Serra non ha pace e vuole andarsene da Castelvecchio per raggiungere la fidanzata slovena e poterla così sposare. I commilitoni decidono d'aiutarlo e lo convincono a fingersi gay, unico modo per essere riformato "per motivi gravi" e terminare anzitempo la leva. Intanto i ragazzi fanno conoscenza dei "nonni", i militari di maggiore anzianità che tentano d'imporre la loro autorità mangiando una torta destinata a Scibetta. Il gruppo si vendica servendo ai nonni cannoli siciliani farciti con un potente lassativo. Uno degli anziani però aspettava l'arrivo in treno della sua ragazza Flaminia e chiede al presunto omosessuale Serra d'andarla a prendere, essendo l'unico di cui può fidarsi.
Flaminia si mostra subito interessata a Serra, che però continua nella messinscena sempre più a fatica: alla fine però cede e fa l'amore con lei. Per sua sfortuna, nella stanza a fianco si trova il tenente Dell'Anno, che intuisce l'inganno. Il giorno seguente, con una scusa, convoca Serra e, simulando, rifiuta di riformarlo per evitargli un disonore, affermando di volergli trovare una relazione stabile e gli presenta l'enorme addetto alla mensa, Achille, detto Lillo. Dell'Anno lascia i due soli ed esce dalla stanza, lasciando però un microfono aperto.
Inseguito da Lillo, Serra confessa la recita e il ruolo decisivo degli amici e lo sente tutta la caserma, compreso il "nonno" tradito da Flaminia con l'ormai sconfessato gay. Nel frattempo, arriva una jeep dei Carabinieri con un ragazzo, Mirko De Zan, che si presenta ai compagni di camerata con un salto acrobatico, essendo acrobata circense.