Qualche centinaio di manifestanti si sono radunati in piazza Maggiore, ai cori di «Palestina libera» e «Blocchiamo tutto», tra i sindacati di Usb e qualche esponente della Cgil, insieme a diversi collettivi tra cui Cua e Cambiare Rotta, per una manifestazione non preavvisata, indetta contro l'intercettazione e l'abbordaggio, avvenuto da parte di Israele, di diverse navi della Freedom Flotilla, il secondo gruppo della missione umanitaria che trasportava a Gaza medicine. Ma anche contro quella che i manifestanti hanno definito una «violenta repressione da parte della polizia riservata» a chi era sceso in piazza, nonostante i divieti da parte della Questura, per l'anniversario del 7 ottobre. «Abbiamo scioperato due volte in due settimane con una forza che non capitava da anni, se pensano che caricarci a caso come è successo ieri in via Rizzoli ci fermerà si sbagliano, ci troveranno ancora più numerosi nelle piazze», hanno urlato i manifestanti. In piazza, infine, anche avvocati, tra cui Marina Prosperi e Nazzarena Zorzella, per denunciare la gestione a loro avviso «gravemente sproporzionata e disorganizzata" da parte della Questura nella manifestazione: «Ci sono state altre persone fermate e denunciate oltre all'arresto» e «l'udienza di convalida per la ragazza 22enne arrestata si terrà il 9 ottobre» ha detto Prosperi, aggiungendo che «un'altra ragazza è in ospedale e sta soffrendo molto: la stessa repressione che l'altra sera non ha provocato un arresto, ma lesioni gravissime», riferendosi alla giovane ferita all'occhio nei giorni scorsi dai fumogeni.
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