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Bilancio
Audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra, sul disegno di legge recante disposizioni per il rilancio dell'economia nei territori delle regioni Marche e Umbria (A.S. 1639) (01.10.25)
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Trascrizione
00:00:00Inizierei subito con l'audizione del sottosegretario di Stato alla presenza del Consiglio dei Ministri
00:00:18Luigi Sbarra sul disegno di legge recante e disposizioni per il lancio dell'economia
00:00:22nei territori della Regione Marche e della Regione Umbria.
00:00:26Intanto ringrazio il sottosegretario della sua presenza e quindi colleghi, l'ordine del giorno prevede l'audizione del sottosegretario di Stato alla presenza del Consiglio dei Ministri Luigi Sbarra
00:00:35sul disegno di legge recante e disposizioni per il rilancio dell'economia dei territori delle Regioni Marche ed Umbria.
00:00:42Avverto che dopo l'intervento del sottosegretario a cui do il benvenuto potranno essere formulate domande e osservazioni da parte degli onorevoli senatori
00:00:51alle quali seguiranno le repliche. Chiedo ai gruppi di comunicare sin d'ora alla presidenza i nominativi dei propri componenti che intendano intervenire.
00:01:00Invito gli oratori a contenere i rispettivi interventi entro cinque minuti, riservandomi comunque di armonizzare i tempi.
00:01:08Ricordo infatti che la Commissione è chiamata al termine dell'audizione a rendere il proprio parere all'Assemblea sul provvedimento all'ordine del giorno.
00:01:14Avverto che la pubblicità dei lavori dell'audizione sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare del Senato della Repubblica
00:01:23e la trasmissione diretta sulla web di Bù del Senato. Per tale seduta è prevista anche la redazione del resoconto stenografico.
00:01:32Do la parola al sottosegretario Sbarra che ringrazio sin d'ora per la partecipazione alla seduta odierna. Grazie. Prego sottosegretario.
00:01:40Grazie signor Presidente, grazie a tutti i componenti della Commissione. Ho accolto subito la richiesta di audizione
00:01:54perché credo che sia uno strumento fondamentale per il confronto democratico tra Esecutivo e Parlamento
00:02:05volto a garantire trasparenza, favorire un dialogo costruttivo, agevolare i processi legislativi.
00:02:14Questi sono elementi imprescindibili per consentire un esame adeguato e approfondito delle politiche in esame.
00:02:25Consentitemi, prima di entrare nel merito del disegno di legge e disposizioni per il rilancio dell'economia
00:02:33nei territori delle regioni Marche e Umbria, di fare qualche cenno sul quadro generale
00:02:39ma proprio qualche battuta in cui si inserisce la proposta della quale discutiamo oggi.
00:02:46Nel 2024 il Mezzogiorno ha registrato segnali confortanti di ripresa economica e occupazionale
00:02:54superando le attese e contribuendo in modo significativo al rilancio complessivo dell'economia nazionale.
00:03:02Il PIL del Sud Italia ha mostrato una crescita consistente, superiore sia al dato medio nazionale
00:03:10sia a quello del centro nord. Parallelamente il territorio meridionale ha beneficiato
00:03:16di un saldo occupazionale fortemente positivo con decine di migliaia di posti di lavoro
00:03:22effettivamente creati rispetto all'anno precedente. Il trend positivo è stato confermato qualche giorno
00:03:31fa dal bollettino del 29 settembre 25 del Cnelle sul mercato del lavoro. I dati relativi al secondo
00:03:40trimestre 25 evidenziano una crescita del numero degli occupati in tutte le aree del Paese con un
00:03:47andamento particolarmente marcato nei territori del Mezzogiorno. Questi risultati non si spiegano
00:03:55soltanto con fattori congiunturali di supporto, quali la discesa dei prezzi dell'energia, il piano
00:04:04degli investi pubblici e l'attivazione dei fondi europei, ma rivelano l'efficacia di una strategia
00:04:10strutturale di modernizzazione del sud. In questo contesto, la zona economica speciale per il
00:04:18Mezzogiorno, ZES unica istituita dall'articolo 9 del Decreto Legge Sud di L124 del 2023 e operativa
00:04:28dal 1 gennaio del 2024, ha assunto un ruolo estremamente decisivo concentrando strumenti
00:04:37agevolativi, semplificando le procedure autorizzative e offrendo certezza normativa,
00:04:45contribuendo in questo modo a consolidare la fiducia degli investitori, ad accelerare
00:04:51i processi di espansione aziendale e a stimolare nuove iniziative produttive. La ZES unica rappresenta
00:04:59oggi la più estesa zona economica speciale d'Europa, interessando una popolazione prossima
00:05:07ai 20 milioni di abitanti, pari a circa un terzo dell'intero Paese, e un'area di oltre
00:05:16123 mila chilometri quadrati. Si tratta di un intervento riformatore di natura sistemica che
00:05:25ha segnato un cambio di passo decisivo nelle politiche di sviluppo territoriale, superando
00:05:31la frammentazione delle precedenti esperienze riconducibili alle ZES regionali e introducendo
00:05:40una cornice unitaria di programmazione e di governance, pur nel rispetto e nella valorizzazione
00:05:47delle specificità locali. La ZES unica attualmente comprende i territori delle regioni meno sviluppate,
00:05:55Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna, e il territorio di una delle
00:06:04sole regioni cosiddette in transizione, che è l'Abruzzo. Tale scelta si inserisce nel
00:06:13solco del quadro normativo europeo. Il regolamento 1060 del 21 del Parlamento europeo e del Consiglio
00:06:22distingue le regioni europee in regioni meno sviluppate, con un PIL pro capite inferiore al
00:06:3075% della media comunitaria, regioni in transizione, con un PIL pro capite compreso tra il 75% e il
00:06:40100% della media comunitaria, regioni più sviluppate con un PIL pro capite superiore al 100% della media
00:06:50comunitaria. Per l'Italia, in base all'allegato 2 della decisione esecutiva numero 1130 del 2021,
00:07:00rientrano nelle predette categorie le seguenti regioni. Meno sviluppate, dicevo, Molise, Campania,
00:07:08Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, regioni in transizione, Abruzzo, Umbria e Marchi,
00:07:15regioni più sviluppate sono le restanti regioni del centro-nordo. Quanto detto, fornisce il quadro
00:07:27di riferimento per analizzare il disegno di legge in esame. Sulla scia dei risultati ottenuti
00:07:34dalla ZES e al fine di creare le condizioni per una maggiore equità territoriale e aprire
00:07:41nuove prospettive di sviluppo. Il disegno di legge S1639, approvato dal Consiglio dei Ministri
00:07:51lo scorso 4 agosto, provvede ad estendere ai territori di Marchi e Umbria, regioni italiane
00:07:58in transizione, come individuate dall'ordinamento europeo, il medesimo regime previsto per le regioni
00:08:06Abruzzo, anch'esse regioni in transizione, ma inserita all'interno del perimetro della ZES unica.
00:08:14Infatti, l'esclusione di tali regioni dal perimetro della ZES generava una evidente disparità di
00:08:24trattamento rispetto ad altre regioni, soprattutto con riferimento alla regione Abruzzo, area limitrofa,
00:08:31nonché anch'esse regioni in transizione, che invece possono fruire di strumenti incentivanti
00:08:38con effetti discriminatori a danno delle imprese e dei lavoratori localizzati nei suddetti territori
00:08:46caratterizzati da fragilità strutturali e dinamiche economiche sfavorevoli.
00:08:52In particolare, la regione Marchi ha conosciuto negli ultimi anni una progressiva e marcata
00:08:59crisi dei distretti industriali, storicamente trainanti per l'economia regionale con conseguente
00:09:06accelerazione del processo di deindustrializzazione. Tale situazione ha determinato la necessità
00:09:13di interventi urgenti e mirati volti al rilancio dell'economia di tale territorio, al sostegno
00:09:21della competitività delle imprese e alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Analogamente,
00:09:27la regione Umbria ha registrato un significativo indebolimento del proprio tessuto produttivo
00:09:34con ricadute negative sull'intero sistema economico regionale. In questo contesto, l'estensione
00:09:41dell'area della ZES unica, finalizzata a semplificare i processi amministrativi e a incentivare
00:09:49nuovi investimenti, si configura come uno strumento strategico per il rilancio dei territori
00:09:56interessati e un importante volano per le imprese che operano al loro interno con ricadute
00:10:02positive sullo sviluppo economico, locale e sull'occupazione.
00:10:07Più nel dettaglio, il disegno di legge composto da quattro articoli dispone di quanto segue articolo
00:10:141, disposizione per il rilancio dell'economia nei territori delle regioni Marche Umbria,
00:10:21l'articolo 1 estende formalmente il perimetro dell'area della zona economica speciale per
00:10:27il mezzogiorno, di cui all'articolo 9 del decreto legge 19 settembre 2023 numero 124, convertito
00:10:36con modificazione dalla legge 13 novembre 2023 numero 162 ai territori delle regioni Marche
00:10:45e Umbria. Il comma 1 della disposizione in commento nel particolare provvede ad inserire
00:10:52a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge le regioni Marche e Umbria
00:10:57all'interno del perimetro della ZES unica. Conseguentemente, mediante il comma 2, si provvede
00:11:04ad integrare la composizione della cabina di regia ZES con i presidenti delle regioni Marche
00:11:11e Umbria, estendere al territorio delle regioni Marche e Umbria i compiti e le attività della
00:11:18struttura di missione ZES, nonché quella del portale web della ZES unica e dello sportello
00:11:25unico digitale ZES sud ZES, il comma 3 interviene, poi, per ragioni di coordinamento normativo
00:11:33sulle disposizioni di legge che hanno previsto l'adozione della disciplina secondaria volta
00:11:39a stabilire le procedure di istituzione delle zone logistiche semplificate per le regioni
00:11:46in transizione che diviene non più attuale alla luce dell'estensione della ZES unica stabilita
00:11:53dalla presente legge. L'articolo 2 prevede al comma 1 l'aggiornamento
00:12:02da effettuarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge del piano
00:12:10strategico della ZES unica, di cui all'articolo 11 del decreto legge 124 del 2023, al fine di
00:12:19individuare i settori da promuovere e quelli da rafforzare gli investimenti e gli interventi
00:12:29prioritari per lo sviluppo delle regioni Marche e Umbria, ivi compresi quelli destinati a favorire
00:12:36la riconversione industriale finalizzata alla transizione energetica e le modalità di attuazione.
00:12:42Inoltre, al fine di consentire l'immediata operatività della nuova disciplina, al comma 2 si prevede
00:12:49che nell'emore dell'aggiornamento del piano strategico si applicano a dette regioni in quanto
00:12:57compatibili le previsioni del piano strategico della ZES unica approvato con decreto del Presidente
00:13:04del Consiglio dei Ministri il 31 ottobre 2024. Ciò consente di rendere operativa sin da subito
00:13:13la misura. L'articolo 3 prevede la concessione di un contributo sotto forma di credito d'imposta
00:13:21per investimenti in beni strumentali realizzati nelle zone delle regioni Marche e Umbria, ammissibili
00:13:29agli aiuti a finalità regionale nella misura consentita dalla Carta degli aiuti a finalità
00:13:36regionale 22-27. In particolare, il comma 1 in relazione agli investimenti in beni strumentali
00:13:44realizzati nel periodo 1 gennaio 25-15 novembre 25 nelle zone delle regioni Marche e Umbria,
00:13:52ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma del Trattato sul funzionamento dell'Unione
00:13:58Europea, prevede l'applicazione del credito d'imposta già in vigore per le zone logistiche
00:14:06semplificate. Si tratta di un credito d'imposta che agevola investimenti di valore superiore
00:14:12a 200 mila euro e fino a 100 milioni di euro. Esso è finalizzato a finanziare l'acquisto
00:14:19anche mediante contratti di locazione finanziaria di nuovi macchinari, impianti, attrezzature varie
00:14:27destinate a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Inoltre
00:14:34finanzia l'acquisto di terreni e l'acquisto, la realizzazione o l'ampliamento di immobili
00:14:41strumentali. Le norme attualmente in vigore consentono di agevolare soltanto gli investimenti
00:14:48destinati a strutture produttive ricadenti nelle zone ammessibili agli aiuti a finalità
00:14:55regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera C del Trattato di funzionamento,
00:15:03ubicate nelle zone logistiche semplificate. Con il disegno di leggi in esame si estende
00:15:09tale credito alle zone delle regioni Marche e Unglie, ove non sono state ad oggi istituite
00:15:18zone logistiche semplificate che siano ammessibili alla deroga prevista dall'articolo 107. Il
00:15:26comma 2 prevede poi, per fruire dell'agevolazione, i soggetti interessati sono tenuti a presentare
00:15:32all'agenzia delle entrate esclusivamente la comunicazione cosiddetta integrativa dal 20
00:15:39novembre 25 al 2 dicembre 25, ciò al fine di evitare qualsiasi dubbio sul fatto che non è
00:15:48richiesto anche l'invio della comunicazione cosiddetta preventiva dal 22 maggio 25 al 23 giugno. Il
00:15:57comma 3 disciplina l'applicazione delle disposizioni relative al procedimento unico e all'autorizzazione
00:16:05unica per gli investimenti nella ZES unica ai progetti di investimenti, i vi compresi quelli
00:16:12non ancora assentiti alla data di entrata in vigore della disciplina in commento, da realizzarsi
00:16:18all'interno dei territori delle regioni Marche e Unglie. Il successivo comma 4, infine, incrementa
00:16:26di 30 milioni di euro per l'anno 2025 lo stanziamento previsto per il credito d'imposta
00:16:35relativo agli investimenti effettuati nelle zone logistiche semplificate che passa da 80
00:16:42milioni a 110 milioni di euro. L'articolo 4, infine, è l'ultimo disciplina all'entrata
00:16:52in vigore del provvedimento. Grazie.
00:16:56Grazie a lei, sottosegretario. Iniziamo aprendo agli interventi. La prima iscritta a parlare
00:17:01la senatrice Damante. Prego, senatrice.
00:17:13Grazie, presidente. Grazie, sottosegretario e benvenuto in questa commissione. Senta, io
00:17:21ovviamente non ho già in ufficio di presidenza, ho dato le mie considerazioni anche come gruppo
00:17:28oggi in discussione generale e poi continueremo durante il lavoro di commissione. Oggi non mi
00:17:34dilungherò sull'opinione che ho io di questo decreto o come la penso. Però volevo, anche
00:17:44in virtù della relazione e di quanto esposto da lei, sottosegretario, intanto fare una piccola
00:17:53precisazione. Vera la ripresa economica del Sud di questi anni, soprattutto dal 2024-2023
00:18:02ad oggi, sono stati raggiunti degli ottimi risultati. Io da cittadina del profondo Sud
00:18:08non posso che esserne contenta e spero che il trend continui. Però è giusto dire, fare
00:18:16anche una precisazione. Tale crescita, e non lo dice che è Tidamante, che è l'ultima
00:18:22arrivata, non lo dice la Svimez, che probabilmente è di parte, lo dice anche qui Finanza e tutte
00:18:28le testate giornalistiche di destra e di sinistra che hanno analizzato i dati, è dovuto agli
00:18:34investimenti pubblici realizzati dopo il Covid. Quindi tantissimo merito va agli investimenti
00:18:41dedicati al PNRR e il settore portante è il settore delle costruzioni. Questo è un dato
00:18:49certo, quindi al di là del fatto che lo strumento della ZES funzioni o abbia funzionato, e io credo
00:19:00di sì, magari ho una visione diversa dalla sua, l'avrei mantenuta una zona economica,
00:19:04dal governo che lei rappresenta, l'avrei mantenuta una zona economica speciale, così come avviene
00:19:10in Europa. Lei ha detto che noi abbiamo la ZES più ampia in Europa, anche perché è una
00:19:18tipologia di investimento strategico aggregato, invece in molte parti dell'Europa si è fatto
00:19:24un'altra tipologia di scelta, l'Italia ne ha fatto un'altra, io ero più per l'indirizzo
00:19:30che hanno avuto gli altri paesi europei. O ancora, tante sono le considerazioni, però
00:19:40adesso vado al punto e le faccio una domanda che per me è importante, anche perché è vero
00:19:47che in questo decreto sono stati stanziati 30 milioni, poche, tante, sufficienti, non
00:19:54sufficienti, sarebbe opportuno anche saperlo, se avete fatto già una stima. Ma in questi
00:20:00giorni mi sono anche collegata al sito della struttura ZES, anche per chiarirmi a che punto
00:20:05siamo. Ho letto anche la relazione presentata da Palazzo Chigi, ma i dati non sono così evidenti
00:20:13o di chiara lettura. Ad esempio, si capisce quale tipologie di intervento sono state oggetto
00:20:22di richiesta di autorizzazione unica, ma non si sa qual è il settore, ad esempio. E quello
00:20:29sarebbe importante saperlo. Quali sono stati i settori trenanti e quali pensate che siano
00:20:36i settori trenanti o che avranno più richiesta nelle Marche e nell'Umbria? Anche perché, parliamoci
00:20:42chiaro, la ZES non ha un finanziamento nel medio e lungo termine. Intervenite sempre
00:20:47in manovra di bilancio, ci siamo quasi. Ci sarà un'analisi, una previsione di quante
00:20:56risorse stanzierete in manovra di bilancio. Io dico che lo dovreste fare in maniera triennale,
00:21:01voi lo fate sempre annualmente, perché credo che le imprese vogliano anche certezza delle
00:21:08risorse stanziate e soprattutto in virtù di queste due nuove regioni arrivate. Ci sono
00:21:15dati che dovrebbero essere trasparenti sempre, non solo al singolo cittadino, ma a chi come
00:21:22noi, per esempio, in commissione bilancio ci occupiamo non solo della manovra di bilancio,
00:21:28ma di tematiche legate a incentivi alle imprese. Ma poi dall'altra c'è anche un altro fattore
00:21:36che è importante capire. Sia per quante somme e risorse stanzierete in manovra di bilancio,
00:21:46anche in virtù di queste due nuove regioni, quali sono i settori importanti, visto che
00:21:52la ZES si individua nove, se non ricordo male, settori che possono essere oggetto di credito
00:21:59di imposta. A quanto ammonta il credito di imposta che ad oggi è stato erogato? Perché
00:22:04io do al sito, vedo le prenotazioni, l'intervento, la tipologia, l'investimento, i potenziali occupati,
00:22:14ma effettivamente non lo so quanto è stato erogato. Ma la cosa che più, e l'altra cosa
00:22:22importante pure, nel decreto si parla del piano strategico che giustamente dovrà essere
00:22:27aggiornato in virtù dell'inserimento delle due nuove regioni, ma è stato attuato questo
00:22:33piano strategico. Abbiamo una relazione sull'attuazione del piano strategico, sottosegretario.
00:22:41Ultima cosa, poi mi taccio, credete veramente che la ZES, io non la chiamerei più ZES, scherzando
00:22:55oggi con una collega, diceva ZEI, facciamo zona economica Italia, anziché ZES, perché
00:23:02è vero che c'è una crisi industriale al centro, non solo al sud e al mezzogiorno, ma c'è
00:23:07anche al nord. Quindi forse più di ZEI dovremmo parlare di politica industriale.
00:23:13La ZES è uno strumento che ha funzionato soprattutto per l'autorizzazione unica, diciamolo
00:23:18chiaramente, quello è il dato fondamentale che si riconosce, ma forse non è il caso
00:23:24di ipotizzare oltre a uno strumento che ha ZES, che funziona, una vera e propria politica
00:23:33industriale che affronti in maniera più organica la crisi economica e delle attività produttive
00:23:44delle PMI in generale al sud, ma al centro, ma anche in altre parti del nord.
00:23:52Grazie Senatore Ciotamante. Senatore Magni, prego.
00:23:57Grazie Presidente. Benvenuto al Sottosegretario. Auguri buon lavoro, ovviamente.
00:24:06Devo dire, in sostanza, volevo chiedere alcune cose. Allora, già abbiamo detto adesso, ovviamente
00:24:16qui stiamo, infatti abbiamo avuto anche una sorpresa, l'altro giorno un emendamento in
00:24:23un decreto che non c'entrava nulla, è stata in qualche modo cambiata, è stato fatto un
00:24:29dipartimento sud, quindi in sostanza alla Presidente del Consiglio penso che sostanzialmente
00:24:36il Dipartimento sud sia complessivamente la ZES, quindi questo è il dato che mi è
00:24:44parso di capire. Però, detto questo, lei ha detto che c'è una crescita nel mezzogiorno
00:24:53e io sono contento, perché uno degli obiettivi del PNRR era quello di ridurre le disuguaglianze,
00:25:01tant'è che noi abbiamo avuto delle risorse maggiori, almeno chi ha contratto le risorse
00:25:11del PNRR le ha fatto, perché la cosa importante era che questo intervento, la cosa che però
00:25:18vorrei capire è che tipo di occupazione, perché se ad esempio, come mi pare, il settore
00:25:25sia quello dell'edilizia e quindi questo vorrei sottolineare che dopo, al di là di tutte
00:25:33le discussioni, io ho sempre sostenuto che ad esempio il super bonus era una cosa che
00:25:39bisognava cambiare e selezionare chi lo poteva utilizzare e non in modo indistinto, però vorrei
00:25:47ricordare che allora diede un crescita di occupazione di circa 900 mila posti e una crescita
00:25:53del PIL del 5% in quel settore, in quel lavoro, perché l'edilizia ha un elemento di trascinamento
00:26:01dal punto di vista economico, perché molto spesso quando si interviene sulle strutture
00:26:06non si interviene solo sul settore del manufatto edilizio, comporta un insieme di interventi
00:26:18settoriali, volevo capire se questo era determinato o fondamentale, di certo non è cresciuto dal
00:26:24punto di vista economico, dal punto di servizio alla persona, perché abbiamo fatto questa discussione
00:26:30proprio in questi giorni e abbiamo verificato che ad esempio, penso alla questione dell'incremento
00:26:36degli asili nido che dovrebbero servire anche non solo per favorire le nascite ma anche
00:26:41per dare sostanzialmente sostegno alla famiglia, in particolare alle donne, nel mezzogiorno sono
00:26:46state tolte, quindi è stato ridotto, quindi questo per dire come funziona, vorrei quindi
00:26:51capire questo elemento. Dopodiché anche qui usare in modo indistinto ad esempio il fatto
00:27:01che la regione Marche ha certamente una serie di aziende in crisi, penso alla questione della
00:27:10calzatura, penso alla questione anche dell'elettrodomestico, io lo sa, conosco bene, conoscevo bene, conosco
00:27:18bene Fabriano, Comunanza, quello che c'era una volta è ciò che non c'è oggi, come ad esempio
00:27:25c'era Umbria che è Umbria, voglio dire nelle Marche, quindi tutte queste cose sono vere,
00:27:33però le Marche sono, come si dice, distribuite, cioè tra Pesaro e Rimini, cioè non vorrei che
00:27:44poi c'è una competizione, perché come lei sa Pesaro è considerato Emilia, non Marche, per
00:27:51tipologia di lavoro, per tipologia di insediamento, per tutte queste cose, per dire che io francamente
00:28:00mi convince poco l'estensione Tucur non della programmazione, non di un intervento programmatorio,
00:28:08ma nel fatto che, cioè aggiungiamo regione alla regione, cioè siamo alla decima regione,
00:28:16alla nona sostanzialmente, perché se non le isole c'è tutto il sud, più c'è Marche e
00:28:21Umbria, fra un po' ci saranno delle zone limitrofe che chiederanno l'estensione, cioè quindi
00:28:30questi sono tutti problemi che potrebbero uscire, è vero che con il sì e con il ma non si
00:28:36fa, però ripeto, tipo di occupazione, che tipo di occupazione è stabile o parziale, giovanile
00:28:44o di dimensione c'è, queste cose sono importanti, capire se quel tipo di occupazione è un'occupazione
00:28:52che interviene perché c'è un contributo dal punto di vista economico, cosa importante,
00:28:59ma poi che dimensione ha, perché poi quando abbiamo innestato questa cosa il problema è
00:29:04che poi dovrebbe andare da sé, perché non è che, come si dice, si va in quella direzione.
00:29:13Quindi io, come dire, vorrei conoscere un po' queste dimensioni e capire, infine, quando
00:29:24voi dite credito imposta, ma avete idea anche di quali settori in particolare sviluppare,
00:29:33o è una cosa indistinta? Questo è il dato. Quali sono i settori nella quale si pensa di
00:29:41dare una mission? Perché i settori ne determinano poi il rapporto con la scuola, il rapporto con
00:29:46i saperi, cioè tutte queste cose hanno un senso, cioè funziona così, cioè nascono dei veri e propri
00:29:55distretti, dal punto di vista economico, le cose che hanno retto è là dove sono nati i distretti,
00:30:01io sono nato in un territorio dove piccole, ed è sempre stato di piccole e piccolissime
00:30:08aziende, ma ha una grande capacità sia sul mercato nazionale che internazionale, che
00:30:13insomma pochi ci battevano sostanzialmente, nonostante la struttura produttiva era una struttura
00:30:18molto piccola, ma aveva una capacità di reggere dal punto di vista del sapere dell'economia
00:30:24e della capacità poi di stare sul mercato nazionale e internazionale. Grazie.
00:30:30Grazie a lei. Senatore Manca, prego.
00:30:34Grazie Presidente, Sottosegretario, grazie. Come sa abbiamo chiesto la sua presenza in questa
00:30:41Commissione perché riteniamo che sia proprio utile, anche a volte sarebbe meglio farlo a
00:30:48livello preventivo un confronto tra il Parlamento e il Governo su questioni che comunque hanno
00:30:57un impatto sulle politiche industriali. Io penso che ci sia un dato oggettivo che diventa difficile
00:31:05costruire un percorso di crescita del Paese se non recuperiamo competitività e produttività
00:31:11nel mezzogiorno. Per cui i dati ovviamente che lei ci ha rappresentato del 2024 rispetto
00:31:19al mezzogiorno del Paese andrebbero meglio analizzati, perché bisogna fotografarli dentro
00:31:26tenendo conto della questione che credo lei conosca quanto noi, forse più di noi anche
00:31:32per le sue esperienze precedenti, conosce i distretti industriali e le dinamiche che purtroppo
00:31:38attraversano gli stessi. Quindi c'è una grande questione salariale, c'è un tasso di precarietà
00:31:45altissimo, ci sono giovani che escono da quei territori e quindi ci sono problemi che vanno
00:31:54ben al di là di soluzioni che noi abbiamo visto, e ovviamente su questo le chiedo anche
00:32:00un suo opinione, da una certa parte frettolose per affrontare un'emergenza che esiste in quelle
00:32:07due regioni, perché l'obiettivo di allargare la ZES unica a due regioni per inserire le
00:32:14stesse dentro le regioni in transizione, come prevede appunto la governance della ZES unica
00:32:20introdotta nel 2023 con l'apposito decreto legge al quale lei ha fatto riferimento. Io
00:32:26continuo a pensare, e questa è la domanda che voglio farle per capire la sua opinione,
00:32:31che contrastare le dinamiche recessive di deindustrializzazione dei distretti, nelle
00:32:39marche erano segnali già presenti all'atto della definizione della ZES unica. Se andiamo
00:32:47a vedere i dati economici delle marche, ci accorgiamo anche in quelli dell'Umbria che c'erano
00:32:52già profonde aree di deindustrializzazione di crisi di quei distretti prima del 2023.
00:33:00E io penso che lei sappia perfettamente che per contrastare le crisi dei distretti servano
00:33:06politiche industriali. E io credo che in questo Paese noi invece siamo in presenza di una violenta
00:33:13destrutturazione delle politiche industriali. C'era l'ACE in uscita dal Covid, uno strumento
00:33:22importante per capitalizzare le piccole e medie imprese, era uno strumento che aveva un obiettivo
00:33:29politico preciso, economico preciso, favorire processi di capitalizzazione per garantire investimenti
00:33:38che attraverso l'accesso al credito altrimenti verrebbero impediti. E sono state destrutturate,
00:33:45tutto è stato tolto. Industria 5.0 non ha prodotto nessun effetto, erano misure che dovevano
00:33:52servire per investire in innovazione e recuperare competitività e produttività all'interno
00:33:57delle imprese. Sa perfettamente che per contrastare questo declino che rischia di attraversare il
00:34:05settore manifatturiero servono politiche anche energetiche, perché fino a quando l'energia nel
00:34:11nostro Paese costa 4-5 volte in più del resto dell'Europa, anche la seconda manifattura europea
00:34:18può attraversare fasi di criticità, a maggior ragione dentro un contesto di crisi internazionale
00:34:23così ampio. Noi vediamo queste misure come emergenziali senza una prospettiva strutturale nelle politiche
00:34:36economiche, perché queste crisi dei distretti attraverseranno anche altre regioni, sono già presenti
00:34:43anche nelle regioni più avanzate del settentrione del nostro Paese, perché le aree interne esistono
00:34:50anche nelle regioni a forte vocazione manifatturiera sulle esportazioni. Ci sono le aree montane,
00:34:56le aree fuori dal contesto dei perimetri urbani che stanno già soffrendo. Quindi mi piace raccogliere
00:35:03la sua disponibilità ad un confronto, perché io penso che questo, certamente io faccio riferimento
00:35:09in questo momento al Sud per la delega che lei ovviamente deve esercitare, però penso che
00:35:16l'esercizio di questa delega non si debba fermare a questa operazione tampone, perché
00:35:23diciamoci la verità, adesso la mia collega ha già chiesto, la collega Damante ha già
00:35:28chiesto il tiraggio del credito d'imposta, sarebbe interessante per noi avere una verifica
00:35:34del quanto ha prodotto in termini di tiraggio il credito d'imposta sulla VES Unica, perché
00:35:41prima di allargarla ad altre regioni in transizione io ho il timore che non basti il credito d'imposta.
00:35:49Seconda riflessione su questo finisco. Dobbiamo uscire, credo che questo lo debba fare il governo
00:35:55e la maggioranza prima di tutto, prima che chiedere all'opposizione, da un'ambiguità
00:35:59a mio avviso devastante che esiste tra autonomia e centralismo, perché diciamoci la verità
00:36:06in italiano, le semplificazioni sono necessarie anche fuori dalla VES, le procedure uniche
00:36:13sono già nell'ordinamento di questo Paese, il punto che non vengono esercitate, perché
00:36:18nel conflitto tra Stato, regioni e denti locali, nella duplicazione di procedure, dentro contesti
00:36:26di autonomia legislativa insostenibili, non si semplifica nulla, anzi anche tutte le iniziative
00:36:32di semplificazione prodotte negli ultimi anni, l'ultimo c'è un disegno di legge in fase
00:36:38di conversione in prima commissione, non producono nessun effetto, vengono usate per altro, perché
00:36:46fino a quando non è chiaro l'obiettivo, servono riforme per richiamarci a dei principi di leale
00:36:52cooperazione tra i diversi livelli di governo, non si semplifica nulla, si è costretti a introdurre
00:36:57nelle procedure delle VES regioni per trovare meccanismi semplificativi, ma è propaganda,
00:37:04è anche un'illusione per chi fa gli investimenti, ecco perché abbiamo bisogno di capire, di fare
00:37:09un monitoraggio di quanto ha prodotto in termini di attrazzibilità di investimenti la VES
00:37:16unica, prima di produrre allargamenti ad altre regioni in transizione che invece avrebbero
00:37:21bisogno di politiche industriali come il resto del Paese. Questa è per noi la questione cruciale
00:37:29da chiarire e ovviamente capire la sua opinione per l'esperienza che ha anche per affrontare
00:37:34nodi strutturali, perché senza politiche industriali, senza investimenti veri per ridurre il costo
00:37:42dell'energia, per ricercare e decidere se questo Paese produce o no l'acciaio e la manifattura,
00:37:48il futuro della manifattura che trova tra l'altro nell'assenza delle risorse umane uno dei problemi
00:37:54più grandi che abbiamo di fronte dentro l'inverno demografico che stiamo attraversando, così
00:38:00non si garantisce un futuro né al mezzogiorno, ma il mio timore è che non si garantisca un futuro
00:38:04nemmeno al Paese. Quindi la mia considerazione è anche per far crescere il mezzogiorno, oggi
00:38:11dobbiamo introdurre nel mezzogiorno politiche industriali adeguate per ristabilire competitività
00:38:18e per recuperare quel tasso di produttività necessario per essere attraenti. C'è la grande
00:38:25questione della legalità, della giustizia, ci sono questioni che vengono prima di queste
00:38:31misure. Noi qui allarghiamo il credito d'imposta, ma abbiamo messo in naftalina e in cantina
00:38:38l'industria 4.0. Facciamo cose che sono in contraddizione con il resto delle politiche
00:38:44economiche. Quindi mi piacerebbe capire da lei se su questo terreno intende lavorarci
00:38:49e chiarire per definitivamente che non è sempre utile utilizzare un allargamento di
00:38:57un perimetro perché può apparire la misura economica più semplice e più immediata se
00:39:02vogliamo veramente affrontare i temi dei distretti in crisi in queste regioni, perché lì gli investimenti
00:39:07non atterrano perché probabilmente mancano gli elementi di competitività, di formazione
00:39:12e di attrattabilità di quei territori e di quelle aree interne.
00:39:16Grazie. Siamo in forte ritardo, però no, no, sicuramente. Prego Senatore Treosso.
00:39:23Grazie Presidente. Mi permetta il sottosegretario di ringraziarla a nome del gruppo della Lega
00:39:33per la sua presenza oggi in Commissione. Ringraziamo anche le opposizioni per avere fortemente insistito,
00:39:39ma guardi, al di là del fatto che noi siamo maggioranza, riteniamo e siamo fermamente convinti
00:39:45che sia indispensabile sempre nelle azioni anche del Governo riconoscere quella che è la centralità
00:39:52del Parlamento e quindi delle persone che all'interno delle Commissioni lavorano.
00:39:56Ma io la ringrazio perché lei con grande disponibilità è venuto immediatamente a relazionarsi con noi.
00:40:01Un brevissimo inciso nella discussione che ha preceduto il suo arrivo abbiamo fatto alcune riflessioni
00:40:08tra maggioranza e opposizione nelle quali ho voluto sottolineare che tutti i ragionamenti
00:40:14che giustamente vengono fatti non tengono conto sufficientemente di quello che è lo scenario
00:40:20economico, geopolitico internazionale, quindi il contesto, la fotografia del contesto in cui ci troviamo.
00:40:26È chiaro che un Paese come l'Italia, che ha sofferto anche in passato di situazioni
00:40:32di marginalizzazione nel contesto europeo, oggi riscopre, grazie al lavoro importante di questo Governo,
00:40:42io mi sono permesso anche di sottolineare il lavoro importante fatto dal Ministro Giorgetti
00:40:46che tra l'altro è riconosciuto in maniera plurima come essere l'artefice di un sistema economico
00:40:54Paese assolutamente di successo, lo vediamo dallo spread, lo vediamo dai rating, lo vedremo
00:40:59dalle analisi economiche che sono state fatte e che verranno fatte.
00:41:04Io concludo l'intervento non ponendo le domande al sottosegretario perché ritengo che le abbia
00:41:10posto l'opposizione e sia giusto che le risposte vanno date a loro, ma sottolineando come in
00:41:16questa Commissione ad esempio sia io che la collega Testor arriviamo da regioni a statuto
00:41:21speciale, regioni autonome, che hanno fatto della specialità non una diminuzio ma un
00:41:26valore aggiunto anche per il settore economico e il settore industriale.
00:41:30Io non so quale sia la sua posizione rispetto al tema dell'autonomia differenziata, ma ritengo
00:41:35che, e lo dico sempre, vadano considerati quelli che sono i best performance, le eccellenze
00:41:42e da queste vengano colte delle opportunità di sviluppo per l'intero Paese.
00:41:47Io ritengo che il mezzogiorno sia assolutamente un'area non solo bella e ricca in termini
00:41:54di persone e di territorio, ma abbia anche grandi opportunità che debbono necessariamente
00:41:59essere colte anche ogni tanto copiando qualche buona pratica che magari viene svolta dove
00:42:05le cose funzionano evidentemente un po' meglio.
00:42:08Grazie.
00:42:08Grazie Senatore Treosso.
00:42:10Senatore Misiani, prego.
00:42:11Grazie Presidente.
00:42:15Molto rapidamente salutando il sottosegretario Sbarra, a cui faccio gli auguri di buon lavoro.
00:42:19Una domanda.
00:42:21Prima c'era la struttura di missione Zessunica, che se ho capito bene è una norma, è stata
00:42:25incorporata nella nascitura di partimento per il Sud.
00:42:30La struttura di missione era guidata dal Dottor Giosi Romano.
00:42:33Volevo capire se sarà coinvolto nella nuova struttura o meno, perché è una domanda che
00:42:39si fanno tanti interlocutori con cui ci siamo confrontati.
00:42:44Grazie Senatore Misiani.
00:42:45A chiusura al Senatore Damiani, prego.
00:42:47Sì, grazie Presidente.
00:42:49Buon pomeriggio.
00:42:51Saluto e un augurio soprattutto di buon lavoro al sottosegretario Sbarra.
00:42:55Io siamo intervenuti anche più volte nel dibattito generale sulla Zessi, io sono appunto parlamentare
00:43:03eletto, risiedo in Puglia, quindi seguo un po' tutte le cose e vengo proprio da quei
00:43:09territori del Mezzogiorno d'Italia che oggi stanno veramente beneficiando dello strumento
00:43:16importante della zona economica e speciale.
00:43:19Me ne sono interessato veramente in primissima persona anche nella passata legislatura, quando
00:43:23allora non stentavano a partire e quindi fui tra i fautori, insieme ad altri colleghi
00:43:28parlamentari di Forza Italia, fui tra i fautori delle prime zone economiche speciali, tra
00:43:35cui le due in Puglia, perché in Puglia al suo tempo ne avevamo due.
00:43:39Poi è arrivato il nuovo progetto di Zessi Unica, anche lì con chi si poneva tante domande,
00:43:46tanti perché, ma funzionerà, non funzionerà, era meglio averne quelle piccole, dove il dibattito
00:43:53che a quel tempo mi ricordo sul mio territorio, perché come detto sono stato un fautore,
00:43:58quindi veramente ho fatto tanti e tanti incontri e la richiesta che veniva, perché all'epoca
00:44:03le zone erano veramente limitate esclusivamente intorno ai porti e quindi si estendevano le
00:44:09riunioni che si facevano e quindi erano soprattutto perché molti imprenditori chiedevano l'estensione,
00:44:14cioè proprio anche nelle aree interne, quindi era attenzionata.
00:44:18Poi siamo arrivate alla zona unica che ha superato questo problema e oggi stiamo andando
00:44:23ancora incontro a quella che è l'estensione proprio territoriale, quindi ci sono regioni
00:44:28che lo chiedono.
00:44:29Lo chiedono perché?
00:44:30Perché hanno riscontrato nello scetticismo generale, di quando le zone economiche sono
00:44:35partite a suo tempo, di quando si è fatta quella unica, nello scetticismo.
00:44:38Ma funzioneranno anche la struttura unica, oggi quella creata la cabina di Reggio, più
00:44:44che la cabina di Reggio, o meglio la struttura unica di missione creata a Romo funzionerà,
00:44:48erano le domande che venivano anche da parte delle opposizioni.
00:44:51Oggi la struttura unica di missione funziona anche, ci chiediamo se mai che fine fare.
00:44:57Io ritengo che lo strumento funzioni.
00:45:00Funzioni, sullo strumento c'è una dotazione organica, c'è una dotazione economica anche
00:45:06importante, non è che non si è investiti.
00:45:09Quindi siamo passati dal miliardo e 7 ai 2 miliardi e 2 nella manola dello scorso anno,
00:45:14io so che sono in aumento a 2 miliardi e mezzo, con il PNRR e la rimodulazione, ne abbiamo
00:45:19discusso ieri, ci saranno anche degli interventi.
00:45:21Quindi io dico, estendiamo, ampliamo la zona economica speciale, perché oltre al fatto
00:45:28che la dotazione organica è importante, sappiamo invece come gli imprenditori oggi ci chiedono
00:45:35e ci dicono, sì, alla fine, diciamo, questi soldi, dividendoli o chi partecipa e chi non
00:45:41partecipa, quello che otteniamo va anche bene come credito di imposta, ma l'importante
00:45:47che noi oggi abbiamo è la famosa autorizzazione unica, che ci permette, meno male, in poche
00:45:52settimane di avere una risposta certa, poi il credito c'è, non ce l'è.
00:45:58Quindi anche questo è uno dei fattori che l'imprenditore, l'imprenditore, che non vogliono aiuto,
00:46:03anche al mezzogiorno d'Italia che passa sempre come il mezzogiorno che lo dobbiamo aiutare
00:46:08con le sovvenzioni, non vogliamo le sovvenzioni, noi vogliamo oggi gli strumenti, anche dal
00:46:13punto di vista burocratico, che vadano in questa direzione e quindi con l'autorizzazione
00:46:20unica, con lo sportello unico, andiamo in questa direzione.
00:46:23Anzi, io qua rivolgo un appello al sottosegretario di ampliare, non soltanto dal punto di vista
00:46:27territoriale, anche se altri lo richiedono, vediamo come può funzionare, ma la
00:46:33struttura unica, dicevo oggi, funziona e quindi le risposte, le pratiche vanno avanti,
00:46:38le risposte arrivano nei tempi e quindi cerchiamo di far funzionare oggi al meglio anche la nuova
00:46:43struttura al Dipartimento Sud, ma un'altra cosa era quella di poter anche da un punto
00:46:50di vista di comparti che oggi sono ad esempio anche quelli commerciali, la possibilità anche
00:46:58di attivare, di ampliare alle attività commerciali la possibilità di poter usufruire anche oggi
00:47:04al netto dei crediti d'imposto, di quelle che possono essere le risorse economiche, ma
00:47:09del fatto di avere autorizzazioni in tempi certi e brevi.
00:47:12Quindi anche per le attività commerciali che il piano strategico, diciamo nella norma generale
00:47:18dell'istituzione delle ZES sono previste tutte le strutture produttive, quindi intendendo
00:47:24anche quelle commerciali, poi nel piano strategico c'è una limitazione, quindi io la invito
00:47:28il sottosegretario diciamo a poter anzi a estendere a quelle attività commerciali, grazie.
00:47:34Grazie, replica, chiudendo i lavori il sottosegretario Sbarra, prego.
00:47:45Ma intanto vi volevo ringraziare perché ho trovato veramente interessante la discussione
00:47:54con le argomentazioni che non si sono limitate a richiamare una condizione di contesto, ma
00:48:08sono andate in profondità, toccando temi assolutamente centrali, importanti.
00:48:15lasciatemi dire, io ho solo richiamato in premessa qualche dato riferito agli indicatori
00:48:26economici e sociali del Sud nel 2024, le valutazioni che abbiamo sotto gli occhi e che
00:48:34la conoscete anche voi, e che il Sud sta crescendo da tre anni.
00:48:46E io non lo considero un miracolo, ma al contrario il risultato di scelte politiche mirate, efficaci,
00:48:57reali.
00:49:00I risultati di crescita del PIL, degli investimenti, dell'occupazione, più che nel resto del Paese,
00:49:10sono da ascrivere alla ZES, diceva la senatrice Damante?
00:49:20Penso di no.
00:49:22Per me il combinato disposto dell'impatto che sta registrando l'attuazione del Piano Nazionale
00:49:34di Ripresa e Resilienza, adeguatamente revisionato per ben due volte.
00:49:41sapete che questo governo ha sottoscritto accordi di coesione con tutti i presidenti delle regioni
00:50:05d'Italia, ma al Sud ha concentrato risorse imponenti su alcune grandi direttrici, mi permetto solo
00:50:17di richiamarli, sviluppo economico, transizione ambientale, istruzione, formazione e lavoro,
00:50:35sistema dei trasporti, salute e guelfar, rigenerazione urbana e aria interne, economie del turismo,
00:50:51della cultura, del mare.
00:50:54Io considero questa impostazione strategica un elemento che sta aiutando il Sud a ripartire
00:51:06in forza di una visione unitaria dello sviluppo del mezzogiorno, non frammentata, non sovrapposta.
00:51:18ci sono altre due questioni che aggiungo all'impatto del PNRR, agli strumenti di coesione, funziona
00:51:29come si diceva benissimo, la ZES riformata.
00:51:34quando c'è stata la riforma io avevo altri ruoli, ma ho sentito grandi, grandi preoccupazioni
00:51:47in giro, si centralizza la misura, si sottrae autonomia, sovranità ai poteri locali, io penso
00:51:55che quella scelta oggi produce effetti concreti, quali?
00:52:02non lo dice il governo, ma autorità quasi indipendenti, penso ad Ambrosetti.
00:52:08con 5 miliardi e 600 milioni di investimenti nelle due ultime leggi di stabilità, 24 e 25,
00:52:23si stima che gli investimenti complessivi che sono stati determinati viaggiano intorno a
00:52:3122 miliardi, con un impatto economico complessivo pari a 26 miliardi e con 34 mila nuovi posti
00:52:42di lavoro.
00:52:44Poi è giusto, io raccolgo le sollecitazioni, apriamo una discussione sui dati, sui settori,
00:52:56sulle specializzazioni, operazione che la ZES sta definendo, però penso che questo sia
00:53:06un terzo elemento di valore che ha aiutato il Sud a ripartire e a risvegliare.
00:53:14C'è una quarta condizione che io la considero assolutamente importante, soprattutto come impatto
00:53:21occupazionale, le ultime tre leggi di stabilità, hanno deliberato incentivi nell'area ZES e fuori
00:53:33area ZES spalmati sul territorio nazionale alle imprese che assumono giovani, donne, lavoratori
00:53:43svantaggiati. Io vedo in questa impostazione strategica e divisione un Sud che riparte.
00:53:55basta, dicevo solo la ZES, no, noi abbiamo necessità per il Sud e per il Paese di una vera
00:54:06politica industriale, perché abbiamo settori, comparti, che si stanno sfarinando, che stanno
00:54:13cadendo a pezzi, rischiamo di perdere, settori decisivi per l'industria italiana e per l'economia
00:54:22italiana, la siderurgia. Non a caso stiamo lavorando per la piena decarbonizzazione dell'ILVA
00:54:33o per impegnare Stellantis a non chiudere stabilimenti e a non licenziare le persone. Serve una politica
00:54:45industriale. Mi permetto di dire che manca da decenni in questo Paese. Bisogna ritornare
00:54:58per sostenere settori, filiere, distretti con una visione nuova di politica industriale, che
00:55:08affronti alcune criticità che abbiamo, il costo dell'energia, ma che ci aiuti anche a alzare
00:55:19la piccola dimensione delle aziende, iperframmentate, aiutando il sistema delle imprese piccole e medie
00:55:30ad internazionalizzarsi, ad innovarsi rispetto alla sfida tecnologica e all'intelligenza artificiale
00:55:40e sostanzialmente ad alzare la produttività, che è la condizione per far competere in un mercato
00:55:50sempre più globalizzato le nostre aziende. L'occupazione che sta avvenendo avanti al Sud è solo costruzioni,
00:55:59mi pare di no. C'è un pezzo significativo di occupazione nuova che viene avanti nell'agroalimentare,
00:56:08nell'agroindustria, c'è una crescita dell'occupazione nel turismo, dicevo, nell'economia del mare
00:56:18e questo ci pone la necessità, anche alla luce dell'estensione del perimetro Zessa a Marche
00:56:27Umbria, di aggiornare i settori. Le filiere che erano state poste a base della riforma della Zess,
00:56:39si ricordava, sono nove, unitamente alle tre tecnologie che sono collegate, il digitale, il biotech e il glentech.
00:56:52Quindi la misura va bene, la dobbiamo consolidare, la dobbiamo rafforzare, anche nella dotazione finanziaria.
00:57:09Io mi spenderò perché si superi, capisco poi che c'è un problema sempre di sostenibilità,
00:57:17ma io mi spendo per cominciare a creare una condizione di una Zess che venga finanziata con un profilo plurien
00:57:28perché rassicura gli investitori, dà la dimensione di una misura che diventa strategia di politica industriale.
00:57:43Per il sud e le regioni centrali, ad oggi non siamo nelle condizioni di sapere quanto credito di imposta,
00:57:54perché voi sapete che a novembre ci sono le comunicazioni integrative e solo a quella data
00:58:04agenzia delle entrate nelle condizioni di...
00:58:08Però sappiamo che c'è un tiraggio uguale per certi versi, anche forse un pochino anche superiore
00:58:17all'altro anno e l'altro anno sapete che il governo, con il miliardo e sei che aveva allocato
00:58:25in legge di stabilità e col miliardo e otto che era stato aggiunto poi con un decreto ai primi di agosto,
00:58:33ha consentito all'agenzia delle entrate, fine dicembre e primi di gennaio,
00:58:39di riconoscere il massimo del beneficio fiscale.
00:58:45Io penso che è un ulteriore segnale di un governo che vuole continuare a credere e ad investire nel sud,
00:59:05che rafforza la strategia verso il mezzogiorno anche con una struttura burocratica, amministrativa
00:59:17che superi la frammentarietà, perché oggi abbiamo cabine di regie, strutture di missioni,
00:59:30uffici, uffici, uffici. Io penso che sia un grande segnale determinare una prospettiva
00:59:43per cui nasca un dipartimento sud che non si occupi solo di ZES, perché nella funzione che mi è stata
00:59:54attribuita nella delega. Io copartecipo, insieme al ministro Foti, alla cabina di regia di Bagnoli,
01:00:03al monitoraggio dei CIS nel sud. Deve nascere una nuova cabina di regia per coordinare l'attività
01:00:13dei ministeri sulle politiche e sugli interventi per il mezzogiorno.
01:00:18Partecipo al tavolo su Taranto, attuo e promuovo un pezzettino di investimenti sulle infrastrutture,
01:00:31la viabilità, la qualità dei servizi pubblici nelle aree ZES. Io penso che avere un dipartimento
01:00:39che porti ad uniformità piccoli frammenti sia da considerare un elemento importante. C'è un dipartimento
01:00:51che si adoperi, curi l'attuazione delle funzioni di indirizzo, monitoraggio, coordinamento, promozione
01:01:05delle politiche che il governo intende attribuire al mezzogiorno.
01:01:11Che significa che nasce il dipartimento e si distruggono misure importanti come la ZES o la
01:01:20struttura di missione? Assolutamente no. Nessun passo indietro del governo sull'esperienza
01:01:28della ZES. Si prende la struttura di missione che vorrei ricordare è stata istituita presso
01:01:36la presidenza del Consiglio dei ministri. È affidata al ministro del Sud, in questo caso
01:01:46io. La struttura di missione la si trasferisce nel dipartimento con la stessa mission, con
01:02:02le stesse procedure, con le stesse dotazioni organiche. Quindi nulla cambia. E per rispondere
01:02:14al senatore Misiani non ho problemi a riconoscere che l'attuale governance della struttura di
01:02:26missione, che ha fatto un grande lavoro, soprattutto in questo ultimo anno, io penso debba essere
01:02:35valorizzato perché le migliori competenze vanno trattenute e valorizzate. Lì c'è una squadra
01:02:46che funziona, che ha dimostrato sul campo di produrre risultati concreti ed effettivi. Io sono
01:02:56per valorizzare quell'esperienza nella mission, nella stabilizzazione e miglioramento delle dotazioni
01:03:06finanziarie ed anche per le risorse umane. Non può essere considerata la ZES, secondo me, oggi,
01:03:21per effetto dei risultati una misura, ma io vivo questo impegno e questa esperienza per trasformarla
01:03:29in una visione strategica. Cominciamo a costruire un pezzo di politica industriale anche attraverso
01:03:39questa impostazione. Sono convinto, diciamo, che in forza di questa visione, di questa strategia,
01:03:55il Sud può continuare. Ovviamente non è che abbiamo risolto i problemi del mezzogiorno, che soffre
01:04:04ritardi storici di vari incredibili. Ma c'è, secondo la mia prospettiva, oggi una condizione,
01:04:17una stagione favorevole per aiutare il Sud a collegarsi con il resto del Paese. Non basta
01:04:23la ZES, bisogna rafforzare gli investimenti nelle infrastrutture, nella semplificazione burocratica
01:04:34e amministrativa, nel sostegno alle imprese. Serve una strategia che faccia anche leva sull'innovazione
01:04:45e fatemi dire anche su un grande investimento sulle competenze. Perché al Sud bisogna fare
01:04:54tanta, tanta formazione, tante politiche attive, rivalorizzando il collegamento tra istruzione,
01:05:03sistema delle imprese, enti bilaterali, parti sociali. L'esperienza di oggi di questo confronto
01:05:13spero si possa ripetere perenne volte, perché significa che c'è tanta legislazione che viene
01:05:22attivata in Parlamento a favore del mezzogiorno. E io resto a vostra completa disposizione per
01:05:29ogni utile momento di confronto. Penso che la progettazione è un po' l'elemento centrale
01:05:36di questa sfida che abbiamo davanti. Grazie.
01:05:39Ringrazio il sottosegretario. Peraltro posso aggiungere una cosa?
01:05:48No. Come si permette? Oltre alle scelte strategiche c'è la scelta della qualità della persona
01:05:58che le incarna, che oggi dimostra la giustezza della scelta e le prospettive che avremo come
01:06:07sistema paese. Grazie anche alla persona che ha conoscenze specifiche e che ha conoscenze
01:06:14sia da entrambe le parti che consentono di poter avere la visione complessiva che prima
01:06:21magari non si aveva perché era frammentata. Questo non è una sviolinata nei confronti
01:06:26del sottosegretario, ma è la verità. È stata la scelta forse più indicata in termini di
01:06:32professionalità e di qualità della persona. Quindi grazie per l'audizione, grazie e spero
01:06:39che siano state soddisfatte le vostre richieste.
01:06:50Quindi sospendiamo la seduta per 5 minuti perché poi dobbiamo...
01:06:55Il resto 5 minuti, poi dopo riprendiamo.
01:07:09Grazie.
01:07:10Grazie.
01:07:11Grazie.
01:07:12Grazie.
01:07:13Grazie.
01:07:14Grazie.
01:07:15Grazie.
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