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  • 2 giorni fa
WeGreenIt è un’azienda italiana che opera nel settore dell’efficientamento energetico e della riqualificazione edilizia.
È un general contractor che gestisce a 360° tutti gli stadi di un intervento: progettazione, permessi, finanziamento, esecuzione lavori e consegna.
Opera su edifici esistenti nei settori residenziale, alberghiero, industriale e grandi condomini, puntando su riduzione dei consumi, isolamento, impianti efficienti e fonti rinnovabili.

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Trascrizione
00:00Noi abbiamo un motto, chi viene da noi a lavorare da noi, per quanto bravo, autorevole, adesso abbiamo assunto tanti, senior, con tanta esperienza, non possiamo sentirci dire ho sempre fatto così.
00:10Questo per noi è la regola numero uno, il che non è immune da conseguenze, è pericoloso perché non tutto il nuovo va bene, quindi ci possono essere delle situazioni in cui l'esperienza, l'hai sempre fatto così, probabilmente avrei ragione, però da noi ci si mette in gioco fin dall'inizio.
00:30Buongiorno e bentornati a Money Vibe Stories, siamo nella sede del giorno a Milano, abbiamo il piacere di avere con noi Fabrizio Candoni, che è l'amministratore delegato di We Green It.
00:59Grazie per l'invito.
01:00Buongiorno, eccoci qua. Mondo del green, mondo degli immobili, soprattutto recupero degli immobili e attenzioni verso le cose a cui prima non facevamo alcun caso, gli spifferi, per dire la cosa più banale.
01:14Ecco, intanto We Green It oggi è in diversi paesi nel mondo, ma è abbastanza giovane, quindi la sua storia qual è?
01:21We Green It ha comprato una società che aveva ormai 30 anni, però è cresciuta tantissimo negli ultimi 8-9 anni, è un general contractor nella renovation immobiliare, quindi non costruiamo nulla di nuovo.
01:38Non si può più tanto?
02:08Meno CO2 e questo produce anche un saving economico per le persone che ci abitano, quindi diciamo che mettiamo energia per far consumare meno energia.
02:19Ecco, tutti noi quando si parla di efficientamento energetico, in Italia soprattutto, ci autoassolviamo, diciamo no no, però insomma il mio immobile l'ho fatto ristrutturare una ventina di anni fa, tutto sommato sto attento a chiudere la finestra quando c'è il riscaldamento che va.
02:37In che stato sono i nostri immobili davvero?
02:40I nostri immobili non è solo una dimensione italiana, è una dimensione europea, soprattutto sud europea, nord Europa sono messi un pochino meglio.
02:49I nostri immobili è un patrimonio, uno stock immobiliare veramente vetusto, veramente energivoro, stiamo parlando di 5 milioni e mezzo di immobili in classe G.
03:00Quindi abbiamo la direttiva europea, la Casa Green, che ti impone di andare in classe A, è un vasto programma, c'è tanto lavoro da fare.
03:11Ovviamente la parte diciamo di buone pratiche, che dicevi prima, chiudo la finestra, non è sufficiente perché se è la base, dovrebbe essere scontato, non basta.
03:22Noi possiamo tenere il riscaldamento acceso con la finestra aperta, non si fa, però bisogna intervenire sull'involucro, sull'impianti, noi riusciamo a ottenere delle efficienze nell'ordine del 70%, quindi diminuisce anche il costo in bolletta in modo significativo.
03:40Ecco, quali sono gli interventi che in genere impattano di più su questo tipo di cose?
03:45L'intervento principale è quello termico, della dispersione termica, quindi il cappotto, l'isolamento dell'involucro e i serramenti.
03:54Il combinato disposto del cappotto termico e serramenti ti porta a circa 62-63% di risparmio energetico.
04:04Poi esistono alcune, diciamo, smart solution di cui si parla tanto, per carità, nei convegni, l'intelligenza artificiale che non si nega ormai a nessuno, ma incide per quel 2-3%.
04:19La vera incidenza sull'equazione energetica è la regolazione termica, la dispersione termica, quindi il cappotto e i serramenti.
04:27L'azienda è italiana e oggi è in 4 paesi, 6 paesi, è complicato andare all'estero con questo tipo di aziende?
04:40Dunque, io mi sono occupato per 20 anni di internazionale e l'Italia viene percepita come bravi in alcuni settori, siamo champion in alcuni settori,
04:53e quindi ovviamente il design, l'ingegneria, la gestione delle costruzioni di un certo livello, questo viene percepito.
05:02Noi abbiamo aperto Lisbona, Madrid, Parigi, Berlino, Varsavia, Atene, sono luce e ombre, ci sono più velocità,
05:12ma diciamo che la complessità che si ritrova in Italia a livello normativo, a livello di gestione,
05:23se riesci in Italia riesci un po' comunque, diciamo.
05:26Diciamo, hai sviluppato un'attenzione verso le difficoltà.
05:32Lei prima parlava appunto del suo periodo precedente a We Green It,
05:37perché lei ha una formazione totalmente diversa, non è un ingegnere energetico,
05:43si è occupato di geopolitica, quindi intanto com'è finito We Green It, se posso?
05:49Beh, diciamo, grazie al cielo ho qualche decina di ingegnere molto più bravo di me,
05:56quindi le competenze ce le abbiamo in azienda, questo sicuramente.
06:00Io rimango sopra, con la mia visione sopra, mi sono occupato di mercati emergenti fortemente regolamentati,
06:08quindi tutto il Maghreb, tutta la parte di Mide Liste, la Russia,
06:14diciamo, teatri abbastanza complessi, in cui gestivo grandi progetti fortemente regolamentati,
06:23quindi avevo un impatto governativo.
06:24La cifra geopolitica era cercare di capire come si posizionavano gli stati, i popoli, ovviamente.
06:32Devo dire che non ci sia noia, ahimè, negli ultimi anni e temo anche nei prossimi anni.
06:39È una situazione abbastanza complessa e io sono ottimista per definizione,
06:45perché faccio l'imprenditore, inizio ad essere un po' più pessimista in questo momento,
06:51vedo una grande confusione, un passaggio da un sistema bipolare a multipolare,
06:57dove è difficile capire come andrà a finire, speriamo ovviamente.
07:02Navichiamo in acque un po' agitate, più agitate del solito.
07:05Sì, siamo una grande flottiglia in giro per il mondo, sì.
07:09Non sappiamo bene dove la deriva e non sappiamo che cosa ci aspetta.
07:13Questo non è un messaggio di speranza per i nostri figli, però è una situazione un po' complicata.
07:19Insomma, in qualche modo anche pensare a quello che è il consumo delle risorse
07:25che abbiamo avuto negli anni 70 e 80 e dal vostro punto di vista provare a migliorare
07:29quell'aspetto un pochino di, come dire, futuro per i nostri figli, lo mette a casa.
07:34Però non è forse così semplice, nel senso che c'è tutto un mondo relativo poi,
07:42oltre che al consumo, anche alla produzione di energia, che oggi è un grande tema.
07:47Voi non ve ne occupate direttamente, ma da tempo ci diciamo che le nostre case devono essere autosufficienti.
07:54La casa non deve consumare nulla.
07:56Io ci ho sempre creduto un po' il giusto.
07:58Poi ogni tanto qualche imprenditore mi dice si può.
08:00Quindi le rivolgo di nuovo la domanda.
08:03Un immobile che non consuma niente, esiste?
08:07Allora, esiste un po' nell'ottimismo della volontà, più che nella pratica.
08:13La casa passiva ha talmente tante complicazioni che bisogna sacrificarsi un po'.
08:21E quindi non tutto quello che è green poi appare green nell'equazione complessiva.
08:30La casa passiva, diciamo, consuma meno di quanto produce,
08:37addirittura si ipotizzano case attive, però è molto complicato.
08:43Siamo molto, ma molto distanti da quelle abitudini di lasciare la finestra aperta e il riscaldamento.
08:52La casa passiva è impegnativa.
08:55Quindi si può intervenire ingegneristicamente, anche architettonicamente,
08:59ma poi è l'abitante.
09:01Io non penso, nella geopolitica la componente antropologica è un tema importante,
09:09non penso che antropologicamente la media degli italiani,
09:13dico ma un po' tutta Sud Europa,
09:15è pronta per fare sacrifici che fanno a Malmo e a Stoccolma.
09:20Ci piace più l'idea, poi all'atto pratico ci perdiamo un po' per strada.
09:24Noi siamo bravissimi nel lanciare l'idea, questo ci mancherebbe.
09:29Armiamoci, partite voi.
09:31Certo.
09:32Senta, torno un attimo sul suo percorso precedente, appunto, a proposito di partire.
09:38Perché, insomma, lei quindi è stato per molti anni all'estero, ha vissuto all'estero, ha viaggiato molto.
09:47Quando è il momento nel corso di una carriera in cui ci si dice,
09:51beh, forse adesso è il caso che io mi fermi un attimo,
09:54e quindi quando è che si decide di tornare?
09:56Oggi lei è ritornato in Italia.
09:59È un cambio non da poco.
10:00Eh, questa è una domanda...
10:03Eh, io la faccio apposta, so che è difficile.
10:05Sì, sì, sì, fa bene il suo mestiere.
10:08Dunque, è una somma di più cose.
10:11Evidentemente, 600.000 miglia all'anno di aerei per 15 anni...
10:17Pesano un po'.
10:18Pesano un po'.
10:19Pesano un po'.
10:20Ti perdi anche tutta una parte privata e di famiglia importante, perché comunque continui ad essere su un aereo,
10:29in teatri che non sono Terrane, Damasco e Algeri, non è New York.
10:37E quindi in qualche modo inizi a riguardare l'equazione e provi a capire se riesci a portare un pizzico di quell'esperienza che hai avuto in giro per il mondo nel tuo paese,
10:50e poi nel tuo paese riparti, cosa che infatti siamo ripartito subito con cose internazionali.
10:55Meno complicate, però è in un, diciamo, in un revolving door della vita in cui provi via.
11:02Però quando si fa questi discorsi vuol dire che si sta diventando vecchi.
11:05Sì.
11:06Allora, incido ancora di più e vado ancora più a fondo.
11:10Vabbè, quando era piccolo, lei sognava di andare in giro per il mondo e poi a un certo punto diventare un imprenditore?
11:18Sì.
11:18Cosa sognava di fare?
11:19Giuro di sì.
11:21C'era di 8 anni, diceva, io poi fondo un'azienda.
11:23Ti dico di più, a 9 anni, io purtroppo ho una memoria che nel corso della vita cerchi spesso che non ti assista,
11:32invece mi ricordo tutto, cose belle, cose belle, cose belle.
11:34C'è un verso di dimenticare.
11:35Io a 9 anni leggevo il milione e da lì ho iniziato a dire, io viaggerò il mondo e poi mi piace costruire e fare cose,
11:47io farò l'imprenditore.
11:48Non sapevo nemmeno dirla la parola imprenditore.
11:51Il mio papà che adesso non c'è più, ovviamente diceva che era un professore universitario, studia e poi...
11:57Questa ne parla.
11:58Ma io ho sempre avuto questa fissa di girare il mondo e costruire cose.
12:05Quindi sì, dall'età di 9 anni c'erano ancora il milione messo lì e quindi Marco Polo, il mio piccolissimo evidentemente, ho provato a fare...
12:16Le ha dato un po' la strada.
12:17Quindi sono un malato imprenditore internazionale, sì.
12:22E secondo lei oggi, le generazioni di oggi hanno la stessa facilità nel percorrere questo tipo di strade?
12:28Cioè, chi inizia adesso è molto propenso ad andare in giro per il mondo, molto propenso a mettere a terra, come dicono quelli bravi.
12:38Le idee forse hanno un po' meno opportunità, oppure anche questo è un luogo comune per sviluppare qualcosa?
12:44Io penso che da 30 anni a questa parte, con la deregulation dei voli, nasce da Reagan questa cosa, ha dato una grandissima possibilità e potenzialità di prendere aeree e girare anche in Italia, sud e nord, cambiare, riapre altri temi di problematiche italiane nostre, molto utile.
13:07Io per andare a New York da ragazzino dovevo lavare almeno 80 macchine e portare in giro 50 cani e io ho il terrore dei cani e quindi provo a immaginare.
13:21È un bel impegno.
13:21È un bel impegno.
13:23Oggi è molto più facile, ma i giovani oggi hanno grandissime opportunità che noi non avevamo di viaggiare e non sono sicuro che abbiano le stesse opportunità di costruire.
13:34Tu puoi fare il viaggiatore tranquillamente, puoi vedere cose, si spera che poi assorbi un po' di queste cose, ma le barriere diciamo sopra, il flore, il cap sopra, sono molto più rigide di un tempo, soprattutto in Italia.
13:52Tu non hai, in America non hai barriere sotto, se non lavori muori di fame, ma non hai barriere sopra.
13:59Se provi, riesci, ce la fai.
14:04E questo lo stanno facendo molti immigrati in America.
14:07In Italia hai, diciamo, un cap sopra, ma non è che hai una rete di protezione sotto, perché lei è sempre di meno, quindi sei quansè, dico di Francesco.
14:19E quindi, sempre nell'onda dell'ottimismo di cui sto raccontando, possono viaggiare molto di più, vedo quei miei figli, io ho 16 e 22 anni, America, viaggi all'estero, vivono anche all'estero, però non hai la stessa capacità di costruire come si aveva un tempo.
14:42Quindi rischi di essere un po' uno spettatore che viaggia, cioè questo non è poco.
14:46Più difficoltà puoi a costruire.
14:49Sempre parlando delle differenze poi generazionali, ma tornando su quello che lei fa, l'attitudine nei confronti, quindi l'attenzione nei confronti delle sfide energetiche è più alta o più bassa?
15:03Se ci diciamo che i giovani di oggi sono più attenti, hanno più, come dire, hanno ben chiaro forse più di noi quali sono le cose importanti, è vero o non è vero?
15:14Questo sì, i giovani sicuramente sull'ambiente, sul green hanno molta più consapevolezza di noi, ma ce l'hanno in modo puro, noi ci chiamiamo We Green It, diciamo C-campo con il green, quindi pagano lo stipendio, però i convegni, i powerpoint sull'ISG, sulla sostenibilità, è una patina molto importante.
15:43Nei giovani invece la vedo in modo molto più puro, ma lo vedo dalla raccolta differenziata o non buttare il biglietto del tram per terra, dico cose...
15:52Certo, però è passante.
15:54E questo lo vedo in tutta Europa, partendo dall'Italia, non è rascontato. Ecco, su questo è una vena di ottimismo, c'è speranza, sì.
16:04Chi sono i vostri clienti? Chi è che viene a bussare alla porta?
16:07Dunque, noi dividiamo il nostro mercato in horizontal owner e vertical owner, quindi l'horizontal owner sono i proprietari privati di grandi condomini,
16:20noi facciamo interventi da supercondomini, 500-600 appartamenti, ne stiamo facendo uno a Milano, forse il più grosso che c'è a Milano, sono 650 appartamenti.
16:30E quindi il privato, la somma dei privati costituisce un condominio e un cliente.
16:38Poi abbiamo vertical owners, quindi sono fondi di investimento, che hanno la proprietà cielo-terra, di palazzi residenziali, di grandi hotel, di centri commerciali e di logistica.
16:49Copriamo tutte le asset class.
16:51Quindi il combinato disposto di questo horizontal e vertical, questi sono quelli che bussano alla porta.
16:57Negli ultimi anni, insistentemente, noi li apriamo, è il nostro mestiere.
17:03In genere, quello che si riesce a fare in un immobile, anche in termini percentuali, cos'è?
17:11Cioè, io riesco a recuperare il 100% dell'energia, il 50%?
17:15Noi riusciamo ad arrivare fino al 70-75%, noi abbiamo adesso all'attivo degli student house, dei grandi hotel, dei supercondomini residenziali, riusciamo ad arrivare a Enzeb, quindi Near Zero Emission Building.
17:34Non è la casa passiva di cui parlavo prima, ma ci siamo, quasi.
17:41E lo fai cambiando gli impianti, ovviamente, e cambiando la parte di involucro e serramenti.
17:48C'è già un mondo che si muove, come oggi siamo abituati a delle cose che vanno molto veloci, molto in fretta.
17:54E nei settori si rincorre sempre.
17:56Cioè, nel vostro settore si finisce una casa e un minuto dopo c'è una tecnologia migliore che ha creato, che è molto più performante o siamo più calmi?
18:06No, più calmi.
18:07Il mondo di costruzione è molto conservativo, le onde di innovazione, io ho gestito altri mondi molto più innovativi.
18:15Più veloci.
18:16Sì, è un mondo molto più lento perché i tempi di investimento sono più lunghi e poi c'è una ragione, diciamo, fisica, sono dei principi di termodinamica in cui non ti puoi inventare ex novo.
18:33Alla fine, diciamo, l'efficienza energetica la fai con come produci e come risparmi l'energia che stai consumando.
18:42E lì sono barriere fisiche, insomma, è difficile migliorare.
18:45Poi si possono migliorare i processi, su questo WeGreen devo dire che siamo stati innovatori fin da subito, tutta la gestione, processi, controllo di qualità.
18:55Ci piace dire su 67 cantieri zero incidenti e questo è un tema che nell'edilizia è un benchmark, quindi si può lavorare in modo sicuro, si può.
19:06Questo è un tema molto importante e interessante perché tutte le volte ci diciamo che nel 2025 non è possibile che si muoia in un cantiere e invece puntualmente veniamo smentiti dalla realtà dei fatti.
19:20Il vostro concetto di sicurezza come si fa a essere ragionevolmente sicuri che non accada nulla di male a chi lavora?
19:28Questo per noi è proprio un punto d'onore fondamentale, molto molto importante.
19:35Ogni anno muoiono circa 950 persone, morti bianche le chiamano perché forse hanno meno impatto.
19:46Quindi sta a dire che mediamente ogni due anni c'è una torre gemella che cade in Italia.
19:51Questo succede da 50 anni. Ogni anno le autorità del caso evidenziano questa cosa e sono i dati dell'Inei.
20:03È un qualcosa che deve finire, è un qualcosa in cui l'operaio che viene a lavorare da te deve tornare a casa dalla famiglia e dai propri cari.
20:12E ci sono le modalità per farlo. Devono farlo tutti, sia l'operaio, essere consapevole di quello che sta facendo, sia ovviamente il committente.
20:20Ma se parliamo delle carte che ci sono per mitigare questi rischi, sono qualche tonnellata.
20:32La formalità in quel caso è che la burocrazia non serve a niente. Bisogna portare la sicurezza zero dei cantieri.
20:39I controlli ci sono, le possibilità ci sono, ma su questo non si è fatto nulla.
20:43Non mi sembra dire nulla di nuovo, ma ogni anno ci sono due torre gemelle che cadono.
20:51A proposito di scartoffie, cambiando totalmente tema, se io le dico Superbonus, lei che cosa mi risponde?
20:57Dunque, Superbonus è stata una grande iniziativa gestita non benissimo.
21:08È stata, dobbiamo ricordarci, il periodo in cui eravamo.
21:12Eravamo in una guerra e c'era il Covid e serviva uno scosso nella macchina.
21:18Un'iniziativa con troppi soldi, troppo facili e troppo poco tempo.
21:24Questo certamente. Ora, buttare via tutto quanto come esperienza si fa l'errore contrario.
21:31Noi, come dicevo prima, abbiamo un polso su altri sei paesi.
21:35Noi in Spagna stiamo gestendo circa 60 milioni di interventi con Reabilita Madrid,
21:42che è sostanzialmente una stessa politica Superbonus al 65%.
21:46In Francia stiamo gestendo delle operazioni, anche in quel caso con la Renov,
21:53che sono dei sussidi simili ai cobonus.
21:57Ovunque i governi intervengano perché da solo il mercato non ha interesse a fare la rinnovazione immobiliare,
22:06perché i ritorni dell'investimento sono troppo lungi.
22:08Quindi lo Stato deve intervenire e in un paese con 1,7 trilioni di bille può intervenire per fare questa attività.
22:20Non è un segreto, all'Oil & Gas danno 50 miliardi all'anno e nessuno osa dire, ma da 40 anni.
22:27Quindi Superbonus sì, ottima iniziativa, gestita non benissimo, con troppi soldi subito e zero soldi di colpo.
22:36Se avessero messo un pochino di meno, e la pianificazione all'imprenditore serve pianificare i prossimi dieci anni,
22:45dimmi quante tasse devo pagare i prossimi dieci anni, tanto ormai lo sappiamo che sono enormi,
22:50dimmi quali sono gli interventi, non mi cambiare le regole.
22:54Nel caso di Milano noi non siamo coinvolti perché facciamo rinnovazione immobiliare, non costruiamo niente di nuovo,
23:02ma la certezza delle regole è fondamentale.
23:04Io dico sempre, c'è qualcosa di peggio di una seggiola che scricchiola, è una seggiola che ti tolgono mentre ti stai per sedere.
23:13Questa è la cosa peggiore che può succedere.
23:16Il problema è la ciclicità, perché noi non sappiamo fra due o tre anni chi c'è al potere, chi c'è al governo, quali sono le regole.
23:23Quindi questo continuo cambiare non ti fa fare l'imprenditore.
23:27C'è la stabilità che poi...
23:28All'imprenditore serve la stabilità e sapere esattamente quali sono le regole.
23:33Ma c'è stato a tutti gli effetti un effetto fisarmonica, cioè una crescita in pochissimo tempo del settore,
23:39poi di nuovo una contrazione, ci sono stati dei contraccolpi da questo punto di vista.
23:43C'è stato un grandissimo doping anche sulle materie prime.
23:47Le materie prime sono esplose, perché è evidente che se concentri tutto subito hai dei sistemi perversi, anche economici,
23:56perché a quel punto hai una potenza di fuoco che ti fa lievitare i costi.
24:02Questo è quello che è successo.
24:03Bisogna pianificare il problema, ma è un problema che riguarda un po' tutte le democrazie,
24:08e quindi non voglio ritornare alla geopolitica, è probabilmente il migliore dei sistemi che abbiamo,
24:13non voglio andare su altri sistemi, è che per pianificare 20 anni di attività
24:19o sei si simpin, o sei un altro simile democratico al potere,
24:27o nessuno si prende l'impegno di pianificare i prossimi 20 anni,
24:30perché non sai quanti anni sarai al potere.
24:34Questa è la difficoltà a livello centrale, poi amministrativo, regionale.
24:41Questo succede anche però in Spagna, in Francia e in altri paesi.
24:44La Francia sta messa molto peggio di noi, questo possiamo dirlo...
24:47Ci conforta sempre, il raffronto con i cugini d'oltre Alpe ci conforta sempre.
24:52Ho un passaporto francese, li conosco e li evito molto volentieri.
24:57Perfetto. E invece quante lingue parlo?
25:00Parlo italiano, francese, inglese direi madrelingua e russo per doveri di professione avendoli imparati.
25:11Essendoci stato molto.
25:12La quinta è il milanese, che praticano molto poco,
25:17ma devo dire che in alcune situazioni, mi ricorderò sempre in Uzbekistan,
25:22in una trattativa molto complessa, dove ovviamente ero circondato da persone simil russe
25:28che parlavano perfettamente italiano.
25:31Uscendo col mio interlocutore, era un progetto molto complicato,
25:36parlando in milanese li abbiamo spiazzati.
25:38Siete riusciti a subicolare.
25:39Siamo riusciti veramente, sono impazziti, perché non ce l'avevano nel loro algoritmo
25:46e quindi ci ha aiutato a uscire.
25:50Era, peraltro, la percentuale di margine intervenendo che era otto,
25:58il milanese era cinque, tre volt, Mariana De Coppia,
26:01che fa abbastanza ridere, detto in Uzbekistan.
26:04Però ha funzionato.
26:05Ha funzionato, sì, sì.
26:07A Samarkand ancora si stanno chiedendo che cosa dicevano.
26:10Perché hanno sbagliato.
26:11Ma i suoi figli lo parlano, il dialetto?
26:13Sì.
26:13Ah, il dialetto.
26:15Le pensava alle lingue, no?
26:16Le lingue sono bravi.
26:17In casa si parla francese, perché comunque mia moglie di Parigi,
26:21mia mamma era francese, è il motivo per cui c'è un passapordo francese,
26:24le figlie si chiamano Margot e Sophie, quindi sono circondato, diciamo...
26:28La Francia è ben presente.
26:29La Francia è ben presente, ma anche loro con spirito critico.
26:32Quindi penso che in questo momento dovrebbe essere a Berlino mia figlia,
26:36ma a breve andrà a manifestare a Parigi anche lei.
26:41Il dialetto lo provo a insegnare ogni tanto, mi guardano come un vecchio bacucco,
26:46evidentemente, mi tolteranno.
26:48Perché non sanno ancora che un giorno in Uzbekistan gli tornerà utile.
26:52Potrebbe, potrebbe essere, sì, sì, potrebbe essere.
26:55Senta, prima parlavamo di potere, quindi non scappa nessun amministratore delegato
27:00a un racconto su qual è la gestione del potere in azienda.
27:04Lei è molto esigente, inclina allo scherzo, la porta sempre aperta è un modo di dire,
27:11non è un modo di dire perché la tiene chiusa.
27:14Come si comporta?
27:15Allora, sono molto esigente, sono molto inclina allo scherzo.
27:20Questo direi...
27:22La nostra è un'azienda piuttosto disruptive e ha tutte le best practice che non si studiano al master.
27:29È un'azienda che si diverte, diciamo, certamente c'è l'esigenza, certamente c'è anche il mettersi in gioco e lo scherzo.
27:39Penso, poi, chiederlo a chi lavora con noi.
27:41Sì, sì, ma lo faremo, adesso è in atto tutto un sondaggio, poi.
27:44Questo vediamo, i nomi anche poi, cosa risponderanno.
27:48Sono...
27:49È un'azienda estremamente meritocratica, brutalmente meritocratica,
27:54che però è quell'ascensore che noi diciamo manca spesso in Italia.
28:00Essere meritocratici e impulsare un'azienda meritocratica non è una passeggiata,
28:08perché ci sono delle situazioni in cui ci sono anche delle rendite di posizione che vivi meglio.
28:13Stare un'azienda estremamente competitiva, meritocratica, ti dà grandi ascensori,
28:20ma non è una panacea per tutti.
28:22Quindi non è una cosa facilmente gestibile per chi non...
28:28Certo.
28:28Per rifugiarsi in altre aziende.
28:31Questo significa che siamo in discussione tutti, partendo da me.
28:35È abbastanza, diciamo, tosta come realtà, come filosofia,
28:43però libera delle energie che alla fine, insomma, i numeri li stiamo vedendo, premiano.
28:48E se va bene l'azienda, va bene tutti.
28:50Quindi, l'altra cosa su cui stiamo veramente molto attenti è non creare delle verticalizzazioni.
29:00Cioè, noi abbiamo un motto, chi viene da noi a lavorare da noi, per quanto bravo, autorevole,
29:05adesso abbiamo assunto tanti, segno, con tanta esperienza,
29:07non possiamo sentirci dire, ho sempre fatto così.
29:11Questo per noi è la regola numero uno.
29:13Il che non è, diciamo, immune da conseguenze, è pericoloso, perché ci possono essere...
29:18Non tutto il nuovo va bene, no?
29:21Quindi ci possono essere delle situazioni in cui l'esperienza, l'hai sempre fatto così,
29:25probabilmente avrei ragione.
29:27Però da noi ci si mette in gioco fin dall'inizio.
29:30Abbiamo tantissimi giovani, tanto questo, l'investimento è molto importante.
29:36Cerchiamo di guardare sempre un angolo differente.
29:38Poi magari sbagliamo, siamo pragmatici, se è sempre fatto così ci sarà un motivo.
29:42E si ritorna sulla prassi.
29:43Però da noi non ci si annoia.
29:46Questo penso...
29:47Beh, questo non è una cosa da poco, perché effettivamente poi si lavora meglio.
29:51Una domanda che facciamo spesso, anche per conoscervi meglio, è c'è un oggetto,
29:57lei ha un oggetto sulla scrivania, ha qualcosa, c'è un oggetto che è rappresentativo della...
30:03Dunque, me lo sono...
30:04L'ho preso dalla scrivania, mi hanno chiesto di portare l'oggetto dalla scrivania e ho preso questo.
30:08Ha fatto i compiti.
30:09Sì.
30:09Eccolo qua, beh, in effetti potevamo immaginare.
30:12Ma ci sono anche quelle piccoline dentro?
30:14Beh, sì, sì.
30:15In quanto lo smonta e lo rimonta in genere?
30:18Quante volte lo fa al giorno?
30:20No, questo no, lo faccio per far vedere che c'è...
30:24Questa è la matrioska che...
30:26La famosa matrioska.
30:27Ovviamente presa mosca, ma ha un po' di significati, perché l'Italia è spesso una matrioska,
30:36la vita è poi una matrioska,
30:38e direi che ce l'ho, quindi nulla di costruito, ce l'ho sulle panocchie...
30:44Da quanto tempo se la porta dietro?
30:4718 anni.
30:48Beh.
30:4818 anni.
30:49E peraltro, avendo frequentato, sempre con me, quindi avendo frequentato il Maghreb a Arabo,
30:56quindi Mauritania, Libia, Algeria, Tunisia...
31:00Immaginare in aeroporto, l'ho aperto più volte, questa cosa qui...
31:06Poi la ricompongo...
31:08Se la ricompongo vuol dire che sono uscito indenne dal passport control,
31:13sì, sì, anche qui spero di uscirne indenne, sì.
31:16Certo, sì.
31:17Forse, non lo so, vediamo.
31:19Ho fatto incontri più pericolosi, però, diciamo.
31:21Però l'ultimo dei nostri appuntamenti è quello più complicato, glielo devo dire,
31:26perché noi chiediamo di guardare o comunque di farci raccontare l'agenda dell'imprenditore,
31:32per capire qual è la sua giornata.
31:35Oggi.
31:36E lì molto spesso poi si scoprono delle cose incredibili.
31:39Intanto, lei quando si sveglia?
31:414 e mezza.
31:424 e mezza, è ben prima dell'alba.
31:44Sì, sì, tra l'altro da quando ho questo qui lo guardo e ho il 4 e mezza,
31:49non so perché, ma è da sempre così, anche cambiando i fusi.
31:56La mia vita, è noiosissima, però mi alzo le 4 e mezza,
32:00alle 5 e mezza ho già bevuto due o tre caffè,
32:02probabilmente ho fumato due o tre sigarette,
32:04questo è il problema di ogni...
32:066, esci, io vengo a piedi in ufficio,
32:12quindi faccio 4 chilometri, 4 chilometri,
32:14quando sono a Milano, ovviamente,
32:16devo andare poi a Lisbona...
32:18Divene più complicato.
32:19Andare a fare il cammino di Santiago.
32:20Il cammino di Santiago ogni giorno può essere un po'...
32:23Carino, però trascurerei le altre...
32:25Arriverei sudato.
32:25Arriverei sudato, sì, con la cravatta, è abbastanza complicato.
32:29L'agenda è abbastanza intensa,
32:32è un'agenda sincopata a slot di 30 minuti,
32:36ciascuno,
32:37fino alle 8 di sera.
32:40Io poi ho questa caratteristica che mi inibisce un po',
32:45vengo evitato a pranzi come oggi e altri,
32:49io non gradisco parlare di lavoro quando sono a Tavio.
32:51Beh, questo è importante però.
32:53Questo però mi toglie...
32:54Allora, intanto significa non fare un affare a Roma,
32:57o...
32:57Certo.
32:57Questo è il primo concetto.
32:59Io ho un altro difetto,
33:00attraverso le strisce senza guardare,
33:02perché ne ho diritto.
33:03Il che è l'incolumità.
33:04Non in tutti i posti d'Italia e del mondo è consigliato.
33:08Io direi che c'è un tema di sicurezza.
33:12Non gradisco parlare di lavoro,
33:14quindi se chiedi un appuntamento con me,
33:16fornitore, cliente, banca, eccetera,
33:18o mangio o parlo di lavoro.
33:21E questo mi inibisce un po',
33:23perché tutti quelli che non c'hanno voglia di perdere tempo
33:25a mangiare con me perché volevano fare magari affari,
33:28te li ritrovi prima e dopo.
33:30Alle otto circa,
33:32smetto, esco dall'ufficio,
33:34di base,
33:35questa è l'attività,
33:37la giornata milanese.
33:39Cerco,
33:41un tempo ero un buono sportivo
33:43seriamente impegnato,
33:45e adesso
33:46giochi a tennis,
33:48sci,
33:49quelle cose da cinquantenne,
33:52però gli Iron Man
33:53non li faccio più.
33:54Non fa più le scalate.
33:56Però quindi c'è un'attenzione
33:57che in effetti le fa onore,
33:59cioè a cercare di mantenere degli spazi,
34:01cioè il pranzo,
34:03e il pranzo quindi
34:04se pranzi con me,
34:06in Italia,
34:07con persone,
34:08no,
34:09grazie a te.
34:09Ma no, c'è anche chi in realtà
34:11gradisce stare con un libro
34:12e non essere disciavato.
34:13Non sono ancora nella fase
34:15all'autogrill di Caronno
34:16che mangio da solo.
34:17Però può succedere.
34:18Ma sto benissimo da solo con me.
34:20Poi ho una grande dialettica
34:22tra me e me,
34:22mi do la ragione.
34:23Littica.
34:24Io gioco a scacchi
34:25destra contro sinistra,
34:27sì,
34:27sì,
34:28questo è l'imparatore mio papà
34:29che era molto più bravo di me
34:31come scacchista.
34:32Metto degli spazi,
34:34metto degli spazi
34:35perché sennò
34:35vivi solo di lavoro.
34:37E ancora,
34:38poi sacrifichi molto
34:39perché sacrifichi la famiglia,
34:40sacrifichi tutte le cose.
34:41Però non è che puoi far tutto.
34:42non è il periodo.
34:43Adesso
34:44ognuno la pensa come crede
34:47ma il periodo è limitato.
34:51Lungo,
34:52ovviamente camperemo tutti
34:53i 150 anni,
34:54ma è limitato.
34:55E se guardiamo
34:57nel corso di 6 miliardi d'anni
34:58da quando esiste
34:59largo circa
35:00l'universo,
35:03non siamo nulla.
35:04Quindi lascia una traccia.
35:05Magari fai male,
35:06fai anche cose di cui
35:08potrei fare meglio.
35:10ma il non fare nulla.
35:11Quindi sotto questo aspetto
35:12sono un po' bulimico.
35:14Voglio lasciare
35:15il non di me.
35:16Voglio costruire
35:17le cose che dicevo prima.
35:19E per fare questo
35:20corri
35:21e ti corrono dietro.
35:23Certo.
35:24E guardandosi indietro
35:26in questo percorso
35:27quali sono stati?
35:28Qual è stato il momento?
35:30Noi in genere
35:31chiediamo due cose.
35:32Il momento forse
35:33più complicato,
35:34più buio
35:35in cui magari
35:36si è detto
35:37qui stavolta
35:38insomma
35:39a rischio di non farcela.
35:41E dall'altro lato
35:42il momento in cui
35:43si è seduto
35:43alla sua scrivania
35:44ha detto
35:44beh però
35:45ho costruito.
35:46Volevo costruire
35:47qualcosina
35:48l'ho costruita.
35:49Allora
35:49diciamo
35:51per fortuna
35:51non ho nessuno
35:52di questi due.
35:54Momenti
35:55tosti
35:56tanti
35:57in passato
36:00anche tosti
36:01complessi.
36:02Quindi vale la pena
36:03diciamo
36:05il rischio
36:06non era solo
36:06il budget
36:07del conto economico
36:08il rischio
36:08poteva anche
36:09essere fisico
36:09evidentemente
36:10e quello
36:11ti fai delle domande
36:13e dici
36:13perché?
36:15Invece
36:16a livello
36:16imprenditoriale
36:17c'hai sempre
36:18l'idea
36:19che le cose
36:20non vanno
36:20come le avevi
36:21previste
36:22non sono mai
36:24arrivato
36:24nella fase
36:25oh che bello
36:26sono contento
36:27di quello
36:27che ho fatto
36:27perché
36:28perdi
36:29lo stimolo
36:29dell'imprenditore
36:30ogni tanto
36:31mi guardo
36:32indietro
36:32e dici
36:34qualcosa
36:34l'ho fatto
36:35però
36:35non guardo
36:38io dico
36:38sempre
36:39questa cosa
36:41hai la macchina
36:44la macchina
36:44c'è un parabrezza
36:45grosso così
36:46e c'è uno specchietto
36:48retrovisore
36:48grosso così
36:49agisci di conseguenza
36:50cioè
36:51la dimensione
36:52per guardare
36:53cosa è stato
36:53passato
36:54è un
36:54cinquantesimo
36:56mio papà
36:57diceva anche
36:58che il buon Dio
36:59ti ha dato
36:59una sola bocca
37:01e due orecchie
37:02agisci di conseguenza
37:03certo
37:03non sempre
37:04oggi non passa
37:05molto questo concetto
37:07però l'idea
37:08che il parabrezza
37:09è molto grande
37:09per guardare
37:10quello che arriva
37:11alla strada
37:12futura
37:12è un po' romantica
37:14la romanzo
37:15però è quell'idea lì
37:16ogni tanto
37:17guardo indietro
37:18per dire qualcosa
37:18abbiamo fatto
37:19e poi si va avanti
37:21il tempo
37:23purtroppo
37:23è limitato
37:24anche per questa
37:25intervista
37:25quindi è finito qua
37:26però è stato
37:27molto
37:27insomma
37:28arricchente
37:30quindi intanto
37:30la ringrazio tanto
37:31ci si rivede
37:33da queste parti
37:33e intanto
37:34grazie mille
37:35Fabrizio Candoni
37:36amministratore delegato
37:37di Ui Grinit
37:38è stato un piacere
37:39è stato un piacere
37:40grazie mille
37:42grazie mille
37:44grazie mille
37:45grazie mille
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