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  • 7 settimane fa
Venezia, 30 ago. (askanews) - A dodici anni dal suo Leone d'oro per "Sacro GRA", Gianfranco Rosi è tornato in concorso a Venezia con "Sotto le nuvole", nei cinema dal 18 settembre. Il film racconta in bianco e nero una Napoli diversa, sotterranea, quella dei Campi Flegrei, della circumvesuviana, popolata di vite sconosciute, affascinanti, molto spesso legate al passato: dal maestro di strada che dedica il suo tempo al doposcuola per bambini ai vigili del fuoco che raccolgono le chiamate delle persone e le aiutano a vincere piccole e grandi paure, alle forze dell'ordine che inseguono i tombaroli. "Per me era importante all'inizio trovare un territorio che non fosse stato così filmato, l'altra Napoli, che è quella dei paesi vesuviani, quella oltre il Vesuvio. - ha detto il regista - Napoli è una città complessissima, complessa, dove la parola stratificazione, tempo sospeso, il passato e il presente sono delle costanti quotidiane,no?. E' come una zona di passaggio secondo me tra questo sottile confine tra quello che è, quindi il presente, quello che è stato e quello che potrebbe essere".Con il suo stile documentaristico Rosi scova una Napoli nascosta, sconosciuta, quasi spopolata, lontana dalla città fatta di colori, confusione e sommersa dall'overtourism. "Il turismo è una forma un po' di colonizzazione, che sradica e cambia completamente il tessuto culturale della città. Per alcuni aspetti sono anche postivi, perché dei quartieri che prima erano inavvicinabili in questo momento son o quartieri che uno riesce a vivere. - ha affermato Rosi -Si dice anche che è giusto che tutti possano viaggiare ma forse è anche un turismo con pochi legami, no?".

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00:00Cominciavo ad entrare nei tunnel.
00:02Chiudo.
00:04A 12 anni dal suo Leone d'oro per Sacro Grà, Gianfranco Rosi è tornato in concorso a Venezia con Sotto le nuvole nei cinema dal 18 settembre.
00:16Il film racconta in bianche nero una Napoli diversa sotterranea, quella dei campi flegrei della circonvesuviana,
00:23popolata di vite sconosciute, affascinanti, molto spesso legate al passato.
00:30Dal maestro di strada che dedica il suo tempo al doposcuola per bambini,
00:35ai vigili del fuoco che raccolgono le chiamate delle persone e le aiutano a vincere piccole e grandi paure,
00:42alle forze dell'ordine che inseguono i tombaroli.
00:46Per me è stato importante individuare all'inizio un territorio dove girare,
00:49e quindi ho cercato un territorio che non fosse stato così filmato,
00:56l'altra Napoli che è quella dei paesi vesuviani.
01:01È come una zona di passaggio secondo me tra questo sottile confine fra quello che è,
01:12quindi il presente, quello che è stato e quello che potrebbe essere.
01:16Con il suo stile documentaristico, Rosi scova una Napoli nascosta, sconosciuta, quasi spopolata,
01:24lontana dalla città, colorata e confusa, sommersa dall'over turismo.
01:29Il turismo è una forma un po' di colonizzazione, che sradica e cambia completamente il tessuto culturale della città.
01:36Per alcuni aspetti sono anche positivi, perché dei quartieri che prima erano inavvicinabili,
01:42in questo momento sono quartieri che uno riesce a vivere.
01:46Si dice anche che è giusto che tutti possano viaggiare, ma non so, perché è un turismo anche un po' con pochi legami.
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