UNA RIFORMA OSPEDALIERA SECONDO ME STESSO

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Transcript

00:00La riforma ospedaliera, secondo me stesso, come vedete sono di nuovo all'ospedale di

00:12Vittorio Veneto, dove terminò la prima guerra mondiale, 4 novembre 1918, perché i medici

00:28mi hanno detto che meritano la voce, così posso tornare ad andare a donne, a donne, perché

00:39alle donne piaceva tanto la mia voce, beh, ma torniamo a tromba, la riforma sanitaria, secondo

00:50me stesso, Ippocrate, Scurabio, beh, la bella riforma sanitaria che risolve tutti i problemi

01:03sarebbe questa, quando il paziente si presenta in ospedale, il medico in servizio gli dice

01:14ah, tu hai questo male tal dei tali, per curare questo male tal dei tali, dovremmo farti

01:24tre, quattro, cinque, sei operazioni, che so, poi se è un tumore ci facciamo una bella

01:33terminoterapia, forse anche la bella radioterapia, che dopo due o tre anni forse sei guarito,

01:43a meno che non ti sia venuta qualche altra malattia, iatro, iatro, iatro, c'è una malattia

01:54orpedaliera, oppure c'hai un'altra scelta, ti possiamo dare una di queste pillole, con

02:06queste, con una di queste pillole, nel giro di pochi secondi e senza dolore, te ne vai

02:16nell'altilà, così puoi, puoi tornare da noi e dici quello che ha scritto William Shakespeare

02:26nell'Amneto, il quale Shakespeare nell'Amneto ha definito l'altilà, la terra sconosciuta, dalla

02:41quale mai nessuno è tornato, ti piace, ti piace, il paziente sceglie, il paziente ha

02:49due opzioni, si chiama libertà di scelta, esculapio, pipocrate, ti piace la riforma ospedaliera,

03:03pai, pai, mestesso, ok, carini, ok?