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https://www.pupia.tv - Renzi - Intervento in Senato
Chi siede in Parlamento ha il compito di trovare soluzioni politiche. Costruire la pace è difficile ma è il compito della Politica. Il mio intervento oggi in Senato sui due popoli, due Stati (02.10.25)

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Trascrizione
00:00Signor Presidente, signor Vicepresidente del Consiglio, onorevoli colleghi, io non credo
00:05che questo sia un dibattito sulle mozioni. Noi voteremo la mozione della maggioranza,
00:13pur non condividendo alcuni toni utilizzati dal Vicepresidente qualche istante fa. Voteremo
00:20la mozione delle opposizioni, pur non condividendo la totalità delle considerazioni. Naturalmente
00:28ci auguriamo che sia votata la nostra, che tenta di mettere in fila i punti concreti per
00:34arrivare davvero alla pace per Gerusalemme. Penso tuttavia che il dibattito oggi sia sul
00:40senso profondo di che cosa siamo noi qui oggi, perché i cittadini che si emozionano, che scendono
00:49in piazza, che scioperano, che ci mettono del loro, fanno il loro mestiere di cittadini
00:55appassionati. Le organizzazioni non governative che organizzano eventi, manifestazioni, iniziative
01:05come la flottiglia, fanno il loro lavoro di ONG. Ma il Parlamento che cos'è? Mi scrivevano
01:12oggi su Instagram, ma sei d'accordo o no con la flottiglia? Io non sono pagato dai cittadini
01:17per essere d'accordo meno. Io sono pagato perché si trovino delle soluzioni politiche
01:23e si faccia politica. La si faccia là dove si vedono i bambini che muoiono, come a Gaza,
01:32perché i media fortunatamente parlano dei bambini che muoiono a Gaza. Ma anche là dove
01:38i bambini muoiono e nessuno li vede in Donbass, in Sudan, in Nigeria, nella Birmania, oggetto
01:46di un genocidio dei musulmani. Allora noi abbiamo il compito, il dovere politico di
01:52tentare di dare una risposta politica che è diversa dall'organizzazione non governativa
01:57e dagli attivisti. È da 25 anni, dal social forum, dal forum di Porto Alegre che con alcuni
02:02di voi facciamo questa discussione. La scelta di Hamas è stata una scelta politica. Il 7
02:10di ottobre è stato un massacro nato dal desiderio di bloccare l'estensione degli accordi di Abramo
02:19all'Arabia Saudita. Se noi non partiamo da questo dato che è devastante, noi non comprendiamo
02:26che l'unica soluzione è una soluzione politica. Quindi ben vengano le iniziative della società
02:32civile. Le iniziative della società civile devono vedere il Governo garantire il diritto
02:38costituzionale dei 100, 200, 300 concittadini che sono sulla flottiglia e contemporaneamente
02:45garantire il diritto costituzionale dei milioni di lavoratori che vogliono andare a lavorare
02:51e che hanno il diritto di non vedere le stazioni assaltate, che hanno il diritto di non vedere
02:56le vetrine spaccate. Su questo, caro Vicepresidente del Consiglio, lezioni non ne prendiamo neanche
03:02da lei, perché siamo stati i primi a condannare ciò che è successo a Milano. Forse non se
03:07ne accorta qualche trasmissione televisiva che non ci dà voce, ma siamo stati i primi a farlo.
03:12Il punto politico che oggi noi abbiamo di fronte a noi è non discutere del diritto di sciopero.
03:20Io vedo due scioperi nel giro di dieci giorni sulla flottiglia. Non ho alcun diritto di mettere
03:28in discussione le scelte delle organizzazioni sindacali di fare un nuovo sciopero. Il giorno
03:32in cui lo faranno, anche sugli stipendi, sulle pensioni, sulla situazione concreta che questo
03:37governo sta creando nel Paese, sarò altro che contento. Ma il problema non è il diritto
03:42di sciopero, perché questo riguarda i sindacati, il problema non è la flottiglia perché riguarda
03:46le ONG, il problema non è cosa fanno i cittadini, cosa fanno le associazioni. Il Cardinale Zuppi
03:51ha fatto una cosa bellissima a Marzabotto il 14 agosto, ha letto in un luogo identitario,
03:56in un luogo costitutivo della nostra storia i nomi dei bambini uccisi in Terra Santa e ha fatto
04:03il suo mestiere di pastore, di capo dei vescovi italiani. Noi cosa facciamo qui? Noi siamo
04:10parlamentari, noi non siamo degli influencer che devono prendere dei like. Allora la nostra
04:17unica possibilità è costruire le condizioni della pace. Ecco perché io voto la mozione
04:24short, corta della maggioranza. Perché in questa mozione si dice una cosa semplice, che il piano
04:31voluto da Tony Blair, costruito con Jared Kushner e finalmente fatto proprio da Donald Trump,
04:40è in questo momento, qui ed ora, al di là del giudizio che potete avere sulle persone,
04:47l'unica possibilità concreta perché i bambini di Gaza smettano di morire. Non hai alternative
04:55a questo piano qui. Ma io non amo Blair, io non amo Kushner, io non amo Trump. Il terzo
05:02non lo amo nemmeno io. Ma il punto politico è che se in una situazione di massacro, come
05:08da due anni sta andando avanti, in una situazione in cui gli estremisti dell'una e dell'altra
05:13parte non vogliono questo accordo, perché c'è chi dice «from the river to the sea» e c'è
05:18dall'altra parte chi, nella destra estrema religiosa e non israeliana, sta facendo di
05:25tutto perché questo piano salti. Il fatto che Washington abbia messo d'accordo Doha, Riyadh,
05:31Abu Dhabi, chiedendo un protagonismo della Lega Araba, che vuol dire finalmente dire agli
05:37arabi «mettete la faccia su questo accordo» e aggiungo io «metteteci pure i soldi che servono
05:42per ricostruire Gaza, per fare le scuole, gli ospedali, per rimettere in piedi quella
05:47realtà e cancellare i tunnel». Se c'è questo, allora è un fatto politico e io faccio politica,
05:52mi dispiace. Sono 25 anni che discuto con i miei amici che vengono dal mio mondo, il
05:57mondo dei boy scout, il mondo dell'associazionismo, che dicono che di fronte alle grandi ingiustizie
06:02del mondo bisogna indignarsi. Sì, ma noi qui non siamo pagati per indignarci. Noi qui siamo
06:09pagati per tentare di costruire le poche, alte, nobili occasioni di costruire la pace.
06:16E allora, qual è questo piano? È il piano che dice «liberate gli ostaggi». Quando
06:24il sindaco di Reggio Emilia, che non ha le mie idee politiche, viene fischiato perché
06:28chiede la liberazione degli ostaggi, c'è qualcosa che non funziona più nel mondo che
06:33anche noi rappresentiamo. Perché la liberazione degli ostaggi è un dovere. Perché dire che
06:40Israele deve uscire da Gaza è un dovere. Perché dire che il riconoscimento dello Stato
06:47di Palestina è un fatto che dobbiamo tutti insieme chiedere con forza è un dovere che
06:52certo si accompagna dall'altro lato con il fatto che ci sia il riconoscimento al diritto
06:57all'esistenza di Israele. Oggi, quelli che dicono che non abbiamo coinvolto i palestinesi,
07:03i palestinesi quali? La NP è favorevole a questo accordo di pace, come sono favorevoli
07:08i turchi, come sono favorevoli i catarini, perché sono persone che stanno vivendo sulla
07:13propria pelle quello che sta accadendo. Il fatto che Tony Blair ci sia incaricato di
07:18tentare di costruire le condizioni dell'accordo è perché è gente che fa politica e che sa che
07:23quella politica non è esplicitamente quello che pensa qualcuno, il proprio tentativo di
07:29rappresentare le idee in un atto di pura testimonianza. È la fatica di far funzionare le cose.
07:36Ed è questo il motivo per cui il ministro israeliano dice che non accetteremo di andare
07:42via dalla striscia di Gaza ed è il motivo per cui insistono con le colonizzazioni che
07:48vanno bloccate subito, perché la Cisgiordania è fondamentale in questo percorso. Due popoli,
07:54due stati. Bene, io so che questo discorso non scalda i cuori fuori di qui. Io so che è
08:02difficile spiegarlo, raccontarlo alle università, che è difficile spiegarlo, specialmente perché
08:08il piano Blair è stato raccontato persino dal Financial Times, come la riviera. Non ci hanno
08:13capito nulla. Sono mesi che si sta lavorando a questo piano, perché così fa la diplomazia.
08:19E così deve fare l'Europa, dandosi una piccola svegliata rispetto a quello che abbiamo visto
08:25in questi mesi. Ma è l'unica soluzione, perché la mattina noi ci possiamo guardare
08:30allo specchio e dire che siamo venuti qui non per dare sfogo al nostro eloquio, ma siamo
08:37venuti qui per cercare di capire che la politica è davvero la forma più alta di carità organizzata
08:41ed è il tentativo di un compromesso alto e nobile. Come da sempre la politica estera
08:46alla Farnesina è stata in questo Paese. Perché quando c'erano i giganti alla Farnesina, e
08:51mi riferisco a Aldo Moro, e mi riferisco a Amintore Fanfani, e mi riferisco a quelli
08:57della mia esperienza politica, della democrazia cristiana, a Giulio Andreotti, ma posso andare
09:02tranquillamente nell'esperienza socialista e nell'esperienza di tanti altri, quando c'erano
09:06i giganti l'Italia era il luogo nel quale si cercava di costruire questo compromesso alto
09:11e nobile. È un compromesso alto e nobile che mi piace ricordare chiudendo con le parole
09:16del Salmo, il Salmo 122. Noi siamo laici e facciamo politica in modo laico. Però c'è
09:23quell'espressione del Salmo che voglio richiamare perché è l'espressione che mi commuove tutte
09:27le volte che la immagino. L'ho citata anche alla Knesset quando avevo l'alto onore di rappresentare
09:32il Governo. È il Salmo del canto della salita, vale a dire sono le diverse tribù che arrivano
09:38e che arrivano a Gerusalemme e che dicono domandate pace per Gerusalemme. Domandare pace
09:44per Gerusalemme è quello che tante associazioni dal profondo del cuore in modo pacifico stanno
09:50facendo ed è bellissimo che lo facciano perché Gerusalemme, la Gerusalemme terrestre, è la
09:55città che rappresenta l'universo e il pianeta. Ma accanto a questo chi come noi è pagato
10:01dal contribuente per rappresentare le istituzioni non può limitarsi a domandare pace per Gerusalemme,
10:06deve costruire pace. Il piano Blair-Kushner-Trump in questo momento è l'unica soluzione e per
10:13questo noi voteremo convintamente a favore.
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