. Stiamo misurando gli effetti del costo
00:34:20dell'energia e dobbiamo agire con rapidità e determinazione sul prezzo unico nazionale che
00:34:27anche 24 ore fa ha raggiunto un nuovo record di oltre 110 euro. La governance dei settori idrico,
00:34:35energetico e ambientale deve poter esprimere il meglio della professionalità e della capacità.
00:34:42La pluralità e la concorrenza possono essere un valore, ma le dinamiche che ruotano attorno
00:34:48ai servizi di somministrazione di acqua, gas, energia. Si caratterizzano spesso per la virulenza
00:34:55con cui le società si insinuano nella ricerca di nuovi clienti, attraverso il ricorso a metodi
00:35:01di comunicazione telefonica invasivi, fastidiosi, quando non del tutto illeciti. La Lega ha avuto
00:35:08un ruolo centrale nella difesa dei cittadini, allorché abbiamo difeso i clienti vulnerabili,
00:35:13ma abbiamo anche dimostrato su altro fronte quello del territorio, sulla materia di competenza
00:35:20di Arera, che una buona regolazione tariffaria dei rifiuti, per essere tale e concretizzarsi
00:35:27in un vantaggio per il cittadino, non può disgiungersi da un'intelligente ed efficace gestione
00:35:34del territorio da parte dei suoi amministratori, che devono creare condizioni per dotarsi di
00:35:40impiantistica moderna. Per tutte queste ragioni, signor Presidente, la Lega esprimerà
00:35:46un favore con favore al provvedimento in esame questo pomeriggio presso il nostro ramo del
00:35:55Parlamento e del Senato e quindi ringrazio e un voto favorevole che andrà sempre a favore
00:36:02dei cittadini.
00:36:06Il provvedimento di oggi nasce dall'esigenza di evitare le interruzioni delle funzioni della
00:36:17Rera, l'autorità indipendente che svolge un ruolo essenziale per la regolazione dei mercati
00:36:22dell'energia, delle reti e dell'ambiente. Si tratta di un presidio istituzionale che incide
00:36:27quotidianamente sulla vita di milioni di cittadini e imprese, poiché definisce le regole che garantiscono
00:36:33l'equità delle tariffe, la qualità dei servizi, la concorrenza in settori strategici
00:36:38nell'economia nazionale. Questo provvedimento proroga il mandato dei componenti dell'autorità
00:36:44nominati nel 2018 e ne limita l'attività per gli atti di ordinaria amministrazione e per
00:36:51quelli indifferibili e urgenti, fino alla nomina del nuovo Consiglio che con questo decreto non
00:36:56potrà essere oltre il 31 dicembre. A Montecitorio, alla Camera dei Deputati, grazie a un emendamento
00:37:02delle opposizioni, siamo riusciti almeno ad aggiungere un comma nel quale si possa prevedere
00:37:07che ci sia una relazione alle Camere sugli atti adottati nel periodo di prorogazio, un'integrazione
00:37:13che noi reputiamo utile perché rafforza il principio di trasparenza e necessario a raccordarsi
00:37:18con il Parlamento. Quindi noi non mettiamo in discussione la necessità di assicurare la
00:37:25continuità amministrativa di un organismo che garantisce il corretto funzionamento del mercato
00:37:30dell'energia e tutela l'interesse pubblico in settori delicatissimi, c'è un però, perché
00:37:36questo decreto dà seguito a una realtà che non può essere nascosta, la proroga si rende
00:37:41necessaria perché il Governo non ha rispettato i tempi per il rinnovo delle cariche, bloccando
00:37:47di fatto un provvedimento che avrebbe dovuto essere già concluso da mesi. In sostanza si
00:37:53fa un decreto legge, si chiede alla Camera dei Deputati prima e al Senato dopo di approvarlo,
00:37:59semplicemente perché non vi siete messi d'accordo, perché il Governo non è riuscito
00:38:03a mettersi d'accordo, a dare una nuova governance, a fare una scelta nuova sulla Rera. Questo
00:38:08va detto, così come va detto che il ricorso all'urgenza deriva da una causa tutta politica,
00:38:16la lentezza del Governo e le difficoltà interne alla maggioranza nel convergere su nomi di alto
00:38:22profilo e di comprovata indipendenza. È una situazione che rischia di trasformare un
00:38:28istituto di garanzia in un terreno di contesa tra le forze politiche. Noi reputiamo che la
00:38:34Rera deve restare uno spazio di competenza tecnica, di equilibrio e di imparzialità per
00:38:39operare con autonomia rispetto a qualsiasi pressione politica o economica. E poi la vicenda
00:38:45che oggi discutiamo affronta anche un problema più ampio, cioè il Governo continua a utilizzare
00:38:50decreti legge come strumenti di gestione ordinaria, spesso per colmare vuoti che derivano dalle
00:38:56proprie inadempienze. Anche in questo caso si sarebbe potuto procedere per tempo, evitando
00:39:02l'ennesimo intervento d'urgenza e un dibattito parlamentare compresso nei tempi. Per capirci,
00:39:08ma il Governo lo sa, il rappresentante del Governo lo sa, abbiamo incardinato in questo
00:39:12ramo del Parlamento in Commissione Ottava solo un'ora e mezza fa questo provvedimento. Quindi
00:39:17il Senato non ha potuto, i commissari non hanno potuto né fare audizioni né poter discutere
00:39:22nel merito perché si è usato un decreto d'urgenza per una misura d'urgenza che rappresenta
00:39:27l'inatempienza del Governo. E allora è il segno di un metodo che il Governo preferisce
00:39:34perché preferite l'improvvisazione, rinviate la programmazione e finite per logorare il rapporto
00:39:41di fiducia tra cittadini e istituzioni. Occorre invece un disegno complessivo di riforma
00:39:50delle autorità indipendenti. Noi lo chiediamo da tempo. Secondo noi servono regole certe per
00:39:55la selezione dei componenti, criteri di competenza predeterminati, procedure trasparenti e tempi
00:40:04definiti a evitare ogni forma di proroga automatica. La continuità amministrativa è
00:40:10sicuramente un principio da tutelare ma non può diventare una scappatoia per nascondere
00:40:15ritardi e divisioni che ancora oggi il Governo continua ad evidenziare.
00:40:20La Rera in particolare si trova oggi di fronte a compiti molto delicati che riguardano la
00:40:25transizione energetica, la regolazione dei mercati del gas e dell'elettricità, la gestione
00:40:29delle reti idriche e la promozione delle comunità energetiche rinnovabili e la protezione dei
00:40:35consumatori più vulnerabili. Insomma è necessario che un'autorità con queste responsabilità
00:40:40disponga di un collegio pienamente legittimato e aggiornato. L'inserimento del comma che le
00:40:47opposizioni sono riuscite a fare sulla relazione alle Camere sugli atti adottati durante la proroga
00:40:53costituisce un riconoscimento almeno al ruolo del Parlamento che non può essere relegato
00:40:59a semplice ratificatore. Resta però un minimo intervento che non cambia la natura e non cambia
00:41:05i problemi dentro la maggioranza e che non cambia i problemi all'interno del Governo.
00:41:10Ma manca ancora una visione complessiva che riponga l'insieme delle autorità indipendenti
00:41:16entro un quadro coerente di regole e funzioni, in grado di garantire l'autonomia senza sottrarsi
00:41:22alla responsabilità democratica. Il nostro voto quindi esprime un giudizio articolato.
00:41:29Riconosciamo la necessità tecnica del provvedimento ma evidenziamo la responsabilità politica
00:41:34di chi ha reso necessario un decreto di urgenza. Noi intendiamo ribadire che l'indipendenza
00:41:40delle autorità non può essere di facciata ma deve essere un presidio anzitutto di garanzia
00:41:47costituzionale e quindi l'efficienza e la trasparenza delle autorità sono condizioni
00:41:52indispensabili per un mercato libero e per tutelare la tutela effettiva dei cittadini.
00:41:58Con questo spirito noi dichiariamo, dichiaro il voto del Partito Democratico con un voto
00:42:04di astensione sapendo nella consapevolezza che non bisogna interrompere i servizi di cui
00:42:09parlavo prima ma è anche un segnale per dire al Governo di finirla con le lotte interne
00:42:14di pensare al Paese e di pensare ai problemi reali dei cittadini italiani.
00:42:17Grazie.
00:42:19Grazie. L'ultima dichiarazione di voto.
00:42:21Ho chiesto di parlare la senatrice Farolfi. Prego.
00:42:25Grazie Presidente, colleghi senatori, sottosegretario.
00:42:31L'autorità di regolazione per energia, reti e ambienti è una delle istituzioni indipendenti
00:42:35più importanti del nostro ordinamento perché garantisce che i servizi pubblici essenziali
00:42:40quindi energia elettrica, gas, ciclo idrico, rifiuti siano regati con efficienza, trasparenza
00:42:46e rispetto dei diritti degli utenti. È un presidio di equilibrio tra imprese e consumatori,
00:42:52tra mercato e interesse pubblico e il decreto interviene per assicurare che questa funzione
00:42:58non si interrompa. La norma consente ai componenti dell'autorità nominati ancora nella 2018 di continuare
00:43:07a esercitare le proprie funzioni limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione
00:43:12ma anche a quelli indifferibili e urgenti fino alla nomina dei nuovi membri e comunque non oltre
00:43:20il 31 dicembre. Perché è necessario questo intervento? Perché senza di esso rischieremo
00:43:26un vero e proprio vuoto istituzionale perché Arera, in assenza di un collegio pienamente operativo,
00:43:32non potrebbe approvare provvedimenti tarifari, regolamenti tecnici o misure di tutela che
00:43:39incidono quotidianamente sulla vita di famiglie e imprese. Le conseguenze sì che sarebbero
00:43:45pesanti, collega Nave, tramite lei Presidente, perché in questo modo avremo il blocco delle
00:43:52decisioni sulle bollette, i ritardi nella regolazione del settore idrico, incertezza negli incentivi
00:43:58alla transizione energetica. In altre parole avremo instabilità per il mercato, confusione
00:44:05per gli operatori e nessuna tutela per i cittadini. Il decreto, in questo modo rispondo anche sempre
00:44:13tramite lei Presidente e la senatrice Fregolent, non proroga sine die il mandato ma assicura con
00:44:20limiti precisi e temporanei la continuità amministrativa dell'autorità fino a quando non si procederà
00:44:26alla nomina dei nuovi componenti che comunque, le ricordo, deve sempre passare attraverso
00:44:33le commissioni parlamentari competenti. È una misura di buonsenso, di responsabilità,
00:44:38di garanzia. Nel nostro ordinamento la continuità amministrativa non è una deroga eccezionale
00:44:44ma è una necessità nei momenti di transizione istituzionale. Lo abbiamo già visto in passato
00:44:50con altre autorità indipendenti e in altri organi dello Stato. Quindi tutto questo stupore,
00:44:57tutto questo sdegno che ho sentito in alcuni degli interventi che mi hanno preceduto mi sembra
00:45:02veramente eccessivo. Anche perché l'alternativa, cioè il ruoto amministrativo, non è tollerabile in un settore
00:45:15così delicato come quello delle energie e dell'ambiente. Siamo in un periodo storico in cui le sfide
00:45:21energetiche e ambientali sono enormi. La transizione verso un sistema a basse emissioni richiede stabilità
00:45:28regolatoria, investimenti, certezza delle regole. Gli operatori devono poter contare su un quadro
00:45:34coerente e prevedibile. I cittadini devono sapere che le tariffe sono eque, che la concorrenza è reale,
00:45:40che le loro bollette sono trasparenti. Tutto questo dipende dal lavoro costante e indipendente
00:45:47della RERA. Interrompere o indebolire il suo funzionamento proprio ora significherebbe rallentare
00:45:53la transizione energetica, creare incertezza sugli incentivi alle rinnovabili, compromettere
00:46:00la protezione dei consumatori più fragili. Questo provvedimento serve quindi a mantenere in moto
00:46:06l'ingranaggio di un sistema vitale. Il decreto è chiaro e proporzionale, non ampia ploteri,
00:46:13non altera equilibri istituzionali, ma si limita a consentire che l'autorità possa continuare
00:46:19ad adottare gli atti necessari per il buon funzionamento dei servizi pubblici essenziali.
00:46:26Atti di ordinaria amministrazione, ma anche quelli indifferibili e urgenti. Nulla di più e nulla di meno.
00:46:31È una soluzione temporanea, circoscritta, di garanzia e fissa un termine, quello del 31 dicembre 2025.
00:46:39Dunque, nessuna proroga occulta, ma una finestra di transizione che assicura continuità e stabilità.
00:46:47Inoltre vorrei sottolineare anche un aspetto di metodo. Questo decreto non tutela persone,
00:46:53ma istituzioni, non proroga mandati, ma salvaguarda funzioni. Non è un favore, ma è una necessità di buon governo.
00:47:03Senza Rera, pienamento operativa, rischieremo che la regolazione dei mercati, dell'energia, delle reti e dell'ambiente
00:47:10venga sospesa o indebolita proprio mentre i cittadini affrontano ancora gli effetti delle crisi energetiche degli ultimi anni.
00:47:18In un contesto di tensioni sui prezzi, di complessità geopolitica e di accelerazione delle politiche ambientali europee,
00:47:26l'Italia non può permettersi incertezze. Questo decreto, dunque, è anche un segnale di serietà istituzionale.
00:47:33Assicura che il Paese mantenga un'autorità indipendente pienamente in grado di agire.
00:47:41È un atto di responsabilità verso i cittadini, le imprese e le istituzioni europee con cui Rera collabora quotidianamente
00:47:49perché l'efficacia dell'azione pubblica non si misura solo nelle grandi riforme, ma anche nella capacità di evitare interruzioni nei servizi essenziali.
00:48:00Questo decreto è sì uno strumento tecnico, ma produce effetti concreti, assicura che le bollette continuino a essere regolate in modo trasparente,
00:48:10consente di proseguire con la definizione delle tariffe per il ciclo idrico e i rifiuti, tutela i consumatori, in particolare quelli vulnerabili,
00:48:19mantiene in vita il monitoraggio sulla qualità dei servizi e sugli investimenti infrastrutturali.
00:48:25Senza di questo avremmo rischiato un blocco. Con esso invece garantiamo la continuità e la stabilità necessarie.
00:48:32Vorrei infine richiamare l'attenzione su un principio più ampio, e cioè che la certezza istituzionale è un valore democratico.
00:48:42Un Paese che si ferma per mancanza di continuità nelle sue autorità indipendenti dà un segnale di debolezza.
00:48:49Un Paese che invece interviene con equilibrio per garantire la funzionalità dei propri organi mostra maturità e senso dello Stato.
00:48:59E questo decreto appartiene a questa seconda specie. È un provvedimento equilibrato, sobrio, necessario.
00:49:06Grazie mille.
00:49:36Per tutti questi motivi annuncio il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia.
00:49:41Grazie.
00:49:44Grazie. Allora pongo in votazione l'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto legge 3 ottobre 2025, numero 145.
00:49:54Chi è a favore?
00:49:57Chi è contrario?
00:49:59Chi si astiene?
00:50:01Il Senato approva.
00:50:03Passiamo agli interventi di fine seduta.
00:50:06ha chiesto di parlare il Senatore Menia.
00:50:09Prego.
00:50:16Presidente, colleghi,
00:50:21ieri era il 10 novembre e ricorrevano i 50 anni dalla firma del trattato di Osimo,
00:50:29che io e la mia gente continuiamo a chiamare tradimento e infamia.
00:50:33è passato sotto silenzio, o quasi, questo cinquantesimo.
00:50:43Ma in un paese che ha coscienza di sé, in una patria, in una nazione che ha coscienza di sé,
00:50:47non sarebbe dovuta andare così.
00:50:50Che cosa firmò l'Italia 50 anni fa?
00:50:52L'Italia, a 30 anni dalla fine della guerra,
00:51:00sottoscriveva come i ladri di Pisa di notte,
00:51:03e negando che questo stesse a cadenza,
00:51:07un trattato con il quale cedeva l'ultimo lembo dell'Istria italiana,
00:51:12527 chilometri quadrati di terra italiana.
00:51:16Era il 1975, venivano cedute città nobilissime e italianissime,
00:51:25come Capodistria,
00:51:28che si chiamava Egida,
00:51:31che si chiamava Capris,
00:51:32e poi Giustinopoli, pensate,
00:51:35Giosuè Carducci nel suo saluto italico,
00:51:39dice, volate antichi versi italici,
00:51:41salutate nel golfo Giustinopoli, gemma dell'Istria.
00:51:45Veniva chiamata l'Atene dell'Istria.
00:51:48Quella città, in rapporto alla sua popolazione,
00:51:53diede il massimo apporto all'Italia nelle medaglie d'oro,
00:51:585 medaglie d'oro,
00:52:00la più grande delle quali era Nazario Saur,
00:52:03e lo ricorderò poi in fondo.
00:52:06C'era Pirano d'Istria, una piccola Venezia,
00:52:09la patria di Giuseppe Tartini,
00:52:11grande musicista, compositore, violinista del Settecento.
00:52:17C'era Buia d'Istria,
00:52:18a cui voglio
00:52:19tanto bene,
00:52:23perché è la terra di mia madre.
00:52:24Di Buia d'Istria era Donato Ragosa,
00:52:34il socio, il braccio destro e l'amico del cuore di Guglielmo Oberdan,
00:52:37il primo martire del nostro irredentismo.
00:52:40L'Italia dimentica di se stessa
00:52:47regalò alla Jugoslavia di allora
00:52:52dell'infoibatore Tito,
00:52:54il criminale della nostra gente,
00:52:57quello che riempì le foibe
00:52:59e quello che costrinse 350.000 italiani, istriani,
00:53:03fiumani e dalmati all'esilio perpetuo.
00:53:05Quella si chiamava zona B,
00:53:09era la zona B del mai nato territorio libero di Trieste,
00:53:13perché il trattato di pace
00:53:15aveva,
00:53:18in cui Trieste era città contesa,
00:53:20e quella zona era città contesa,
00:53:23aveva confinato Trieste in un assurdo territorio libero.
00:53:26La rivolta dei ragazzi del 1953,
00:53:30del 5 e del 6 novembre,
00:53:33caduti sul selciato di Trieste
00:53:34ammazzati dal piombo inglese,
00:53:36perché si rivoltavano perché Trieste ritornasse all'Italia,
00:53:40comportò l'anno seguente,
00:53:42nel 1954,
00:53:44il 26 di ottobre,
00:53:46il ritorno della zona A all'Italia,
00:53:49mentre la zona B,
00:53:50continuava,
00:53:51che era ancora occupata dagli Jugoslavi di Tito,
00:53:54era assegnata in via provvisoria e amministrativa
00:53:58alla sola amministrazione della Jugoslavia.
00:54:01La Jugoslavia la considerò come annessa,
00:54:05e in anni di persecuzioni continue
00:54:07fece esurare altre 50.000 persone
00:54:11dalla sola zona B.
00:54:13Poi si arrivò a quel trattato nel 1975,
00:54:17e quel trattato per noi è stato l'ultimo colpo al cuore.
00:54:20Io ricordo mia mamma quel giorno,
00:54:22mi disse, è finita,
00:54:22non tornerà mai più all'Italia.
00:54:24Solo il movimento sociale si oppose,
00:54:27solo il movimento sociale si oppose a quello sconso indegno.
00:54:31E quando qualcuno in quest'aula mi disse
00:54:33che mi dovrei vergognare perché ancora porto quella fiamma,
00:54:36ebbene, io sono orgoglioso di avere portato quella fiamma
00:54:39e di trovarla ancora nel simbolo del partito che oggi rappresenta.
00:54:42Perché era una fiamma di italianità.
00:54:44La cupidigia di servilismo poi è continuata ancora.
00:54:51Nel 1991 esplose le Jugoslavia,
00:54:53ci fu la secessione della Slovenia e della Croazia.
00:54:56Ebbene, lì si avevano rubato tutto quello che potevano,
00:55:00cuori, terre, uomini, case.
00:55:04Finiva un regime collettivista e comunista
00:55:06che aveva nazionalizzato i beni degli esuli italiani.
00:55:10Ebbene, l'Italia non ha saputo ritrovare il coraggio
00:55:14nemmeno di richiedere indietro da paesi che si dicevano...
00:55:20Sono ancora 10 secondi.
00:55:23Sono quelle case che avevano...
00:55:24E quindi non ci hanno restituito mai un mattone.
00:55:28Allora, a differenza di quello che raccontano
00:55:30del percorso della pace, del confine più aperto d'Europa,
00:55:35noi ricordiamo questo.
00:55:36E ricordando questo io non posso che chiudere
00:55:39ricordando anche all'Italia
00:55:40quel grande atto, quel giuramento
00:55:43di Nazario Sauro da Capodistria
00:55:45che portiamo nel cuore,
00:55:46che porta nel cuore ognuno di noi
00:55:48e insegniamo i figli ai figli dei nostri figli.
00:55:51E tu giura, e fallo giurare ai tuoi fratelli
00:55:53che sarete sempre, dovunque e prima di tutti italiani.
00:55:57E per noi questo resta il giuramento
00:55:59e per me resta italiana nel cuore.
00:56:02Non mi capirete, ma resterà sempre italiana nel cuore.
00:56:05Grazie, senatore Negna.
00:56:10Ha chiesto di parlare la senatrice Valente.
00:56:13Prego.
00:56:16Sì, grazie, presidente.
00:56:19Oggi, a esattamente due anni,
00:56:21dal drammatico femminicidio di Giulia Cecchettin,
00:56:25prendo la parola per ricordare, a nome mio
00:56:27e del gruppo del Partito Democratico,
00:56:29in quest'Aula una donna straordinaria
00:56:31che proprio della lotta alla violenza maschile contro le donne
00:56:35ha fatto una delle sue principali ragioni di vita.
00:56:38Oria Gargano.
00:56:40Oria è una donna che ha lasciato un segno profondo,
00:56:44oltre che nella storia del femminismo di questo Paese
00:56:46e nella lotta appunto alla violenza maschile contro le donne,
00:56:49nella vita di tante, tantissime di noi.
00:56:52Oria è stata una femminista vera,
00:56:54nel senso pieno del termine.
00:56:56Espressione di un femminismo inteso non soltanto come orizzonte teorico,
00:57:02come un modo di vedere e di leggere il mondo,
00:57:04ma anche e soprattutto come un modo diverso
00:57:06di attraversarlo questo mondo, di viverlo,
00:57:09anche per cambiarlo,
00:57:10anche per emanciparlo dalle sue storture.
00:57:14In un tempo in cui siamo tutti convinti
00:57:16che per ritrovare un po' di credibilità,
00:57:18soprattutto nella dimensione dell'impegno pubblico,
00:57:20bisogna sempre di più assomigliare
00:57:22a quello che diciamo di voler essere,
00:57:24Oria è stato un esempio concreto
00:57:27di come questo sia effettivamente possibile.
00:57:30Non c'era distanza in lei tra il pensiero e la pratica,
00:57:34tra il predicato e il praticato,
00:57:37col personale che si fa politico e pubblico,
00:57:40come la tradizione femminista insegna a tutti noi.
00:57:44E forse proprio per questo la sua voce era così limpida,
00:57:47la sua autorevolezza così naturale,
00:57:48il suo insegnamento così credibile.
00:57:51Certo, come ogni femminista,
00:57:54non ha mai scelto la vita più comoda,
00:57:56nessuna scorciatoia.
00:57:58E del resto, essere femminista non è mai comodo,
00:58:01nemmeno quando è necessario.
00:58:03Nel 2007,
00:58:05Oria fondò, insieme ad altre donne straordinarie,
00:58:07la cooperativa BeFree.
00:58:09Il nome stesso è tutto un programma,
00:58:11politico e sociale.
00:58:13Essere libere.
00:58:15BeFree è oggi una realtà
00:58:16che conta più di cento operatrici,
00:58:18attiva in tutta Italia,
00:58:19nei centri antiviolenza,
00:58:20nelle case rifugio,
00:58:21nei progetti contro la tratta,
00:58:23una forma di violenza di genere
00:58:24ancora troppo sottovalutata,
00:58:26ma di cui Oria aveva colto da subito
00:58:28la gravità e la pericolosità.
00:58:30Sotto la sua guida,
00:58:31BeFree è diventata un punto di riferimento nazionale
00:58:34nel contrasto alla violenza maschile sulle donne
00:58:35e alle discriminazioni di genere,
00:58:37ma anche uno spazio politico e culturale
00:58:39in cui le donne hanno potuto formarsi,
00:58:41confrontarsi e crescere.
00:58:43Oria ha saputo contaminare anche le istituzioni,
00:58:46trasformandosi in una vera pioniera.
00:58:48Fu lei, infatti,
00:58:49ad avere l'intuizione nel 2009
00:58:50di trasformare il pronto soccorso
00:58:52del San Camillo di Roma
00:58:53in un luogo di accoglienza e ascolto
00:58:55per le donne vittime di violenza.
00:58:57Da quella intuizione
00:58:58l'acqua e lo sportello donna H24,
00:59:01il primo presidio antiviolenza
00:59:02permanente in un ospedale pubblico,
00:59:04operativo 24 ore su 24,
00:59:07con operatrici specializzate
00:59:08integrate nei team sanitari.
00:59:10Un modello veramente innovativo.
00:59:12Quando ci si confrontava con lei,
00:59:15talvolta, spesso per me anche,
00:59:16da posizioni diverse,
00:59:18era chiaro che si camminava però insieme,
00:59:20sempre nella stessa direzione,
00:59:22verso lo stesso obiettivo.
00:59:24Nei ricordi d'amore e di stima
00:59:25generati dalla sua improvvisa morte,
00:59:29ritorna la descrizione del suo essere
00:59:30come un uragano.
00:59:32Questo, per la sua forza dirompente,
00:59:34a volte davvero disarmante.
00:59:36Ma Oria non distruggeva.
00:59:37Oria costruiva,
00:59:39con l'impegno quotidiano,
00:59:40dandosi sempre nuovi obiettivi
00:59:42condivisi con le altre e per le altre.
00:59:44Sapeva incalzarti,
00:59:46farti riflettere,
00:59:47costringendoti a guardare le cose
00:59:48anche da un altro punto di vista,
00:59:50proprio come chi crede profondamente
00:59:52in quello che fa.
00:59:53Con la sua scomparsa
00:59:54perdiamo una voce lucida,
00:59:56una guida appassionata,
00:59:57una campagna di strada preziosa.
00:59:59Ma non perdiamo il suo esempio,
01:00:01che continuerà a interrogarci
01:00:02e a ispirarci.
01:00:04Ci lascia un'eredità
01:00:05che non possiamo disperdere.
01:00:07Quella di un femminismo
01:00:09che non si accontenta
01:00:10di raccontarsi,
01:00:11ma che si misura nei fatti.
01:00:13Ci mancherà profondamente,
01:00:15ma continueremo a camminare
01:00:16nella direzione che ci ha indicato,
01:00:18Oria.
01:00:18Quella di un femminismo
01:00:19che pensa,
01:00:20che agisce
01:00:21e soprattutto
01:00:22che costruisce libertà.
01:00:24Libertà per tutte.
01:00:25Grazie, Oria.
01:00:26Ha chiesto di parlare
01:00:28il senatore Patton.
01:00:30Prego.
01:00:32Grazie, Presidente.
01:00:35Ricorrono in questi giorni
01:00:37i cento anni
01:00:38dalla nascita
01:00:39di Leopoldo Elia.
01:00:41L'anniversario
01:00:42è stato celebrato
01:00:43con due importanti convegni,
01:00:45oggi alla LUNSA
01:00:47e nei giorni scorsi
01:00:48alla Fondazione Don Sturzo
01:00:50alla presenza
01:00:51del Presidente Mattarella.
01:00:54Sono appuntamenti doverosi.
01:00:56Elia è stato
01:00:57un giurista
01:00:58di altissimo livello,
01:01:00un raffinato costituzionalista,
01:01:03per oltre quattro anni
01:01:04Presidente
01:01:05della Corte Costituzionale,
01:01:07un uomo politico
01:01:08di grande equilibrio
01:01:10e una figura
01:01:11di primo piano
01:01:12nella migliore tradizione
01:01:14del cattolicesimo democratico.
01:01:17La sua opera
01:01:18è così ampia
01:01:18e profonda
01:01:19che ogni sintesi
01:01:21risulterebbe
01:01:22inevitabilmente riduttiva.
01:01:25C'è però
01:01:25un aspetto
01:01:26meno noto
01:01:27che merita
01:01:28di essere ricordato,
01:01:30perché ha inciso
01:01:31in modo decisivo
01:01:32sui destini politici
01:01:33del Trentino
01:01:34degli ultimi vent'anni.
01:01:37Tra il 2000
01:01:38e il 2001,
01:01:39da capogruppo
01:01:40del Partito Popolare
01:01:41Italiano
01:01:42in Commissione Affari
01:01:43Costituzionali
01:01:44del Senato,
01:01:45Elia fu
01:01:46tra i principali
01:01:47promotori
01:01:48della legge
01:01:49costituzionale
01:01:50che trasferì
01:01:51dalla Regione
01:01:52alle province
01:01:53autonome
01:01:54di Trento
01:01:54e di Bolzano
01:01:55le competenze
01:01:57sulla forma
01:01:57di governo
01:01:58e sulla legge
01:01:59elettorale.
01:02:01Quel passaggio
01:02:02rese possibile
01:02:03anche in Trentino
01:02:04l'avvio effettivo
01:02:05della Seconda Repubblica,
01:02:07l'elezione diretta
01:02:09del Presidente
01:02:10della provincia
01:02:10e un sistema
01:02:12elettorale
01:02:12capace
01:02:13di garantire
01:02:14stabilità
01:02:15politico-amministrativa.
01:02:17In quella fase
01:02:18fu prezioso
01:02:19anche il contributo
01:02:21di Tarciso Andreoli,
01:02:22parlamentare
01:02:23trentino
01:02:24di quella legislatura
01:02:25che mantenne
01:02:26poi con Elia
01:02:27un rapporto
01:02:28di amicizia
01:02:29e di confronto
01:02:30intellettuale.
01:02:32Questa vicenda
01:02:34merita di essere
01:02:35ricordata
01:02:36non solo perché
01:02:37in questi giorni
01:02:38si discute nuovamente
01:02:39della forma
01:02:40di governo
01:02:41del Trentino.
01:02:42Va ricordata
01:02:43perché è emblematica
01:02:45della sua capacità
01:02:46di unire
01:02:47rigore costituzionale
01:02:49e attenzione
01:02:50per gli equilibri
01:02:51istituzionali,
01:02:53una capacità
01:02:54che affondava
01:02:55le sue radici
01:02:56nella formazione
01:02:58di Elia.
01:02:59Da giovane
01:03:00funzionario
01:03:00del Senato
01:03:01De Gasperi
01:03:03lo chiamò
01:03:04nella commissione
01:03:05dell'Assemblea
01:03:05parlamentare
01:03:06incaricata
01:03:07di elaborare
01:03:08il primo progetto
01:03:09di Costituzione
01:03:10europea
01:03:11accanto a figure
01:03:13come Spac
01:03:14e Spinelli.
01:03:16Un'esperienza
01:03:17che li ricordava
01:03:18con entusiasmo
01:03:19perché segnata
01:03:20dall'idea
01:03:21di una unione
01:03:22politica
01:03:23ed economica
01:03:24capace
01:03:25di sostenere
01:03:26una difesa
01:03:27comune
01:03:27temi anche
01:03:29questi
01:03:29oggi
01:03:30tornati
01:03:31centrali.
01:03:33Lo si definisce
01:03:33spesso
01:03:34un servitore
01:03:35dello Stato
01:03:35ma è altrettanto
01:03:37corretto
01:03:38riconoscere
01:03:38che le istituzioni
01:03:40sono state
01:03:40fortunate
01:03:41nell'aver potuto
01:03:43contare
01:03:43su uomini
01:03:44così colti
01:03:45giusti
01:03:46e lungimiranti
01:03:47come Leopoldo
01:03:49Elia.
01:03:49Grazie.
01:03:50Grazie
01:03:52benissimo
01:03:53le mozioni
01:03:56le interpellanze
01:03:57e le interrogazioni
01:03:58pervenute
01:03:58alla Presidenza
01:03:59nonché gli atti
01:04:00e i documenti
01:04:00trasmessi
01:04:01dalle commissioni
01:04:02permanenti
01:04:03essenziali
01:04:03dell'articolo 34
01:04:04comma 1
01:04:05secondo periodo
01:04:05del regolamento
01:04:06sono pubblicati
01:04:07in legato B
01:04:07e il reso conto
01:04:08della seduta
01:04:08odierna
01:04:09comunico che
01:04:10come anticipato
01:04:11il Senato
01:04:12tornerà a riunirsi
01:04:13martedì 25 novembre
01:04:14alle ore 16 e 30
01:04:16con la discussione
01:04:17del disegno
01:04:18di legge
01:04:18di conversione
01:04:19in legge
01:04:19del decreto legge
01:04:203 ottobre
01:04:212025
01:04:22numero 146
01:04:24recanti
01:04:24e disposizioni
01:04:25urgenti
01:04:26in materia
01:04:26di ingresso
01:04:27regolare
01:04:28di lavoratori
01:04:28e cittadini
01:04:29stranieri
01:04:29nonché
01:04:30di gestione
01:04:32del fenomeno
01:04:33migratorio
01:04:34la seduta
01:04:35è tolta
01:04:48di un'altri
01:04:49città
01:04:50di un'altri
01:05:03direi
01:05:04Grazie.
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