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  • 2 giorni fa
Quasi quindicimila spettatori di tutte le età, decine di eventi, un intero quartiere - il Pigneto - che diventa un hub culturale dedicato alla letteratura femminile e femminista. InQuiete, il festival di scrittrici a Roma che si è svolto dal 7 al 12 ottobre, alla sua nona edizione ha saputo scommettere su un rinnovamento, uno sguardo al futuro che non ha fatto perdere all’evento la sua unicità originaria, il suo cuore pulsante. Le presentazioni e lo spazio InQuiete KidsLe presentazioni e i talk, organizzati fra la Libreria Tuba e il Cinema Avorio, hanno visto avvicendarsi autrici come Cristina Rivera Garza, Elena Stancanelli, Viola Ardone, Rossana Campo, Maura Gancitano, Irene Facheris e tantissime altre. Un Festival ideato anche a misura di bambino, grazie alla sua costola “InQuiete Kids”, curata da Fiona Sansone e Barbara Piccolo e che ha trasformato gli spazi della Biblioteca Macelli in un giardino incantato con letture ad alta voce e laboratori come “Canti d’attesa”, una rievocazione collettiva del venire al mondo.
L’attenzione per gli esordi - Le curatrici del Festival - Barbara Piccolo, Barbara Leda Kenny, Maddalena Vianello e Francesca Mancini - hanno cercato, come negli anni precedenti, di puntare anche il faro sul talento delle esordienti, grazie anche a “LetteraFutura”, un programma per la promozioni delle scrittrici al debutto nato dal partenariato con la casa editrice Solferino e Bper Banca. E proprio una delle curatrici, Maddalena Vianello, ha presentato durante il Festival il suo esordio “Era andata a finire così”, pubblicato da Fandango Libri. Una storia che attraversa il tempo e parla di emancipazione femminile. «Un lavoro durato oltre 15 anni - racconta l’autrice -. Un tempo necessario, condiviso con la casa editrice, per raccontare tutte le sfaccettature dell’essere umano, da quelle più scure a quelle più splendenti».

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Trascrizione
00:00Dopo nove anni siamo ancora qui con Inquieti Festival, il festival dedicato ai saperi delle donne e alle parole delle donne.
00:10Un festival femminista che mette al centro dialoghi, incontri, interviste e che, come ogni anno, riserva una parte alle bambine e ai bambini.
00:24Non ci siamo fermati al libro come oggetto, ma i libri sono diventati laboratori di danza, laboratori di costruzione.
00:35Quella che poteva essere semplicemente una storia per bambine e bambine, ragazze e ragazzi, si è fatta a corpo.
00:42Sono nati tanti altri progetti. Uno di questi è Lettera Futura, la fellowship per scrittrici e sordienti su scala nazionale,
00:51che portiamo avanti in collaborazione con Solferino e Biberbanca.
00:55Ci interessa guardare al futuro, ascoltare le voci che verranno.
01:00Per questo dedichiamo una sezione agli esordi durante il festival.
01:04A proposito di esordi e di futuri possibili, quest'anno una di noi è salita sul palco, non solo come curatrice, ma anche come autrice.
01:13Maddalena Vianello ha pubblicato il suo romanzo di esordio per Fandango Edizioni, che si intitola Era andata a finire così.
01:19Ho scritto questo romanzo per quasi 15 anni e quindi è un romanzo che ha visto tante riscritture, tante revisioni.
01:27Quindi l'esercizio è stato proprio darmi la possibilità di raccontare come siamo tutti noi,
01:33con delle parti scure, con delle parti innominabili, con delle parti per cui proviamo anche vergogna e imbarazzo,
01:40e delle parti estremamente luminose e delle parti generose e piene di possibilità per il futuro.
01:46E tutto questo convive dentro ciascuna di noi e dentro ciascuno di noi ed è stato per me l'esercizio più difficile
01:53perché è stato forse anche quello di provare a trovare una voce autentica.
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