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  • 2 settimane fa
ROMA (ITALPRESS) - "I modelli standard di IA generativa presentano limitazioni critiche per l'analisi della letteratura scientifica: a volte possono dare informazioni che non esistono o fornire risposte incomplete. Per questo nasce lo strumento PolicyAId della piattaforma AMELIA". A dirlo Dominique Cappelletti, Ricercatrice alla Fondazione Bruno Kessler, ospite di Focus ESG, format tv dell'Agenzia Italpress.
fsc/gsl

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Trascrizione
00:00C'è una consapevolezza ormai diffusa che un approccio alla progettazione delle politiche
00:08pubbliche basato sulle evidenze scientifiche comporti dei vantaggi sia in termini di efficienza
00:13sia in termini di efficacia, quindi le politiche diventano più efficaci, più efficienti è
00:18l'uso delle risorse, più trasparenti in processi politici e sicuramente anche con un effetto
00:24positivo sulla fiducia da parte dei cittadini.
00:27Gli avanzamenti della ricerca scientifica hanno messo a disposizione una quantità enorme
00:31di risultati empirici che sono affidabili e precisi sugli effetti di queste politiche pubbliche,
00:38tuttavia è dimostrato che pur avendo dei repository di sintesi anche scritte in maniera comprensibile
00:47di queste evidenze, il loro impatto è molto limitato, perché fondamentalmente l'efficacia
00:54della comunicazione scientifica dipende in modo cruciale dalla sua capacità di dialogare
01:01con le realtà specifiche in cui operano i decisori, quindi le evidenze non devono essere solo comprensibili,
01:09ma anche rilevanti e applicabili ai singoli contesti.
01:13L'ultima considerazione è il fatto che i modelli standard di intelligenza artificiale
01:19e generativa presentano delle limitazioni critiche per l'analisi della letteratura scientifica,
01:24ad esempio a volte possono inventare informazioni che non esistono, quelle che noi definiamo
01:30allucinazioni, possono fornire risposte incomplete o imprecise e soprattutto non hanno accesso diretto
01:37alle fonti primarie e quindi gli output prodotti possono essere inaffidabili per le decisioni
01:46di policy. Da queste considerazioni è nata l'idea del progetto Policy Aid come strumento,
01:53come approccio specificamente progettato per rendere fruibili queste evidenze scientifiche
02:02ai policy makers. Gli utenti che possono essere policy makers, ma anche giornalisti,
02:07i cittadini, possono accedere alla piattaforma e inviare una richiesta per una sintesi delle
02:14evidenze scientifiche su una determinata tematica. Questa richiesta viene inviata in linguaggio
02:21naturale, quindi c'è un box dove possono inviare la richiesta. Questa richiesta viene ricevuta
02:26da un ricercatore o una ricercatrice che cerca gli articoli scientifici rilevanti e attraverso
02:38l'utilizzo di modelli ottimizzati di intelligenza artificiale quello che fa è selezionare le evidenze
02:46che sono metodologicamente più rigorose e di qualità e produce una sintesi complessiva
02:54delle evidenze sul tema indicato dall'utente. L'obiettivo è quello di riuscire a rispondere
03:02a queste esigenze conoscitive degli utenti, policy makers principalmente, in tempi rapidi,
03:09perché il problema è questo, che sempre di più c'è bisogno di risposte rapide e la tentazione
03:18è quella di rivolgersi a questi modelli di intelligenza artificiale generici che però
03:24danno delle risposte che non possono essere considerate totalmente affidabili per le decisioni
03:30di policy.
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