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  • 2 days ago
«Dobbiamo uscire dallo stereotipo dell’ingegnere classico e aprirci ai nuovi mondi dell’ingegneria, quelli che riguardano la vita quotidiana e la società in cui viviamo», ha dichiarato Irene Sassetti, tesoriera e consigliera nazionale del Consiglio nazionale degli ingegneri, a margine del 69° Congresso nazionale della categoria, che ha fatto tappa a Rijeka. «Pensiamo – ha aggiunto – all’ingegneria dell’intelligenza artificiale, biomedica, della sicurezza o del mare: tutte discipline che devono entrare a pieno titolo nel nostro mondo ordinistico, se vogliamo garantire un futuro alla professione e continuare a essere al servizio della società».

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Transcript
00:00È una visione questo congresso verso l'ingegneria, verso un'ingegneria che non è più solo l'ingegneria civile, l'ingegneria strutturale,
00:13ma dobbiamo uscire dallo stereotipo dell'ingegnere classico invece di avvicinarsi ai mondi dell'ingegneria che poi sono nella società, nella vita che facciamo ogni giorno.
00:24E penso all'ingegneria che riguarda l'intelligenza artificiale, quindi l'ingegneria del terzo settore, ma l'ingegneria biomedica, l'ingegneria della sicurezza, l'ingegneria del mare,
00:34tante diverse ingegnerie che sono e fanno parte della nostra società e che il mondo ordinistico deve avvicinare e devono far parte del nostro mondo
00:43se vogliamo dare un futuro alla nostra categoria e soprattutto che sia ancora di più a servizio della società in cui viviamo e in cui lavoriamo.
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