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https://www.pupia.tv - Bagnai - “Economie della sicurezza e politiche dell’accoglienza”
Il mio intervento al convegno “Economie della sicurezza e politiche dell’accoglienza” il 29 settembre 2025 in Sala della Lupa a Montecitorio.(29.09.25)

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Trascrizione
00:00Allora, last but not least, l'onorevole Alberto Bagnai, che è responsabile economico della Lega, ma è anche un parlamentare che presiede la bicamerale sugli enti gestori di forme previdenziali.
00:12Visto che si è parlato moltissimo di previdenza, è stata più volte citata la rappresentante della Confcommercio, che ha evidenziato davvero le ricadute previdenziali di un'immigrazione regolare.
00:23Successivamente si è anche parlato dell'apporto fondamentale nei lavori di cura delle persone straniere nel nostro Paese.
00:30Volevo chiederle una sua riflessione, proprio partendo da queste tematiche che le sono particolarmente proprie.
00:38Le migrazioni sono sempre esistite e ve ne posso dare una prova che è alle vostre spalle.
00:48Avete Mosè salvato dalle acque e quello è un caso non solo di migrazione piuttosto noto, visto che qui ci ispiriamo ai valori cristiani, quindi insomma il Vecchio Testamento dovrebbe essere nel nostro armamentario culturale.
01:03Ma è anche un esempio di che cosa succede quando affronti un problema in modo troppo drastico, perché poi lì invece abbiamo Farao Superbus a scendere cupiebat,
01:16et in profundum descendit quasi lapis.
01:18Insomma, come è finita il Faraone, lo sapete, lui voleva vagamente sterminare i figli degli ebrei per controllare questa popolazione immigrata,
01:29è andata a finire molto male per lui e meglio direi per Mosè che è anche riuscito ad attraversare il Mar Rosso e poi insomma la politica è sempre stata a conflitto.
01:39Questo non è la fine di una storia, l'attraversamento del Mar Rosso, ma l'inizio di una lunga storia.
01:44Ma visto che la storia dell'immigrazione è così lunga, io vorrei porre una domanda fondamentale, visto che tutta la storia dell'umanità è caratterizzata da immigrazioni,
01:55ma qualcuno una domanda se la dovrebbe porre, come mai non esiste nessun abbozzo di dichiarazione dei diritti universali dell'uomo che stabilisca un diritto ad immigrare?
02:04Questa domanda, esiste un diritto umano universale ad immigrare?
02:13Se la pone una persona più autorevole di me, che sono un leghista, quindi insomma avrete capito, uno venuto con la piena, non del Nilo in questo caso, ma dell'Arno.
02:23Se la pone David Miller, che è un teorico di scienza politica del Nuffield College di Oxford, facoltà di filosofia,
02:34la risposta breve, suppongo che l'abbiate capita, è no, esattamente per lo stesso motivo per il quale se qualcuno entrasse a casa vostra con un piede di porco,
02:42voi non sareste contenti, i confini esistono e la valorizzazione negativa del confine è una valorizzazione che non tiene conto di un altro dato evidente.
02:54Perché tante persone vogliono venire a rifugiarsi dietro il nostro confine?
02:58Il confine è un elemento di sicurezza e andrebbe valorizzato in quanto tale e ovviamente anche gestito in quanto tale.
03:06Quando si parla di immigrazione si fa sempre un gran mischione, c'è il momento di amici, si aiutiamo, chi soffre, tutti vogliamo aiutare chi soffre,
03:14nessuno di noi è animato da particolare disumanità.
03:18Poi c'è il momento Thatcher, abbiamo sentito anche il momento Thatcher, non c'è alternativa,
03:22beh, se non c'è alternativa allora restituisco il microfono e me ne vado, perché se non c'è alternativa non c'è politica, io non servo a nulla.
03:29Che sarebbe anche una prospettiva diciamo favorevole nell'attesa di andare in pensione qua.
03:33Come evocava l'amico Cesare, ho tanti amici qua e da oggi penso di avere anche una nuova amica,
03:40almeno vediamo insomma se nei prossimi otto minuti la nostra amicizia regge.
03:51Intanto ho apprezzato moltissimo il fatto che l'amico Ettore abbia fatto una distinzione molto netta fra due fenomeni,
03:58l'immigrazione illegale e l'immigrazione legale.
04:01È chiaro che questa distinzione esiste e mi sembra che tutti siamo abbastanza d'accordo
04:06e se non ho capito male, ma non voglio attribuire le parole che può non aver detto anche la collega del PD
04:13sul fatto che per esempio l'immigrazione illegale deve essere comunque affrontata e gestita
04:18perché esiste un tema di sicurezza e il tema della sicurezza dovrebbe essere un tema tipicamente di sinistra
04:26perché è un tema che colpisce molto più i ceti svantaggiati dei ceti avvantaggiati.
04:31Insomma, io diciamo prima che arrivino ai parioli, io sono su una collina e come diceva Mark Blythe,
04:38insomma un economista che non so quanto vi sia noto, ma insomma sono in una defensible position, altri no.
04:46Allora, qua io vorrei portare, per avvicinarmi alla risposta che devo alla dottoressa D'Alessio,
04:54vorrei portare qualche elemento però di razionalità, perché vedete qua siamo sempre...
04:58Proviamo a mettere dei numeri, no?
05:00Qui è tutto come il dibattito sul clima poi alla fine, no?
05:03Il viaggio sul clima in qualche modo è paradigmatico.
05:05L'Europa produce il 6% delle emissioni, la Cina il 31%, ma quelli che devono ridurre le emissioni siamo noi,
05:13che peraltro lo stiamo facendo da circa 30 anni, questo ci dicono i dati, almeno in quota sulle emissioni mondiali.
05:19Vabbè.
05:20Noi siamo 499 milioni di persone nel nostro territorio con una densità di 100 persone per chilometro quadrato,
05:27gli africani sono 1550 milioni, un miliardo e mezzo, ma forse mentre parlo sono già diventati 2 miliardi
05:35in un territorio con una densità di 50 persone per chilometro quadrato.
05:40Qua non ci entrano tutti e non c'è discorso, diciamo, deamicisiano, poverini soffrono,
05:48e non c'è discorso sacceriano o produttivista, abbiamo bisogno di quella forza lavoro.
05:53Non c'è, perché c'è la impenetrabilità dei corpi, cioè a un certo punto si arriva alla fisica,
06:00esattamente come nel climatismo, nell'elettricismo, cioè nell'idea che un mondo elettrico non emetterebbe,
06:06perché non ci si chiede da dove vengono e come vengono prodotte le tecnologie che qui non emettono,
06:12ma a casa degli altri emettono, perché naturalmente sapete che per costruire pannelli solari,
06:18la Cina usa l'energia prodotta, tutte queste cose le sapete.
06:22Anche in questo caso dobbiamo riscontrare l'esistenza di un limite fisico.
06:29In quel mondo lì il limite fisico è dato dal fatto che non c'è abbastanza rame per elettrificare il mondo,
06:36non risulta che ci sia sulla crosta terrestre e estrarlo comunque provocherebbe un disastro ambientale.
06:41Qui siamo stretti e più di tanti non entreremo.
06:44Questo è un primo elemento che forse va concettualizzato e non è un elemento di grettezza,
06:51perché poi alla fine, se noi vogliamo fare un ragionamento invece più strutturale,
06:56dobbiamo riconoscere che l'immigrazione legale e illegale, una cosa in comune, ce l'hanno,
07:02e derivano da una stortura del sistema nel quale siamo inseriti,
07:07che è un sistema, quello della globalizzazione, costruito per mettere i nostri proletariati
07:15per il tramite della mobilità indiscriminata dei capitali,
07:19in concorrenza con proletariati più svantaggiati e contenere quindi il costo del lavoro,
07:25ed è un sistema che all'interno dell'Eurozona aggiunge un ulteriore elemento di pressione sui salari,
07:30che è quello derivante dal fatto che manca l'elemento dell'assorbimento degli shock esterni
07:39da parte del mercato valutario.
07:40Tutti gli shock esterni si scaricano sul mercato del lavoro.
07:44Ma guardate, quando queste cose, che sono ampiamente note, venivano discusse 10-15 anni fa,
07:49ci potevano essere dubbi.
07:52Oggi dubbi, diciamo, non ce ne sono, perché in un dibattito come quello italiano,
07:56che rispetto, prima qualcuno era nostalgico, diciamo, del dibattito di altre stagioni parlamentari,
08:04oggi noi siamo molto soggetti al principio di autorità.
08:09Nel momento in cui noi abbiamo un Mario Draghi,
08:14che al Forum Sociale Europeo ci spiega
08:18che sono state le politiche di taglio reciproco dei salari
08:25fra Paesi membri dell'Unione Europea
08:27e le politiche fiscali procicliche a compromettere il nostro modello sociale,
08:32quindi le pensioni, e qui arrivo alle pensioni,
08:35noi dobbiamo inchinarci a questa analisi, no?
08:37Visto che siamo tutti, diciamo così, soggetti e riverenti al principio di autorità.
08:43Il fatto che queste cose siano state dette anche prima,
08:45da qualcuno, non toglie loro validità quando vengono così autorevolmente confermate dopo.
08:52C'è questa idea che i flussi migratori,
08:57fra i vari problemi che possono risolvere,
09:00hanno anche quello della tenuta del sistema pensionistico.
09:03La famosa questione degli migranti che ci pagheranno le pensioni.
09:09Ora, anche qui, forse dovremmo mettere qualche numero in questa storia.
09:15Intanto, diciamo, gli immigrati con permesso di lavoro
09:21mediamente si aggirano fra il 15 e il 20%.
09:25Io posso fare un esempio che nel 2023, fra le persone che sono entrate,
09:30abbiamo avuto un 59% di ricongiungimenti,
09:33un 32% di doverosissima, indiscutibile protezione internazionale,
09:38e un 10-11% di permessi di lavoro.
09:41Cioè, le dimensioni sono queste.
09:42Con questo che cosa voglio dire?
09:44Non è detto che tutti quelli che sono entrato per ricongiungimento
09:47poi non si mettano a lavorare e pagare i contributi.
09:50Però, una cosa è sicura,
09:52che un minimo di carico sullo Stato sociale ce l'hanno.
09:56Io non so se avete presente, più o meno,
10:01quali siano le statistiche della popolazione non residente
10:06che è impegnata nel nostro mercato del lavoro.
10:10Il tasso di disoccupazione fra i lavoratori stranieri
10:13è quasi il doppio di quello dei lavoratori italiani.
10:16E le retribuzioni sono quasi la metà.
10:18Quindi, questa visione, diciamo così, irenica,
10:24diciamo, non problematica, ecco,
10:27secondo cui basta fare entrare persone
10:30e il problema di tenuta dello Stato sociale si risolve,
10:34è una visione che io vorrei tanto sposare,
10:37perché da presidente della Commissione di Controllo sarei sicuro,
10:40avrei qualcosa di meno da controllare.
10:43Ma purtroppo, purtroppo, non è nei numeri.
10:46Non è nei numeri per le caratteristiche del mercato del lavoro,
10:51non è nei numeri per le dinamiche demografiche sottostanti.
10:55Peraltro, voglio anche ricordare che in Italia
10:58noi abbiamo nella popolazione nativa
11:03un tasso di fertilità che è molto al di sotto del 2,1,
11:09che sarebbe quello di rimpiazzo della popolazione.
11:11Siamo a 1,2.
11:14Ma ciò non pertanto,
11:15se si considerano viceversa le lavoratrici immigrate,
11:18neanche loro arrivano a un tasso di rimpiazzo,
11:20a 1,9.
11:21Quindi, comunque, anche con l'apporto di queste persone,
11:25che è giusto che vengano qui,
11:27che sviluppino la loro personalità,
11:30che abbiano una famiglia,
11:31che abbiano dei figli,
11:33esiste comunque un tema,
11:35non è così che fermi neanche il calo demografico.
11:38Forse per fermare l'inverno demografico
11:40bisognerebbe vedere,
11:41ma non c'è tempo di far vedere dei dati,
11:44quando è iniziato il calo dei nati vivi in Italia.
11:51Ha una data molto precisa,
11:52dal 2012 più o meno.
11:54Quindi vi potete un pochino immaginare
11:56su che tipo di china ci siamo messi
11:58e per quali motivi ci siamo messi in quella china.
12:02Appunto perché dovevamo essere competitivi.
12:05Questo è più o meno quello che mi sento di dire
12:12in risposta allo stimolo che ho avuto.
12:18I lavoratori stranieri sono l'11%
12:22e versano l'8% dei contributi.
12:24Questo è, diciamo,
12:26tanto per dare un dato di sintesi.
12:28Quindi voglio dire,
12:30o immaginare,
12:31cosa dovrebbe preoccuparci poi fra l'altro?
12:33C'è ancora una profonda ipocrisia
12:34sottostante a questo come ad altri argomenti.
12:37Per esempio a noi non interessa
12:38in realtà disinquinare.
12:42A noi interessa spostare l'inquinamento
12:44lontano dai nostri occhi,
12:46spostarlo in Africa, nelle miniere,
12:48spostarlo in Cina,
12:49dove si raffina il litio di cui abbiamo bisogno
12:52per questi oggetti che ci sono ormai indispensabili.
12:54Ci interessa non vederlo.
12:56Non vederlo.
12:57Da una presa della corrente non esce fumo
13:00e quindi la corrente non inquina.
13:02Se poi è fatta in una centrale a carbone,
13:03tu non lo vedi e sei contento.
13:08Questa logica secondo me si applica in qualche modo
13:11anche al tema migratorio.
13:16e vorrei concludere con una osservazione
13:23che non c'entra assolutamente niente con tutto questo,
13:26ma che vorrei,
13:28perché mi ha stimolato molto,
13:29trovo sempre molto stimolante
13:30il confronto con Ettore,
13:33se ti sollevo un attimo dal...
13:35Quando tu hai detto che noi siamo qui per hobby
13:37e che non abbiamo momenti per confrontarci
13:39e che la colpa però non è necessariamente della maggioranza,
13:44no, anche qui il problema è un problema strutturale.
13:46Secondo me la colpa è del fatto che noi abbiamo voluto smantellare i partiti,
13:51smantellare la politica,
13:52smantellare un corpo intermedio
13:54all'interno del quale dei momenti di confronto si costruivano.
14:00Ed è molto bello che ci siano iniziative
14:03come quella di Andrea
14:06che su una base, diciamo così, di volontariato
14:09ricrea delle camere di compensazione del pensiero
14:13che una volta avevano una dignità strutturale
14:15essendo radicate anche nella nostra Costituzione.
14:19Quindi concludo, come avrei dovuto iniziare,
14:22salutando Andrea, salutando tutti voi
14:25e anche la mia nuova amica
14:26e ringraziandovi per la pazienza con cui mi avete ascoltato
14:31e esortando sempre a cercare l'aritmetica dei fenomeni
14:39perché è nelle cose semplici che si vede
14:42l'effettiva complessità delle soluzioni
14:46e la loro fattibilità.
14:49Nelle dichiarazioni di principio
14:50ci possiamo riconoscere tutti
14:52ma i numeri sono un vincolo
14:54al quale non possiamo sottrarci.
14:57Grazie.
14:58Grazie ad Alberto Bagnai.
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