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  • 4 mesi fa
ROMA (ITALPRESS) - I cibi ultra-processati possono creare dipendenza, al pari di droghe come alcol e cocaina.
A dirlo è un nuovo studio pubblicato su Nature Medicine da un team dell’Università del Michigan. Gli scienziati hanno analizzato quasi 300 ricerche condotte in 36 Paesi e il messaggio è chiaro: i prodotti industriali ad alta trasformazione – come snack confezionati, dolci, patatine e cibi pronti – possono innescare nel cervello gli stessi meccanismi neurologici delle dipendenze da sostanze. Secondo gli studi di neuroimaging, chi consuma questi alimenti in modo compulsivo presenta alterazioni nei circuiti cerebrali simili a quelle osservate nelle tossicodipendenze. Tra i segnali chiave ci sono il desiderio incontrollabile, la perdita di controllo e l’incapacità di smettere nonostante le conseguenze negative. Secondo gli esperti, tutto nasce da una miscela ben precisa: zucchero, sale e grassi, presenti in alte dosi e combinati tra loro per massimizzare il piacere e fidelizzare il consumatore. "Il problema – commentano gli autori - sono gli alimenti studiati appositamente per colpire il cervello in modo rapido, intenso e ripetuto." Questa forma di dipendenza alimentare, però, non è ancora ufficialmente riconosciuta come una condizione clinica. Una lacuna - denunciano i ricercatori - che richiede l’attenzione delle istituzioni sanitarie, dei governi e dell’opinione pubblica. Ad oggi si stima che oltre il 16% della popolazione mondiale possa vivere in uno stato di “food addiction”, una condizione spesso sottovalutata, ma che può compromettere la salute e il benessere. Un altro punto critico riguarda i bambini: sono i bersagli principali del marketing degli alimenti ultra-processati. Ma come gestire il problema? Secondo gli esperti, la soluzione non è il divieto assoluto, che può generare effetti opposti, ma un consumo molto occasionale e consapevole. Preferire la preparazione domestica di cibi dolci e salati, usando ingredienti semplici e naturali, è un primo passo. E in certi casi, è fondamentale farsi seguire da professionisti della nutrizione e della salute mentale.
mgg/gtr/col

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00:00I cibi ultraprocessati possono creare dipendenza al pari di droghe come alcol e cocaina.
00:10A dirlo è un nuovo studio pubblicato su Nature Medicine da un team dell'Università del Michigan.
00:16Gli scienziati hanno analizzato quasi 300 ricerche condotte in 36 paesi e il messaggio è chiaro.
00:23I prodotti industriali ad alta trasformazione come snack confezionati, dolci, patatine e cibi pronti
00:29possono innescare nel cervello gli stessi meccanismi neurologici delle dipendenze da sostanze.
00:35Secondo gli studi di neuroimmagine, chi consuma questi alimenti in modo compulsivo
00:40presenta alterazioni nei circuiti cerebrali simili a quelle osservate nelle tossicodipendenze.
00:45Tra i segnali chiave ci sono il desiderio incontrollabile, la perdita di controllo e l'incapacità di smettere
00:52nonostante le conseguenze negative.
00:54Secondo gli esperti, tutto nasce da una miscela ben precisa, zucchero, sale e grassi
01:00presenti in alte dosi e combinati tra loro per massimizzare il piacere e fidelizzare il consumatore.
01:06Il problema, commentano gli autori, sono gli alimenti studiati appositamente per colpire il cervello
01:12in modo rapido, intenso e ripetuto.
01:15Questa forma di dipendenza alimentare però non è ancora ufficialmente riconosciuta come una condizione clinica.
01:21Una lacuna, denunciano i ricercatori, che richiede l'attenzione delle istituzioni sanitarie,
01:26dei governi e dell'opinione pubblica.
01:28Un precedente sondaggio su adulti tra i 50 e gli 80 anni ha mostrato che il 13% non riesce a fare a meno di questi alimenti.
01:37Ad oggi si stima che oltre il 16% della popolazione mondiale possa vivere in uno stato di food addiction,
01:44una condizione spesso sottovalutata ma che può compromettere la salute ed il benessere.
01:49Un altro punto critico riguarda i bambini, sono i bersagli principali del marketing degli alimenti ultraprocessati.
01:56Ma come gestire il problema?
01:58Secondo gli esperti, la soluzione non è il divieto assoluto che può generare effetti opposti,
02:03ma un consumo molto occasionale e consapevole.
02:06È preferibile la preparazione domestica di cibi dolci e salati utilizzando ingredienti semplici e naturali.
02:13E in certi casi è fondamentale farsi seguire da professionisti della nutrizione e della salute mentale.
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