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  • 2 giorni fa
Sono dati agghiaccianti quelli che arrivano dall'ultimo report di "Sportello Donna H24" del San Camillo di Roma e che riguardano la violenza di genere. Se già non fossero sufficienti i numeri che ogni giorno siamo costretti ad ascoltare, quelli che arrivano ora sono - se possibile - ancora peggiori: da inizio anno c'è stata una vera e propria escalation di violenza nei confronti di donne over 65 da parte dei propri figli.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Lo faremo in compagnia di tanti ospiti che ci aiuteranno ad approfondire le notizie che abbiamo ritenuto essere le più importanti in questo martedì.
00:39Notizie che spaziano dalla cronaca e arrivano anche a bellissime iniziative che riguardano Roma.
00:45Diciamo che il filo un po' conduttore di questa puntata in un certo senso è la donna.
00:50Sapete benissimo quanto in questo programma trattiamo spesso temi legati alla violenza di genere, cerchiamo di sensibilizzare un po' la nostra platea di ascoltatori, cerchiamo di approfondire e anche di fornire chi ci sta ascoltando un punto di vista diverso.
01:08Come sempre vedete un numero in sovraimpressione, potete intervenire in qualsiasi istante raccontandoci la vostra, se vorrete ovviamente in totale anonimato potete intervenire in diretta con noi, ci fa sempre piacere sentire il punto di vista dei nostri telespettatori.
01:23Amici di non solo Roma sono dei dati veramente agghiaccianti, quelli che arrivano dall'ultimo report Sportello Donna H24 del San Camillo di Roma.
01:33Numeri e dati che riguardano proprio la violenza di genere.
01:37Da gennaio 2025 fino ad arrivare ad oggi, che è praticamente l'ultimo giorno di settembre, ci avviciniamo alla stagione autunnale, c'è stata una vera e propria escalation di violenza nei confronti di donne grandi, over 65, ed è qui che arriva il punto, appunto, secondo noi più agghiacciante, violenza perpetrata dai propri figli.
01:59Queste donne si presentano in ospedale con ogni genere di trauma, con lividi, con tagli, addirittura con fratture e dicono sempre la stessa cosa.
02:08È stato un incidente domestico, mi sono fatta male da sola, sono caduta dalle scale.
02:13È chiaro che, insomma, ad accoglierle ci sono delle professioniste che capiscono molto bene che non si tratta di incidente domestico, ma si tratta di violenza,
02:22ma è una violenza che noi diciamo, prendendoci ovviamente tutte le responsabilità, tra le più vili, no?
02:27Perché questi figli, che si tratti di, insomma, figli tossicodipendenti, chiedo scusa, con problemi psichici,
02:36vanno a picchiare, a massacrare donne che li hanno accuditi e cresciuti per una vita,
02:42e lo fanno sapendo benissimo di farla franca, perché nella maggior parte dei casi, quasi il 90% dei casi,
02:49queste donne si ostinano a non denunciare, a non raccontare effettivamente come sono andate le cose,
02:55rifiutano tra le altre cose qualsiasi aiuto anche a posteriori, no?
03:00Quindi rifiutano di essere inserite in percorsi che, insomma, li accompagnano un po', no?
03:05Dall'uscita di questa spirale di violenza, e quindi finisce che madri e figli violenti continuano a vivere sotto lo stesso tetto.
03:13È chiaro che da madri, ovviamente, rifiutano di denunciare i propri figli, anche a rischio di, insomma, di rischiare la propria vita, effettivamente.
03:22Noi ne parliamo con la dottorissa Giulia Paparelli, coordinatrice dello sportello Donna H24, proprio del San Camillo di Roma.
03:29Buongiorno Giulia, ben trovata con noi.
03:31Buongiorno, buongiorno a tutti e tutte.
03:36Grazie per essere in nostra compagnia.
03:38Tra le altre cose, Giulia, mi permetto di darti del tuo e ti ringrazio di cuore, perché so che, insomma, dovrai partecipare anche ad una conferenza stampa molto importante.
03:46Quindi grazie per dedicarci questi minuti.
03:49Allora, sono dei numeri davvero agghiaccianti che noi facciamo vedere anche ai nostri telespettatori tramite la prima pagina del Messaggero Cronaca di Roma, no?
03:57E che ti chiediamo, insomma, di raccontarci un po' meglio, no?
04:01Cioè, 246 nuovi casi trattati dallo sportello Donna dall'inizio del 2025.
04:07246 sono tantissimi.
04:09Sì, diciamo che sicuramente noi negli ultimi anni abbiamo avuto un incremento degli accessi di donne, non solo per 65, ma di tutte le età, all'interno del pronto soccorso.
04:24E più o meno, diciamo, lo sportello Donna, che ha delle operatrici in presenza H24 all'interno del pronto soccorso dell'ospedale San Camillo, incontra una nuova donna al giorno.
04:37Quindi, diciamo, a fine anno ci aggireremo, insomma, intorno alle 330-349 schede aperte.
04:45Ovviamente a queste si sommano le donne eseguite negli anni precedenti.
04:48Quindi abbiamo un numero notevole di beneficiarie.
04:54E questo, già partiamo, insomma, malissimo, no?
04:57Però quello che voi avete sottolineato è che nel corso del tempo state notando, insomma, che questa escalation di violenza è perpetrata dai figli.
05:06Invece prima veniva da parte del partner, no?
05:08Che è già, insomma, agghiacciante di per sé, no?
05:11Però dai figli uno, insomma, non se lo aspetta proprio, no?
05:14Cioè, ci fa rimanere senza parole.
05:18Sì, il numero, appunto, di donne anziane, di donne che hanno più di 65 anni, rimane più o meno stabile negli ultimi 5 anni.
05:28Quello che cambia in questo 2025 è che nel 90% dei casi ad agire le violenze sono proprio i figli conviventi,
05:35quindi uomini adulti che vivono ancora in casa con le mamme,
05:38che molto spesso dipendono anche economicamente dalle pensioni delle proprie mamme e che spesso, diciamo, il movente economico,
05:47quindi richiesta costante di soldi, è poi il movente per cui si scatenano le aggressioni.
05:54Si tratta di figli, nella maggior parte dei casi, tossicodipendenti?
05:57Ti chiedo Giulio, comunque con problemi psichici o ci sono anche altri casi?
06:01Allora, diciamo che in generale sono delle situazioni con diversi livelli di problematicità,
06:08quindi abbiamo problemi economici, problemi abitativi, quindi sono dei nuclei familiari
06:15che comunque rispondono una serie di problematiche molto complesse,
06:19tra le quali a volte c'è anche l'avere una dipendenza da sostanze o una diagnosi psichiatrica.
06:26Come si risolve questa situazione? Perché tu hai, insomma, dichiarato anche un po' al messaggero
06:33che è difficile anche inserirle, no, queste vittime nei percorsi di protezione,
06:38perché rifiutano ovviamente qualsiasi genere di aiuto, poi non denunciano neanche,
06:43quindi, insomma, il problema è gigantesco.
06:45Sì, diciamo che, appunto, molto spesso queste donne arrivano in pronto soccorso
06:51come anticipavi prima, dicendo, incidenti domestici, quindi non raccontano subito
06:57la vera motivazione delle lezioni che le hanno portate al pronto soccorso.
07:02È proprio la presenza delle duratrici a campo sanitario che fa sì che, ma che invece
07:08vi racconto reale di quello che è successo loro.
07:12È vero che fanno un po' difficoltà di denunciare, perché ovviamente per una mamma
07:17è molto difficile decidere, appunto, di creare delle conseguenze legali ai propri figli
07:23e è difficile anche che decidano, ad esempio, di allontanarsi dalla vita.
07:28Quindi, in questi casi, ci sono le tante migliori azioni dalle forze di polizia
07:35che le raccolgono e purtroppo non sempre hanno la possibilità di attivare le conseguenze legali.
07:42Questo che si cercare è, attraverso anche un raccordo con i servizi territoriali,
07:47i servizi sociali e le forze dell'ordine, appunto, è quello di mettere in protezione
07:53queste donne, di provare ad allontanarle dal nucleo familiare, provare a trovare delle soluzioni.
08:00Ovviamente dipende anche dalla loro condizione, quindi ci troviamo di fronte a donne anziane
08:05che a volte hanno anche delle problematiche di salute a loro volta e quindi sono dei percorsi
08:11molto complessi in cui sicuramente mettersi in rete con tutti gli altri servizi del territorio
08:16è fondamentale perché noi da sole non riusciremmo a dare loro delle alternative.
08:23Assolutamente, è un po' questa poi la chiave per combattere la violenza di genere,
08:26cioè la collaborazione tra tante istituzioni diverse, tra tante realtà diverse.
08:31Mi viene anche da pensare queste donne come fanno poi a ricostruirsi una vita
08:34perché essendo over 65 neanche puoi dire che le rimetti a lavorare, no?
08:38Perché sono comunque donne che stanno raggiungendo una certa età
08:41e è difficile poi inserirle anche nel mondo lavorativo.
08:45Giulia, ti faccio una domanda insomma un po' personale, chiaramente senza raccontarci
08:50un po' i dettagli. C'è stata una storia in totale anonimato, te lo chiediamo,
08:55di raccontarcela, che ti ha colpito più delle altre, ecco?
09:00Ma dunque diciamo che appunto le storie delle donne che incontriamo sono tutte diverse
09:06ed ognuna per dei motivi particolari ci colpisce. Sicuramente la situazione delle donne anziane
09:13è qualcosa che diciamo ci colpisce particolarmente proprio perché siamo in quella fase della vita
09:20in cui appunto bisognerebbe godersi i propri sforzi, la pensione e anche prendersi cura di sé.
09:26E invece molto spesso quando il caregiver corrisponde diciamo anche alla persona che agisce
09:32i maltrattamenti c'è un decadimento di salute anche generale perché ovviamente queste donne
09:37non accedono alle visite mediche, al di là diciamo delle lesioni causate dalle aggressioni,
09:43sono donne che fanno difficoltà a prendersi cura di sé perché non hanno nessun familiare
09:47che le supporta, è l'unico familiare che hanno accanto, molto spesso è proprio quello che invece
09:51agisce le violenze. Al momento appunto non ho in mente una storia particolare ma diciamo
09:59quello che ci tengo a dire è che veramente noi consideriamo ogni storia come una storia singola
10:05quindi non applichiamo diciamo una prospettiva univoca per tutte quante perché parliamo appunto
10:12di storie di vita, storie di vita complesse in cui accanto alla violenza c'è anche tanto altro,
10:17no? Magari c'è il fatto di aver perso il marito, c'è il fatto di perdere l'abitazione
10:22perché appunto a volte le condizioni economiche non sono favorevoli e quindi diciamo è necessario
10:28per il corso di fuoriuscita che sia veramente un corso che permetta a loro di venire fuori
10:37dalla situazione che stanno vivendo. Assolutamente, Giulia l'ultima domanda che ti faccio, molto
10:42spesso quando si sente parlare di violenza di genere si dà la colpa all'educazione, no? C'è quello
10:46che è stato insegnato e trasmesso in casa e il patriarcato, insomma ci sono tante cose
10:52che vengono messe in ballo, no? Però questi casi allora ci dimostrano cosa? Che la vittima
10:57ha insegnato al carnefice come picchiarla? Cioè è un po' particolare, no?
11:03E beh diciamo che appunto più che diciamo la mamma molto spesso sono le condizioni familiari
11:09in cui queste persone hanno vissuto da bambini a loro volta, no? Internazionali ci dicono
11:15che su alcune cose di violenza di genere e di violenza domestica c'è una forte percentuale
11:21di trasmissione intergenerazionale dei modelli violenti e quindi a loro volta molto spesso
11:27questi uomini da bambini hanno vissuto in un ambiente caratterizzato da maltrattamenti e quindi
11:32è un modello di relazione che poi riproducono nelle loro relazioni adulte, non solo relazioni
11:38di coppia ma appunto relazioni familiari. Anche genitoriali?
11:42Certo, sicuramente l'educazione è un fattore importante, infatti è per questo che come operatrice
11:51antiviolenza oltre a stare in prima linea all'interno del pronto soccorso lavoriamo anche
11:55tanto su questo aspetto dell'educazione, l'educazione all'affettività e alle relazioni
12:01proprio perché speriamo che questo possa cambiare le condizioni strutturali che ancora
12:06oggi ci portano dei numeri del fenomeno della violenza altissimi e inaccettabili.
12:12Ma infatti quelli che abbiamo cercato di raccontare, seppur brevemente in questo intervento,
12:17sono dei numeri davvero scioccanti che non avremmo mai voluto raccontare, però questi sono
12:22purtroppo. Chiara, chiedo scusa a Giulia, grazie davvero per essere stata in nostra compagnia,
12:28grazie per averci raccontato questi dettagli negativi. Noi speriamo davvero che questi
12:34numeri scendano però, ovviamente di non arrivare alle 330 donne come ci hai raccontato
12:40un po' tu all'inizio. Grazie davvero e complimenti per il lavoro che fate.
12:44Grazie, buona giornata.
12:46Grazie ancora Giulia, prestissimo.
12:48Piccola pausa pubblicitaria, torniamo in diretta tra pochissimi istanti ancora con i nostri
12:52approfondimenti ai nostri ospiti a tra poco.
12:57Bentornati a Non Solo Roma, vi parliamo ora di un convegno che si è tenuto proprio ieri
13:02in una centralissima Roma, era alla Camera dei Deputati, alla Sala Matteotti della Camera
13:08dei Deputati ed è stato un convegno molto importante perché si è parlato di salute e di un traguardo
13:14importante che è stato raggiunto anche grazie all'impegno della Regione Lazio.
13:19ma torniamo indietro perché il primo convegno in questione era stato il 25 giugno del 2024,
13:26dopo poco più di un anno, dunque 29 settembre 2025, un nuovo appuntamento targato a Smara
13:34Onlus che proprio all'interno della Camera dei Deputati ha raccontato di questo traguardo
13:40importante che è stato raggiunto, ossia è stato reso ufficiale il PDTA della sclerodermia
13:47sclerosi sistemica. Come è stato poi declinato un po' dal documento della Regione Lazio,
13:54parliamo di un modello assistenziale di presa in carico di questi pazienti e qui ci sono davvero
14:00tanti benefici perché c'è un allentamento anche della pressione assistenziale e si dà
14:05una grandissima mano anche ai cosiddetti caregiver, cioè a chi si prende cura di queste persone.
14:12Noi ne parliamo con la presidente di Asmara, sclerodermia e altre malattie rari, Elisabetta
14:18Giuffre, la dottoressa Maria Pia Sozio. Buongiorno, ben trovata.
14:24Buongiorno a voi, grazie dell'invito.
14:27Grazie a lei Maria Pia, è un piacere per noi averla qui in diretta.
14:31Allora ci racconti qualche dettaglio in più di questo convegno che arriva dopo un anno e mezzo
14:36con una novità importante.
14:39Sì, infatti già preannunciato, noi ci siamo incontrati per una strana coincidenza, poi
14:45sempre nella stessa sala Matteotti, per presentare il modello del PDTA che già veniva fatto presso
14:55l'ospedale Sandro Pertini nel centro diretto dalla dottoressa Antonella Marcoccia.
15:01Allora mi chiesi all'epoca perché non fare un PDTA anche in tutti i 12 centri che esistono
15:13nel Lazio per questa specifica patologia da sclerodermia, sclerosi sistemica.
15:20Quindi mi misi in contatto con la Regione Lazio.
15:24La Regione Lazio ha istituito un tavolo di lavoro composto da tutti i rappresentanti dei
15:34centri di riferimento, appunto dei 12 centri di riferimento a Bespoc della Regione Lazio
15:40e ci siamo incontrati più di una volta per un anno intero.
15:46Il tavolo di lavoro lo ha coordinato la dottoressa Marcoccia che appunto già effettuava questo
15:55PDTA e devo dire che sono stati bravi tutti gli specialisti e tutti insieme, ognuno per
16:05la sua parte, insieme anche alle associazioni, a Smara e altre due associazioni, l'AILS e i
16:12GILS che sono stati coinvolte finché siamo arrivate alla costruzione su quel modello di un
16:21PDTA per tutti i centri del Lazio.
16:24Lo abbiamo presentato alla Regione Lazio, la Regione Lazio lo ha discusso al coordinamento
16:32delle malattie rare e alla regia regionale ed è stato approvato.
16:38Per cui è stato, la Regione Lazio poi ha dato la disposizione a tutti i direttori generali
16:44e direzioni sanitarie di attuare questo PDTA.
16:50Ieri che cosa è stato?
16:52Ieri è stato un incontro appunto con tutti coloro che hanno partecipato al tavolo, con
16:56le istituzioni, la Regione eccetera, per dire in qualche modo ognuno ha detto qualcosa in merito,
17:05ma soprattutto per dire ad altra voce che questo PDTA, oramai approvato, deve essere attuato,
17:17perché altrimenti tanto lavoro rimarrebbe lettre morta.
17:24I pazienti hanno bisogno di questo percorso dedicato e quindi auspichiamo che questo avvenga
17:33nel più breve tempo possibile.
17:36E poi la cosa importante che voglio dire, in questo PDTA sono incluse le professioni sanitarie.
17:44Le professioni sanitarie che non sempre vengono prese in considerazione, ma sono di una grande
17:53utilità per questo tipo di malati e non solo per i malati di sclerotermia, per i malati
17:59di altre patologie rare. Perché un fisioterapista, un logopetista o anche altri professionisti
18:09sanitari possono sicuramente aiutare, migliorare le condizioni di salute del paziente.
18:18Il medico naturalmente è lo specialista.
18:22Mi scusi se la interrompo Maria Pia, ma si è meno pressione anche sul sistema sanitario
18:28anche un po' territoriale, quindi c'è un allentamento, quindi tutti lavorano meglio
18:32e ci sono più benefici per il paziente. Tra le altre cose io leggevo proprio che il sottotitolo
18:38di questo convegno è quali sono i benefici per i pazienti. Immagino tanti, perché si stabilisce
18:44anche un rapporto umano con l'operatore che prende in carico l'assistito.
18:49Le faccio un esempio. Il beneficio direi più importante, oltre appunto l'inserimento
18:58delle professioni sanitarie, il fisioterapista, il logopetista, l'igienista, dentale e quant'altro,
19:06è importante che finalmente il paziente quando ha bisogno di esami di controllo, esami di approfondimento,
19:20esami strumentali, non deve avere più la ricetta tra le mani dove c'è la prescrizione
19:28o le prescrizioni e andare da solo o da sola a procurarsi gli appuntamenti per fare questi esami
19:36tra i CUP e questo e quest'altro. Praticamente gente che sta male, che magari non ne ambula bene
19:44e quant'altro. Quindi noi siamo riusciti ad inserire questo PDTA che dovrà essere il centro
19:51di riferimento a calendarizzare questi appuntamenti, a trovare il modo per far sì che questi pazienti
19:59accedano a certi appuntamenti anche, diciamo, piuttosto brevemente perché queste sono malattie
20:09per lo più, l'80% sono genetiche e tutto il restante di altra natura eccetera, ma per lo più
20:17sono malattie in molti organi. Quindi le pazienti o i pazienti hanno investiti tutti gli organi
20:25vitali, in questo caso per la sclerotermia, esofago, cuore, polmoni, reni, tutti gli organi
20:32vitali. Per cui se certi controlli o certi esami non vengono fatti, diciamo, tra virgolette
20:38velocemente, la malattia è progressiva e può peggiorare. Noi questo non possiamo permetterlo
20:46e vogliamo che, siccome sappiamo appunto che è progressiva, vogliamo cercare di, come
20:54dire, di prevenire questo processo di degenerazione, no? Esatto, nel più breve tempo possibile
21:03ovviamente, perché se già il tema della lentezza un po' della sanità è un problema
21:10che si sta affrontando davvero tanto negli ultimi periodi. Immaginiamo quando si tratta di
21:14una persona che ha a rischio i suoi organi vitali per colpa di una malattia genetica,
21:19no? Quindi, insomma, bisogna fare davvero più velocemente possibile. Maria Pia, il tempo è volato,
21:24io devo mandare la pubblicità. La ringrazio di cuore per essere stata in nostra compagnia
21:28averci raccontato, no? Di questo traguardo importante che speriamo venga applicato
21:33comunque. Cioè, traguardo importante va bene, ma applichiamolo perché è importante davvero
21:38per tutti. Grazie davvero. Certo, grazie, grazie a voi e voglio dire un'ultimissima
21:44cosa. Prego. E dico che comunque bisogna spezzare una lancia sul Servizio Sanitario
21:52Nazionale, perché comunque cercano di fare, diciamo, il possibile. Certo, certo.
21:58Proprio ieri si diceva che appunto mancano i medici, che vanno assunti i medici, che fanno
22:04turni anche piuttosto pesanti proprio per carenza di medici, eccetera. Cioè, bisogna dare,
22:09come si dice, un cerchio, una botta a cerchio. Guardi, secondo noi, secondo il mio personalissimo
22:17insomma, punto di vista, Maria Pia, il problema è proprio nel substrato, no? Quindi c'è proprio
22:23un sistema che è andato negli anni peggiorando e che, insomma, si sta pagando, no? Le conseguenze
22:28le stanno pagando gli operatori sanitari, i professionisti e soprattutto i pazienti. Bisognerebbe
22:33un attimino intervenire in tal senso, no? Però è chiaro che i nostri medici, noi lo diciamo
22:37a gran voce, sono i migliori del mondo, no? E fanno quello che possono, chiaramente, con i mezzi
22:42che hanno e sono mezzi davvero scarsi molto spesso. Grazie davvero, Maria Pia, prestissimo.
22:47Grazie, grazie di nuovo. Grazie, grazie a tutti.
22:49Grazie ancora. Piccola pausa pubblicitaria, torniamo in diretta tra pochissimi istanti
22:54collegandoci con la redazione di Cibo Online. Vi raccontiamo in apertura una vicenda di
23:01cronaca che riaccende un po' l'allarme sulla cosiddetta malamovida. A tra poco.
23:08Bentornati a non solo Roma, continuiamo con la cronaca, l'attualità del territorio. Come
23:14ogni martedì apriamo la pagina con la redazione di Cibo Online. Il quotidiano che
23:19direttamente da Civitavecchia ci racconta tutte le notizie del territorio. Come ogni
23:24martedì ritroviamo Francesco Baldini. Buongiorno a te.
23:29Buongiorno, ben ritrovati.
23:31Ciao Francesco, bentornato a non solo Roma. Ritorniamo a parlare del problema malamovida.
23:37No, ne avevamo parlato anche tempo fa, no? Perché è un problema che riguarda non soltanto
23:43Roma, a quanto pare, ma anche il territorio di Civitavecchia. E questo caso specifico che ora
23:48ci racconti rischia di avere anche un finale molto grave, perché un ragazzo di 22 anni
23:53rischia addirittura che gli venga amputato il braccio. Raccontaci i dettagli.
23:58Sì, diciamo che nella mattinata di domenica, avete visto come succede spesso tra social,
24:06whatsapp, cominciano a girare queste foto del lungomare di Civitavecchia con un lago di
24:14sangue praticamente ormai essiccato a terra e le persone chiaramente si iniziano a chiedere
24:20che cosa fosse successo. E dalle ricostruzioni giornalistiche, dalle prime indiscrezioni, perché
24:28chiaramente le forze dell'ordine stanno cercando di capire, anche grazie all'ausilio di telecamere,
24:33cosa sia veramente successo. Si parla di due ipotesi. La prima è di una colluttazione
24:40tra questo 22enne e due giovani di Santa Marinella, un paese qua vicino, oppure addirittura di un
24:48gesto per sfogare qualche sorta di frustrazione, probabilmente dovuta a un litigio o quant'altro.
24:54Non ci sarebbero telecamere proprio sul luogo dove è successa questa cosa, quantomeno non sono
25:01in funzione, ma ci sono delle camere comunali un pochino più giù che potrebbero aiutare gli
25:06inquirenti per capire se magari ci sia qualcuno che si è allontanato con fare concitato, con
25:11agitazione e quant'altro. Giustamente come dicevi tu in apertura, il 22enne è stato trasportato
25:19al San Paolo e dal San Paolo poi subito trasportato al Gemelli, però a causa del molto sangue che ha
25:28perso rischia appunto l'amputazione del braccio. Per il momento non ci sono altri dettagli,
25:35il fatto è successo sabato notte, proprio nella tarda nottata, quasi la mattina di domenica
25:40potremmo dire. Proprio per questo ci sono pochi testimoni e non sia ancora ben chiara la
25:47dinamica dell'episodio. Un episodio che però giustamente riaccende un po' ai pari della
25:54questione malamovità. Ma ti chiedo, Francesco, insomma ora le indagini procederanno attraverso
25:59il lavoro degli inquirenti, ma il 22enne non ha raccontato nulla?
26:03Beh, al momento che noi sappiamo no, non ha rilasciato dichiarazioni o comunque non ci
26:10sono arrivate informazioni in tal senso, anche perché comunque essendoci indagini in corso
26:17magari è difficile che trappi qualcosa, certo. Però sì, è un episodio che arriva dopo settimane
26:26di arresti in ambito di dispatch e quant'altro e fanno un po' capire che magari è quello
26:33che viene volgarmente chiamato il segreto di Pulcinella, che nella movita civitecchiese,
26:40nelle nottate civitecchiese, circolano parecchie sostanze stupefacenti, oltre chiaramente a fiumi
26:47di alcol, soprattutto tra giovani e giovanissimi. Questo è un problema che ormai è tristemente
26:56attuale, ma ormai è conosciuto da anni e che forse sia un po' accentuato post-Covid
27:04a causa di una serie di problematiche. Io ricordo tempo fa intervistai la responsabile del servizio
27:13psichiatrico del DSM dell'ASL Roma 4 e comunque tra giovani e giovanissimi c'era stato un aumento
27:21del circa il 30% di disturbi psicologici per varie motivazioni. Quindi sicuramente è un fenomeno
27:30che va individuato e più che individuato va...
27:34Attenzionato più che altro, no?
27:37No, ma intendo va affrontato a 360 gradi, non solo con l'aspetto punitivo, ma anche con un aspetto
27:43forse di ascolto psicologico. È chiaro, ora io sto facendo un discorso generale, non essendoci
27:49una ricostruzione precisa di quello che è successo, non posso parlare di questo specifico episodio.
27:55Però è chiaro che c'è un problema tra giovani e giovanissimi e...
28:00Assolutamente sì, anche perché se noi...
28:02No, ovviamente anche perché sei molto giovane, no Francesco? Però effettivamente sì, magari
28:09ecco, per ritornare un po' alla nostra generazione, no? Poteva capitare un caso su insomma 10.000
28:17no? Di ragazzo giovanissimo che andasse in coma etilico, no? Cioè era una cosa, insomma
28:22un evento di straordinaria, insomma un evento proprio straordinario, no? Adesso invece sono
28:28praticamente casi che accadono ogni settimana, cioè questi ragazzi giovanissimi, quindi 14-15
28:34anni che vanno in coma etilico, c'è un problema di fondo. Ne abbiamo anche parlato, mi sembra
28:38sempre insieme a te, no? Di questi ragazzi che abusano anche di psicofarmaci, abusano di
28:43qualsiasi sostanza che li sballi, tra virgolette, no? Perché? Perché c'è un problema magari
28:49nella quotidianità, nella realtà, che non riescono ad affrontare con gli strumenti che hanno
28:53e quindi pensano di potersi aiutare con psicofarmaci e alcol. Non c'è niente di più
28:58sbagliato perché praticamente si vanno a rovinare con le loro mani. Su questa vicenda
29:02ovviamente non resta che attendere un po' anche gli esiti, no? Delle indagini degli inquirenti
29:07immagino. Certo, nella speranza che il giovane non perda il braccio e che riesca a riprendersi
29:18al 100%. Purtroppo così, come hai detto tu, non sono cose dette a caso o retorica spicciola,
29:25ci sono studi, studi che vanno avanti da anni perché durante il Covid e dopo il Covid
29:32ad esempio io parlo dell'ASL Roma 4 perché è il territorio che conosco io personalmente
29:38e il DSM dell'ASL Roma 4 ha attenzionato fortemente queste cose, sta raccogliendo dati insieme
29:46anche in collaborazione con il CERD che si occupa di dipendenze e quant'altro, di vario tipo,
29:51non solo a livello di sostanze stupefacenti. E comunque c'è un aumento registrato di richieste
29:58d'aiuto, di disturbi psicologici riscontrati, quindi è un problema che va sicuramente
30:07e anche affrontato con i giusti finanziamenti da parte del governo probabilmente.
30:16Giusti finanziamenti che dovrebbero andare sul fronte sanitario, che è un po' il secondo
30:20tema che affrontiamo oggi Francesco perché parliamo ancora una volta di liste d'attesa,
30:26queste liste d'attesa stanno sulla bocca di tutti, però a quanto pare tu ci presenti
30:30dei dati positivi, almeno da come ho capito io, per quanto riguarda proprio l'ASL Roma 4?
30:36Sì, è un po' quello che dicevamo prima, se arrivano i fondi i risultati anche in questo
30:42caso arrivano insieme ai fondi, chiaramente, certo.
30:45Niente di miracoloso, arrivano i fondi e le cose funzionano, perché la direttrice generale
30:53dell'ASL Roma 4, Rosalia Marino, ha spiegato che nella Roma 4 vengono svolti il 98.3% di
31:01visite ed esami, quindi tutti gli arretrati, che erano circa 21.000 prestazioni mi sembra,
31:09sono stati recuperati e abbiamo una percentuale che è quasi vicina al 100% di visite e prestazioni
31:17diagnostiche che vengono erogate nei tempi previsti dalla normativa. È chiaro, questo
31:22non vuol dire che non si possa migliorare, anzi si deve migliorare perché conosciamo i
31:27tempi previsti dalla normativa e sappiamo che non sono proprio il massimo, però sicuramente
31:32questo è un ottimo inizio. Come si è riusciti a fare questa cosa? Magia, con i soldi.
31:38dando dei fondi per il recupero delle prestazioni e le prestazioni sono state recuperate, in più
31:45c'è stato anche l'inserimento del privato accreditato all'interno delle liste del CUP,
31:51quindi sostanzialmente se io ho bisogno di una visita o di una prestazione chiamo il
31:56CUP e mi indicano anche privato accreditato dove posso andare ad effettuare la visita, cosa
32:02che prima non c'era e invece era piuttosto logico che ci fosse, essendo privato accreditato
32:07quindi parte del sistema sanitario nazionale. Poi ovviamente c'è stato anche un grande
32:13impegno da parte dei sanitari che la dottoressa Marino ha voluto ringraziare.
32:18Chiaro, hai detto, hai sintetizzato benissimo, quando arrivano fondi poi i risultati arrivano
32:23effettivamente. Questo è un bel risultato, 98% dei casi puntuali, insomma sono numeri che ci fanno
32:31ben sperare anche per un miglioramento in tutte però le asle, non soltanto in quella di Roma
32:364, Francesco. Concludiamo con una passeggiata di protesta, cioè praticamente c'è stata una
32:44mobilitazione da parte di alcuni cittadini, immagino mobilitazione del tutto pacifica,
32:49perché protestano per che cosa? Perché sostanzialmente nell'ambito dei lavori che si stanno
32:56realizzando in porto per l'apertura del barco sud, è stato realizzato una sorta di muraglione,
33:03così viene definito, che va un po' a coprire il panorama alla marina e infatti uno degli slogan
33:11di questa protesta è proprio ci hanno rubato il tramonto perché comunque non è che siano
33:16moltissime le cose particolarmente belle a Civitavecchia e la marina era una di queste e come potete
33:23vedere quella sorta di muraglione ma un pochino a induttire il panorama e proprio per questo
33:34diversi cittadini per un'iniziativa nata spontaneamente da un imprenditore del territorio
33:40che si chiama Mario Benedetti si sono radunati appunto alla marina per questa passeggiata
33:44giustamente come hai detto te completamente pacifica con l'obiettivo di avviare una serie
33:51di iniziative per chiedere anche chiarimenti ufficiali al commissario della DSP Raffaele
33:56Latrofa per capire un pochino perché e cercare di concertare quelli che saranno gli interventi
34:04futuri per evitare che ci si svegli magari con un altro muraglione e proprio questa è la
34:11promessa dei cittadini. Erano presenti anche la consigliera regionale di Fratelli d'Italia
34:16Emanuele Amari e il consigliere comunale Giancarlo Frascarelli oltre a molti cittadini perché
34:23quello è un po' un pallino di tanti civile e chiesi soprattutto quelli un pochino più
34:29grandi perché prima c'era l'antemurale dove si poteva passeggiare che è stata chiusa
34:33per l'avvio di questi lavori e quindi c'è un po' questa problematica che rimane aperta
34:40Francesco io forse non ho capito bene io questo muraglione poi viene tolto una volta
34:45che sono finiti i lavori o è definitivo rimane così? Beh io credo rimanga così non penso
34:51sarà facile togliere essendo cioè credo faccia proprio parte del progetto e proprio questo
34:57vogliono capire le associazioni come Civitavecchia c'è che hanno chiesto un incontro per capire
35:05Sì anche per capire magari io voglio scagliare una lancia a favore di questi architetti di queste
35:10persone che l'hanno progettato è per una questione di sicurezza? Mi viene da pensare questo?
35:15Sicuramente è legata a una questione di sicurezza perché comunque quel posto viene spesso colpito
35:22da dalle onde diciamo da quando c'è il maltempo la marina viene spesso danneggiata fortemente però
35:31è quello che chiedono le associazioni è che magari si concerti un pochino anche per capire che cosa
35:36sorgerà appunto alla fine di questi lavori per l'apertura del Varco Sud diciamo una sorta di
35:43sinergia maggiore di dialogo maggiore tra porto e città che è un po' quello che a livello di retorica
35:51e di parole si è cercato tanto in questi ultimi anni però poi spesso purtroppo ci si trova ad avere
35:59due realtà differenti e che spesso sono in contrasto tra loro mentre non dovrebbero esserlo
36:05perché porto e città sono sostanzialmente la stessa cosa. Ci dovrebbe essere un po' più di
36:10collaborazione e quindi anche un po' più di partecipazione no? Rimane che insomma posso dirlo
36:14anche qui lo dico in maniera del tutto personale hanno un po' ragione questi cittadini no? Cioè questo
36:19muraglione non è proprio bellissimo rovina un po' il panorama no? Cioè praticamente copre di fatto
36:24il mare copre il paesaggio quindi è chiaro che magari fa storcere un po' il naso ai cittadini
36:30no? Questa questa novità che vabbè chissà magari li ascolteranno e verrà verrà tolto comunque
36:36verrà progettato qualcosa di diverso che non vada a desurpare il paesaggio in generale. Francesco
36:41noi ti ringraziamo per essere stato in nostra compagnia ovviamente come sempre ricordiamo che
36:46per tutti gli aggiornamenti c'è cibo online punto it per quanto riguarda il territorio di Civitavecchia
36:52grazie ancora a prestissimo. Grazie a voi a presto. Ebbene l'appuntamento con cibo online torna a
36:59martedì prossimo come ogni settimana noi ci fermiamo per una breve pausa pubblicitaria poi ci avviciniamo
37:05alla chiusura di questa puntata ma vi raccontiamo tra pochissimi istanti di un bellissimo progetto
37:11che finalmente permette alle mamme ma anche ai papà di non dover scegliere tra carriera e vita
37:17privata. A tra poco. Bentornati a Non Solo Roma. Quante volte avete sentito una vecchia storia a cui
37:26ormai ci stiamo quasi abituando e l'ascoltiamo anche un po' in maniera stanca di donne che devono
37:32scegliere tra carriera lavorativa e vita privata quindi conciliare questi due aspetti che per tanti
37:38anni ci hanno raccontato essere inconciliabili. Oppure quante volte avete sentito insomma casi di
37:45donne che sono costrette a scegliere il famoso part time. Tante sono davvero tantissime storie
37:51come queste e appunto lo ripetiamo ci siamo quasi stancati no effettivamente di sentirle perché nel
37:572025 non possiamo più parlare di nuclei familiari dove uno dei due non lavora. Sono dei nuclei ovviamente
38:04può succedere ma si tratta di casi estremamente rari perché i tempi oggettivamente che stiamo
38:10vivendo non lo permettono. Allora anche la donna deve lavorare anche per una sua soddisfazione
38:15personale diciamolo ovviamente nel 2025 così dovrebbe essere e non dovrebbe essere più costretta
38:21a scegliere tra vita privata quindi tra famiglia e lavoro. Arriva a Monteverde nella capitale una
38:28realtà che vuole conciliare proprio questo no? Cioè conciliare la vita privata con la vita lavorativa
38:34e lo fa in un modo davvero speciale. Vi facciamo vedere il servizio e poi vi presentiamo la nostra
38:39ultima ospita. Un modello innovativo di conciliazione tra lavoro e vita familiare
38:44debutta a Roma nel quartiere Monteverde. Si chiama Working Mom ma accoglie anche i papà
38:50e mette insieme 15 postazioni di lavoro con uno spazio giochi attrezzato per bambini da 0
38:55a 36 mesi. Nei 150 metri quadrati della struttura i genitori possono lavorare mentre i figli partecipano
39:03attività educative condotte da personale qualificato secondo i metodi Montessori e Steiner.
39:08L'idea dichiara Montaldi che racconta come il progetto nasca da una difficoltà concreta
39:14trovare un'alternativa quando i bambini non vengono presi all'asilo nido. La risposta è uno spazio
39:19che evita i genitori di dover scegliere tra part time o dimissioni. Il servizio costa 60 euro al
39:25mese e può rientrare nei pacchetti di welfare aziendale aprendo prospettive anche per le imprese
39:30che vogliono sostenere i dipendenti. Oltre allo spazio di lavoro sono previsti workshop e incontri
39:36formativi dedicati a carriera, genitorialità e benessere familiare. L'obiettivo è aprire altri
39:43due o tre centri in città nei prossimi mesi creando una rete diffusa di luoghi dove conciliare
39:48famiglia e professione. E allora io vorrei salutare e ringraziare la nostra ultima ospite Chiara Montaldi
39:57cioè quella che ha creato tutto questo nella fondatrice di Working Mom. Buongiorno a te Chiara
40:01ben trovata. Buongiorno e grazie mille dell'invito. Grazie a te. Allora una bellissima novità che riguarda
40:09per il momento solo Monteverde. Speriamo se ne possa parlare un po' in tutta Roma perché serve
40:15effettivamente. Raccontaci un po' come ti è avvenuta l'idea, come sei riuscita a creare
40:21tutto questo? Tutto questo progetto, io sono la founder, ma questo è un progetto di franchising
40:28quindi arriveremo presto non solo a Roma con diversi punti ma proprio in tutta Italia. Ah, meno male.
40:33Sì, questo è il lancio diciamo. E come ti dicevo sono la founder e questo come spesso succede è frutto
40:41di un'esperienza vissuta in prima persona di Gender Gap dove io sono avvocata e quindi diciamo che mi occupavo
40:51ho sentito a dire in diverse occasioni, ah ci dispiace questo ruolo dirigenziale non fa per lei
40:57perché ha delle bimbe piccole e quindi ho pensato che fosse necessario creare un qualcosa che in realtà
41:03è sempre più richiesto dalle mamme, dalle professioniste ma anche dalle aziende perché comunque sia
41:09è indispensabile creare uno strumento che non solo sia fruibile chiaramente sia dalle mamme che dai papà
41:17è perché Working Mom è una scelta... Nonostante il nome, ok, c'è l'accesso anche per i papà
41:22è una scelta di pre-strategy, non è assolutamente, anzi nasce come welfare per eliminare il gender gap
41:28quindi assolutamente non discriminiamo al contrario ma sono tutti benvenuti papà. Perfetto.
41:33Quindi l'esigenza è stata proprio quella di creare uno strumento concreto per le mamme
41:38quindi cosa vogliono effettivamente le mamme e di che cosa hanno bisogno perché in realtà l'Italia
41:43ce li ha degli strumenti di supporto ovviamente però sono necessari anche degli spazi fisici
41:49concreti e degli strumenti realmente utilizzabili. Allo stesso tempo però abbiamo pensato appunto
41:55che fosse necessario creare degli strumenti anche per le aziende quindi che le aziende potessero dare
42:02alle proprie dipendenti, ai propri dipendenti tramite il welfare aziendale quindi un servizio deducibile
42:07non tassato che rendesse anche tutte le nostre PMI perché ricordiamoci che appunto in Italia
42:13sono il 98% in grado di competere anche no, gareggiare pubblicamente tramite la certificazione
42:20di genere quindi l'UniPDR di cui peraltro no, tante PMI sono sprovviste perché non hanno nemmeno
42:26gli strumenti da dare per ottenerla e quindi abbiamo deciso di creare questo progetto proprio
42:32per unire queste due esigenze e dare un aiuto concreto a entrambe le parti.
42:38Allora noi intanto abbiamo visto qualche piccola immagine e ora ne mostreremo altre.
42:42Allora la struttura è di 150 metri quadrati, ci sono diverse postazioni dove i genitori possono
42:48mettersi a lavorare, i bambini ecco non è che vengono lasciati a loro stessi, c'è un metodo dietro,
42:53il metodo famosissimo, il metodo Montessori e Steiner. Ora io vi dico in tutta onestà
42:58che insomma ci si riesce ad applicarlo questo metodo Montessori, non è sempre facile, però
43:03insomma voi ci state riuscendo in questa struttura?
43:07Sì, diciamo che appunto l'idea è quella di dare un servizio che non sia un baby parking,
43:14quindi che non sia di ripiego, perché in realtà questo strumento, questo progetto nasce non solo
43:19per non far più scegliere appunto le mamme tra lavoro e maternità, ma anche per tutte
43:26quelle professioniste mamme, il 49% pensa soffre di burnout, perché comunque anche se lavora
43:34e come dicevi tu prima, magari ha quella soddisfazione personale anche lavorativa, si sente di non riuscire
43:42a gestire entrambe le sfere, quindi non essere né una buona mamma né una performante a livello
43:49di lavoro e quindi in realtà noi abbiamo creato questo spazio proprio per supportare questo,
43:56cioè per dire ok, vieni qui con i tuoi bimbi che però vengono seguiti da personale esperto
44:01in queste due metodologie pedagogiche, secondo un metodo peraltro che noi insomma abbiamo creato
44:06ad hoc come working mom, per cui tu dai a tuo figlio il meglio, quello che gli vuoi dare,
44:12quindi non è che trovi un posto di ripiego, ma è esattamente quello di cui tu e lui avete
44:19bisogno, perché tu riesci a lavorare e a seguire tutti i tuoi impegni, mentre il tuo figlio
44:25viene gestito e stimolato secondo le principali metodologie pedagogiche, prendendo il meglio
44:31di entrambi e facciamone proprio un metodo nostro, mentre tu li vedi, quindi non perderai
44:37più i primi passi di tuo figlio, le prime parole di tua figlia per stare in colo, per
44:41seguire un progetto, ma nemmeno devi rinunciare a questo per vedere questi progressi, quindi
44:45è da questo che nasce diciamo il nostro progetto.
44:48È molto importante, ti posso chiedere quante mamme e papà frequentano il working mom
44:53di Monteverde per il momento?
44:56Tante, molto più di quello che pensavamo in questa primissima fase, perché comunque siamo
45:01aperti veramente da pochi giorni e ciò nonostante chiaramente il 90% sono donne, però l'interesse
45:09è veramente enorme, le richieste sono tantissime e devo dire che fortunatamente questa iniziativa
45:17sta riscuotando tantissimo interesse anche dal punto di vista aziendale, perché c'è veramente
45:22bisogno di strumenti come questo di sopporto.
45:25Assolutamente, ci vuole per forza quella collaborazione anche tra aziende, lavoratori e realtà esterne
45:34come nel caso appunto di working mom. Chiara, io devo farti una domanda un po' personale,
45:39perdonami, ma poi tu sei tornata a fare l'avvocata o comunque hai rinunciato?
45:46Guarda, io rimango avvocata e ci rimarrò tutta la vita.
45:49Meno male.
45:50Adesso sono la founder di Working Mom e porto avanti questo progetto senza rinunciare ad altro
45:56ovviamente, senza che in realtà rinunciare a niente perché poi ho le mie bimbe.
45:59Ecco, è bellissimo questo, ci dai anche la dimostrazione che si può fare effettivamente,
46:05ce lo confermi che non è che bisogna rinunciare nel 2025, sta storia non si può più sentire.
46:11No, ma si può e si deve, pensiamo non solo alla soddisfazione personale della donna,
46:16ma pensiamo a quanto aumenterebbe il PIL se impiegassimo tutta la forza lavoro femminile,
46:20cioè un fatto di impatto sociale e economico.
46:22Eh, sono numeri importanti che dovrebbero essere presi in considerazione.
46:25Io ti ringrazio di cuore per essere stata con noi quest'oggi,
46:29averci raccontato insomma tanti dettagli.
46:32Ricordaci dove vi trovate, ultimo dato che ti chiedo.
46:35Con il Primo Space siamo a Monteverde in via di Donna Olimpia.
46:39Perfetto, grazie ancora Chiara e complimenti perché è un bellissimo progetto.
46:44Grazie ancora.
46:46Grazie mille.
46:47Bellissimo progetto che speriamo insomma sbarchi un po' in tutta Roma,
46:52anche perché conosciamo un po' Roma e le sue caratteristiche, no?
46:56E le sue anche difficoltà, soprattutto difficoltà da parte delle donne,
46:59di conciliare quella famosa vita lavorativa con il lavoro.
47:02Si può fare, ragazze, c'è la dimostrazione.
47:05Basta semplicemente affidarsi alle persone giuste.
47:09Noi continuiamo a ricordarvi del nostro numero in sovraimpressione
47:13in cui potete scriverci tutte le vostre segnalazioni,
47:17i vostri punti di vista, anche i vostri pensieri in merito ai temi che trattiamo,
47:23insomma anche critiche, no?
47:24Perché ci piacciono sempre e ci fanno migliorare.
47:27Noi ci fermiamo qui, abbiamo esaurito il tempo a disposizione,
47:30ma come sempre mi prendo un minuto per ricordarvi che torniamo in replica alle 18,
47:35sempre qui sul canale 14,
47:36altrimenti potete trovare tutte le puntate di Non Solo Roma su Radio Roma.tv.
47:42Ringrazio la regia a cura di Chiara Proietti con il supporto immancabile del nostro Matteo Lupini
47:47e vi do appuntamento, se vorrete, a domani, sempre qui, a partire dalle 13.
47:51Arrivederci.
47:52Non Solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.

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