Colori che esplodono, forme che prendono vita con volant e frange e gioielli come talismani che confermano un animo super gipsy. Questa è la collezione primavera estate 2026 di Etro: «un idioma che mima la vita». Il designer Marco De Vincenzo dirige il flusso senza schemi, con naturalezza, mentre il ritmo della passerella è scandito dalla voce intensa e magnetica di La Niña. Per il direttore creativo, Etro è «una lingua metamorfica, in perpetua agitazione, dal temperamento mercuriale», che si nutre del movimento continuo delle stampe e dei colori, dipinti sul corpo come un flusso che mima la vita e ne segue il ritmo. [idgallery id="2640874" title="Milano fashion week SS2026: gli hairlook più belli in passerella"]
La Niña, voce perfetta per l’anima gipsy di Etro La scelta di Carola Moccia , in arte La Niña, come colonna sonora della sfilata non è stata casuale: la cantante, con le sue radici nel Sud Italia e il suo timbro ruvido e magnetico, incarna perfettamente lo spirito gipsy della collezione. «Quando vedo Etro penso subito alla mia infanzia. Le mie nonne e mia madre indossavano enormi stampe floreali», ha raccontato la cantautrice napoletana a Vogue. La sua presenza scenica, sospesa tra rito e liberazione, ha amplificato l’anima nomade e metamorfica degli abiti, trasformando la passerella in un racconto emozionale. Con il suo canto viscerale, capace di evocare tradizione e modernità insieme, La Niña ha reso ancora più autentico e vibrante il messaggio di Etro: la moda come viaggio, movimento e libertà assoluta. [idarticle id="2641039,2640458" title="La colorata spensieratezza di Fendi. E le altre sfilate del giorno 2 alla Milano Fashion Week,Gwyneth Paltrow, Demi Moore e le star da Gucci inaugurano la Milano Fashion Week di Settembre 2025"]
La sfilata primavera estate 2026 di Etro, un flusso continuo di forme e colori Il guardaroba immaginato da De Vincenzo vibra di leggerezza e movimento. Le silhouette si liberano da ogni rigidità: frange danzanti, volant fluttuanti e tessuti liquidi creano un flusso continuo. Crochet, pizzi e trasparenze diventano strumenti per svelare la pelle, celebrando una sensualità spontanea. La grammatica stilistica di Etro si compone così di frange borchiate su biker jacket, cappottini in camoscio, perline scintillanti e jacquard metallici che incontrano motivi geometrici: un lessico gipsy, vibrante e contemporaneo.I colori esplodono in contrasti vivaci: negli intarsi multicolori dei blouson in pelle, nei motivi pittorici dei broccati, fino ad arrivare a un nero improvviso, brillante e impalpabile, capace di calmare il vortice cromatico. [idgallery id="2640986" title="Milano Fashion Week PE 2026, il best of make up"]
In passerella gioielli come talismani Collane e charms diventano veri e propri talismani ispirati a forme fitomorfe e zoomorfe, foulard di perline accarezzano il collo mentre i gioielli cesellati mutano come camaleonti. L’intera collezione invita a una sola regola: non fermarsi mai. Reinventarsi, rinnovarsi, farsi abbracciare dal ritmo della moda – così simile a quello della vita – e accogliere la bellezza del movimento perpetuo.
Commenta prima di tutti