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Trascrizione
00:00C. È divisione sulla manovra 2026. Potrebbero essere convocati due consigli dei ministri
00:06differenti per approvare il documento di programmazione di bilancio. Il primo proprio
00:11martedì 14 ottobre, per affrontare le ultime divisioni sui temi del documento da inviare
00:16a Bruxelles il 15 ottobre. Un secondo CDM, invece, dovrebbe servire per limare le misure
00:22da inserire nella legge di bilancio. I temi più scottanti, che rischiano di non trovare
00:27una soluzione a stretto giro, sono quelli relativi all'età pensionabile, al contributo a carico
00:32degli istituti di credito e al nodo della rottamazione. La posizione della maggioranza appare quindi
00:38frammentata. Da una parte il richiamo alla prudenza e dall'altra richieste onerose. Critiche su
00:44diversi livelli, dal più leggero al più duro, arrivano anche dalle associazioni datoriali
00:49e dai sindacati. Molto polemiche, invece, le opposizioni, che si domandano perché penalizzare
00:54la crescita in favore delle spese militari. Martedì 14 ottobre è stato programmato un
01:00consiglio dei ministri che dovrà rispondere ai dubbi rimasti irrisolti dal vertice della
01:05maggioranza tenutosi domenica. Questo era stato convocato per definire le misure da includere
01:10nel documento di programmazione di bilancio da inviare a Bruxelles entro il 15 ottobre.
01:15Il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti ha fatto capire che si dovrà trattare fino all'ultimo
01:20e che il testo resterà aperto, per quanto si preannunci comunque una manovra molto leggera,
01:26da 16 miliardi, pari allo 0,7% del PIL. Una cosa è certa. Ci si focalizza sul taglio delle
01:34tasse per il ceto medio, su un pacchetto di misure per la famiglia e su pochi interventi
01:38per sanità e casa. L'obiettivo è quello di risparmiare per aumentare la spesa militare.
01:44Ci sono infatti delle promesse da mantenere prese in sede internazionale, ovvero il target di
01:49una crescita prima dello 0,15% e poi dello 0,20% del PIL annuo per la difesa. Con una
01:56dote di appena 16 miliardi di euro quindi, il governo punta su alcune misure principali,
02:02mentre restano aperti nodi molto sentiti come quelli dell'età pensionabile, dell'intervento
02:07sugli istituti bancari e della rottamazione Quinquis. La manovra non è ancora chiusa e si
02:13torna al tavolo per cercare di sciogliere i nodi interni alla maggioranza stessa.
02:17In un clima di prudenza e incertezza, le principali misure attese sono taglio della
02:24seconda liquota IRPEF dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro,
02:31il cosiddetto ceto medio, costo 2, 5 miliardi. Rottamazione delle cartelle in 9 anni e 100
02:38ottorate, ma con parametri stringenti e riservata ai contribuenti meritevoli. Aumento dell'età
02:43pensionabile da bloccare, ma non per tutti. Pacchetto da massimo un miliardo per le famiglie,
02:49dal congedo parentale al bonus mamme. Proroga del bonus ristrutturazione al 50% sulle prime
02:55case. Ires premiale rinnovata, costo tra i 400 e i 500 milioni di euro. Fondi a favore del sistema
03:03sanitario nazionale, per nuove assunzioni. Costo 2, 5 miliardi in più. Hai già 4 miliardi
03:09distanziati con la legge di bilancio 2025. Il cuore della manovra è proprio il taglio di
03:15due punti dell'IRPEF per il ceto medio. Questo dovrebbe permettere di raggiungere circa 440
03:21euro in più all'anno in busta paga. Inoltre si parla di una possibile tassazione al 10% per
03:27gli straordinari fino a 4.000 euro l'anno. I sindacati, in particolare la UIL, chiedevano
03:33la detassazione degli aumenti contrattuali. Ma la discussione con questi non è stata fruttuosa.
03:38fiduciosa solo la CISL, che dichiara che la manovra va nella direzione delle loro richieste.
03:44La Lega spinge per il contributo da parte degli istituti di credito. Forza Italia è perplessa
03:49nei confronti di un prelievo dalle banche, mentre Fratelli d'Italia cerca di mediare,
03:53ma in ogni caso richiederebbe impegni minori agli istituti bancari.
03:56Le trattative governo-banche vanno quindi avanti con difficoltà, considerando anche le divisioni
04:02interne. L'obiettivo della Lega era di ottenere 5 miliardi di euro dalle banche. Ma se
04:07la trattativa dovesse chiudersi, è molto probabile che sarà con un impegno più ridotto.
04:12Potrebbe essere trovato un accordo intorno ai 3 miliardi di euro. In ogni caso, il negoziato
04:18è sulle cifre, non sull'intervento. Se i 5 miliardi della Lega sono già considerati
04:24non abbastanza per far quadrare i conti, non lo sono neanche i 3 miliardi di euro che potrebbero
04:28essere raggiunti. Proprio per questo si vocifera anche di un contributo da parte delle compagnie
04:34assicurative.
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