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  • 3 settimane fa
I partiti politici fingono di preoccuparsi per il crescente astensionismo elettorale, promettendo riforme che rilancino la democrazia dopo ogni voto, dice Antonio Polito. Tuttavia sono proprio le leggi elettorali da loro approvate a togliere ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente i propri rappresentanti, lasciando nelle mani delle burocrazie di partito il vero potere decisionale. Il risultato è inevitabile: gli elettori, delusi e disillusi, scelgono sempre più spesso di non recarsi alle urne.La situazione in Toscana è particolarmente emblematica. Uno dei casi più gravi riguarda Antonella Bundu, candidata alla carica di governatrice per Toscana Rossa, che ha ottenuto un sorprendente 5,2% dei voti, un successo significativo. Eppure non è stata eletta in Consiglio, perché la sua lista ha raggiunto solo il 4,5%, sotto la soglia dello sbarramento del 5% riservato alle liste non coalizzate. Paradossalmente, il Movimento 5 Stelle ha ottenuto due consiglieri regionali nonostante abbia preso meno voti di Toscana Rossa.Un altro caso controverso coinvolge la Lega: in Toscana è possibile inserirsi in un listino bloccato, nominando candidati che non devono confrontarsi con il voto diretto. Così, nonostante il tracollo elettorale del partito, il seggio è andato a Massimiliano Simoni, aiutante di campo del generale Vannacci, mentre la candidata più votata della Lega, Meini, con 3.122 voti, è rimasta esclusa.

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00:00I partiti si preoccupano o fingono di preoccuparsi del forte astensionismo elettorale e promettono
00:11dopo ogni voto che faranno grandi cose per rinnovare la democrazia. Ma in realtà sono
00:16proprio loro a fare delle leggi elettorali che sottraggono ai cittadini la possibilità
00:22di scegliersi i propri rappresentanti per tenerla invece nelle mani delle burocrazie
00:28di partito, con il risultato che comprensibilmente la volta successiva le urne molti cittadini
00:35non ci vanno più. Il caso della Toscana è abbastanza eccezionale. Una grave ingiustizia
00:43per esempio è stata compiuta nei confronti di Antonella Bundu, la candidata a carica di governatrice
00:51che a sorpresa ha ottenuto un 5,2% dei voti, un grande successo, ma non è stata eletta
00:58in consiglio perché la lista, l'unica lista a cui si appoggiava Toscana Rossa ha ottenuto
01:04il 4,5%. Ora in Toscana lo sbarramento per chi va da solo, per chi non si equalizza è al
01:115%, mentre invece lo sbarramento per i partiti, per le liste che si equalizzano con altri è
01:17al 4%. Il risultato è che il Movimento 5 Stelle ha avuto due consiglieri regionali con
01:25meno voti di Bundu e Toscana Rossa che non ne hanno avuto nessuno.
01:31Un altro paradosso riguarda la Lega. Dovete sapere che in Toscana esiste la possibilità
01:39di mettere i propri amici, gli amici del capo in un listino elettorale bloccato, l'ha fatto
01:46anche Ellis Line nel PD. Ebbene il generale Vannacci aveva messo in questo listino il suo
01:54aiutante di campo, Massimiliano Simoni, un ex parà. Siccome la Lega ha avuto un tracollo
02:00elettorale e ha ottenuto un solo consigliere regionale, il seggio è andato all'amico di
02:06Grannacci, invece che alla più votata delle liste leghiste, la leghista Doc Meini, la quale
02:14ha ottenuto 3.122 voti ed è rimasta a casa. Insomma, se io fossi un elettore della Lega
02:21o di Toscana Rossa, la prossima volta alle urne non ci andrei perché è chiaro che sono
02:27stato truffato.
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