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  • 2 giorni fa
Sono arrivati all’aeroporto di Fiumicino gli ultimi cinque attivisti della Global sumud flotilla trattenuti in Israele per non aver immediatamente firmato il foglio per poter lasciare il Paese. In una festa di cori e bandiere, l’accoglienza è stata calorosissima. «È solo l’inizio - dice Tony La Piccirella - quello che abbiamo subito noi è solo una piccola parte di ciò che subisce il popolo palestinese. Il blocco illegale continua, quindi spero ci saranno altre flotille».
Servizio di Gianvito Rutigliano

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Trascrizione
00:00Alessia
00:30Siamo rimasti il più possibile perché se non possiamo raggiungere la Palestina,
00:42se non c'è almeno il rispetto del diritto internazionale e della dignità umana minima,
00:48allora ci dobbiamo essere un problema per quanto possibile.
00:53Abbiamo rifiutato il rimpatrio volontario perché non c'è niente di volontario in quello che è successo.
00:58Siamo stati sequestrati in l'oceano, in mare aperto, in atto internazionale dove Israele non ha alcuna autorità.
01:07Abbiamo avuto solo un piccolo assaggio di quello che subiscono i palestinesi ogni giorno, ogni ora.
01:13Ma ci saranno altre missioni in programma?
01:17Il blocco navale è ancora là, il genocidio prosegue.
01:21Quelli che sono raccontati come accordi di pace sono soltanto condizioni spietate di resa
01:26dove i diritti vengono scambiati come se fossero trattabili, i diritti inalienabili come se fossero una merce di scambio.
01:35E ora sono 99 più 99.
01:40199.
01:41Grazie.
01:42Riparesti ancora una volta, no?
01:45Ma raga, spero di non essere, che saremo molti di più.
01:49Ma eravamo a 500, magari la prossima volta siamo a 5.000.
01:52Grazie.
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