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  • 7 settimane fa
ROMA (ITALPRESS) - Pressocché unanime all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite l'appello alla pace da parte dei rappresentanti dei Paesi di tutto il mondo per porre fine alla guerra in Ucraina ma soprattutto per fermare l'escalation di violenze e sofferenze ai danni della popolazione inerme della Striscia di Gaza. In questa situazione è tornata a farsi sentire anche la voce dei medici italiani, da sempre mobilitati a sostegno dei loro colleghi impegnati sui fronti di guerra. Dopo aver dato il via insieme al ministro degli Esteri alla Rete di Cooperazione Permanente a favore della popolazione di Gaza e dei medici che operano nell'area del conflitto, il presidente della Fnomceo Filippo Anelli denuncia con forza gli attacchi intollerabili contro gli ospedali e il personale sanitario che opera in territorio palestinese.

sat/gtr

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00:00E' stato pressoché unanime all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite l'appello alla
00:10pace da parte dei rappresentanti dei paesi di tutto il mondo per porre fine alla guerra
00:15in Ucraina, ma soprattutto per fermare l'escalation di violenza e sofferenze ai danni della popolazione
00:21enorme della striscia di Gaza.
00:23In questa situazione è tornata a farsi sentire anche la voce dei medici italiani da sempre
00:29mobilitati a sostegno dei loro colleghi impegnati sui fronti di guerra.
00:34Dopo aver dato il via insieme al ministro degli esteri Antonio Tagliani alla rete di cooperazione
00:40permanente a favore della popolazione di Gaza e dei medici che operano nell'area del conflitto,
00:46il presidente dell'Afnonceo Filippo Anelli denuncia ora con forza gli attacchi intollerabili
00:52contro gli ospedali e il personale sanitario che opera in territorio palestinese.
00:58Condanniamo ancora una volta con forza e determinazione ogni attacco alle strutture sanitarie, agli
01:05ospedali nella striscia di Gaza. Sono violazioni delle convenzioni internazionali e riteniamo
01:15assolutamente intollerabile che gli operatori sanitari, gli ammalati che già soffrono per
01:22le loro malattie, possano essere oggetto di attacchi militari. Siamo fortemente preoccupati
01:30anche per i nostri colleghi, sia quelli che lavorano negli ospedali pubblici, sia quelli che lavorano
01:39nelle agenzie internazionali perché sono esposti a questi attacchi e sono ovviamente al rischio
01:49della propria vita. Allora esprimiamo la nostra vicinanza, la nostra solidarietà e il nostro
01:55ringraziamento perché sono i veri testimoni della pace in quel luogo di guerra.
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