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  • 4 mesi fa
(LaPresse) Il ghiacciaio Ventina, uno dei più grandi della Lombardia settentrionale, si è sciolto a tal punto a causa dei cambiamenti climatici che i geologi non possono più misurarlo con i metodi utilizzati negli ultimi 130 anni. Dopo l’estate particolarmente calda di quest’anno, i geologi hanno scoperto che i semplici paletti utilizzati come punti di riferimento per misurare ogni anno la ritrazione del ghiacciaio sono ormai sepolti da frane, fusione della neve e detriti. Questo ha reso l’intero terreno troppo instabile per future visite di monitoraggio sul posto. Il Servizio Glaciologico Lombardo utilizzerà ora immagini da droni e telerilevamento per tenere sotto controllo il continuo ritiro.

Il ghiacciaio Ventina ha già perso 1,7 chilometri di lunghezza dal 1895, quando i primi punti di misurazione furono collocati alla fronte del ghiacciaio, hanno dichiarato lunedì i geologi. La fusione si è accelerata negli ultimi anni: negli ultimi dieci anni il ghiacciaio ha perso 431 metri, quasi la metà dei quali dal 2021.

È un ulteriore esempio di come il riscaldamento globale stia accelerando lo scioglimento e il ritiro dei ghiacciai europei, con numerosi impatti ambientali e non solo. «Se continueremo a non agire per limitare le emissioni di gas serra nell’atmosfera e quindi contenere il riscaldamento globale, entro la fine del secolo il 90% del volume dei ghiacciai in Lombardia e nelle Alpi in generale è destinato a scomparire», ha dichiarato Andrea Toffaletti del Servizio Glaciologico Lombardo.

I ghiacciai italiani, che si trovano lungo l’arco alpino e dolomitico al nord e lungo la dorsale appenninica che percorre la penisola, si stanno ritirando da anni, a causa delle nevicate insufficienti in inverno e delle estati da record in termini di caldo. I ghiacciai si sciolgono sempre un po’ d’estate, con l’acqua di fusione che alimenta torrenti e fiumi montani.

Ma le estati sempre più calde significano che a fine stagione resterà sempre meno neve residua a ricoprire lo strato nevoso invernale. Secondo il Servizio Glaciologico Lombardo, le Alpi rappresentano un «hotspot climatico», registrando un aumento delle temperature pari al doppio della media globale rispetto all’era pre-industriale, con la conseguente perdita di oltre il 64% del volume dei ghiacciai alpini.

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00:00Il servizio glaciologico Lombardo prende in eredità quello che è stato comunque una misurazione del ghiaceo della Ventina,
00:07il Val Malenco, che è la più lunga della Lombardia, più lunga in termini di anni perché è stata iniziata nel 1895
00:15ed è proseguita ininterrottamente per 130 anni fino all'anno scorso.
00:20Non siamo riusciti quest'anno a ritrovare il caposaldo di misura installato nel 2022-2023,
00:26in quanto tutta la zona frontale davanti alla lingua del ghiacciaio è franata ed è sottoposta a crolli
00:34e a un'instabilità di versante dovuta proprio alla rapida fusione del ghiacciaio.
00:39Quello che è successo è che non abbiamo più trovato il segnale che è stato posizionato lo scorso anno
00:43proprio perché tutta quella zona vicina alla fronte del ghiacciaio dove era posizionato questo caposaldo
00:49che l'anno scorso misurava 40 metri dalla fronte del ghiacciaio, c'è stata una frana del movimento immateriale
00:55e questo ha impedito il ritrovamento dell'esatto punto di misurazione.
01:00Questo non ci consente più di effettuare una misura frontale con la bendella metrica
01:05come è sempre stato fatto negli ultimi 130 anni.
01:08Continueremo a misurarlo certamente per con il ghiacciaio importante alla Lombardia
01:11ma con altre tecniche, ossia con la fotogrammetria da drone oppure tele-relevamento.
01:16Grazie.
01:17Grazie.
01:18Grazie.
01:19Grazie.
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