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  • 4 mesi fa
Milano, 30 ago. (askanews) - Una settimana in bicicletta in Malopolska, la Piccola Polonia. Una regione che si estende a sud di Varsavia fino ai Carpazi, con capitale a Cracovia e un patrimonio che intreccia storia, natura e tradizioni. Qui le piste ciclabili non sono righe disegnate in fretta sull'asfalto, ma vere infrastrutture: abbazie, castelli e parchi naturali si raggiungono pedalando in sicurezza fino al confine con la Slovacchia. La regione ha investito in un piano ambizioso, finanziato anche con fondi europei, che prevede oltre 1100 chilometri di percorsi ciclabili. L'obiettivo è di fare del cicloturismo una delle colonne portanti dell'offerta turistica locale.Il viaggio comincia a Cracovia dal 1978 patrimonio mondiale dell'umanità. La piazza del Mercato, la più grande medievale d'Europa, è il cuore della città, circondata da chiese gotiche e palazzi rinascimentali. Poco distante, sulla collina del Wawel, ci sono il castello reale e la cattedrale, simbolo della storia polacca.Da Cracovia prende avvio la Wisla Trasa Rowerowa, la Ciclabile della Vistola: oltre 210 chilometri già percorribili, pianeggiante, asfaltata e ben segnalata, con aree di sosta, fontanelle e noleggio bici. Per pedalare senza stress, immersi nel paesaggio fluviale.Prima tappa: l'abbazia benedettina di Tyniec, fondata nell'XI secolo e ancora abitata dai monaci.Poi la discesa in zattera tra le gole del fiume Dunajec, guidati dagli esperti "flisacy". Una tradizione che risale all'Ottocento per un immersione di oltre due ore tra gli spettacolari scorci del Parco dei monti Pieniny per un tragitto di circa 18 chilometri, tra pareti rocciose alte fino a 300 metri e il confine slovacco a pochi metri.Proprio qui, sul lato slovacco, si incontra il Cerveny Klastor, un complesso certosino del XIV secolo, oggi museo, con celle, chiostri e oggetti che raccontano la vita della comunità religiosa che vi risiedeva.Si riprende a pedalare lungo il VeloDunajec, considerato uno degli itinerari più panoramici della Polonia, che corre per 237 chilometri dai Tatra fino alla Vistola.Il viaggio prosegue sul VeloCzorsztyn, attorno all'omonimo lago artificiale. Qui due castelli si fronteggiano: il castello di Niedzica, costruito dagli ungheresi nel XIV secolo e ancora integro, ele rovine di Czorsztyn, con una vista magnifica sul lago. Un piccolo traghetto collega le due rive.Tra le deviazioni più sorprendenti c'è la Brama w Gorce, un parco didattico con una passerella panoramica lunga 1.300 metri sospesa a 18 metri dal suolo. Realizzata in legno e acciaio, forma un circuito ad anello con torri di osservazione e piattaforme didattiche che raccontano la flora e la fauna del parco. Si cammina sopra la foresta del Parco Nazionale dei Gorce.Il rientro a Cracovia chiude il viaggio tra storia e vita quotidiana: città lenta davanti al Wawel, veloce nei club e nei cortili animati dagli studenti. Vista dalla bici, la Piccola Polonia mostra un volto diverso: paesaggi fluviali, turismo sostenibile e un legame antico con l'Italia che continua ancora oggi.

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00:00Una settimana in biciclette in Mauopolska, la piccola Polonia, una regione che si estende
00:06a sud di Varsavia fino a Carpazzi, con capitale a Cracoia e un patrimonio che intreccia storia,
00:11natura e tradizioni. Qui le piste ciclabili non sono righe disegnate in fretta sull'asfalto,
00:18ma vere infrastrutture. Abbazie, castelli e parchi naturali si raggiungono pedalando in
00:23sicurezza fino al confine con la Slovacchia. La regione ha investito in un piano ambizioso,
00:28finanziato anche con fondi europei, che prevede oltre 1.100 chilometri di percorsi ciclabili.
00:34L'obiettivo è di fare del cicloturismo una delle colonne portanti dell'offerta turistica locale.
00:40Il viaggio comincia a Cracovia, dal 1978 patrimonio mondiale dell'umanità. La piazza del mercato,
00:47la più grande medievale d'Europa, è il cuore della città, circondata da chiese gotiche e palazzi
00:53rinascimentali. Poco distante sulla collina del Wawel ci sono il castello reale e la cattedrale,
01:00simbolo della storia polacca. Da Cracovia prende avvio la Visua Trasa Roverova,
01:06la ciclabile della Vissola, oltre 210 chilometri già percorribili, pianeggiante,
01:12asfaltata e ben segnalata, con area di sosta, fontanelle e noleggio bici, per pedalare senza
01:19stress immersi nel paesaggio fluviale. Prima tappa, l'abbazia benedettina di Tiniets,
01:26fondata nell'undicesimo secolo e ancora abitata dai monaci. Poi la discesa in zattera tra le gole
01:32del fiume Dunaiets, guidati dagli esperti flissaci. Una tradizione che risale all'Ottocento per un'inversione
01:39di oltre due ore tra gli spettacolari scorci del parco dei Monti Pienini, per un tragitto di circa
01:4618 chilometri tra pareti rocciose alte fino a 300 metri e il confine slovacco a pochi metri.
01:53Proprio qui, sul lato slovacco, si incontra il Cerveni Klashtor, un complesso certosino del
01:58quattordicesimo secolo, oggi museo, con celle, chiostri e oggetti che raccontano la vita della
02:05comunità religiosa che vi risiedeva. Si riprende a pedalare lungo il Velo Dunaiets, considerato uno
02:12degli itinerari più panoramici della Polonia, che corre per 237 chilometri dai Tatra fino alla
02:18Vistola. Il viaggio prosegue sul Velo Ciorstin, attorno all'omonimo Lago Artificiale. Qui due
02:26castelli si fronteggiano, il castello di Niegica, costruito dagli ingheresi nel XIV secolo e ancora
02:33integro, e le rovine di Ciorstin, con una vista magnifica sul lago. Un piccolo traghetto collega
02:40le due rive. Tra le direzioni più sorprendenti c'è la Bramav Gorze, un parco didattico con una
02:48passerella panoramica lunga 1300 metri e sospesa a 18 metri dal suolo. Realizzata in legno e acciaio,
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03:02fauna del parco. Si cammina sopra la foresta del Parco Nazionale dei Gorze. Il rientro a Cracovia,
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03:17cortili animati dagli studenti. Vista dalla bici, la piccola Polonia mostra un volto diverso,
03:23paesaggi fluviali, turismo sostenibile e un legame antico con l'Italia che continua ancora oggi.
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